Dominica II Post Pascha ~ II. classis

Divinum Officium Monastic - 1963

04-15-2018

Ad Matutinum

Incipit
℣. Dómine, lábia +︎ mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.

Psalmus 3 [0]
3:2 Dómine, quid multiplicáti sunt qui tríbulant me? * multi insúrgunt advérsum me.
3:3 Multi dicunt ánimæ meæ: * Non est salus ipsi in Deo eius.
3:4 Tu autem, Dómine, suscéptor meus es, * glória mea, et exáltans caput meum.
3:5 Voce mea ad Dóminum clamávi: * et exaudívit me de monte sancto suo.
3:6 Ego dormívi, et soporátus sum: * et exsurréxi, quia Dóminus suscépit me.
3:7 Non timébo míllia pópuli circumdántis me: * exsúrge, Dómine, salvum me fac, Deus meus.
3:8 Quóniam tu percussísti omnes adversántes mihi sine causa: * dentes peccatórum contrivísti.
3:9 Dómini est salus: * et super pópulum tuum benedíctio tua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Inizio
℣. Signore, +︎ tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.

Salmo 3 [0]
3:2 Signore, perché si sono moltiplicati quelli che mi perseguitano? * Sono molti quelli che insorgono contro di me.
3:3 Molti dicono all'anima mia: * Per lui non vi è salute nel suo Dio.
3:4 Ma tu, o Signore, tu sei il mio scudo, * la mia gloria, e colui che rialza il mio capo.
3:5 Gridai con la mia voce al Signore, * ed egli mi esaudì dal suo monte santo.
3:6 Io dormii, e presi sonno, * e mi svegliai, perchè il Signore mi sostenne.
3:7 Non temerò le migliaia del popolo che mi circonda: * Levati, o Signore, salvami, o Dio mio.
3:8 Poiché tu hai percosso tutti coloro che senza ragione mi sono avversi: * hai spezzati i denti dei peccatori.
3:9 Del Signore è la salvezza: * e sul tuo popolo la tua benedizione.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Invitatorium {Antiphona ex Psalterio secundum tempora}
Ant. Surréxit Dóminus vere, * Allelúia.
Ant. Surréxit Dóminus vere, * Allelúia.
Veníte, exsultémus Dómino, iubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem eius in confessióne, et in psalmis iubilémus ei.
Ant. Surréxit Dóminus vere, * Allelúia.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu eius sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Allelúia.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus eius (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus eius, et oves páscuæ eius.
Ant. Surréxit Dóminus vere, * Allelúia.
Hódie, si vocem eius audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Allelúia.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus iurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Surréxit Dóminus vere, * Allelúia.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Allelúia.
Ant. Surréxit Dóminus vere, * Allelúia.
Invitatorio {Antifona dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Ant. Il Signore è veramente risorto, * alleluia.
Ant. Il Signore è veramente risorto, * alleluia.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Il Signore è veramente risorto, * alleluia.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. alleluia.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Il Signore è veramente risorto, * alleluia.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. alleluia.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Il Signore è veramente risorto, * alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. alleluia.
Ant. Il Signore è veramente risorto, * alleluia.
Hymnus {ex Psalterio secundum tempora}
Rex sempitérne Dómine,
Rerum Creátor ómnium,
Qui eras ante sǽcula
Semper cum Patre Fílius:

Qui mundi in primórdio
Adam plásmasti hóminem:
Cui tuæ imágini
Vultum dedísti símilem.

Quem diábolus déceperat,
Hostis humáni géneris,
Cuius tu formam córporis
Assúmere dignátus es:

Ut hóminem redímeres,
Quem ante iam plasmáveras:
Et nos Deo coniúngeres,
Per carnis contubérnium.

Quem éditum ex Vírgine
Pavéscit omnis ánima:
Per quem et nos resúrgere
Devóta mente crédimus.

Qui nobis in Baptísmate
Donásti indulgéntiam,
Qui tenebámur vínculis
Ligáti consciéntiæ.

Qui Crucem propter hóminem
Suscípere dignátus es:
Dedísti tuum sánguinem
Nostræ salútis prétium.

Quǽsumus Auctor ómnium,
In hoc Pascháli gáudio,
Ab omni mortis ímpetu
Tuum defénde pópulum.

Glória tibi Dómine,
Qui surrexísti a mórtuis,
Cum Patre et Sancto Spíritu,
In sempitérna sǽcula.
Amen.
Inno {dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Eterno re dei cieli,
creatore di tutte le cose,
Figlio prima dei secoli
sempre uguale al Padre:

nascendo il mondo, l'immagine
del tuo viso desti ad Adamo,
o Artefice sommo, l'anima
nobile fermando nel fango.

Avendo l'invidia e l'astuzia del demonio
macchiato il genere umano,
tu, rivestito della nostra carne,
riformi da artefice l'opera sfigurata.

Tu già nato dalla Vergine,
risorgi ora dal sepolcro
e comandi a noi sepolti
di rinascere dalla morte con te.

Pastore eterno, tu lavi il tuo gregge
con l'acqua del Battesimo:
l'acqua è il lavacro delle anime
e il sepolcro delle colpe.

Tu, o Redentore, confitto
alla croce a noi dovuta da tempo,
alla nostra salvezza offristi
prodigo il prezzo del sangue.

Affinché sempre tu sia
il gaudio pasquale delle anime,
o Gesù, libera noi rinati alla vita
dall'orribile morte della colpa.

