Assumptione Beatæ Mariæ Virginis ~ I. classis

Divinum Officium Monastic - 1963

08-15-2018

Ad Matutinum

Incipit
℣. Dómine, lábia +︎ mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.

Psalmus 3 [0]
3:2 Dómine, quid multiplicáti sunt qui tríbulant me? * multi insúrgunt advérsum me.
3:3 Multi dicunt ánimæ meæ: * Non est salus ipsi in Deo eius.
3:4 Tu autem, Dómine, suscéptor meus es, * glória mea, et exáltans caput meum.
3:5 Voce mea ad Dóminum clamávi: * et exaudívit me de monte sancto suo.
3:6 Ego dormívi, et soporátus sum: * et exsurréxi, quia Dóminus suscépit me.
3:7 Non timébo míllia pópuli circumdántis me: * exsúrge, Dómine, salvum me fac, Deus meus.
3:8 Quóniam tu percussísti omnes adversántes mihi sine causa: * dentes peccatórum contrivísti.
3:9 Dómini est salus: * et super pópulum tuum benedíctio tua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Inizio
℣. Signore, +︎ tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.

Salmo 3 [0]
3:2 Signore, perché si sono moltiplicati quelli che mi perseguitano? * Sono molti quelli che insorgono contro di me.
3:3 Molti dicono all'anima mia: * Per lui non vi è salute nel suo Dio.
3:4 Ma tu, o Signore, tu sei il mio scudo, * la mia gloria, e colui che rialza il mio capo.
3:5 Gridai con la mia voce al Signore, * ed egli mi esaudì dal suo monte santo.
3:6 Io dormii, e presi sonno, * e mi svegliai, perchè il Signore mi sostenne.
3:7 Non temerò le migliaia del popolo che mi circonda: * Levati, o Signore, salvami, o Dio mio.
3:8 Poiché tu hai percosso tutti coloro che senza ragione mi sono avversi: * hai spezzati i denti dei peccatori.
3:9 Del Signore è la salvezza: * e sul tuo popolo la tua benedizione.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Invitatorium {Antiphona ex Proprio Sanctorum}
Ant. Veníte, adorémus Regem regum, * Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Ant. Veníte, adorémus Regem regum, * Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Veníte, exsultémus Dómino, iubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem eius in confessióne, et in psalmis iubilémus ei.
Ant. Veníte, adorémus Regem regum, * Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu eius sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus eius (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus eius, et oves páscuæ eius.
Ant. Veníte, adorémus Regem regum, * Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Hódie, si vocem eius audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus iurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Veníte, adorémus Regem regum, * Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Ant. Veníte, adorémus Regem regum, * Cuius hódie ad æthéreum Virgo Mater assúmpta est cælum.
Invitatorio {Antifona dal Proprio dei Santi}
Ant. Venite, adoriamo il Re dei re, * La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Ant. Venite, adoriamo il Re dei re, * La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Venite, adoriamo il Re dei re, * La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Venite, adoriamo il Re dei re, * La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Venite, adoriamo il Re dei re, * La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Ant. Venite, adoriamo il Re dei re, * La cui Vergine Madre oggi fu assunta in cielo.
Hymnus {ex Proprio Sanctorum}
Surge! Iam terris fera bruma cessit,
Ridet in pratis decus omne florum,
Alma quæ Vitæ Génetrix fuísti,
Surge, María!

Lílium fulgens velut in rubéto,
Mortis auctórem teris una, carpens
Sóntibus fructum pátribus negátum
Arbore vitæ.

Arca non putri fabricáta ligno
Manna tu servas, fluit unde virtus,
Ipsa qua surgent animáta rursus
Ossa sepúlcris.

Prǽsidis mentis dócilis minístra,
Haud caro tabo pátitur resólvi;
Spíritus imo sine fine consors
Tendit ad astra.

Surge! Dilécto pete nixa cælum,
Sume consértum diadéma stellis,
Teque natórum récinens beátam
Excipe carmen.

Laus sit excélsæ Tríadi perénnis,
Quæ tibi, Virgo, tríbuit corónam,
Atque regínam statuítque nostram
Próvida matrem.
Amen.
Inno {dal Proprio dei Santi}
Sorgi! Cessi già in terra l'aspro inverno;
rida nei prati ogni bellezza di fiori:
tu, che fosti la divina Madre della Vita,
sorgi, o Maria!

O giglio fulgente tra le spine,
tu sola abbatti l'autore della morte,
togliendo il frutto negato ai padri colpevoli
con l'albero della vita.

Nell'arca fabbricata con legno non guasto
conservi la manna, da cui fluisce la forza
che dai sepolcri fa di nuovo risorgere,
animate, le ossa.

Docile ministra della mente di Dio,
la carne non si assoggetta alla corruzione;
anzi per sempre consorte dello Spirito,
sale al cielo,

Sorgi! Col tuo Diletto, vola in cielo,
ricevi il diadema intrecciato di stelle
ed accogli il carme dei figli, che ricanta,
te beata.