Sia gloria a Dio Padre
e al Figlio che risuscitò da morte
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ ex Psalterio secundum tempora}
Nocturn I.
Ant. Allelúia, * lapis revolútus est, allelúia: ab óstio monuménti, allelúia, allelúia.
Psalmus 20 [1]
20:2 Dómine, in virtúte tua lætábitur rex: * et super salutáre tuum exsultábit veheménter.
20:3 Desidérium cordis eius tribuísti ei: * et voluntáte labiórum eius non fraudásti eum.
20:4 Quóniam prævenísti eum in benedictiónibus dulcédinis: * posuísti in cápite eius corónam de lápide pretióso.
20:5 Vitam pétiit a te: * et tribuísti ei longitúdinem diérum in sǽculum, et in sǽculum sǽculi.
20:6 Magna est glória eius in salutári tuo: * glóriam et magnum decórem impónes super eum.
20:7 Quóniam dabis eum in benedictiónem in sǽculum sǽculi: * lætificábis eum in gáudio cum vultu tuo.
20:8 Quóniam rex sperat in Dómino: * et in misericórdia Altíssimi non commovébitur.
20:9 Inveniátur manus tua ómnibus inimícis tuis: * déxtera tua invéniat omnes, qui te odérunt.
20:10 Pones eos ut clíbanum ignis in témpore vultus tui: * Dóminus in ira sua conturbábit eos, et devorábit eos ignis.
20:11 Fructum eórum de terra perdes: * et semen eórum a fíliis hóminum.
20:12 Quóniam declinavérunt in te mala: * cogitavérunt consília, quæ non potuérunt stabilíre.
20:13 Quóniam pones eos dorsum: * in relíquiis tuis præparábis vultum eórum.
20:14 Exaltáre, Dómine, in virtúte tua: * cantábimus et psallémus virtútes tuas.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmi con letture {Antifone dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Nocturn I.
Ant. Alleluia, * la pietra è stata rimossa alleluia, dall'entrata del sepolcro, alleluia, alleluia.
Salmo 20 [1]
20:2 Signore, della tua potenza si rallegrerà il re * ed esulterà grandemente per la salvezza accordatagli.
20:3 Tu hai adempiuto il desiderio del suo cuore, * e non hai resi vani i voti delle sue labbra.
20:4 Poiché lo hai prevenuto con le più dolci benedizioni: * gli hai posto in capo una corona di pietre preziose.
20:5 Ti domandò la vita, * e gli hai dato lunghezza di giorni per i secoli e per i secoli dei secoli.
20:6 Grande è la sua gloria per la salvezza da te avuta, * lo ammanterai di gloria e di grande splendore.
20:7 Poiché lo farai benedizione per tutti i secoli, * lo riempirai di gioia con la tua presenza.
20:8 Perché il re spera nel Signore, * e per la misericordia dell'Altissimo non vacillerà.
20:9 La tua mano raggiunga tutti i tuoi nemici: * la tua destra raggiunga tutti coloro che ti odiano.
20:10 Li renderai come fornace ardente nel tempo che apparirà il tuo volto: * il Signore nell'ira sua li conquiderà [soggiogherà], il fuoco li divorerà.
20:11 Sterminerai il loro frutto dalla terra: * e il loro seme di mezzo ai figli degli uomini.
20:12 Perché tramarono mali contro di te: * ordirono disegni che non poterono eseguire.
20:13 Poiché tu farai loro voltare le spalle: * e a quelli che restano preparerai la faccia [alle tue saette].
20:14 Innalzati, o Signore, con la tua potenza, * noi canteremo e celebreremo con inni le tue meraviglie.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 21 [2]
21:2 Deus, Deus meus, réspice in me: quare me dereliquísti? * longe a salúte mea verba delictórum meórum.
21:3 Deus meus, clamábo per diem, et non exáudies: * et nocte, et non ad insipiéntiam mihi.
21:4 Tu autem in sancto hábitas, * laus Israël.
21:5 In te speravérunt patres nostri: * speravérunt, et liberásti eos.
21:6 Ad te clamavérunt, et salvi facti sunt: * in te speravérunt, et non sunt confúsi.
21:7 Ego autem sum vermis, et non homo: * oppróbrium hóminum, et abiéctio plebis.
21:8 Omnes vidéntes me, derisérunt me: * locúti sunt lábiis, et movérunt caput.
21:9 Sperávit in Dómino, erípiat eum: * salvum fáciat eum, quóniam vult eum.
21:10 Quóniam tu es, qui extraxísti me de ventre: * spes mea ab ubéribus matris meæ. In te proiéctus sum ex útero:
21:11 De ventre matris meæ Deus meus es tu, * ne discésseris a me:
21:12 Quóniam tribulátio próxima est: * quóniam non est qui ádiuvet.
21:13 Circumdedérunt me vítuli multi: * tauri pingues obsedérunt me.
21:14 Aperuérunt super me os suum, * sicut leo rápiens et rúgiens.
21:15 Sicut aqua effúsus sum: * et dispérsa sunt ómnia ossa mea.
21:15 Factum est cor meum tamquam cera liquéscens * in médio ventris mei.
21:16 Áruit tamquam testa virtus mea, et lingua mea adhǽsit fáucibus meis: * et in púlverem mortis deduxísti me.
21:17 Quóniam circumdedérunt me canes multi: * concílium malignántium obsédit me.
21:17 Fodérunt manus meas et pedes meos: * dinumeravérunt ómnia ossa mea.
21:18 Ipsi vero consideravérunt et inspexérunt me: * divisérunt sibi vestiménta mea, et super vestem meam misérunt sortem.
21:20 Tu autem, Dómine, ne elongáveris auxílium tuum a me: * ad defensiónem meam cónspice.
21:21 Érue a frámea, Deus, ánimam meam: * et de manu canis únicam meam:
21:22 Salva me ex ore leónis: * et a córnibus unicórnium humilitátem meam.
21:23 Narrábo nomen tuum frátribus meis: * in médio ecclésiæ laudábo te.
21:24 Qui timétis Dóminum, laudáte eum: * univérsum semen Iacob, glorificáte eum.
21:25 Tímeat eum omne semen Israël: * quóniam non sprevit, neque despéxit deprecatiónem páuperis:
21:25 Nec avértit fáciem suam a me: * et cum clamárem ad eum, exaudívit me.
21:26 Apud te laus mea in ecclésia magna: * vota mea reddam in conspéctu timéntium eum.
21:27 Edent páuperes, et saturabúntur: et laudábunt Dóminum qui requírunt eum: * vivent corda eórum in sǽculum sǽculi.
21:28 Reminiscéntur et converténtur ad Dóminum * univérsi fines terræ:
21:28 Et adorábunt in conspéctu eius * univérsæ famíliæ géntium.
21:29 Quóniam Dómini est regnum: * et ipse dominábitur géntium.
21:30 Manducavérunt et adoravérunt omnes pingues terræ: * in conspéctu eius cadent omnes qui descéndunt in terram.
21:31 Et ánima mea illi vivet: * et semen meum sérviet ipsi.
21:32 Annuntiábitur Dómino generátio ventúra: * et annuntiábunt cæli iustítiam eius pópulo qui nascétur, quem fecit Dóminus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 21 [2]
21:2 Dio, Dio mio, volgiti a me: * perché tu mi hai abbandonato? Mi allontana dalla salvezza, la voce dei miei delitti.
21:3 Mio Dio, grido di giorno, e non mi esaudisci: * [grido] la notte, e non per mia follia.
21:4 Eppure tu abiti nel santuario, * o gloria d'Israele.
21:5 In te sperarono i padri nostri: * sperarono e tu li liberasti.
21:6 Gridarono a te e furono salvati: * in te sperarono, e non restarono confusi.
21:7 Ma io sono un verme, e non un uomo: * l'obbrobrio degli uomini, e il rifiuto della plebe.
21:8 Quanti mi vedono mi scherniscono, * parlottano [sogghignano] con le labbra e scuotono la testa.
21:9 Ha sperato nel Signore: egli lo liberi. * Lo salvi, giacché lo ama.
21:10 Sì, sei tu, che mi traesti dal seno, * mia speranza fin dalle poppe materne.
21:11 Su te fui gettato dal grembo materno: dal seno di mia madre tu sei il mio Dio. * Non ti allontanare da me,
21:12 Poiché la tribolazione è vicina, * poiché non c'è chi soccorra.
21:13 Mi hanno circondato molti giovenchi: * mi hanno accerchiato grassi tori.
21:14 Hanno spalancato contro di me la loro bocca, * come un leone che sbrana, e ruggisce.
21:15 Mi sono disciolto come acqua, * e si sono slogate le mie ossa.
21:15 Il mio cuore è diventato come cera, che si liquefa * in mezzo alle mie viscere.
21:16 Il mio vigore è inaridito come un coccio, e la mia lingua si è attaccata al mio palato, * e mi hai condotto nella polvere della morte.
21:17 Poiché numerosi cani mi hanno circondato: * un concilio di maligni mi ha accerchiato.
21:17 Hanno forato le mie mani e i miei piedi: * hanno contato tutte le mie ossa.
21:18 Essi poi mi hanno guardato e osservato attentamente. * Si sono divise tra loro le mie vesti, e sulla mia veste [tunica] hanno gettato la sorte.
21:20 Ma tu, o Signore, non allontanare da me il tuo soccorso: * accorri in mia difesa.
21:21 Libera dalla spada, o Dio, la mia anima: * e dalla violenza del cane [poiché è] la mia unica.
21:22 Salvami dalle fauci del leone, * e la mia debolezza dalle corna degli unicorni.
21:23 Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, * in mezzo alla Chiesa ti loderò.
21:24 O voi, che temete il Signore, lodatelo: * o intera discendenza di Giacobbe, glorificatelo.
21:25 Lo tema tutta la stirpe d'Israele, * perché non disdegnò, né disprezzò la supplica del povero:
21:25 Né rivolse da me la sua faccia * e quando alzai a lui le mie grida mi esaudì.
21:26 Da te la mia lode nella grande Chiesa, * scioglierò i miei voti in presenza di coloro che lo temono.
21:27 I poveri mangeranno, e saranno saziati e loderanno il Signore quelli che lo cercano: * vivranno i loro cuori in eterno.
21:28 Si ricorderanno e si convertiranno al Signore * tutti i confini della terra:
21:28 E adoranti al suo cospetto, * tutte quante le famiglie delle genti.
21:29 Poiché del Signore è il regno, * ed egli dominerà sulle genti.
21:30 Tutti i potenti della terra hanno mangiato e hanno adorato; * dinanzi a lui si prostreranno tutti quelli che scendono nella terra.
21:31 E l'anima mia vivrà per lui, * e la mia stirpe a lui servirà.
21:32 Sarà annunziata al Signore la generazione avvenire, * e i cieli annunzieranno la giustizia di lui al popolo che nascerà, e che il Signore ha creato.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 22 [3]
22:1 Dóminus regit me, et nihil mihi déerit: * in loco páscuæ ibi me collocávit.
22:2 Super aquam refectiónis educávit me: * ánimam meam convértit.
22:3 Dedúxit me super sémitas iustítiæ, * propter nomen suum.
22:4 Nam, et si ambulávero in médio umbræ mortis, non timébo mala: * quóniam tu mecum es.
22:4 Virga tua, et báculus tuus: * ipsa me consoláta sunt.
22:5 Parásti in conspéctu meo mensam, * advérsus eos, qui tríbulant me.
22:5 Impinguásti in óleo caput meum: * et calix meus inébrians quam præclárus est!
22:6 Et misericórdia tua subsequétur me * ómnibus diébus vitæ meæ:
22:6 Et ut inhábitem in domo Dómini, * in longitúdinem diérum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 22 [3]
22:1 Il Signore mi governa, e nulla mi mancherà: * Egli mi ha posto in un luogo di pascolo abbondante.
22:2 Mi ha condotto ad un'acqua che conforta. * Ha attirato a se l'anima mia,
22:3 Mi ha condotto per i sentieri della giustizia * a causa del suo nome.
22:4 Poiché quand'anche camminassi in mezzo all'ombra di morte, non temerò alcun male, * perché tu sei con me.
22:4 La tua verga e il tuo vincastro, * essi mi hanno consolato.
22:5 Hai imbandita dinanzi a me una mensa, * in faccia di quelli che mi perseguitano.
22:5 Hai unto il mio capo di unguento: * e il mio calice inebriante quanto è mai buono!
22:6 E la tua misericordia mi seguirà * per tutti i giorni della mia vita:
22:6 Affinché io abiti nella casa del Signore * per lunghi giorni.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 23 [4]
23:1 Dómini est terra, et plenitúdo eius: * orbis terrárum, et univérsi qui hábitant in eo.
23:2 Quia ipse super mária fundávit eum: * et super flúmina præparávit eum.
23:3 Quis ascéndet in montem Dómini? * aut quis stabit in loco sancto eius?
23:4 Ínnocens mánibus et mundo corde, * qui non accépit in vano ánimam suam, nec iurávit in dolo próximo suo.
23:5 Hic accípiet benedictiónem a Dómino: * et misericórdiam a Deo, salutári suo.
23:6 Hæc est generátio quæréntium eum, * quæréntium fáciem Dei Iacob.
23:7 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:8 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus fortis et potens: Dóminus potens in prǽlio.
23:9 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:10 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus virtútum ipse est Rex glóriæ.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 23 [4]
23:1 Del Signore è la terra e quanto essa contiene: * il mondo e tutti i suoi abitatori.
23:2 Poiché egli la fondò sui mari, * e la stabilì sui fiumi.
23:3 Chi salirà al monte del Signore, * o chi starà nel suo luogo santo?
23:4 Chi ha mani innocenti e il cuore puro, * e chi non ha ricevuta invano l'anima sua, né ha giurato con inganno al suo prossimo.
23:5 Questi riceverà benedizione dal Signore, * e misericordia da Dio, suo Salvatore.
23:6 Tale è la generazione di quelli che lo cercano, * di quelli che cercano la faccia del Dio di Giacobbe.
23:7 Alzate, o principi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:8 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore forte e potente, il Signore potente nelle battaglie.
23:9 Alzate, o prìncipi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:10 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore degli eserciti egli è il Re della gloria.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 24 [5]
24:1 Ad te, Dómine, levávi ánimam meam: * Deus meus, in te confído, non erubéscam.
24:3 Neque irrídeant me inimíci mei: * étenim univérsi, qui sústinent te, non confundéntur.
24:4 Confundántur omnes iníqua agéntes * supervácue.
24:4 Vias tuas, Dómine, demónstra mihi: * et sémitas tuas édoce me.
24:5 Dírige me in veritáte tua, et doce me: * quia tu es, Deus, salvátor meus, et te sustínui tota die.
24:6 Reminíscere miseratiónum tuárum, Dómine, * et misericordiárum tuárum, quæ a sǽculo sunt.
24:7 Delícta iuventútis meæ, * et ignorántias meas ne memíneris.
24:7 Secúndum misericórdiam tuam meménto mei tu: * propter bonitátem tuam, Dómine.
24:8 Dulcis et rectus Dóminus: * propter hoc legem dabit delinquéntibus in via.
24:9 Díriget mansuétos in iudício: * docébit mites vias suas.
24:10 Univérsæ viæ Dómini, misericórdia et véritas, * requiréntibus testaméntum eius et testimónia eius.
24:11 Propter nomen tuum, Dómine, propitiáberis peccáto meo: * multum est enim.
24:12 Quis est homo qui timet Dóminum? * legem státuit ei in via, quam elégit.
24:13 Ánima eius in bonis demorábitur: * et semen eius hereditábit terram.
24:14 Firmaméntum est Dóminus timéntibus eum: * et testaméntum ipsíus ut manifestétur illis.
24:15 Óculi mei semper ad Dóminum: * quóniam ipse evéllet de láqueo pedes meos.
24:16 Réspice in me, et miserére mei: * quia únicus et pauper sum ego.
24:17 Tribulatiónes cordis mei multiplicátæ sunt: * de necessitátibus meis érue me.
24:18 Vide humilitátem meam, et labórem meum: * et dimítte univérsa delícta mea.
24:19 Réspice inimícos meos quóniam multiplicáti sunt, * et ódio iníquo odérunt me.
24:20 Custódi ánimam meam, et érue me: * non erubéscam quóniam sperávi in te.
24:21 Innocéntes et recti adhæsérunt mihi: * quia sustínui te.
24:22 Líbera, Deus, Israël, * ex ómnibus tribulatiónibus suis.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 24 [5]
24:1 A te, o Signore, innalzai l'anima mia: * Dio mio, in te confido, che io non abbia da arrossire.
24:3 Né mi deridano i miei nemici: * poiché tutti colorò che sperano in te non rimarranno confusi.
24:4 Siano confusi tutti coloro che invano * commettono l'iniquità.
24:4 Mostrami, o Signore, le tue vie; * e insegnami i tuoi sentieri.
24:5 Guidami nella tua verità, e ammaestrami, * perché tu sei il Dio mio Salvatore, e ho sperato in te tutto il giorno.
24:6 Ricordati, o Signore, delle tue bontà, * e delle tue misericordie, che sono da secoli.
24:7 Non ricordare i delitti di mia giovinezza, * e le mie ignoranze.
24:7 Secondo la tua misericordia, ricordati di me, * o Signore, in ragione della tua bontà.
24:8 Il Signore è buono e retto; * per questo darà ai peccatori la legge della via da tenere.
24:9 Guiderà gli umili nella giustizia: * insegnerà ai docili le sue vie.
24:10 Tutte le vie del Signore sono misericordia e verità * per coloro che cercano il suo testamento e i suoi comandamenti.
24:11 Per il tuo nome, o Signore, perdonerai il mio peccato: * perché è grande.
24:12 Chi è l'uomo che teme il Signore? * [Dio] gli diede una legge nella via che egli ha scelto.
24:13 La sua anima dimora tra i beni, * e la sua stirpe erediterà la terra.
24:14 Il Signore è sostegno di coloro che lo temono: * e il suo testamento è per essere loro manifestato.
24:15 I miei occhi sono sempre rivolti al Signore: * perché egli trarrà dal laccio i miei piedi.
24:16 Volgiti a me, e abbi pietà di me: * perché io sono solo, e povero.
24:17 Le tribolazioni del mio cuore si sono moltiplicate: * liberami dalle mie angustie.
24:18 Guarda la mia miseria e la mia pena, * e perdona tutti i miei peccati.
24:19 Guarda i miei nemici, come sono moltiplicati, * e mi odiano di un odio iniquo.
24:20 Custodisci l'anima mia, e salvami: * non abbia ad arrossire perché ho sperato in te.
24:21 Gli innocenti e i retti di cuore sono uniti con me, * perché ho sperato in te.
24:22 Dio, libera Israele * da tutte le sue tribolazioni.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 25 [6]
25:1 Iúdica me, Dómine, quóniam ego in innocéntia mea ingréssus sum: * et in Dómino sperans non infirmábor.
25:2 Proba me, Dómine, et tenta me: * ure renes meos et cor meum.
25:3 Quóniam misericórdia tua ante óculos meos est: * et complácui in veritáte tua.
25:4 Non sedi cum concílio vanitátis: * et cum iníqua geréntibus non introíbo.
25:5 Odívi ecclésiam malignántium: * et cum ímpiis non sedébo.
25:6 Lavábo inter innocéntes manus meas: * et circúmdabo altáre tuum, Dómine:
25:7 Ut áudiam vocem laudis, * et enárrem univérsa mirabília tua.
25:8 Dómine, diléxi decórem domus tuæ, * et locum habitatiónis glóriæ tuæ.
25:9 Ne perdas cum ímpiis, Deus, ánimam meam, * et cum viris sánguinum vitam meam:
25:10 In quorum mánibus iniquitátes sunt: * déxtera eórum repléta est munéribus.
25:11 Ego autem in innocéntia mea ingréssus sum: * rédime me, et miserére mei.
25:12 Pes meus stetit in dirécto: * in ecclésiis benedícam te, Dómine.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Allelúia, lapis revolútus est, allelúia: ab óstio monuménti, allelúia, allelúia.
Salmo 25 [6]
25:1 Fammi giustizia, o Signore, perché io ho camminato nella mia innocenza: * e sperando nel Signore non vacillerò.
25:2 Provami, o Signore, e fa saggio di me; * passa al fuoco i miei reni, e il mio cuore.
25:3 Perché la tua misericordia sta dinanzi a miei occhi: * e mi compiaccio nella tua verità.
25:4 Non mi posi a sedere al concilio degli uomini vani; * e non entrerò con coloro che commettono iniquità.
25:5 Ho in odio la chiesa dei maligni, * e non mi porrò a sedere cogli empi.
25:6 Laverò le mie mani tra gli innocenti, * e starò intorno al tuo altare, o Signore:
25:7 Al fine di udire la voce della tua lode, * e raccontare le tue meraviglie.
25:8 Signore, io ho amato lo splendore della tua casa, * e il luogo dove abita la tua gloria.
25:9 Non perdere, o Dio, l'anima mia con gli empi * né la mia vita cogli uomini sanguinari,
25:10 Nelle cui mani sta l'iniquità: * e la cui destra è piena di regali.
25:11 Ma io ho camminato nella mia innocenza: * riscattami, ed abbi pietà di me.
25:12 Il mio piede stette fermo nella retta via: * nelle adunanze ti benedirò, o Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Alleluia, la pietra è stata rimossa alleluia, dall'entrata del sepolcro, alleluia, alleluia.
℣. Surréxit Dóminus de sepúlcro, allelúia.
℟. Qui pro nobis pepéndit in ligno, allelúia.
℟. È risorto il Signore dal sepolcro, alleluia.
℣. Egli che per noi fu appeso alla croce, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Exáudi, Dómine Iesu Christe, preces servórum tuórum, et miserére nobis: Qui cum Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Esaudisci, Signore Gesù Cristo, le preghiere dei tuoi servi, ed abbi pietà di noi: tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Benedictióne perpétua benedícat nos Pater ætérnus. Amen.