Lode perenne alla Triade eccelsa,
che a te, o Vergine, consegnò la corona
e provvide a stabilirti regina
e nostra madre.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ et Psalmi ex Proprio Sanctorum}
Nocturn I.
Ant. Exaltáta est * sancta Dei Génetrix super choros Angelórum ad cæléstia regna.
Psalmus 8 [1]
8:2 Dómine, Dóminus noster, * quam admirábile est nomen tuum in univérsa terra!
8:2 Quóniam eleváta est magnificéntia tua, * super cælos.
8:3 Ex ore infántium et lacténtium perfecísti laudem propter inimícos tuos, * ut déstruas inimícum et ultórem.
8:4 Quóniam vidébo cælos tuos, ópera digitórum tuórum: * lunam et stellas, quæ tu fundásti.
8:5 Quid est homo quod memor es eius? * aut fílius hóminis, quóniam vísitas eum?
8:6 Minuísti eum paulo minus ab Ángelis, glória et honóre coronásti eum: * et constituísti eum super ópera mánuum tuárum.
8:8 Ómnia subiecísti sub pédibus eius, * oves et boves univérsas: ínsuper et pécora campi.
8:9 Vólucres cæli, et pisces maris, * qui perámbulant sémitas maris.
8:10 Dómine, Dóminus noster, * quam admirábile est nomen tuum in univérsa terra!
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Exaltáta est sancta Dei Génetrix super choros Angelórum ad cæléstia regna.
Salmi con letture {Antifone e salmi dal Proprio dei Santi}
Nocturn I.
Ant. È stata esaltata * la santa Madre di Dio sui cori degli Angeli nel regno celeste.
Salmo 8 [1]
8:2 Signore, Signor nostro, * quanto è ammirabile il tuo nome su tutta la terra!
8:2 Poiché la tua maestà si eleva * sopra dei cieli.
8:3 Dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti cavi perfetta lode contro i tuoi nemici, * per distruggere il nemico e il vendicativo.
8:4 Or io contemplo i tuoi cieli, opera delle tue dita, * la luna e le stelle che vi hai disposto.
8:5 Che cosa è l'uomo che tu ti ricordi di lui? * o il figlio dell'uomo, che tu lo visiti?
8:6 Lo hai fatto per poco inferiore agli angeli, lo hai coronato di gloria e di onore: * E lo hai costituito sopra le opere delle tue mani.
8:8 Hai posto tutte le cose sotto i suoi piedi; * le pecore e i buoi tutti quanti e anche gli animali del campo;
8:9 Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, * che percorrono i sentieri del mare.
8:10 O Signore, Signor nostro, * quanto è ammirabile il tuo nome su tutta la terra!
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. È stata esaltata la santa Madre di Dio sui cori degli Angeli nel regno celeste.
Ant. Paradísi portæ * per te nobis apértæ sunt, quæ hódie gloriósa cum Angelis triúmphas.
Psalmus 18 [2]
18:2 Cæli enárrant glóriam Dei: * et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum.
18:3 Dies diéi erúctat verbum, * et nox nocti índicat sciéntiam.
18:4 Non sunt loquélæ, neque sermónes, * quorum non audiántur voces eórum.
18:5 In omnem terram exívit sonus eórum: * et in fines orbis terræ verba eórum.
18:6 In sole pósuit tabernáculum suum: * et ipse tamquam sponsus procédens de thálamo suo:
18:6 Exsultávit ut gigas ad curréndam viam, * a summo cælo egréssio eius:
18:7 Et occúrsus eius usque ad summum eius: * nec est qui se abscóndat a calóre eius.
18:8 Lex Dómini immaculáta, convértens ánimas: * testimónium Dómini fidéle, sapiéntiam præstans párvulis.
18:9 Iustítiæ Dómini rectæ, lætificántes corda: * præcéptum Dómini lúcidum, illúminans óculos.
18:10 Timor Dómini sanctus, pérmanens in sǽculum sǽculi: * iudícia Dómini vera, iustificáta in semetípsa.
18:11 Desiderabília super aurum et lápidem pretiósum multum: * et dulcióra super mel et favum.
18:12 Étenim servus tuus custódit ea, * in custodiéndis illis retribútio multa.
18:13 Delícta quis intéllegit? ab occúltis meis munda me: * et ab aliénis parce servo tuo.
18:14 Si mei non fúerint domináti, tunc immaculátus ero: * et emundábor a delícto máximo.
18:15 Et erunt ut compláceant elóquia oris mei: * et meditátio cordis mei in conspéctu tuo semper.
18:15 Dómine, adiútor meus, * et redémptor meus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Paradísi portæ per te nobis apértæ sunt, quæ hódie gloriósa cum Angelis triúmphas.
Ant. Le porte del paradiso * ci sono state aperte per te, che oggi trionfi gloriosa insieme cogli Angeli.
Salmo 18 [2]
18:2 I cieli narrano la gloria di Dio; * e il firmamento annunzia le opere delle sue mani.
18:3 Il giorno ne fa passare al giorno la parola, * e la notte ne dà contezza alla notte.
18:4 Non sono parole, né sono discorsi * dei quali non si intendano le voci.
18:5 Il loro suono si è diffuso per tutta la terra, * e le loro parole sino ai confini della terra.
18:6 Ha posto il suo padiglione nel sole, * e questi come uno sposo uscente dal suo talamo,
18:6 Si slancia qual gigante a percorrere la via. * Il suo levare è all'estremità del cielo,
18:7 E la sua corsa fino all'altra estremità, * e non vi è chi si nasconda al suo calore.
18:8 La legge del Signore è immacolata, converte le anime: * la testimonianza del Signore è fedele, dà la sapienza ai piccoli.
18:9 Le giustizie del Signore sono rette, rallegrano i cuori; * il precetto del Signore è pieno di luce e illumina gli occhi.
18:10 Il timore del Signore è santo, sussiste per tutti i secoli. * I giudizi del Signore sono veri, giusti in se stessi.
18:11 Da desiderarsi più che l'oro e le pietre molto preziose, * e più dolci del miele e del favo di miele.
18:12 Perciò il tuo servo vi attende, * grande è la ricompensa nell'osservarli.
18:13 I falli, chi li conosce? mondami da quelli che mi sono occulti: * e tieni lontano il tuo servo da quelli degli altri.
18:14 Se questi non mi domineranno, allora sarò senza macchia, * e mondato da gravissimo peccato.
18:15 Allora ti saranno accette le parole della mia bocca: * e la meditazione del mio cuore [sarà] sempre alla tua presenza.
18:15 O Signore, mio aiuto * e mio redentore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Le porte del paradiso ci sono state aperte per te, che oggi trionfi gloriosa insieme cogli Angeli.
Ant. Benedícta tu * in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui.
Psalmus 23 [3]
23:1 Dómini est terra, et plenitúdo eius: * orbis terrárum, et univérsi qui hábitant in eo.
23:2 Quia ipse super mária fundávit eum: * et super flúmina præparávit eum.
23:3 Quis ascéndet in montem Dómini? * aut quis stabit in loco sancto eius?
23:4 Ínnocens mánibus et mundo corde, * qui non accépit in vano ánimam suam, nec iurávit in dolo próximo suo.
23:5 Hic accípiet benedictiónem a Dómino: * et misericórdiam a Deo, salutári suo.
23:6 Hæc est generátio quæréntium eum, * quæréntium fáciem Dei Iacob.
23:7 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:8 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus fortis et potens: Dóminus potens in prǽlio.
23:9 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:10 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus virtútum ipse est Rex glóriæ.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui.
Ant. La benedetta tu * (sei) fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno.
Salmo 23 [3]
23:1 Del Signore è la terra e quanto essa contiene: * il mondo e tutti i suoi abitatori.
23:2 Poiché egli la fondò sui mari, * e la stabilì sui fiumi.
23:3 Chi salirà al monte del Signore, * o chi starà nel suo luogo santo?
23:4 Chi ha mani innocenti e il cuore puro, * e chi non ha ricevuta invano l'anima sua, né ha giurato con inganno al suo prossimo.
23:5 Questi riceverà benedizione dal Signore, * e misericordia da Dio, suo Salvatore.
23:6 Tale è la generazione di quelli che lo cercano, * di quelli che cercano la faccia del Dio di Giacobbe.
23:7 Alzate, o principi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:8 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore forte e potente, il Signore potente nelle battaglie.
23:9 Alzate, o prìncipi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:10 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore degli eserciti egli è il Re della gloria.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. La benedetta tu (sei) fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno.
Ant. Spécie tua * et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde, et regna.
Psalmus 44 [4]
44:2 Eructávit cor meum verbum bonum: * dico ego ópera mea Regi.
44:2 Lingua mea cálamus scribæ: * velóciter scribéntis.
44:3 Speciósus forma præ fíliis hóminum, diffúsa est grátia in lábiis tuis: * proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.
44:4 Accíngere gládio tuo super femur tuum, * potentíssime.
44:5 Spécie tua et pulchritúdine tua: * inténde, próspere procéde, et regna.
44:5 Propter veritátem, et mansuetúdinem, et iustítiam: * et dedúcet te mirabíliter déxtera tua.
44:6 Sagíttæ tuæ acútæ, pópuli sub te cadent: * in corda inimicórum Regis.
44:7 Sedes tua, Deus, in sǽculum sǽculi: * virga directiónis virga regni tui.
44:8 Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: * proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis.
44:9 Myrrha, et gutta, et cásia a vestiméntis tuis, a dómibus ebúrneis: * ex quibus delectavérunt te fíliæ regum in honóre tuo.
44:10 Ástitit regína a dextris tuis in vestítu deauráto: * circúmdata varietáte.
44:11 Audi fília, et vide, et inclína aurem tuam: * et oblivíscere pópulum tuum et domum patris tui.
44:12 Et concupíscet Rex decórem tuum: * quóniam ipse est Dóminus Deus tuus, et adorábunt eum.
44:13 Et fíliæ Tyri in munéribus * vultum tuum deprecabúntur: omnes dívites plebis.
44:14 Omnis glória eius fíliæ Regis ab intus, * in fímbriis áureis circumamícta varietátibus.
44:15 Adducéntur Regi vírgines post eam: * próximæ eius afferéntur tibi.
44:16 Afferéntur in lætítia et exsultatióne: * adducéntur in templum Regis.
44:17 Pro pátribus tuis nati sunt tibi fílii: * constítues eos príncipes super omnem terram.
44:18 Mémores erunt nóminis tui: * in omni generatióne et generatiónem.
44:18 Proptérea pópuli confitebúntur tibi in ætérnum: * et in sǽculum sǽculi.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde, et regna.
Ant. Con il tuo splendore * e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente, e regna.
Salmo 44 [4]
44:2 Il mio cuore ha gettato una buona parola: * io recito le opere mie al re.
44:2 La mia lingua è la penna di uno scrivano, * che scrive velocemente.
44:3 Tu sorpassi in bellezza i figli degli uomini, la tua grazia è diffusa sulle tue labbra: * perciò Dio ti benedisse in eterno.
44:4 Cingi ai tuoi fianchi la tua spada, * o potentissimo.
44:5 Nella tua maestà e nella tua bellezza * tendi l'arco, avanzati con successo e regna,
44:5 Per la verità e la dolcezza e la giustizia: * e la tua destra ti condurrà a cose mirabili.
44:6 Le tue saette sono acute; ti assoggetteranno i popoli, * penetreranno nel cuore dei nemici del re.
44:7 Il tuo trono, o Dio, è per tutti i secoli dei secoli: * lo scettro del tuo regno è uno scettro di equità.
44:8 Hai amato la giustizia ed hai odiato l'iniquità: * per questo, o Dio, il tuo Dio ti unse con olio di letizia sopra i tuoi compagni.
44:9 La mirra, e l'aloe e la cassia esalano dalle tue vestimenta, e dalle case di avorio, * dove ti rallegrano figlie di re per renderti onore.
44:10 Alla tua destra sta la regina; * in vestimento d'oro con varietà di ornamenti.
44:11 Ascolta, o figlia, guarda, e porgi orecchio; * e dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
44:12 E il re amerà la tua bellezza: * perché egli è il Signore Dio tuo, e a lui renderanno adorazione.
44:13 E le figlie di Tiro con doni * ti porgeranno suppliche, assieme a tutti i ricchi del popolo.
44:14 Tutta la gloria della figlia del re è nell'interno; * ella è coperta di vari ornamenti con frange d'oro.
44:15 Altre vergini dopo di lei saranno presentate al re, * le sue compagne saranno a te condotte.
44:16 Saranno condotte tra la letizia e la gioia; * saranno presentate al tempio del re.
44:17 In luogo dei tuoi padri ti sono nati dei figli; * tu li costituirai principi sopra tutta la terra.
44:18 Essi ricorderanno il tuo nome * per tutte le generazioni.
44:18 Per questo i popoli ti loderanno in eterno, * e nei secoli dei secoli.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Con il tuo splendore e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente, e regna.
Ant. Adiuvábit eam * Deus vultu suo: Deus in medio eius, non commovébitur.
Psalmus 45 [5]
45:2 Deus noster refúgium, et virtus: * adiútor in tribulatiónibus, quæ invenérunt nos nimis.
45:3 Proptérea non timébimus dum turbábitur terra: * et transferéntur montes in cor maris.
45:4 Sonuérunt, et turbátæ sunt aquæ eórum: * conturbáti sunt montes in fortitúdine eius.
45:5 Flúminis ímpetus lætíficat civitátem Dei: * sanctificávit tabernáculum suum Altíssimus.
45:6 Deus in médio eius, non commovébitur: * adiuvábit eam Deus mane dilúculo.
45:7 Conturbátæ sunt gentes, et inclináta sunt regna: * dedit vocem suam, mota est terra.
45:8 Dóminus virtútum nobíscum: * suscéptor noster Deus Iacob.
45:9 Veníte, et vidéte ópera Dómini, quæ pósuit prodígia super terram: * áuferens bella usque ad finem terræ.
45:10 Arcum cónteret, et confrínget arma: * et scuta combúret igni.
45:11 Vacáte, et vidéte quóniam ego sum Deus: * exaltábor in géntibus, et exaltábor in terra.
45:12 Dóminus virtútum nobíscum: * suscéptor noster Deus Iacob.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Adiuvábit eam Deus vultu suo: Deus in medio eius, non commovébitur.
Ant. L'aiuterà * Dio con la sua presenza: Dio è in lei; non vacillerà.
Salmo 45 [5]
45:2 Dio è il nostro rifugio e la nostra forza: * il nostro aiuto nelle tribolazioni che ci hanno con violenza assaliti.
45:3 Perciò non temeremo quando si sconvolga la terra, * e i monti siano trasportati nel mezzo del mare.
45:4 Fremettero e furono agitate le sue acque: * tremarono i monti per la sua forza.
45:5 L'impeto di un fiume rallegra la città di Dio, * l'Altissimo ha santificato il suo tabernacolo.
45:6 Dio sta in mezzo a lei, essa non sarà scossa: * Dio la soccorrerà al mattino fin dall'aurora.
45:7 Si turbarono le genti e vacillarono i regni: * egli fece udire la sua voce, e fu scossa la terra.
45:8 Il Signore degli eserciti è con noi: * il Dio di Giacobbe è il nostro sostegno.
45:9 Venite, osservate le opere del Signore, e i prodigi che egli ha fatto sopra la terra: * ponendo fine alle guerre sino all'estremità della terra.
45:10 Egli romperà l'arco e spezzerà le armi, * e darà alle fiamme gli scudi.
45:11 Riposate e riconoscete che io sono Dio: * sarò esaltato fra le genti, e sarò esaltato sulla terra.
45:12 Il Signore degli eserciti è con noi; * il Dio di Giacobbe è il nostro sostegno
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. L'aiuterà Dio con la sua presenza: Dio è in lei; non vacillerà.
Ant. Favus distíllans * lábia tua, Sponsa, mel et lac sub lingua tua: † et odor vestimentórum tuórum sicut odor thuris.
Psalmus 47 [6]
47:2 Magnus Dóminus, et laudábilis nimis * in civitáte Dei nostri, in monte sancto eius.
47:3 Fundátur exsultatióne univérsæ terræ mons Sion, * látera Aquilónis, cívitas Regis magni.
47:4 Deus in dómibus eius cognoscétur: * cum suscípiet eam.
47:5 Quóniam ecce reges terræ congregáti sunt: * convenérunt in unum.
47:6 Ipsi vidéntes sic admiráti sunt, conturbáti sunt, commóti sunt: * tremor apprehéndit eos.
47:7 Ibi dolóres ut parturiéntis: * in spíritu veheménti cónteres naves Tharsis.
47:9 Sicut audívimus, sic vídimus in civitáte Dómini virtútum, in civitáte Dei nostri: * Deus fundávit eam in ætérnum.
47:10 Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam, * in médio templi tui.
47:11 Secúndum nomen tuum, Deus, sic et laus tua in fines terræ: * iustítia plena est déxtera tua.
47:12 Lætétur mons Sion, et exsúltent fíliæ Iudæ: * propter iudícia tua, Dómine.
47:13 Circúmdate Sion, et complectímini eam: * narráte in túrribus eius.
47:14 Pónite corda vestra in virtúte eius: * et distribúite domos eius, ut enarrétis in progénie áltera.
47:15 Quóniam hic est Deus, Deus noster in ætérnum et in sǽculum sǽculi: * ipse reget nos in sǽcula.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Favus distíllans lábia tua, Sponsa, mel et lac sub lingua tua: † et odor vestimentórum tuórum sicut odor thuris.
Ant. Your lips, my spouse, are as a dropping honeycomb, honey and milk are under your tongue; and the smell of your garments, as the smell of frankincense.
Salmo 47 [6]
47:2 Grande è il Signore, e sommamente lodevole * nella città del nostro Dio, nel suo monte santo.
47:3 Per la letizia di tutta la terra è fondato il monte di Sion; * dal lato di settentrione [è] la città del gran Re.
47:4 Dio si farà conoscere nelle case di essa, * quando ne prenderà la difesa.
47:5 Ecco infatti che i re della terra si collegarono, * avanzarono uniti.
47:6 Essi stessi al vederla restarono stupiti, si turbarono, si commossero. * Un tremore li prese,
47:7 Ivi [furono] doglie, come di partoriente. * Con un vento impetuoso fracasserai le navi di Tharsis.
47:9 Quello che avevamo inteso dire, lo abbiamo veduto nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio: * Dio l'ha fondata per l'eternità.
47:10 Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia, * in mezzo al tuo tempio.
47:11 Come il tuo nome, o Dio, cosi la tua lode [va] sino ai confini della terra: * la tua destra è piena di giustizia.
47:12 Si rallegri il monte di Sion, ed esultino le figlie di Giuda * a motivo dei tuoi giudizi, o Signore.
47:13 Fate il giro di Sion e abbracciatela: * contate le sue torri.
47:14 Ponete mente alla sua forza: * numerate distintamente le sue case: onde lo narriate alla futura generazione.
47:15 Perché questi è Dio, il nostro Dio in eterno e nei secoli dei secoli, * egli ci governerà in perpetuo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Your lips, my spouse, are as a dropping honeycomb, honey and milk are under your tongue; and the smell of your garments, as the smell of frankincense.
℣. Exaltáta est sancta Dei Génetrix.
℟. Super choros Angelórum ad cæléstia regna.
℣. È stata esaltata la santa Madre di Dio.
℟. Sui cori degli Angeli nel regno celeste.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Exáudi, Dómine Iesu Christe, preces servórum tuórum, et miserére nobis: Qui cum Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Esaudisci, Signore Gesù Cristo, le preghiere dei tuoi servi, ed abbi pietà di noi: tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Benedictióne perpétua benedícat nos Pater ætérnus. Amen.