Lectio 1
Incipit liber Actuum Apostolórum
Act. 1:1-8
1 Primum quidem sermónem feci de ómnibus, o Theóphile, quæ cœpit Iesus fácere et docére
2 Usque in diem qua præcípiens Apóstolis per Spíritum Sanctum, quos elégit, assúmptus est:
3 Quibus et prǽbuit seípsum vivum post passiónem suam in multis arguméntis, per dies quadragínta appárens eis, et loquens de regno Dei.
4 Et convéscens, præcépit eis ab Ierosólymis ne discéderent, sed exspectárent promissiónem Patris, quam audístis (inquit) per os meum:
5 Quia Ioánnes quidem baptizávit aqua, vos autem baptizabímini Spíritu Sancto non post multos hos dies.
6 Igitur qui convénerant, interrogábant eum, dicéntes: Dómine, si in témpore hoc restítues regnum Israël?
7 Dixit autem eis: Non est vestrum nosse témpora vel moménta quæ Pater pósuit in sua potestáte:
8 Sed accipiétis virtútem superveniéntis Spíritus Sancti in vos, et éritis mihi testes in Ierúsalem, et in omni Iudǽa, et Samaría, et usque ad últimum terræ.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Virtúte magna reddébant Apóstoli,
* Testimónium resurrectiónis Iesu Christi Dómini nostri, allelúia, allelúia.
℣. Repléti quidem Spíritu Sancto loquebántur cum fidúcia verbum Dei.
℟. Testimónium resurrectiónis Iesu Christi Dómini nostri, allelúia, allelúia.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Con una benedizione perpetua ci benedica l'eterno Padre. Amen.

Lettura 1
Dagli Atti degli Apostoli.
Atti 13:13-20
13 E imbarcatisi a Pafo, Paolo e quelli che erano con lui, arrivarono a Perge di Panfilia. Ma Giovanni, separatosi da loro, ritornò a Gerusalemme.
14 Essi poi, lasciata Perge, giunsero ad Antiochia di Pisidia, ed entrati di sabato nella sinagoga, vi si misero a sedere.
15 Dopo la lettura della legge e dei profeti, i capi della sinagoga mandarono a dir loro: Fratelli, se avete qualche parola d'esortazione per il popolo, ditela pure.
16 E Paolo, alzatosi e fatto cenno colla mano, disse: Uomini d'Israele, e voi che temete Dio, ascoltate:
17 Il Dio del popolo d'Israele elesse i padri nostri, ed esaltò questo popolo, mentre dimorava nella terra d'Egitto, ne li trasse col suo potente braccio,
18 E per lo spazio di quarant'anni ne sopportò i costumi nel deserto.
19 Distrutte poi sette nazioni della terra di Canaan, ne distribuì loro a sorte la terra,
20 Circa quattrocentocinquant'anni dopo: e più tardi diede i giudici fino a Samuele profeta.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Con grande efficacia gli Apostoli rendevano
* Testimonianza della risurrezione di Gesù Cristo Signor nostro, alleluia, alleluia.
℣. Ripieni di Spirito Santo, annunziavano coraggiosi la parola di Dio.
℟. Testimonianza della risurrezione di Gesù Cristo Signor nostro, alleluia, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Unigénitus Dei Fílius nos benedícere et adiuváre dignétur. Amen.

Lectio 2
Act. 1:9-14
9 Et cum hæc dixísset, vidéntibus illis, elevátus est: et nubes suscépit eum ab óculis eórum.
10 Cumque intueréntur in cælum eúntem illum, ecce duo viri astitérunt iuxta illos in véstibus albis,
11 Qui et dixérunt: Viri Galilǽi, quid statis aspiciéntes in cælum? Hic Iesus, qui assúmptus est a vobis in cælum, sic véniet quemádmodum vidístis eum eúntem in cælum.
12 Tunc revérsi sunt Ierosólymam a monte qui vocátur Olivéti, qui est iuxta Ierúsalem, sábbati habens iter.
13 Et cum introíssent in cœnáculum, ascendérunt ubi manébant Petrus, et Ioánnes, Iacóbus, et Andréas, Philíppus, et Thomas, Bartholomǽus, et Matthǽus, Iacóbus Alphǽi, et Simon Zelótes, et Iudas Iacóbi.
14 Hi omnes erant perseverántes unanímiter in oratióne cum muliéribus, et María matre Iesu, et frátribus eius.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. De ore prudéntis procédit mel, allelúia: dulcédo mellis est sub língua eius, allelúia:
* Favus distíllans lábia eius, allelúia, allelúia.
℣. Sapiéntia requiéscit in corde eius, et prudéntia in sermóne oris illíus.
℟. Favus distíllans lábia eius, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci. Amen.

Lettura 2
Atti 13:21-25
21 Allora chiesero un re: e Dio diede loro per circa quarant'anni Saul, figlio di Cis, uomo della tribù di Beniamino.
22 Poi, rimossolo, suscitò loro per re David: al quale rese testimonianza dicendo: Ho trovato David figlio di Jesse, uomo secondo il mio cuore, che farà tutti i miei voleri.
23 Dalla discendenza di lui Iddio ha suscitato per Israele, secondo la promessa, il Salvatore Gesù,
24 Avendo Giovanni predicato, in preparazione alla sua venuta, il battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele.
25 E Giovanni nel terminare la sua carriera, diceva: Io non sono quello che voi credete; ma ecco che viene dopo di me uno, a cui non son degno di scioglier i sandali dai piedi.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Dalla bocca del saggio sgorga miele, alleluia : dolcezza di miele è sotto la sua lingua, alleluia :
* Favo stillante sono le sue labbra, alleluia, alleluia.
℣. La sapienza riposa nel suo cuore, e la prudenza è nelle parole della sua bocca.
℟. Favo stillante sono le sue labbra, alleluia, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Spíritus Sancti grátia illúminet sensus et corda nostra. Amen.

Lectio 3
Act. 1:15-20
15 In diébus illis, exsúrgens Petrus in médio fratrum, dixit (erat autem turba hóminum simul, fere centum vigínti):
16 Viri fratres, opórtet impléri Scriptúram quam prædíxit Spíritus Sanctus per os David de Iuda, qui fuit dux eórum qui comprehendérunt Iesum:
17 Qui connumerátus erat in nobis, et sortítus est sortem ministérii huius.
18 Et hic quidem possédit agrum de mercéde iniquitátis, et suspénsus crépuit médius: et diffúsa sunt ómnia víscera eius.
19 Et notum factum est ómnibus habitántibus Ierúsalem, ita ut appellarétur ager ille, lingua eórum, Hacéldama, hoc est, ager sánguinis.
20 Scriptum est enim in libro Psalmórum: Fiat commorátio eórum desérta, et non sit qui inhábitet in ea: et episcopátum eius accípiat alter.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ecce vicit leo de tribu Iuda, radix David, aperíre librum, et sólvere septem signácula eius:
* Allelúia, allelúia, allelúia.
℣. Dignus est Agnus, qui occísus est, accípere virtútem, et divinitátem, et sapiéntiam, et fortitúdinem, et honórem, et glóriam, et benedictiónem.
℟. Allelúia, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori. Amen.

Lettura 3
Atti 13:26-33
26 Fratelli miei, figli della stirpe d 'Abramo e quanti tra voi temono Dio, la parola di questa salvezza è stata mandata a voi.
27 Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi, non conoscendo né lui, né le voci dei profeti, che si leggono ogni sabato, condannandolo, le adempirono:
28 E pur non trovando in lui causa alcuna di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso.
29 E dopo ch'ebbero compito tutte le cose, ch'erano state scritte di lui, lo deposero dal legno e lo posero nel sepolcro.
30 Ma Dio lo risuscitò da morte il terzo giorno: e fu visto per molti giorni da quelli
31 Che erano andati insieme con lui dalla Galilea a Gerusalemme: questi ora ne sono testimoni presso il popolo.
32 E noi pure annunziamo a voi, che la promessa, fatta ai nostri padri,
33 Dio la ha adempiuta per i nostri figli, avendo risuscitato Gesti, siccome sta scritto anche nel Salmo secondo: «Tu sei il mio Figlio, oggi io ti ho generato ».
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Ecco che ha vinto il leone della tribù di Giuda, il rampollo di David, sì da aprire il libro e sciogliere i suoi sette sigilli:
* Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. È degno, l'Agnello ch'è stato ucciso, di ricevere la potenza, la divinità, la sapienza, la fortezza, l'onore, la gloria e la benedizione.
℟. Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. In unitáte Sancti Spíritus, benedícat nos Pater et Fílius. Amen.