Lectio 1
De libro Génesis
Gen 3:9-12
9 Vocavítque Dóminus Deus Adam, et dixit ei: Ubi es?
10 Qui ait: Vocem tuam audívi in paradiso; et tímui eo quod nudus essem, et abscóndi me.
11 Cui dixit: Quis enim indicávit tibi quod nudus esses, nisi quod ex ligno de quo præcéperam tibi ne coméderes, comedísti?
12 Dixítque Adam: Múlier quam dedísti mihi sóciam, dedit mihi de ligno, et comédi.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Vidi speciósam sicut colúmbam, ascendéntem désuper rivos aquárum, cuius inæstimábilis odor erat nimis in vestiméntis eius;
* Et sicut dies verni circúmdabant eam flores rosárum et lília convállium.
℣. Quæ est ista quæ ascéndit per desértum sicut vírgula fumi ex aromátibus myrrhæ et thuris?
℟. Et sicut dies verni circúmdabant eam flores rosárum et lília convállium.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Con una benedizione perpetua ci benedica l'eterno Padre. Amen.

Lettura 1
Dal libro della Genesi
Gen 3:9-12
9 Il Signore Iddio chiamò Adamo e gli disse: «Dove sei?».
10 Ed egli rispose: «Ho udito la tua voce nel paradiso ed, essendo nudo, ho avuto timore, per cui mi sono nascosto».
11 Dio gli disse: «Ma chi ti ha fatto conoscere d'essere nudo, se non l'aver mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
12 E Adamo rispose: «La donna, che tu mi hai dato per compagna, mi ha dato il frutto, ed io l'ho mangiato ».
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. La vidi bella come una colomba, che si libra al disopra dei ruscelli di acque e le sue vesti mandavano un grande e inestimabile profumo;
* E come nel tempo di primavera la circondavano i fiori delle rose e i gigli delle valli.
℣. Chi è costei che ascende dal deserto come una piccola colonna di fumo fra aromi di mirra e d'incenso?
℟. E come nel tempo di primavera la circondavano i fiori delle rose e i gigli delle valli.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Unigénitus Dei Fílius nos benedícere et adiuváre dignétur. Amen.