Lectio 4
Act. 1:21-26
21 Opórtet ergo ex his viris qui nobíscum sunt congregáti in omni témpore quo intrávit et exívit inter nos Dóminus Iesus,
22 Incípiens a baptísmate Ioánnis usque in diem qua assúmptus est a nobis, testem resurrectiónis eius nobíscum fíeri unum ex istis.
23 Et statuérunt duos, Ioseph, qui vocabátur Bársabas, qui cognominátus est Iustus, et Matthíam.
24 Et orántes dixérunt: Tu Dómine, qui corda nosti ómnium, osténde quem elégeris ex his duóbus unum,
25 Accípere locum ministérii huius et apostolátus, de quo prævaricátus est Iudas ut abíret in locum suum.
26 Et dedérunt sortes eis, et cécidit sors super Matthíam: et annumerátus est cum úndecim Apóstolis.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Angelus Dómini locútus est muliéribus, dicens: Quem quǽritis? an Iesum quǽritis? Iam surréxit:
* Veníte, et vidéte, allelúia, allelúia.
℣. Iesum quǽritis Nazarénum crucifíxum? Surréxit, non est hic.
℟. Veníte, et vidéte, allelúia, allelúia.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Veníte, et vidéte, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 4
Sermone di san Leone Papa
Sermone 1 sull'Ascensione del Signore, dopo il principio
Carissimi, i giorni che sono trascorsi fra la risurrezione e l'ascensione del Signore non sono passati inutilmente, ma in essi sono stati confermati dei grandi sacramenti, e rivelati dei grandi misteri. In essi ci è stato tolto il timore d'una morte funesta, e non solo l'immortalità dell'anima, ma anche la risurrezione della carne ci è stata manifestata. In essi, mediante il soffio del Signore, lo Spirito Santo s'è diffuso in tutti gli Apostoli: e il beato Apostolo Pietro, innalzato su tutti, s'è visto affidare, dopo le chiavi del regno, la cura della greggia del Signore.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Io sono la vera vite, e voi i tralci:
* Chi rimane in me, e io in lui, questi porta molto frutto, alleluia, alleluia
℣. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi.
℟. Chi rimane in me, e io in lui, questi porta molto frutto, alleluia, alleluia
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Chi rimane in me, e io in lui, questi porta molto frutto, alleluia, alleluia
Nocturn II.
Ant. Allelúia, * quem quæris múlier? allelúia: vivéntem cum mórtuis? allelúia, allelúia.
Psalmus 26 [7]
26:1 Dóminus illuminátio mea, et salus mea, * quem timébo?
26:1 Dóminus protéctor vitæ meæ, * a quo trepidábo?
26:2 Dum apprópiant super me nocéntes, * ut edant carnes meas:
26:2 Qui tríbulant me inimíci mei, * ipsi infirmáti sunt, et cecidérunt.
26:3 Si consístant advérsum me castra, * non timébit cor meum.
26:3 Si exsúrgat advérsum me prǽlium, * in hoc ego sperábo.
26:4 Unam pétii a Dómino, hanc requíram, * ut inhábitem in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ:
26:4 Ut vídeam voluptátem Dómini, * et vísitem templum eius.
26:5 Quóniam abscóndit me in tabernáculo suo: * in die malórum protéxit me in abscóndito tabernáculi sui.
26:6 In petra exaltávit me: * et nunc exaltávit caput meum super inimícos meos.
26:6 Circuívi, et immolávi in tabernáculo eius hóstiam vociferatiónis: * cantábo, et psalmum dicam Dómino.
26:7 Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te: * miserére mei, et exáudi me.
26:8 Tibi dixit cor meum, exquisívit te fácies mea: * fáciem tuam, Dómine, requíram.
26:9 Ne avértas fáciem tuam a me: * ne declínes in ira a servo tuo.
26:9 Adiútor meus esto: * ne derelínquas me, neque despícias me, Deus, salutáris meus.
26:10 Quóniam pater meus, et mater mea dereliquérunt me: * Dóminus autem assúmpsit me.
26:11 Legem pone mihi, Dómine, in via tua: * et dírige me in sémitam rectam propter inimícos meos.
26:12 Ne tradíderis me in ánimas tribulántium me: * quóniam insurrexérunt in me testes iníqui, et mentíta est iníquitas sibi.
26:13 Credo vidére bona Dómini * in terra vivéntium.
26:14 Exspécta Dóminum, viríliter age: * et confortétur cor tuum, et sústine Dóminum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn II.
Ant. Alleluia, * chi cerchi, o donna? Alleluia: uno che è vivo fra i morti, alleluia, alleluia.
Salmo 26 [7]
26:1 Il Signore è la mia luce e la mia salvezza: * di chi temerò?
26:1 Il Signore è il protettore della mia vita: * di chi avrò paura?
26:2 Mentre i maligni, mi vengono sopra * per divorare le mie carni:
26:2 Questi nemici che mi affliggono * essi stessi inciampano e cadono.
26:3 Quand'anche un esercito si accampi contro di me, * il mio cuore non teme.
26:3 Quando pure insorga la battaglia contro di me, * anche allora spererò.
26:4 Una sola cosa chiesi al Signore, questa io cercherò, * che io possa abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,
26:4 Per contemplare le delizie del Signore, * e visitare il suo Santuario.
26:5 Poiché egli mi nascose nel suo tabernacolo, * nel giorno delle sciagure mi protesse nell'intimo del suo tabernacolo.
26:6 Mi innalzò sopra di una rupe * e adesso ha innalzato la mia testa sopra dei miei nemici.
26:6 Girai [attorno all'altare], e immolai nel suo tabernacolo sacrifici al suon delle trombe, * canterò e salmeggerò al Signore.
26:7 Ascolta, o Signore, la mia voce, con la quale ho gridato a te: * abbi pietà di me, ed esaudiscimi.
26:8 Il mio cuore ha parlato con te, ti ha cercato il mio volto; * il tuo volto Signore, io cercherò.
26:9 Non rivolgere la tua faccia da me, * non ritirarti con sdegno dal tuo servo.
26:9 Sii tu il mio aiuto, * non mi abbandonare e non mi disprezzare, * o Dio mio Salvatore.
26:10 Poiché mio padre e mia madre mi hanno abbandonato: * ma il Signore si é preso cura di me.
26:11 Ponimi, o Signore, una legge nella tua via: * e guidami per diritto sentiero a motivo dei miei nemici.
26:12 Non abbandonarmi in balia di coloro che mi perseguitano; * poiché sono insorti contro di me falsi testimoni, e l'iniquità mentì a se stessa.
26:13 Credo che vedrò i beni del Signore * nella terra dei vivi.
26:14 Aspetta il Signore, agisci con forza, * e prenda coraggio il tuo cuore, e spera nel Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 27 [8]
27:1 Ad te, Dómine, clamábo, Deus meus, ne síleas a me: * nequándo táceas a me, et assimilábor descendéntibus in lacum.
27:2 Exáudi, Dómine, vocem deprecatiónis meæ dum oro ad te: * dum extóllo manus meas ad templum sanctum tuum.
27:3 Ne simul trahas me cum peccatóribus: * et cum operántibus iniquitátem ne perdas me.
27:3 Qui loquúntur pacem cum próximo suo, * mala autem in córdibus eórum.
27:4 Da illis secúndum ópera eórum, * et secúndum nequítiam adinventiónum ipsórum.
27:4 Secúndum ópera mánuum eórum tríbue illis: * redde retributiónem eórum ipsis.
27:5 Quóniam non intellexérunt ópera Dómini, et in ópera mánuum eius * déstrues illos, et non ædificábis eos.
27:6 Benedíctus Dóminus: * quóniam exaudívit vocem deprecatiónis meæ.
27:7 Dóminus adiútor meus, et protéctor meus: * in ipso sperávit cor meum, et adiútus sum.
27:7 Et reflóruit caro mea: * et ex voluntáte mea confitébor ei.
27:8 Dóminus fortitúdo plebis suæ: * et protéctor salvatiónum Christi sui est.
27:9 Salvum fac pópulum tuum, Dómine, et bénedic hereditáti tuæ: * et rege eos, et extólle illos usque in ætérnum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 27 [8]
27:1 A te, o Signore, griderò: Dio mio, non stare in silenzio con me, * che se tu non mi parli; io rassomiglierò a quelli che scendono nella fossa.
27:2 Esaudisci, o Signore, la voce delle mie suppliche, mentre io ti prego, * mentre alzo le mie mani al tuo tempio santo.
27:3 Non mi travolgere con i peccatori, * e non mi sperdere con quelli che operano l'iniquità:
27:3 I quali parlano di pace col loro prossimo, * ma covano malizia nei loro cuori.
27:4 Trattali secondo le loro opere * e secondo la malvagità delle loro macchinazioni.
27:4 Trattali secondo le opere delle loro mani, * rendi ad essi la loro ricompensa.
27:5 Perché non voglion comprendere le opere del Signore, né l'opera delle sue mani, * tu li distruggerai e non li riedificherai.
27:6 Benedetto il Signore, * perché ha esaudito la voce della mia orazione.
27:7 Il Signore è il mio aiuto, e il mio protettore: * in lui sperò il mio cuore e fui soccorso.
27:7 E rifiorì la mia carne * e con tutta l'anima lo glorificherò.
27:8 Il Signore è la forza del suo popolo: * il protettore della salute del suo Cristo.
27:9 Salva, o Signore, il tuo popolo, e benedici la tua eredità; * e guidali sulla retta via, e ingrandiscili in eterno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 28 [9]
28:1 Afférte Dómino, fílii Dei: * afférte Dómino fílios aríetum.
28:2 Afférte Dómino glóriam et honórem, afférte Dómino glóriam nómini eius: * adoráte Dóminum in átrio sancto eius.
28:3 Vox Dómini super aquas, Deus maiestátis intónuit: * Dóminus super aquas multas.
28:4 Vox Dómini in virtúte: * vox Dómini in magnificéntia.
28:5 Vox Dómini confringéntis cedros: * et confrínget Dóminus cedros Líbani:
28:6 Et commínuet eas tamquam vítulum Líbani: * et diléctus quemádmodum fílius unicórnium.
28:7 Vox Dómini intercidéntis flammam ignis: * vox Dómini concutiéntis desértum: et commovébit Dóminus desértum Cades.
28:9 Vox Dómini præparántis cervos, et revelábit condénsa: * et in templo eius omnes dicent glóriam.
28:10 Dóminus dilúvium inhabitáre facit: * et sedébit Dóminus Rex in ætérnum.
28:11 Dóminus virtútem pópulo suo dabit: * Dóminus benedícet pópulo suo in pace.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 28 [9]
28:1 Presentate al Signore, o figli di Dio, * presentate al Signore gli arieti:
28:2 Presentate al Signore la gloria e l'onore, presentate al Signore la gloria dovuta al suo nome, * adorate il Signore nel suo santo atrio.
28:3 La voce del Signore sopra le acque, il Dio della maestà ha tuonato, * il Signore sopra le molte acque.
28:4 La voce del Signore [risuona] con potenza, * la voce del Signore con maestà.
28:5 La voce del Signore spezza i cedri, * e il Signore spezzerà i cedri del Libano:
28:6 E li farà in pezzi come un vitello del Libano: * e il diletto [del Signore è] come il figlio del rinoceronte.
28:7 La voce del Signore divide le fiamme di fuoco: * la voce del Signore scuote il deserto, e il Signore scuoterà il deserto di Cades.
28:9 La voce del Signore prepara i cervi, e rischiara le selve, * e nel suo tempio tutti diranno gloria.
28:10 Il Signore fa abitare il diluvio: * e il Signore sederà re in eterno.
28:11 Il Signore darà forza al suo popolo: * il Signore benedirà il suo popolo in pace.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 29 [10]
29:2 Exaltábo te, Dómine, quóniam suscepísti me: * nec delectásti inimícos meos super me.
29:3 Dómine, Deus meus, clamávi ad te, * et sanásti me.
29:4 Dómine, eduxísti ab inférno ánimam meam: * salvásti me a descendéntibus in lacum.
29:5 Psállite Dómino, sancti eius: * et confitémini memóriæ sanctitátis eius.
29:6 Quóniam ira in indignatióne eius: * et vita in voluntáte eius.
29:6 Ad vésperum demorábitur fletus: * et ad matutínum lætítia.
29:7 Ego autem dixi in abundántia mea: * Non movébor in ætérnum.
29:8 Dómine, in voluntáte tua, * præstitísti decóri meo virtútem.
29:8 Avertísti fáciem tuam a me, * et factus sum conturbátus.
29:9 Ad te, Dómine, clamábo: * et ad Deum meum deprecábor.
29:10 Quæ utílitas in sánguine meo, * dum descéndo in corruptiónem?
29:10 Numquid confitébitur tibi pulvis, * aut annuntiábit veritátem tuam?
29:11 Audívit Dóminus, et misértus est mei: * Dóminus factus est adiútor meus.
29:12 Convertísti planctum meum in gáudium mihi: * conscidísti saccum meum, et circumdedísti me lætítia:
29:13 Ut cantet tibi glória mea, et non compúngar: * Dómine, Deus meus, in ætérnum confitébor tibi.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 29 [10]
29:2 Io ti esalterò, o Signore, perché tu mi hai sollevato, * e non hai rallegrati i miei nemici sopra di me.
29:3 Signore Dio mio, io ho gridato a te * e tu mi hai guarito.
29:4 Signore, tu hai tratto dall'inferno l'anima mia: * mi salvasti di mezzo a quelli che scendono nella fossa.
29:5 Cantate inni al Signore, o suoi santi; * e confessate la memoria della sua santità.
29:6 Poiché nella sua indignazione c'è l'ira: * nella sua volontà, la vita.
29:6 Alla sera dimora il pianto, * e al mattino la gioia.
29:7 Ma io dissi nella mia abbondanza: * non sarò scosso in eterno.
29:8 Signore nella tua volontà, * hai concesso vigoria al mio onore.
29:8 Hai allontanato da me la tua faccia, * ed io restai confuso.
29:9 A te, o Signore, griderò: * e al mio Dio supplicherò.
29:10 Qual vantaggio nel mio sangue, * mentre scendo nella corruzione [della sepoltura]?
29:10 Forse la polvere confesserà le tue lodi, * od annunzierà la tua verità?
29:11 Il Signore mi ha ascoltato, ed ha avuto pietà di me: * il Signore si è fatto mio aiuto.
29:12 Hai cambiato in gioia il mio pianto: * hai fatto in pezzi il mio sacco, e mi cingesti di allegrezza:
29:13 Affinché la mia gloria ti canti: ed io non sia più afflitto; * Signore Dio mio ti loderò in eterno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 30 [11]
30:2 In te, Dómine, sperávi, non confúndar in ætérnum: * in iustítia tua líbera me.
30:3 Inclína ad me aurem tuam, * accélera ut éruas me.
30:3 Esto mihi in Deum protectórem, et in domum refúgii: * ut salvum me fácias.
30:4 Quóniam fortitúdo mea, et refúgium meum es tu: * et propter nomen tuum dedúces me, et enútries me.
30:5 Edúces me de láqueo hoc, quem abscondérunt mihi: * quóniam tu es protéctor meus.
30:6 In manus tuas comméndo spíritum meum: * redemísti me, Dómine, Deus veritátis.
30:7 Odísti observántes vanitátes, * supervácue.
30:7 Ego autem in Dómino sperávi: * exsultábo, et lætábor in misericórdia tua.
30:8 Quóniam respexísti humilitátem meam, * salvásti de necessitátibus ánimam meam.
30:9 Nec conclusísti me in mánibus inimíci: * statuísti in loco spatióso pedes meos.
30:10 Miserére mei, Dómine, quóniam tríbulor: * conturbátus est in ira óculus meus, ánima mea, et venter meus:
30:11 Quóniam defécit in dolóre vita mea: * et anni mei in gemítibus.
30:11 Infirmáta est in paupertáte virtus mea: * et ossa mea conturbáta sunt.
30:12 Super omnes inimícos meos factus sum oppróbrium et vicínis meis valde: * et timor notis meis.
30:12 Qui vidébant me, foras fugérunt a me: * oblivióni datus sum, tamquam mórtuus a corde.
30:13 Factus sum tamquam vas pérditum: * quóniam audívi vituperatiónem multórum commorántium in circúitu.
30:14 In eo dum convenírent simul advérsum me, * accípere ánimam meam consiliáti sunt.
30:15 Ego autem in te sperávi, Dómine: * dixi: Deus meus es tu: in mánibus tuis sortes meæ.
30:16 Éripe me de manu inimicórum meórum, * et a persequéntibus me.
30:17 Illústra fáciem tuam super servum tuum, salvum me fac in misericórdia tua: * Dómine, non confúndar, quóniam invocávi te.
30:18 Erubéscant ímpii, et deducántur in inférnum: * muta fiant lábia dolósa.
30:19 Quæ loquúntur advérsus iustum iniquitátem: * in supérbia, et in abusióne.
30:20 Quam magna multitúdo dulcédinis tuæ, Dómine, * quam abscondísti timéntibus te.
30:20 Perfecísti eis, qui sperant in te, * in conspéctu filiórum hóminum.
30:21 Abscóndes eos in abscóndito faciéi tuæ * a conturbatióne hóminum.
30:21 Próteges eos in tabernáculo tuo * a contradictióne linguárum.
30:22 Benedíctus Dóminus: * quóniam mirificávit misericórdiam suam mihi in civitáte muníta.
30:23 Ego autem dixi in excéssu mentis meæ: * Proiéctus sum a fácie oculórum tuórum.
30:23 Ídeo exaudísti vocem oratiónis meæ, * dum clamárem ad te.
30:24 Dilígite Dóminum omnes sancti eius: * quóniam veritátem requíret Dóminus, et retríbuet abundánter faciéntibus supérbiam.
30:25 Viríliter ágite, et confortétur cor vestrum, * omnes, qui sperátis in Dómino.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 30 [11]
30:2 In te, o Signore, ho sperato; che io non resti confuso in eterno: * nella tua giustizia, liberami.
30:3 Piega le tue orecchie verso di me: * affrettati a salvarmi.
30:3 Sii per me un Dio protettore, e una casa di rifugio * per farmi salvo.
30:4 Poiché tu sei la mia fortezza e il mio rifugio * e per amor del nome tuo mi guiderai e mi sosterrai.
30:5 Mi trarrai dal laccio, che mi hanno teso occultamente, * perché, tu sei il mio protettore.
30:6 Nelle tue mani consegno il mio spirito: * tu mi hai riscattato, o Signore Dio di verità.
30:7 Tu odii coloro che inutilmente van dietro * alle vanità.
30:7 Ma io ho sperato nel Signore: * Esulterò, e mi rallegrerò nella tua misericordia.
30:8 Perché tu hai guardato la mia miseria, * hai salvato dalle angustie l'anima mia.
30:9 Né mi hai chiuso tra le mani del nemico: * [ma] hai stabilito in luogo spazioso i miei piedi.
30:10 Abbi pietà di me, o Signore, perché io sono afflitto: * per l'indignazione è turbato il mio occhio, con la mia anima e le mie viscere:
30:11 Perché la mia vita si consuma nel dolore: * e i miei anni nei gemiti.
30:11 La mia forza si è infiacchita nella miseria, * e le mie ossa sono conturbate.
30:12 Sono divenuto l'obbrobrio per tutti i miei nemici, e persino per i miei vicini, * timore per miei familiari.
30:12 Quelli che mi vedevano fuori fuggivano da me. * Sono messo in oblio, come un morto, dal [loro] cuore.
30:13 Sono divenuto come un vaso spezzato. * Poiché ho udito i vituperi di molti, che mi dimorano intorno.
30:14 Mentre si riunivano contro di me, * e tennero consiglio di togliermi la vita.
30:15 Ma io sperai in te, o Signore: * io dissi: tu sei il mio Dio: nelle tue mani le mie sorti.
30:16 Liberami dalle mani dei miei nemici, * e da coloro che mi perseguitano.
30:17 Fa risplendere la tua faccia sopra il tuo servo, salvami nella tua misericordia. * Che io non resti confuso, o Signore, perché ti ho invocato.
30:18 Siano svergognati gli empi, e condotti all'inferno. * Ammutoliscano le labbra ingannatrici,
30:19 Che proferiscono iniquità contro il giusto * con superbia e con disprezzo.
30:20 Quanto è grande l'abbondanza della tua dolcezza, o Signore, * che riponi per coloro che ti temono,
30:20 E dimostri a quelli che sperano in te, * al cospetto dei figli degli uomini.
30:21 Li nasconderai nel segreto della tua faccia * dal tumulto degli uomini.
30:21 Li porrai al sicuro nel tuo tabernacolo * dalla contraddizione delle lingue.
30:22 Benedetto il Signore, * perché ha reso mirabile in me la sua misericordia [mettendomi]in una città fortificata.
30:23 Ma io dissi nell'esagerazione della mia mente: * sono stato rigettato dalla vista dei tuoi occhi.
30:23 Per questo tu hai esaudito la voce della mia supplica, * quando io gridavo a te.
30:24 Amate il Signore, voi tutti suoi santi, * perché la verità, il Signore, ricercherà, e ripagherà con abbondanza a quelli che producono superbia.
30:25 Agite virilmente e si fortifichi il vostro cuore, * voi tutti che sperate nel Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 31 [12]
31:1 Beáti quorum remíssæ sunt iniquitátes: * et quorum tecta sunt peccáta.
31:2 Beátus vir, cui non imputávit Dóminus peccátum, * nec est in spíritu eius dolus.
31:3 Quóniam tácui, inveteravérunt ossa mea, * dum clamárem tota die.
31:4 Quóniam die ac nocte graváta est super me manus tua: * convérsus sum in ærúmna mea, dum confígitur spina.
31:5 Delíctum meum cógnitum tibi feci: * et iniustítiam meam non abscóndi.
31:5 Dixi: Confitébor advérsum me iniustítiam meam Dómino: * et tu remisísti impietátem peccáti mei.
31:6 Pro hac orábit ad te omnis sanctus, * in témpore opportúno.
31:6 Verúmtamen in dilúvio aquárum multárum, * ad eum non approximábunt.
31:7 Tu es refúgium meum a tribulatióne, quæ circúmdedit me: * exsultátio mea, érue me a circumdántibus me.
31:8 Intelléctum tibi dabo, et ínstruam te in via hac, qua gradiéris: * firmábo super te óculos meos.
31:9 Nolíte fíeri sicut equus et mulus, * quibus non est intelléctus.
31:9 In camo et freno maxíllas eórum constrínge, * qui non appróximant ad te.
31:10 Multa flagélla peccatóris, * sperántem autem in Dómino misericórdia circúmdabit.
31:11 Lætámini in Dómino et exsultáte, iusti, * et gloriámini, omnes recti corde.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Allelúia, quem quæris múlier? allelúia: vivéntem cum mórtuis? allelúia, allelúia.
Salmo 31 [12]
31:1 Beati coloro dei quali sono state rimesse le iniquità, * e dei quali sono stati ricoperti i peccati.
31:2 Beato l'uomo cui Dio non imputò peccato, * e nello spirito del quale non è frode.
31:3 Perché io tacqui, si consumarono le mie ossa, * mentre io gridavo tutto il giorno.
31:4 Perché giorno e notte si aggravò sopra di me la tua mano: * io mi voltai nella mia miseria, mentre si conficcava la spina.
31:5 Ti ho fatto conoscere il mio peccato: * e non ho nascosto la mia ingiustizia.
31:5 Io dissi: confesserò al Signore contro di me la mia ingiustizia: * e tu mi rimettesti l'empietà del mio peccato.
31:6 Per questo ogni uomo santo ti pregherà * nel tempo opportuno;
31:6 E anche quando diluvieranno le grandi acque, * non si accosteranno a lui.
31:7 Tu sei il mio rifugio nella tribolazione, che mi ha circondato: * tu, mia letizia, liberami da coloro che mi circondano.
31:8 Io ti darò l'intelligenza, e t'insegnerò la via, per cui hai da camminare: * terrò fissi sopra di te i miei occhi.
31:9 Non vogliate essere come il cavallo e il mulo * che non hanno intelligenza.
31:9 Stringi con morso e briglia le mascelle * di coloro che non si approssimano a te.
31:10 Molti flagelli per il peccatore: * ma la misericordia cingerà chi spera nel Signore.
31:11 Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti: * e gloriatevi voi tutti, o retti di cuore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Alleluia, chi cerchi, o donna? Alleluia: uno che è vivo fra i morti, alleluia, alleluia.
℣. Surréxit Dóminus vere, allelúia.
℟. Et appáruit Simóni, allelúia.
℣. Il Signore è veramente risorto, alleluia.
℟. Ed è apparso a Simone, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádiuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Deus Pater omnípotens sit nobis propítius et clemens. Amen.