Lectio 2
Gen 3:13-15
13 Et dixit Dóminus Deus ad mulíerem: Quare hoc fecísti? Quæ respóndit: Serpens decépit me, et comédi.
14 Et ait Dóminus Deus ad serpéntem: Quia fecísti hoc, maledíctus es inter ómnia animántia et béstias terræ; super pectus tuum gradiéris, et terram cómedes cunctis diébus vitæ tuæ.
15 Inimicítias ponam inter te et mulíerem, et semen tuum et semen illíus; ipsa cónteret caput tuum, et tu insidiáberis calcáneo eius.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Sicut cedrus exaltáta sum in Líbano, et sicut cypréssus in monte Sion: quasi myrrha elécta,
* Dedi suavitátem odóris.
℣. Et sicut cinnamómum et bálsamum aromatízans.
℟. Dedi suavitátem odóris.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci. Amen.

Lettura 2
Gen 3:13-15
13 Allora il Signore Iddio disse alla donna: «Perché hai fatto questo?». Ed ella rispose: «Il serpente mi ha ingannata, ed io ne ho mangiato».
14 Allora il Signore Iddio disse al serpente: «Poiché tu hai fatto questo, sei maledetto tra tutti gli animali e le bestie della terra: striscierai sul tuo ventre e mangerai la terra tutti i giorni della tua vita.
15 Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la stirpe tua e la stirpe di lei: ella ti schiaccerà la testa e tu insidierai al suo calcagno».
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Mi elevai come il cedro sul Libano e come il cipresso sul monte Sion: come mirra squisita
* ho emanato soave profumo.
℣. E come la cannella e il balsamo aromatico.
℟. Ho emanato soave profumo.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Spíritus Sancti grátia illúminet sensus et corda nostra. Amen.

Lectio 3
De Epístola prima beáti Pauli Apóstoli ad Corínthios
1 Cor 15:20-26
20 Christus resurréxit a mórtuis primítiæ dormiéntium,
21 Quóniam quidem per hóminem mors, et per hóminem resurréctio mortuórum.
22 Et sicut in Adam omnes moriúntur, ita et in Christo omnes vivificabúntur;
23 Unusquísque autem in suo órdine: primítiæ Christus; deínde ii qui sunt Christi, qui in advéntu eius credidérunt.
24 Deínde finis, cum tradíderit regnum Deo et Patri, cum evacuáverit omnem principátum, et potestátem, et virtútem.
25 Opórtet autem illum regnáre, donec ponat omnes inimícos sub pédibus eius.
26 Novíssima autem inimíca destruétur mors.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Quæ est ista quæ procéssit sicut sol, et formósa tamquam Ierúsalem?
* Vidérunt eam fíliæ Sion, et beátam dixérunt, et regínæ laudavérunt eam.
℣. Et sicut dies verni circúmdabant eam flores rosárum et lília convállium.
℟. Vidérunt eam fíliæ Sion, et beátam dixérunt, et regínæ laudavérunt eam.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori. Amen.

Lettura 3
1 Cor 15:20-26
20 Cristo è risuscitato da morte, primizia di coloro che giacciono morti.
21 Infatti, poiché da un uomo è venuta la morte, così da un uomo è venuta anche la risurrezione dei morti.
22 Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati,
23 Ciascuno però nel suo ordine, cioè: primo Cristo, poi coloro che sono di Cristo, che hanno creduto nella sua venuta.
24 Quindi avverrà la fine, allorquando consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni principato, ogni potestà ed ogni potenza.
25 Ora è necessario che egli regni fino a che non abbia posto sotto i piedi tutti i nemici.
26 L'ultimo nemico poi ad essere distrutto, sarà la morte.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Chi è costei che avanza come il sole, e graziosa come Gerusalemme?
* La videro le figlie di Sion e la proclamarono beata e le regine l'hanno lodata.
℣. E, come in tempo di primavera, la circondavano i fiori delle rose e i gigli delle valli.
℟. La videro le figlie di Sion e la proclamarono beata e le regine l'hanno lodata.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. In unitáte Sancti Spíritus, benedícat nos Pater et Fílius. Amen.

Lectio 4
1 Cor 15:53-57
53 Opórtet enim corruptíbile hoc indúere incorruptiónem, et mortále hoc indúere immortalitátem.
54 Cum autem mortále hoc indúerit immortalitátem, tunc fiet sermo qui scriptus est: Absórpta est mors in victória.
55 Ubi est, mors, victória tua? ubi est, mors, stímulus tuus?
56 Stímulus autem mortis peccátum est, virtus vero peccáti lex.
57 Deo autem grátias, qui dedit nobis victóriam per Dóminum Iesum Christum.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Super salútem et omnem pulchritúdinem dilécta es a Dómino, † et Regína cælórum vocári digna es
* Gaudent chori angelórum consórtes et concíves nostri.
℣. Sola namque sine exémplo placuísti fémina Christo.
℟. Gaudent chori angelórum consórtes et concíves nostri.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Gaudent chori angelórum consórtes et concíves nostri.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 4
1 Cor 15:53-57
53 Bisogna infatti che questo corpo corruttibile si rivesta dell'incorruttibilità e che questo corpo mortale si rivesta dell'immortalità.
54 Quando poi questo corpo mortale si sarà rivestito dell'immortalità, allora si verificherà ciò che sta scritto: «La morte è stata assorbita nella vittoria».
55 O morte, dov'è la tua vittoria? 0 morte, dov'è il tuo pungiglione?
56 Ora il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge.
57 Ma siano rese grazie a Dio, che ci ha dato la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. You are loved by the Lord above health and all beauty, and you are worthy of being called the Queen of heaven,
* the choirs of angels, our fellow citizens and companions, rejoice.
℣. For you alone have pleased Christ and are without comparison among women.
℟. The choirs of angels, our fellow citizens and companions, rejoice.
℣. Glory be to the Father, and to the Son, and to the Holy Ghost.
℟. The choirs of angels, our fellow citizens and companions, rejoice.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. The choirs of angels, our fellow citizens and companions, rejoice.
Nocturn II.
Ant. Fons hortórum, * púteus aquárum vivéntium, † quæ fluunt ímpetu de Líbano.
Psalmus 84 [7]
84:2 Benedixísti, Dómine, terram tuam: * avertísti captivitátem Iacob.
84:3 Remisísti iniquitátem plebis tuæ: * operuísti ómnia peccáta eórum.
84:4 Mitigásti omnem iram tuam: * avertísti ab ira indignatiónis tuæ.
84:5 Convérte nos, Deus, salutáris noster: * et avérte iram tuam a nobis.
84:6 Numquid in ætérnum irascéris nobis? * aut exténdes iram tuam a generatióne in generatiónem?
84:7 Deus, tu convérsus vivificábis nos: * et plebs tua lætábitur in te.
84:8 Osténde nobis, Dómine, misericórdiam tuam: * et salutáre tuum da nobis.
84:9 Áudiam quid loquátur in me Dóminus Deus: * quóniam loquétur pacem in plebem suam.
84:9 Et super sanctos suos: * et in eos, qui convertúntur ad cor.
84:10 Verúmtamen prope timéntes eum salutáre ipsíus: * ut inhábitet glória in terra nostra.
84:11 Misericórdia, et véritas obviavérunt sibi: * iustítia, et pax osculátæ sunt.
84:12 Véritas de terra orta est: * et iustítia de cælo prospéxit.
84:13 Étenim Dóminus dabit benignitátem: * et terra nostra dabit fructum suum.
84:14 Iustítia ante eum ambulábit: * et ponet in via gressus suos.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Fons hortórum, púteus aquárum vivéntium, † quæ fluunt ímpetu de Líbano.
Nocturn II.
Ant. The fountain of gardens: the well of living waters, which run with a strong stream from Libanus.
Salmo 84 [7]
84:2 Signore, hai benedetto la tua terra: * hai tolta la cattività di Giacobbe.
84:3 Hai rimesso l'iniquità del tuo popolo; * hai coperti tutti i loro peccati.
84:4 Hai raddolcito tutto il tuo sdegno: * hai sedato l'ardore della tua ira.
84:5 Convertici, o Dio nostro salvatore: * e rimuovi da noi la tua ira.
84:6 Sarai tu in eterno sdegnato contro di noi? * o prolungherai la tua ira di generazione in generazione?
84:7 Dio, tu volgendoti a noi ci renderai la vita: * e il tuo popolo si rallegrerà in te.
84:8 Mostraci, o Signore, la tua misericordia * e donaci la tua salute.
84:9 Ascolterò quel che dentro di me dirà il Signore Dio: * perché egli parlerà di pace per il suo popolo;
84:9 E per i suoi santi; * e per quelli che tornano di cuore [a lui].
84:10 Certo la sua salute è vicina a quelli che lo temono, * onde la gloria abiterà nella nostra terra.
84:11 La misericordia e la verità si sono incontrate: * la giustizia e la pace si sono baciate.
84:12 La verità germoglia dalla terra: * e la giustizia si mostra dal cielo.
84:13 Perché il Signore darà la sua benignità; * e la nostra terra produrrà il suo frutto.
84:14 La giustizia camminerà dinanzi a lui: * metterà i suoi passi sulla retta via.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. The fountain of gardens: the well of living waters, which run with a strong stream from Libanus.
Ant. Sicut lætántium * ómnium nostrum habitátio est in te, † sancta Dei Génetrix.
Psalmus 86 [8]
86:1 Fundaménta eius in móntibus sanctis: * díligit Dóminus portas Sion super ómnia tabernácula Iacob.
86:3 Gloriósa dicta sunt de te, * cívitas Dei.
86:4 Memor ero Rahab, et Babylónis * sciéntium me.
86:4 Ecce, alienígenæ, et Tyrus, et pópulus Æthíopum, * hi fuérunt illic.
86:5 Numquid Sion dicet: Homo, et homo natus est in ea: * et ipse fundávit eam Altíssimus?
86:6 Dóminus narrábit in scriptúris populórum, et príncipum: * horum, qui fuérunt in ea.
86:7 Sicut lætántium ómnium * habitátio est in te.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Sicut lætántium ómnium nostrum habitátio est in te, † sancta Dei Génetrix.
Ant. Un favo stillante * sono le tue labbra, o Sposa, latte e miele sotto la tua lingua: e l'odore delle tue vesti è come l'odore d'incenso.
Salmo 47 [8]
47:2 Grande è il Signore, e sommamente lodevole * nella città del nostro Dio, nel suo monte santo.
47:3 Per la letizia di tutta la terra è fondato il monte di Sion; * dal lato di settentrione [è] la città del gran Re.
47:4 Dio si farà conoscere nelle case di essa, * quando ne prenderà la difesa.
47:5 Ecco infatti che i re della terra si collegarono, * avanzarono uniti.
47:6 Essi stessi al vederla restarono stupiti, si turbarono, si commossero. * Un tremore li prese,
47:7 Ivi [furono] doglie, come di partoriente. * Con un vento impetuoso fracasserai le navi di Tharsis.
47:9 Quello che avevamo inteso dire, lo abbiamo veduto nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio: * Dio l'ha fondata per l'eternità.
47:10 Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia, * in mezzo al tuo tempio.
47:11 Come il tuo nome, o Dio, cosi la tua lode [va] sino ai confini della terra: * la tua destra è piena di giustizia.
47:12 Si rallegri il monte di Sion, ed esultino le figlie di Giuda * a motivo dei tuoi giudizi, o Signore.
47:13 Fate il giro di Sion e abbracciatela: * contate le sue torri.
47:14 Ponete mente alla sua forza: * numerate distintamente le sue case: onde lo narriate alla futura generazione.
47:15 Perché questi è Dio, il nostro Dio in eterno e nei secoli dei secoli, * egli ci governerà in perpetuo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Un favo stillante sono le tue labbra, o Sposa, latte e miele sotto la tua lingua: e l'odore delle tue vesti è come l'odore d'incenso.
Ant. Gaude, María Virgo: * cunctas hǽreses sola interemísti in univérso mundo.
Psalmus 95 [9]
95:1 Cantáte Dómino cánticum novum: * cantáte Dómino, omnis terra.
95:2 Cantáte Dómino, et benedícite nómini eius: * annuntiáte de die in diem salutáre eius.
95:3 Annuntiáte inter gentes glóriam eius, * in ómnibus pópulis mirabília eius.
95:4 Quóniam magnus Dóminus, et laudábilis nimis: * terríbilis est super omnes deos.
95:5 Quóniam omnes dii géntium dæmónia: * Dóminus autem cælos fecit.
95:6 Conféssio, et pulchritúdo in conspéctu eius: * sanctimónia et magnificéntia in sanctificatióne eius.
95:7 Afférte Dómino, pátriæ géntium, afférte Dómino glóriam et honórem: * afférte Dómino glóriam nómini eius.
95:8 Tóllite hóstias, et introíte in átria eius: * adoráte Dóminum in átrio sancto eius.
95:9 Commoveátur a fácie eius univérsa terra: * dícite in géntibus quia Dóminus regnávit.
95:10 Étenim corréxit orbem terræ qui non commovébitur: * iudicábit pópulos in æquitáte.
95:11 Læténtur cæli, et exsúltet terra: commoveátur mare, et plenitúdo eius: * gaudébunt campi, et ómnia quæ in eis sunt.
95:12 Tunc exsultábunt ómnia ligna silvárum a fácie Dómini, quia venit: * quóniam venit iudicáre terram.
95:13 Iudicábit orbem terræ in æquitáte, * et pópulos in veritáte sua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Gaude, María Virgo: cunctas hǽreses sola interemísti in univérso mundo.
Ant. Rallegrati, * o vergine Maria, perché da sola hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero.
Salmo 95 [9]
95:1 Cantate al Signore un cantico nuovo; * cantate al Signore [su] tutta la terra.
95:2 Cantate al Signore e benedite il suo nome; * annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.
95:3 Annunziate fra le genti la sua gloria; * e fra tutti i popoli le sue meraviglie.
95:4 Perché il Signore è grande e degno di somma lode; * egli è terribile più di tutti gli dèi.
95:5 Giacché tutti gli dèi delle genti sono demoni: * ma il Signore ha fatto i cieli.
95:6 Gloria e splendore è nella sua presenza; * santità e magnificenza nel suo santuario.
95:7 Date al Signore, o famiglie delle nazioni, date al Signore gloria ed onore. * Date al Signore la gloria dovuta al suo nome.
95:8 Prendete ostie, ed entrate nei suoi atrii; * Adorate il Signore nel suo santo atrio.
95:9 Tremi dinanzi a lui tutta quanta la terra. * Dite fra le nazioni, che il Signore ha stabilito il suo regno,
95:10 Perché egli ha reso stabile la terra, la quale non sarà smossa: * egli giudicherà i popoli con equità.
95:11 Si rallegrino i cieli, ed esulti la terra: si commuova il mare con tutto quel che contiene. * Gioiranno i campi, e tutto quello che in essi si trova.
95:12 Allora esulteranno tutti gli alberi delle selve; dinanzi al Signore, perché egli viene: * perché egli viene a giudicare la terra.
95:13 Giudicherà la terra con equità: * e i popoli secondo la sua verità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Rallegrati, o vergine Maria, perché da sola hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero.
Ant. Dignáre me * laudare te, Virgo sacrata: da mihi virtútem contra hostes tuos.
Psalmus 96 [10]
96:1 Dóminus regnávit, exsúltet terra: * læténtur ínsulæ multæ.
96:2 Nubes, et calígo in circúitu eius: * iustítia, et iudícium corréctio sedis eius.
96:3 Ignis ante ípsum præcédet, * et inflammábit in circúitu inimícos eius.
96:4 Illuxérunt fúlgura eius orbi terræ: * vidit, et commóta est terra.
96:5 Montes, sicut cera fluxérunt a fácie Dómini: * a fácie Dómini omnis terra.
96:6 Annuntiavérunt cæli iustítiam eius: * et vidérunt omnes pópuli glóriam eius.
96:7 Confundántur omnes, qui adórant sculptília: * et qui gloriántur in simulácris suis.
96:7 Adoráte eum, omnes Ángeli eius: * audívit, et lætáta est Sion.
96:8 Et exsultavérunt fíliæ Iudæ, * propter iudícia tua, Dómine:
96:9 Quóniam tu Dóminus Altíssimus super omnem terram: * nimis exaltátus es super omnes deos.
96:10 Qui dilígitis Dóminum, odíte malum: * custódit Dóminus ánimas sanctórum suórum, de manu peccatóris liberábit eos.
96:11 Lux orta est iusto, * et rectis corde lætítia.
96:12 Lætámini, iusti, in Dómino: * et confitémini memóriæ sanctificatiónis eius.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Dignáre me laudare te, Virgo sacrata: da mihi virtútem contra hostes tuos.
Ant. Fammi degno * di lodarti, o Vergine santa: dammi forza contro i tuoi nemici.
Salmo 96 [10]
96:1 Il Signore regna: esulti la terra, * si rallegrino le molte isole.
96:2 Nube e caligine gli stanno d'attorno; * la giustizia e l'equità ne sorreggono il trono.
96:3 Un fuoco gli va innanzi, * e brucia all'intorno i suoi nemici.
96:4 Le sue folgori rischiarano il giro della terra; * la terra vede, e ne trema.
96:5 I monti si sciolgono come cera alla presenza del Signore; * alla presenza del Signore si scioglie tutta la terra.
96:6 I cieli proclamano la sua giustizia: * e tutti i popoli vedono la sua gloria.
96:7 Siano confusi tutti quelli che adorano immagini scolpite, * e che si gloriano nei loro simulacri.
96:7 Adoratelo voi tutti, o Angeli suoi. * Sion ha udito, e se n'è rallegrata.
96:8 Ed hanno esultato le figlie di Giuda, * per ragione dei tuoi giudizi, o Signore:
96:9 Perché tu sei il Signore altissimo su tutta la terra: * oltremodo elevato su tutti gli dèi.
96:10 O voi, che amate il Signore, odiate il male; * il Signore custodisce le anime dei suoi santi: egli li scamperà dalla mano del peccatore.
96:11 È spuntata la luce per il giusto, * e la letizia per i retti di cuore.
96:12 Rallegratevi, o giusti, nel Signore: * e celebrate la memoria della sua santità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Fammi degno di lodarti, o Vergine santa: dammi forza contro i tuoi nemici.
Ant. Post partum * Virgo invioláta permansisti, Dei Genitrix intercéde pro nobis.
Psalmus 97 [11]
97:1 Cantáte Dómino cánticum novum: * quia mirabília fecit.
97:1 Salvávit sibi déxtera eius: * et brácchium sanctum eius.
97:2 Notum fecit Dóminus salutáre suum: * in conspéctu géntium revelávit iustítiam suam.
97:3 Recordátus est misericórdiæ suæ, * et veritátis suæ dómui Israël.
97:3 Vidérunt omnes términi terræ * salutáre Dei nostri.
97:4 Iubiláte Deo, omnis terra: * cantáte, et exsultáte, et psállite.
97:5 Psállite Dómino in cíthara, in cíthara et voce psalmi: * in tubis ductílibus, et voce tubæ córneæ.
97:6 Iubiláte in conspéctu regis Dómini: * moveátur mare, et plenitúdo eius: orbis terrárum, et qui hábitant in eo.
97:8 Flúmina plaudent manu, simul montes exsultábunt a conspéctu Dómini: * quóniam venit iudicáre terram.
97:9 Iudicábit orbem terrárum in iustítia, * et pópulos in æquitáte.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Post partum Virgo invioláta permansisti, Dei Genitrix intercéde pro nobis.
Ant. Dopo il parto, * o Vergine, sei rimasta inviolata: Madre di Dìo, intercedi per noi.
Salmo 97 [11]
97:1 Cantate al Signore un cantico nuovo: * perché egli fece meraviglie.
97:1 Gli diedero vittoria la sua destra: * e il suo santo braccio.
97:2 Il Signore fece nota la sua salvezza: * rivelò la sua giustizia agli occhi delle genti.
97:3 Si è ricordato della sua misericordia, * e della sua verità verso la casa d'Israele.
97:3 Tutti i confini della terra hanno veduto * la salvezza del nostro Dio.
97:4 Acclamate con gioia a Dio da tutta quanta la terra: * cantate ed esultate ed inneggiate.
97:5 Inneggiate al Signore con la cetra, con la cetra e col canto di inni, * con le trombe di metallo, e con le trombe di corno.
97:6 Acclamate alla presenza del re, del Signore. * Si commuova il mare e quanto esso contiene: l'universo con i suoi abitanti.
97:8 I fiumi batteranno le mani; e cosi pure i monti esulteranno al cospetto del Signore * perché egli viene a giudicare la terra.
97:9 Giudicherà la terra con giustizia, * e i popoli con equità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Dopo il parto, o Vergine, sei rimasta inviolata: Madre di Dìo, intercedi per noi.
Ant. Descéndi * in hortum nucum, ut vidérem poma convállium, † et inspícerem, si floruísset vinea, et germinássent mala púnica, allelúia.
Psalmus 98 [12]
98:1 Dóminus regnávit, irascántur pópuli: * qui sedet super Chérubim, moveátur terra.
98:2 Dóminus in Sion magnus: * et excélsus super omnes pópulos.
98:3 Confiteántur nómini tuo magno: quóniam terríbile, et sanctum est: * et honor regis iudícium díligit.
98:4 Tu parásti directiónes: * iudícium et iustítiam in Iacob tu fecísti.
98:5 Exaltáte Dóminum, Deum nostrum, et adoráte scabéllum pedum eius: * quóniam sanctum est.
98:6 Móyses et Aaron in sacerdótibus eius: * et Sámuel inter eos, qui ínvocant nomen eius:
98:6 Invocábant Dóminum, et ipse exaudiébat eos: * in colúmna nubis loquebátur ad eos.
98:7 Custodiébant testimónia eius, * et præcéptum quod dedit illis.
98:8 Dómine, Deus noster, tu exaudiébas eos: * Deus, tu propítius fuísti eis, et ulcíscens in omnes adinventiónes eórum.
98:9 Exaltáte Dóminum, Deum nostrum, et adoráte in monte sancto eius: * quóniam sanctus Dóminus, Deus noster.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Descéndi in hortum nucum, ut vidérem poma convállium, † et inspícerem, si floruísset vinea, et germinássent mala púnica, allelúia.
Ant. I went down into the garden of nuts, to see the fruits of the valleys, and to look if the vineyard had flourished, and the pomegranates budded.
Salmo 98 [12]
98:1 Il Signore regna, fremano i popoli: * egli è assiso sui Cherubini, si scuota la terra.
98:2 Il Signore è grande in Sion, * ed eccelso sopra tutti i popoli.
98:3 Diano gloria al tuo grande nome, perché è terribile e santo. * L'onore del re è di amare la giustizia.
98:4 Tu hai preparato rette vie; * hai esercitato in Giacobbe il giudizio, e la giustizia.
98:5 Esaltate il Signore Dio nostro, e adorate lo sgabello dei suoi piedi, * perché è santo.
98:6 Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti: * e Samuele tra quelli che invocano il suo nome.
98:6 Invocavano il Signore, ed egli li esaudiva: * Parlava ad essi dalla colonna di nube.
98:7 Osservavano i suoi comandamenti, * e il precetto che loro aveva dato.
98:8 Signore, Dio nostro, tu li esaudivi; * o Dio, tu fosti loro propizio, e punitore di tutte le loro mancanze.
98:9 Esaltate il Signore nostro Dio, ed adoratelo sul suo monte santo: * perché santo è il Signore Dio nostro.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. I went down into the garden of nuts, to see the fruits of the valleys, and to look if the vineyard had flourished, and the pomegranates budded.
℣. Assúmpta est María in cælum: gaudent Angeli.
℟. Laudántes benedícunt Dóminum.
℣. È stata assunta Maria in cielo: gioiscono gli Angeli.
℟. Ne lodano e benedicono il Signore.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádiuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Deus Pater omnípotens sit nobis propítius et clemens. Amen.