Lectio 5
Sermo sancti Leónis Papæ
Sermo 1 de Ascensione Domini, post initium
Hi dies, dilectíssimi, qui inter resurrectiónem Dómini ascensionémque fluxérunt, non otióso transiére decúrsu, sed magna in eis confirmáta sacraménta, magna sunt reveláta mystéria. In iis metus diræ mortis aufértur, et non solum ánimæ, sed étiam carnis immortálitas declarátur. In iis per insufflatiónem Dómini infúnditur Apóstolis ómnibus Spíritus Sanctus: et beáto Apóstolo Petro supra céteros, post regni claves, ovílis Domínici cura mandátur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ego sum vitis vera, et vos pálmites:
* Qui manet in me, et ego in eo, hic fert fructum multum, allelúia, allelúia.
℣. Sicut diléxit me Pater, et ego diléxi vos.
℟. Qui manet in me, et ego in eo, hic fert fructum multum, allelúia, allelúia.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio Padre onnipotente ci sia benigno e clemente. Amen.

Lettura 5
In questi giorni il Signore si aggiunge come terzo compagno ai due discepoli per istrada e, a dissipare tutte le tenebre dei nostri dubbi, rimprovera a loro timorosi e trepidanti la lentezza a credere. I loro cuori, allora rischiarati, cominciano a sentire la fiamma della fede: e di tiepidi ch'essi erano, divengono pieni d'ardore, mentre il Signore scopre loro il senso delle Scritture. Mentre sono a tavola, allo spezzare del pane, si aprono anche i loro occhi: quanto più felicemente si aprirono allora gli occhi di costoro per vedere nella sua persona la glorificazione della loro propria natura, che quelli dei nostri progenitori per sentire la confusione che avevano meritata colla propria disobbedienza.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Gesù Signor nostro risorto, apparve in mezzo ai suoi discepoli, e disse:
* Pace a voi, alleluia: si rallegrarono i discepoli vedendo il Signore, alleluia.
℣. Il primo giorno della settimana, essendo chiuse le porte del luogo dove stavano riuniti i discepoli, venne Gesù, e apparve in mezzo a loro e disse loro.
℟. Pace a voi, alleluia: si rallegrarono i discepoli vedendo il Signore, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Christus perpétuæ det nobis gáudia vitæ. Amen.

Lectio 6
In iis diébus, duóbus discípulis tértius in via Dóminus comes iúngitur, et ad omnem nostræ ambiguitátis calíginem detergéndam, pavéntium ac trepidántium tárditas increpátur. Flammam fídei illumináta corda concípiunt: et quæ erant tépida, reseránte Scriptúras Dómino, efficiúntur ardéntia.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Surgens Iesus Dóminus noster, stans in médio discipulórum suórum, dixit:
* Pax vobis, allelúia: gavísi sunt discípuli viso Dómino, allelúia.
℣. Una ergo sabbatórum, cum fores essent clausæ, ubi erant discípuli congregáti, venit Iesus, et stetit in medio eórum, et dixit eis.
℟. Pax vobis, allelúia: gavísi sunt discípuli viso Dómino, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Cristo ci doni le gioie della vita eterna. Amen.

Lettura 6
Tuttavia nonostante questi fatti e altri miracoli, i discepoli rimanevano agitati da pensieri di timore, benché il Signore fosse apparso in mezzo a loro, ed avesse detto: «Pace a voi»: e perché non penetrasse nel loro spirito il dubbio che sorgeva nei loro cuori (perché credevano di vedere uno spirito, e non un corpo) egli mostra la falsità di questi pensieri sì poco conformi a verità: mette sotto gli occhi di essi che dubitavano ancora, i segni della sua crocifissione rimasti nelle sue mani e nei suoi piedi; e li invita ad osservarli attentamente e a toccarli. Le cicatrici delle ferite fatte dalla lancia e dai chiodi erano conservate per guarire le piaghe dei cuori infedeli: e perché si credesse non con fede vacillante, ma come oggetto d'una conoscenza certissima che questa stessa natura, che era stata deposta nel sepolcro, doveva assidersi col Figlio di Dio sul trono del Padre suo.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Purificatevi dal vecchio lievito per esser una nuova pasta: perché, nostro (agnello) Pasquale, è stato immolato Cristo:
* Perciò facciam festa nel Signore, alleluia.
℣. Egli è morto per i nostri peccati, ed è risuscitato per la nostra giustificazione.
℟. Perciò facciam festa nel Signore, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ignem sui amóris accéndat Deus in córdibus nostris. Amen.

Lectio 7
In fractióne quoque panis, convescéntium aperiúntur obtútus: multo felícius eórum óculis patefáctis, quibus natúræ suæ manifestáta est glorificátio, quam illórum géneris nostri príncipum, quibus prævaricatiónis suæ est ingésta confúsio.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Expurgáte vetus ferméntum, ut sitis nova conspérsio: étenim Pascha nostrum immolátus est Christus:
* Itaque epulémur in Dómino, allelúia.
℣. Mórtuus est propter delícta nostra, et resurréxit propter iustificatiónem nostram.
℟. Itaque epulémur in Dómino, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio accenda nei nostri cuori il fuoco del suo amore. Amen.

Lettura 7
Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni
Gio 10:11-16
In quell'occasione: Gesù disse ai farisei: Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la sua vita per le sue pecore. Eccetera.