Lectio 5
Sermo sancti Ioánnis Damascéni
Oratio 2 de Dormit. B. M. V., post init.
Hódie sacra et animáta arca Dei vivéntis, quæ suum in útero concépit Creatórem, requiéscit in templo Dómini, quod nullis est exstrúctum mánibus. Et David exsúltat eius parens, et cum eo choros ducunt Angeli, célebrant Archángeli, Virtútes gloríficant, Principátus exsúltant, Potestátes collætántur, gaudent Dominatiónes, Throni festum diem agunt, laudant Chérubim, glóriam eius prǽdicant Séraphim. Hódie Eden novi Adam paradísum súscipit animátum, in quo solúta est condemnátio, in quo plantátum est lignum vitæ, in quo opérta fuit nostra núditas.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ornátam monílibus fíliam Ierúsalem Dóminus concupívit:
* Et vidéntes eam fíliæ Sion, beatíssimam prædicavérunt, dicéntes: * Unguéntum effúsum nomen tuum.
℣. Astitit regína a dextris tuis in vestítu deauráto, circúmdata varietáte.
℟. Et vidéntes eam fíliæ Sion, beatíssimam prædicavérunt, dicéntes: * Unguéntum effúsum nomen tuum.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio Padre onnipotente ci sia benigno e clemente. Amen.

Lettura 5
Sermone di san Giovanni Damasceno
Discorso 2 sulla Dormizione della B. V. Maria, dopo il principio
Oggi l'arca santa e animata del Dio vivente, che concepì nel suo seno il Creatore, riposa nel tempio del Signore che non fu costruito da mano alcuna. E David, suo avolo, ne esulta, e con lui gli Angeli cantano inni, gli Arcangeli la celebrano, le Virtù la glorificano, i Principati esultano, le Potestà si rallegrano, le Dominazioni gioiscono, i Troni le fanno festa, i Cherubini la lodano, i Serafini predican la sua gloria. Oggi l'Eden celeste riceve il paradiso animato del nuovo Adamo, in cui fu revocata la nostra condanna, in cui fu piantato l'albero della vita, in cui fu coperta la nostra nudità.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il Signore ha amato la figlia di Gerusalemme ornata di monili:
* e al vederla le figlie di Sion la proclamarono beatissima, dicendo: Il tuo nome è un profumo olezzante.
℣. Sta la regina alla tua destra in veste d'oro, con variopinto abbigliamento.
℟. E al vederla le figlie di Sion la proclamarono beatissima, dicendo: Il tuo nome è un profumo olezzante. * E al vederla le figlie di Sion la proclamarono beatissima, dicendo: Il tuo nome è un profumo olezzante.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Christus perpétuæ det nobis gáudia vitæ. Amen.

Lectio 6
Hódie Virgo immaculáta, quæ nullis terrénis inquináta est afféctibus, sed cæléstibus educáta cogitatiónibus, non in terram revérsa est; sed, cum esset animátum cælum, in cæléstibus tabernáculis collocátur. Ex qua enim ómnibus vera vita manávit, quómodo illa mortem gustáret? Sed cedit legi látæ ab eo quem génuit; et, ut fília véteris Adam, véterem senténtiam súbiit (nam et eius Fílius, qui est vita ipsa, eam non recusávit); ut autem Dei vivéntis Mater, ad illum ipsum digne assúmitur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Beátam me dicent omnes generatiónes,
* Quia fecit mihi Dóminus magna qui potens est, et sanctum nomen eius.
℣. Et misericórdia eius a progénie in progénies timéntibus eum.
℟. Quia fecit mihi Dóminus magna qui potens est, et sanctum nomen eius.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Cristo ci doni le gioie della vita eterna. Amen.

Lettura 6
Oggi la Vergine immacolata, estranea a tutti gli affetti terreni e abituata ai pensieri del cielo, non è ritornata alla terra; ma, essendo un cielo vivente, è stata collocata nei celesti tabernacoli. Come mai infatti poteva conoscere la morte lei da cui n'è venuta a tutti la vera vita? Pure soggiacque alla legge promulgata da colui ch'ella ha generato; e, qual figlia del vecchio Adamo, subì l'antica sentenza (giacché neppure il suo Figlio, ch'è la vita per essenza, la evitò); ma siccome Madre del Dio vivente, ella giustamente è assunta fin presso di lui.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Tutte le generazioni mi chiameranno beata,
* perché grandi cose ha fatto in me il Signore che è potente, e il cui nome è santo.
℣. La sua misericordia va di generazione in generazione su coloro che lo temono.
℟. Perché grandi cose ha fatto in me il Signore che è potente, e il cui nome è santo.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ignem sui amóris accéndat Deus in córdibus nostris. Amen.

Lectio 7
Ex Actis Pii Papæ duodécimi

Quóniam vero univérsa Ecclésia fidem in corpóream beátæ Maríæ Vírginis Assumptiónem per sæculórum decúrsum manifestávit, et totíus orbis Epíscopi prope unánimi consensióne petiérunt ut hæc véritas, quæ Sacris Lítteris innítitur, Christifidélium ánimis pénitus est ínsita, ceterísque revelátis veritátibus plane cónsona, tamquam divínæ et cathólicæ fídei dogma definirétur, Pius duodécimus Póntifex Máximus, totíus Ecclésiæ votis ánnuens, státuit hoc Beátæ Maríæ Vírginis privilégium solémniter renuntiáre.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Beáta es, Virgo María, quæ Dóminum portásti, Creatórem mundi:
* Genuísti qui te fecit, et in ætérnum pérmanes Virgo.
℣. Ave, María, grátia plena; Dóminus tecum.
℟. Genuísti qui te fecit, et in ætérnum pérmanes Virgo.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio accenda nei nostri cuori il fuoco del suo amore. Amen.

Lettura 7
Dagli Atti del papa Pio XII

Poiché la Chiesa universale nel corso dei secoli ha manifestato la fede nell'Assunzione corporea della beata vergine Maria, e i vescovi del mondo cattolico con quasi unanime consenso chiesero che questa verità, fondata sulla sacra Scrittura, insita profondamente nell'animo dei fedeli e sommamente consona con le altre verità rivelate, fosse definita come dogma di fede divina e cattolica, il sommo pontefice Pio XII, annuendo ai voti di tutta la Chiesa, stabilì di proclamare solennemente questo privilegio della beata vergine Maria. Perciò il primo novembre 1950, anno del massimo giubileo, a Roma, nella piazza della basilica di san Pietro, alla presenza di moltissimi cardinali e vescovi di santa romana Chiesa giunti anche dalle più remote regioni, dinanzi ad un'ingente moltitudine di fedeli, col plauso dell'universo mondo cattolico, con infallibile oracolo proclamò in questi termini l'assunzione corporea in cielo della beata vergine Maria: «Dopo aver innalzato ancora a Dio supplici istanze, ed aver invocato la luce dello Spirito di verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria la sua speciale benevolenza, ad onore del suo Figlio, re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre ed a gioia ed esultanza di tutta la Chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo esser dogma da Dio rivelato che l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Beata sei tu, vergine Maria, che hai portato il Signore, creatore del mondo:
* hai generato chi ti creò e rimani vergine in eterno.
℣. Ave, Maria, piena di grazia: il Signore è con te.
℟. Hai generato chi ti creò e rimani vergine in eterno.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. A cunctis vítiis et peccátis absólvat nos virtus sanctæ Trinitátis. Amen.

Lectio 8
Itaque die prima Novémbris anni máximi Iubilǽi millésimi nongentésimi quinquagésimi, Romæ, in foro ad sancti Petri Basílicam paténte, plurimórum Sanctæ Románæ Ecclésiæ Cardinálium atque Episcopórum ex díssitis étiam regiónibus astánte cœtu, coram ingénti Christifidélium multitúdine, univérso cathólico orbe plaudénte, corpóream Beátæ Maríæ Vírginis Assumptiónem in cælum infallíbili oráculo in hæc verba proclamávit: Postquam súpplices étiam atque étiam ad Deum admóvimus preces, ac Veritátis Spíritus lumen invocávimus, ad Omnipoténtis Dei glóriam, qui peculiárem benevoléntiam suam Maríæ Vírgini dilargítus est, ad sui Fílii honórem, immortális sæculórum Regis ac peccáti mortísque victóris, ad eiúsdem augústæ Matris augéndam glóriam et ad totíus Ecclésiæ gáudium exsultationémque, auctoritáte Dómini Nostri Iesu Christi, Beatórum Apostolórum Petri et Pauli ac Nostra pronuntiámus, declarámus et definímus revelátum dogma esse: Immaculátam Deíparam semper Vírginem Maríam, expléto terréstris vitæ cursu, fuísse córpore et ánima ad cæléstem glóriam assúmptam.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Ista est speciósa inter filias Ierúsalem, † sicut vidístis eam plenam caritáte et dilectióne
* In cubílibus et in hortis arómatum.
℣. Ista est quæ ascéndit de desérto delíciis áffluens.
℟. In cubílibus et in hortis arómatum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. In cubílibus et in hortis arómatum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 8
Dagli Atti del papa Pio XII