Omelia di san Gregorio Papa
Omelia 14 sul Vangelo
Avete udito, fratelli carissimi, dalla lettura del Vangelo un insegnamento che vi riguarda . e avete appreso ancora a quale prova noi pastori siamo sottoposti. Ecco, colui che è buono non per una grazia accidentale, ma per essenza, dice: «Io sono il buon pastore». E nel darci il modello di questa stessa bontà da imitare, aggiunge: «Il buon pastore dà la sua vita per le sue pecorelle». Egli ha fatto ciò che ha insegnato: ci ha dato l'esempio di ciò che ha comandato. Il buon pastore ha dato la sua vita per le sue pecore, al fine di convertire (in nutrimento) nel nostro sacramento, il suo corpo e il suo sangue, e di saziare con l'alimento della sua carne le pecore che aveva redento.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Cristo risuscitato da morte, non muore più, la morte non avrà più dominio su lui: infatti se egli è morto per il peccato, è morto una volta soltanto:
* Ma ora egli vive, e vive per Iddio, alleluia, alleluia.
℣. Egli è morto una volta soltanto per i nostri peccati, ed è risuscitato per la nostra giustificazione
℟. Ma ora egli vive, e vive per Iddio, alleluia, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. A cunctis vítiis et peccátis absólvat nos virtus sanctæ Trinitátis. Amen.

Lectio 8
Inter hæc autem, aliáque mirácula, cum discípuli trépidis cogitatiónibus æstuárent, et apparuísset in médio eórum Dóminus, dixissétque, Pax vobis: ne hoc remanéret in eórum opiniónibus, quod volvebátur in córdibus (putábant enim se spíritum vidére, non carnem) redárguit cogitatiónes a veritáte discórdes: íngerit dubitántium óculis manéntia in mánibus suis et pédibus crucis signa; et ut diligéntius pertractétur, invítat. Quia ad sanánda infidélium cordium vúlnera, clavórum et lánceæ erant serváta vestígia: ut non dúbia fide, sed constantíssima sciéntia tenerétur, eam natúram in Dei Patris consessúram throno, quæ iacúerat in sepúlcro.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. María Magdaléne, et áltera María ibant dilúculo ad monuméntum:
* Iesum quem quǽritis, non est hic, surréxit sicut locútus est, præcédet vos in Galilǽam, ibi eum vidébitis, allelúia, allelúia.
℣. Et valde mane una sabbatórum véniunt ad monuméntum, orto iam sole: et introëúntes vidérunt iúvenem sedéntem in dextris, qui dixit illis.
℟. Iesum quem quǽritis, non est hic, surréxit sicut locútus est, præcédet vos in Galilǽam, ibi eum vidébitis, allelúia, allelúia.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Iesum quem quǽritis, non est hic, surréxit sicut locútus est, præcédet vos in Galilǽam, ibi eum vidébitis, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 8
La via che dobbiamo seguire, ad onta della morte, ci è stata mostrata; l'esempio al quale dobbiamo conformarci, ci è stato messo sott'occhio. Nostro primo dovere si è di impiegare caritatevolmente i nostri beni esteriori a favore delle pecore di lui: e poi, se sarà necessario, dare ancora la nostra vita per esse. Da questo primo grado di sacrificio, che è il più piccolo, si arriva fino all'ultimo ch'è il più grande. Ma siccome la vita è incomparabilmente più eccellente dei beni terreni, che ci sono esteriori; colui che non dà i suoi beni per le sue pecore, darà egli mai per esse la propria vita?
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. E passato il sabato, Maria Maddalena e Maria (madre) di Giacomo e Salome, comprarono degli aromi,
* Per andare ad imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.
℣. E di buon mattino, il primo giorno della settimana, arrivano al sepolcro sul levar del sole.
℟. Per andare ad imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Per andare ad imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.
Nocturn III.
Ant. Allelúia, * allelúia, allelúia.
Canticum Isaiæ [13]
Isa 63:1-5
63:1 Quis est iste, qui venit de Edom, * tinctis véstibus de Bosra?
63:1 Iste formósus in stola sua, * grádiens in multitúdine fortitúdinis suæ.
63:1 Ego qui loquor iustítiam, * et propugnátor sum ad salvándum.
63:2 Quare ergo rubrum est induméntum tuum, * et vestiménta tua sicut calcántium in torculári?
63:3 Tórcular calcávi solus, * et de géntibus non est vir mecum:
63:3 Calcávi eos in furóre meo, * et conculcávi eos in ira mea:
63:3 Et aspérsus est sanguis eorum super vestiménta mea, * et ómnia induménta mea inquinávi.
63:4 Dies enim ultiónis in corde meo; * annus redemptiónis meæ venit.
63:5 Circumspéxi, et non erat auxiliátor; * quæsívi, et non fuit qui adiuváret:
63:5 Et salvávit mihi bráchium meum, * et indignátio mea ipsa auxiliáta est mihi.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn III.
Ant. Alleluia, * alleluia, alleluia.
Cantico di Isaia [13]
Isa 63:1-5
63:1 Chi è questi, che viene da Edom, e da Bosra con la veste tinta di rosso? questi bello a vedersi nel suo paludamento, nella cui andatura spicca la sua molta possanza? Io sono, che parlo giustizia, e sono il protettore, che dà salute.
63:2 Ma, e perché rossa è la tua roba, e le tue vesti quasi di chi preme le uve nello strettoio?
63:3 Io da me solo ho premuto il torchio, e delle genti nissuno è con me. Io gli ho spremuti nel mio furore, e nell'ira mia gli ho conculcati, e il sangue loro è schizzato sulla mia roba, ed ho macchiate tutte le mie vestimenta.
63:4 Perocché ecco il di fissato in cuor mio per la vendetta; l'anno della redenzione mia è venuto.
63:5 Mirai all'intorno e non era chi porgesse la mano; cercai, e non v'ebbe chi desse aiuto: e mi diè salute il mio braccio, e l'ira mia ella stessa mi consortò.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Oseæ [14]
Osea 6:1-6
6:1 Veníte, et revertámur ad Dóminum, † quia ipse cepit, et sanábit nos; * percútiet, et curábit nos.
6:3 Vivificábit nos post duos dies; † in die tértia suscitábit nos, * et vivémus in conspéctu eius.
6:3 Sciémus, sequemúrque, * ut cognoscámus Dóminum.
6:3 Quasi dilúculum præparátus est egréssus eius, * et véniet quasi imber nobis temporáneus et serótinus terræ.
6:4 Quid fáciam tibi, Ephraim? quid fáciam tibi, Iuda? † misericórdia vestra quasi nubes matutína, * et quasi ros mane pertránsiens.
6:5 Propter hoc dolávi in prophétis; † occídi eos in verbis oris mei: * et iudícia tua quasi lux egrediéntur.
6:6 Quia misericórdiam vólui, et non sacrifícium; * et sciéntiam Dei plus quam holocáusta.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Cantico di Osea [14]
Osea 6:1-6
1 Nella loro afflizione al mattino si alzeranno per venire a me. Su via torniamo al Signore;
2 Perocché egli stesso ci ha rapiti, e ci salverà; ci ha percossi, e ci guarirà.
3 Egli ci renderà la vita dopo due giorni, e il terzo giorno ci risusciterà, e viveremo dinanzi a lui. Lo conosceremo, e seguiremo il Signore per conoscerlo. E preparata la venuta di lui, come l'aurora ed egli verrà a noi, come vien alla terra la piova d'autunno, e quella di primavera.
4 Che farò io a te, o Ephraim? Che farò a te, o Giuda? La vostra bontà è come una nuvola mattutina, e come rugiada, che al mattino sparisce.
5 Per questo io messi lo scalpello in mano a' miei profeti, dava io ad essi la morte con le parole della mia bocca. Così la tua condannagione verrà fuori come la luce;
6 Perocché la misericordia io amo, e non il sagrifizio, e la scienza di Dio più, che gli olocausti.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Sophoniæ [15]
Soph 3:8-13
3:8 Exspécta me, dicit Dóminus, in die resurrectiónis meæ in futúrum: * quia iudícium meum ut cóngregem gentes, et cólligam regna,
3:8 Et effúndam super eos indignatiónem meam, * omnem iram furóris mei:
3:8 In igne enim zeli mei * devorábitur omnis terra.
3:9 Quia tunc reddam pópulis lábium eléctum, † ut ínvocent omnes in nómine Dómini, * et sérviant ei húmero uno.
3:10 Ultra flúmina Æthiópiæ, inde súpplices mei; * fílii dispersórum meórum déferent munus mihi.
3:11 In die illa non confundéris super cunctis adinventiónibus tuis, * quibus prævaricáta es in me:
3:11 Quia tunc áuferam de médio tui magníloquos supérbiæ tuæ, * et non adiícies exaltári ámplius in monte sancto meo.
3:12 Et derelínquam in médio tui pópulum páuperem et egénum: * et sperábunt in nómine Dómini.
3:13 Relíquiæ Israël non fácient iniquitátem, † nec loquéntur mendácium, * et non inveniétur in ore eórum lingua dolósa:
3:13 Quóniam ipsi pascéntur, et accubábunt, * et non erit qui extérreat.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Allelúia, allelúia, allelúia.
Cantico di Sofonia [15]
Sof 3:8-13
3:8 Per la qual cosa, aspettami, dice il Signore, al giorno futuro di mia risurrezione; perocché mia volontà si è di congregare le genti, e di riunire i reami, e sopra costoro verserò il mio sdegno, e tutta l'ira e il furor mio; perocché dal fuoco del mio zelo sarà divorata tutta la terra.
3:9 Allora renderò a' popoli pure le labbra, affinché tutti invochino il nome del Signore, e a lui servano sotto un sol giogo.
3:10 Di là dai fiumi dell'Etiopia verranno i miei adoratori, i figli del disperso mio popolo porteranno a me i loro doni.
3:11 In quel giorno tu non avrai da arrossirti per tutte le novità, con le quali oltraggiasti me; perocché allora io torni di mezzo a te color, che nudriscono il tuo orgoglio, e non anderai più superba per ragione del mio monte santo.
3:12 E in mezzo a te lascerò un popolo povero, ed umile, il quale porrà sua speranza nel nome del Signore.
3:13 Le reliquie d'Israele non faranno ingiustizia, e non diranno bugia e non avranno in bocca una lingua ingannatrice; perocché elle avran buone pasture, e goderanno riposo, né alcuno farà ad essi paura.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Gavísi sunt discípuli, allelúia.
℟. Viso Dómino, allelúia.
℣. Si rallegrarono i discepoli, alleluia.
℟. Per aver visto il Signore, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. A vínculis peccatórum nostrórum absólvat nos omnípotens et miséricors Dóminus. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Il Signore onnipotente e misericordioso ci sciolga dal legame dei nostri peccati. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 9
Léctio sancti Evangélii secúndum Ioánnem
Ioannes 10:11-16
In illo témpore: Dixit Iesus pharisǽis: Ego sum pastor bonus. Bonus pastor ánimam suam dat pro óvibus suis. Et réliqua.

Homilía sancti Gregórii Papæ
Homilia 14 in Evangelia
Audístis, fratres caríssimi, ex lectióne evangélica eruditiónem vestram: audístis et perículum nostrum. Ecce enim is, qui non ex accidénti dono, sed essentiáliter bonus est, dicit: Ego sum pastor bonus. Atque eiúsdem bonitátis formam, quam nos imitémur, adiúngit, dicens: Bonus pastor ánimam suam ponit pro óvibus suis. Fecit quod mónuit: osténdit quod iussit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Christus resúrgens ex mórtuis, iam non móritur, mors illi ultra non dominábitur: quod enim mórtuus est peccáto, mórtuus est semel:
* Quod autem vivit, vivit Deo, allelúia, allelúia.
℣. Mórtuus est semel propter delícta nostra, et resurréxit propter iustificatiónem nostram.
℟. Quod autem vivit, vivit Deo, allelúia, allelúia.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 9
E ci sono di quelli che amando più i beni della terra che le loro pecore, non meritano più il nome di pastore: e di questi subito si soggiunge: «Il mercenario invece, e chi non è pastore, e padrone delle sue pecore, se vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge». Non pastore, ma mercenario vien chiamato chi pasce le pecore del Signore non per motivo di amore sincero, ma per vantaggi temporali. È un mercenario colui che tiene il luogo di pastore, ma non cerca il bene delle anime: colui che appetisce con avidità le comodità della vita presente, che si compiace dell'onore che è unito alla sua carica, si nutre di guadagni temporali e si rallegra dei riguardi che gli usano gli uomini.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. E passato il sabato, Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo, e Salome comprarono gli aromi
* Per andar a imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.
℣. E di gran mattino il primo dì della settimana arrivano al sepolcro, essendo già nato il sole.
* Per andar a imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ille nos benedícat, qui sine fine vivit et regnat. Amen.

Lectio 10
Bonus pastor pro óvibus suis ánimam suam pósuit, ut in sacraménto nostro corpus suum et sánguinem vérteret, et oves quas redémerat, carnis suæ aliménto satiáret. Osténsa nobis est de contémptu mortis via, quam sequámur: appósita est forma, cui imprimámur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Surréxit pastor bonus, qui ánimam suam pósuit pro óvibus suis, et pro grege suo mori dignátus est:
* Allelúia, allelúia, allelúia.
℣. Etenim Pascha nostrum immolátus est Christus.
℟. Allelúia, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Ci benedica colui che vive e regna senza fine. Amen.

Lettura 10
Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni
Gio 10:11-16
In quell'occasione: Gesù disse ai farisei: Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la sua vita per le sue pecore. Eccetera.

Omelia di san Gregorio Papa
Omelia 14 sul Vangelo
Avete udito, fratelli carissimi, dalla lettura del Vangelo un insegnamento che vi riguarda . e avete appreso ancora a quale prova noi pastori siamo sottoposti. Ecco, colui che è buono non per una grazia accidentale, ma per essenza, dice: «Io sono il buon pastore». E nel darci il modello di questa stessa bontà da imitare, aggiunge: «Il buon pastore dà la sua vita per le sue pecorelle». Egli ha fatto ciò che ha insegnato: ci ha dato l'esempio di ciò che ha comandato. Il buon pastore ha dato la sua vita per le sue pecore, al fine di convertire (in nutrimento) nel nostro sacramento, il suo corpo e il suo sangue, e di saziare con l'alimento della sua carne le pecore che aveva redento. La via che dobbiamo seguire, ad onta della morte, ci è stata mostrata; l'esempio al quale dobbiamo conformarci, ci è stato messo sott'occhio. Nostro primo dovere si è di impiegare caritatevolmente i nostri beni esteriori a favore delle pecore di lui: e poi, se sarà necessario, dare ancora la nostra vita per esse. Da questo primo grado di sacrificio, che è il più piccolo, si arriva fino all'ultimo ch'è il più grande. Ma siccome la vita è incomparabilmente più eccellente dei beni terreni, che ci sono esteriori; colui che non dà i suoi beni per le sue pecore, darà egli mai per esse la propria vita?
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. È risuscitato il buon pastore, che diede la vita per le sue pecorelle e si degnò morire per il suo gregge :
* Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Perché, nostro (agnello) Pasquale, è stato immolato Cristo.
℟. Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Divínum auxílium máneat semper nobíscum. Amen.

Lectio 11
Primum nobis est, exterióra nostra misericórditer óvibus eius impéndere: postrémum vero, si necésse sit, étiam mortem nostram pro eísdem óvibus ministráre. A primo autem hoc mínimo pervenítur ad postrémum maius. Sed cum incomparabíliter longe sit mélior ánima, qua vívimus, quam terréna substántia, quam extérius possidémus: qui non dat pro óvibus substántiam suam, quando pro his datúrus est ánimam suam?
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Tulérunt Dóminum meum, et néscio ubi posuérunt eum. Dicunt ei Angeli: Múlier, quid ploras? surréxit sicut dixit:
* Præcédet vos in Galilǽam: ibi eum vidébitis, allelúia, allelúia.
℣. Cum ergo fleret, inclinávit se, et prospéxit in monuméntum: et vidit duos Angelos in albis, sedéntes, qui dicunt ei.
℟. Præcédet vos in Galilǽam: ibi eum vidébitis, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'aiuto divino sia sempre con noi.Amen.

Lettura 11
La via che dobbiamo seguire, ad onta della morte, ci è stata mostrata; l'esempio al quale dobbiamo conformarci, ci è stato messo sott'occhio. Nostro primo dovere si è di impiegare caritatevolmente i nostri beni esteriori a favore delle pecore di lui: e poi, se sarà necessario, dare ancora la nostra vita per esse. Da questo primo grado di sacrificio, che è il più piccolo, si arriva fino all'ultimo ch'è il più grande. Ma siccome la vita è incomparabilmente più eccellente dei beni terreni, che ci sono esteriori; colui che non dà i suoi beni per le sue pecore, darà egli mai per esse la propria vita?
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Han portato via il mio Signore, e non so dove l'hanno posto. Le dicono gli Angeli: Donna, perché piangi? egli è risorto come disse:
* Vi precederà in Galilea: là lo vedrete, alleluia, alleluia.
℣. Or mentre piangeva, si chinò per guardare dentro al sepolcro: e vide due Angeli vestiti di bianco, seduti, che le dicono.
℟. Vi precederà in Galilea: là lo vedrete, alleluia, alleluia.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 12
Et sunt nonnúlli, qui dum plus terrénam substántiam quam oves díligunt, mérito nomen pastóris perdunt: de quibus prótinus súbditur: Mercenárius autem, et qui non est pastor, cuius non sunt oves própriæ, videt lupum veniéntem, et dimíttet oves, et fugit. Non pastor, sed mercenárius vocátur, qui non pro amóre íntimo oves Domínicas, sed ad temporáles mercédes pascit. Mercenárius quippe est, qui locum quidem pastóris tenet, sed lucra animárum non quærit: terrénis cómmodis ínhiat, honóre prælatiónis gaudet, temporálibus lucris páscitur, impénsa sibi ab homínibus reveréntia lætátur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Cum transísset sábbatum, María Magdaléne, et María Iacóbi, et Salóme emérunt arómata,
* Ut veniéntes úngerent Iesum, allelúia, allelúia.
℣. Et valde mane una sabbatórum, véniunt ad monuméntum, orto iam sole.
℟. Ut veniéntes úngerent Iesum, allelúia, allelúia.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Ut veniéntes úngerent Iesum, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 12
E ci sono di quelli che amando più i beni della terra che le loro pecore, non meritano più il nome di pastore: e di questi subito si soggiunge: «Il mercenario invece, e chi non è pastore, e padrone delle sue pecore, se vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge». Non pastore, ma mercenario vien chiamato chi pasce le pecore del Signore non per motivo di amore sincero, ma per vantaggi temporali. È un mercenario colui che tiene il luogo di pastore, ma non cerca il bene delle anime: colui che appetisce con avidità le comodità della vita presente, che si compiace dell'onore che è unito alla sua carica, si nutre di guadagni temporali e si rallegra dei riguardi che gli usano gli uomini.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. E passato il sabato, Maria Maddalena e Maria (madre) di Giacomo e Salome, comprarono degli aromi,
* Per andare ad imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.
℣. E di buon mattino, il primo giorno della settimana, arrivano al sepolcro sul levar del sole.
℟. Per andare ad imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Per andare ad imbalsamare Gesù, alleluia, alleluia.


Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:

(Fit reverentia) Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.

Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.

Fit reverentia
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.

Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.

Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.

Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.

Fit reverentia, secundum consuetudinem
Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.

Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.


Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:

(chiniamo il capo) Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.

I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.

Chiniamo il capo:
Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.

Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.

Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.

Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo.
E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.

Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Sequéntia +︎ sancti Evangélii secúndum Ioánnem
Ioann 10:11-16
℟. Glória tibi, Dómine.
In illo témpore: Dixit Iesus pharisǽis: Ego sum pastor bonus. Bonus pastor ánimam suam dat pro óvibus suis. Mercenárius autem et qui non est pastor, cuius non sunt oves própriæ, videt lupum veniéntem, et dimíttit oves et fugit: et lupus rapit et dispérgit oves: mercenárius autem fugit, quia mercenárius est et non pértinet ad eum de óvibus. Ego sum pastor bonus: et cognósco meas et cognóscunt me meæ. Sicut novit me Pater, et ego agnósco Patrem, et ánimam meam pono pro óvibus meis. Et álias oves hábeo, quæ non sunt ex hoc ovíli: et illas opórtet me addúcere, et vocem meam áudient, et fiet unum ovíle et unus pastor. ℟. Amen

Te decet laus, te decet hymnus: tibi glória Deo Patri, et Fílio, cum Spíritu Sancto in sǽcula sæculórum. Amen.
Séguito +︎ del S. Vangelo secondo Giovanni.
Joann 10:11-16.
℟. Gloria a Te, o Signore!
In quel tempo: Gesú disse ai Farisei: Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la vita per le sue pecore. Il mercenario invece, e chi non è pastore, cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, e lascia le pecore, e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore: il mercenario fugge perché è mercenario, e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e queste conoscono me, come il Padre conosce me, ed io il Padre. Io dò la vita per le mie pecore. E ho delle altre pecore, le quali non sono di quest’ovile: anche quelle occorre che io raduni, e ascolteranno la mia voce, e sarà un solo ovile e un solo pastore.
℟. Amen

A Te si deve la lode, a Te l'inno, a Te la gloria o Dio Padre e Figlio, insieme allo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Oratio {ex Proprio de Tempore}
Orémus.
Deus, qui in Fílii tui humilitáte iacéntem mundum erexísti: fidélibus tuis perpétuam concéde lætítiam; ut, quos perpétuæ mortis eripuísti cásibus, gáudiis fácias pérfrui sempitérnis.
Per eúndem Dóminum nostrum Iesum Christum Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.

Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Orazione {dal Proprio del tempo}
Preghiamo.
O Dio, che coll'abbassamento del Figlio tuo hai rialzato il mondo decaduto: concedi ai tuoi fedeli una perpetua letizia; così che, dopo averli liberati dai pericoli della morte eterna, faccia loro godere i gaudi eterni.
Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen.

Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.

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