Poiché la Chiesa universale nel corso dei secoli ha manifestato la fede nell'Assunzione corporea della beata vergine Maria, e i vescovi del mondo cattolico con quasi unanime consenso chiesero che questa verità, fondata sulla sacra Scrittura, insita profondamente nell'animo dei fedeli e sommamente consona con le altre verità rivelate, fosse definita come dogma di fede divina e cattolica, il sommo pontefice Pio XII, annuendo ai voti di tutta la Chiesa, stabilì di proclamare solennemente questo privilegio della beata vergine Maria. Perciò il primo novembre 1950, anno del massimo giubileo, a Roma, nella piazza della basilica di san Pietro, alla presenza di moltissimi cardinali e vescovi di santa romana Chiesa giunti anche dalle più remote regioni, dinanzi ad un'ingente moltitudine di fedeli, col plauso dell'universo mondo cattolico, con infallibile oracolo proclamò in questi termini l'assunzione corporea in cielo della beata vergine Maria: «Dopo aver innalzato ancora a Dio supplici istanze, ed aver invocato la luce dello Spirito di verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria la sua speciale benevolenza, ad onore del suo Figlio, re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre ed a gioia ed esultanza di tutta la Chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo esser dogma da Dio rivelato che l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. She is the most beautiful among the daughters of Jerusalem, as you have seen her full of charity and love
* In the bed and in the spice garden.
℣. Who is this that comes up from the desert, flowing with delights.
℟. In the bed and in the spice garden.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. In the bed and in the spice garden.
Nocturn III.
Ant. Hortus conclúsus * es Dei Génitrix, hortus conclúsus, fons signátus: † surge própera, amíca mea, et veni.
Canticum Ecclesiasticæ [13]
Eccli 39:17-21
39:17 Obaudíte me, divíni fructus, * et quasi rosa plantáta super rivos aquárum fructificáte.
39:18 Quasi Líbanus * odórem suavitátis habéte.
39:19 Floréte flores, quasi lílium, et date odórem, † et frondéte in grátiam; et collaudáte cánticum, * et benedícite Dóminum in opéribus suis.
39:20 Date nómini eius magnificéntiam, † et confitémini illi in voce labiórum vestrórum, * et in cánticis labiórum, et cítharis;
39:21 Et sic dicétis in confessióne: * Opera Dómini univérsa bona valde.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn III.
Ant. Sei un orto chiuso, * Madre di Dio, un fonte segnato: sorgi, affrettati e vieni.
Cantico dell'Ecclesiastico [13]
Eccli 39:17-21
39:17 Una voce dice: Ascoltate me, progenie di Dio, e germogliate come un rosaio piantato lungo la corrente dell'acque.
39:18 Spandete soave odore come 1'albero dell'incenso.
39:19 Buttate fiori simili al giglio, spirate odori, gettate amene frondi, e date cantici di laude, e benedite il Signore nelle opere sue.
39:20 Magnificate il suo nome, e date lode a lui con le parole di vostra bocca, e co' cantici delle vostre labbra, e al suon delle cetere, e così direte in lodandolo:
39:21 Tutte le opere del Signore sono buone grandemente.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Isaiæ [14]
Isa 61:10-11; 62:1-3
61:10 Gaudens gaudébo in Dómino, * et exsultábit ánima mea in Deo meo:
61:10 Quia índuit me vestiméntis salútis, * et induménto iustítiæ circúmdedit me,
61:10 Quasi sponsum decorátum coróna, * et quasi sponsam ornátam monílibus suis.
61:11 Sicut enim terra profert germen suum, † et sicut hortus semen suum gérminat, * sic Dóminus Deus germinábit iustítiam et laudem coram univérsis géntibus.
62:1 Propter Sion non tacébo, et propter Ierúsalem non quiéscam, † donec egrediátur ut splendor iustus eius, * et salvátor eius ut lampas accendátur.
62:2 Et vidébunt gentes iustum tuum, * et cuncti reges ínclitum tuum;
62:2 Et vocábitur tibi nomen novum, * quod os Dómini nominábit.
62:3 Et eris coróna glóriæ in manu Dómini, * et diadéma regni in manu Dei tui.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Cantico di Isaia [14]
Isa 61:10-11; 62:1-3
61:10 Grandemente mi rallegrerò io nel Signore, e 1'anima mia esulterà nel mio Dio: perché egli mi ha rivestita della veste di salute; e del manto di giustizia mi ha addobbata, come sposo adorno di corona, e come sposa abbellita delle sue gioie;
61:11 Imperocché siccome la terra butta i suoi germogli, e come un giardino la semenza in esso gettata, così il Signore Dio germinar farà la giustizia, e la sua laude nel cospetto di tutte le genti.
62:1 Per amor di Sionne io non tacerò, e per amor di Gerusalemme io non mi darò posa, fino a tanto che il suo Giusto nasca come la luce del dì, e il suo Salvatore qual face ardente risplenda;
62:2 Perocché le genti vedranno il tuo Giusto, e tutti i regi il tuo re glorioso: e sarà imposto a te un nome nuovo, cui la bocca del Signore dichiarerà.
62:3 E tu sarai corona di gloria nella mano del Signore, e un diadema reale nella mano del tuo Dio.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Isaiæ [15]
Isa 62:4-7
62:4 Non vocáberis ultra Derelícta, * et terra tua non vocábitur ámplius Desoláta:
62:4 Sed vocáberis, Volúntas mea in ea, * et terra tua inhabitáta:
62:4 Quia complácuit Dómino in te: * et terra tua inhabitábitur.
62:5 Habitábit enim iúvenis cum vírgine, * et habitábunt in te fílii tui:
62:5 Et gaudébit sponsus super sponsam, * et gaudébit super te Deus tuus.
62:6 Super muros tuos, Ierúsalem, constítui custódes; * tota die et tota nocte in perpétuum non tacébunt.
62:6 Qui reminiscímini Dómini, ne taceátis, † et ne detis siléntium ei, * donec stabíliat et donec ponat Ierúsalem laudem in terra.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Hortus conclúsus es Dei Génitrix, hortus conclúsus, fons signátus: † surge própera, amíca mea, et veni.
Cantico di Isaia [15]
Isa 62:4-7
62:4 Tu non sarai detta più, La ripudiata; e la tua terra non sarà detta più, La desolata ma tu sarai detta, La amata da me e la tua terra dirassi, La popolata. Perocché il Signore si è in te compiaciuto; e la tua terra sarà abitata;
62:5 Imperocché come coabita un giovine con una vergine, così abiteranno teco i tuoi figli: e come il gaudio dello sposo è la sposa, così sarai tu il gaudio del tuo Dio.
62:6 Sulle tue mura o Gerusalemme ho disposti i custodi, per tutto il dì, e per tutta quanta la notte non taceranno giammai. Voi che del Signore fate memoria non tacete.
62:7 E non istate in silenzio, sino a tanto che egli stabilisca Gerusalemme, e gloriosa la renda sopra la terra.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Sei un orto chiuso, Madre di Dio, un fonte segnato: sorgi, affrettati e vieni.
℣. María Virgo assúmpta est ad æthéreum thálamum.
℟. In quo Rex regum stelláto sedet sólio.
℣. Maria Vergine è stata assunta al soggiorno celeste.
℟. Dove il Re dei re è assiso su trono stellato.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. A vínculis peccatórum nostrórum absólvat nos omnípotens et miséricors Dóminus. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Il Signore onnipotente e misericordioso ci sciolga dal legame dei nostri peccati. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 9
Léctio sancti Evangélii secúndum Lucam
Luc 1:41-50
In illo témpore: Repléta est Spíritu Sancto Elísabeth et exclamávit voce magna, et dixit: Benedícta tu inter mulíeres. Et réliqua.

Homilía sancti Petri Canísii Presbýteri
De Maria Deipara Virgine, lib. 5, c. 6
Férias Deíparæ sacras, ut frequénter, ita reverénter perágit Ecclésia, certo intéllegens, Deo gratum, et christifidélibus dignum, hoc esse offícium, quo inter beátos et beátas omnes beatíssima Dómini et Dei nostri mater, certis anni tempóribus ac públicis cæremóniis sæpenúmero celebrátur. Inter has autem férias, quæ tot sǽculis religióse háctenus observántur, festum Assumptiónis máximum reputátur, locúmque príncipem tenet.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Diffúsa est grátia in lábiis tuis:
* Proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.
℣. Myrrha, et gutta, et cásia a vestiméntis tuis, a dómibus ebúrneis, ex quibus delectavérunt te fíliæ regum in honóre tuo.
℟. Proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 9
Lettura del santo Vangelo secondo Luca
Luc 1:41-50
In quel tempo, Elisabetta fu piena di Spirito santo, e a gran voce esclamò: «Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo Seno». (continua nella Messa del giorno)

Omelia di s. Pier Canisio presbitero
Su Maria Madre di Dio e Vergine, lib. 5, c. 6
La Chiesa celebra frequentemente e con devozione le feste sacre alla Madre di Dio, perché festeggiando spesso in certi tempi dell'anno e con pubbliche cerimonie, fra tutti i beati e beate, la beatissima Madre del Signore e Dio nostro, ella sa certo di compiere un dovere grato a Dio e degno dei fedeli. Però tra le feste che in tanti secoli si rispettano religiosamente fino ad oggi, quella dell'Assunta è considerata la più grande e tiene il primo posto. In verità nessun giorno fu per Maria più lieto e giocondo; basti pensare che in esso le fu conferita solennemente la felicità dell'anima e del corpo. Perciò mai così come allora ella esultò grandemente e in modo mirabile nel Dio vivo, con lo spirito, con l'anima e con il corpo e poté dire con sommo diritto: «Ha guardato all'umiltà della sua ancella, per questo tutte le generazioni mi chiameranno beata: poiché grandi cose ha fatto in me colui che è potente».
Abbiamo udito leggere dal santo Vangelo, che una pia donna, per nome Marta, diede ospitalità al Signore. E mentr'ella era occupata in servirlo, Maria, sua sorella, stava seduta ai piedi del Signore e ascoltava la sua parola. Quella faticava, questa riposava; l'una dava, l'altra riceveva copiosamente. Marta tutta affaccendata nell'occuparsi della cura del servizio, interpellò il Signore, lamentandosi che sua sorella non l'aiutasse punto nel lavoro.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. La grazia è cosparsa sulle tue labbra;
* Perciò Dio t'ha benedetta in eterno.
℣. Mirra, e aloe, e cassia esalano dalle tue vesti, dai palazzi d'avorio, con cui ti rallegrano le figlie dei re rendendoti onore.
℟. Perciò Dio t'ha benedetta in eterno.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ille nos benedícat, qui sine fine vivit et regnat. Amen.

Lectio 10
Nec dies quidem ullus Maríæ lǽtior feliciórque cóntigit, si novam et ánimæ et córporis felicitátem eo die illi collátam rite contemplémur: ideóque si ántea unquam, tunc vel máxime spíritus et ánima et corpus eius in Deum vivum mirabíliter exsultávit, ípsaque summo iure dícere pótuit: Respéxit humilitátem ancíllæ suæ: Ecce enim ex hoc beátam me dicent omnes generatiónes: quia fecit mihi magna qui potens est.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Beáta es Virgo María, Dei Génetrix, quæ credidísti Dómino: perfécta sunt in te quæ dicta sunt tibi: ecce exaltáta es super choros Angelórum:
* Intercéde pro nobis ad Dóminum, Deum nóstrum.
℣. Ave, María, grátia plena, Dóminus tecum.
℟. Intercéde pro nobis ad Dóminum, Deum nóstrum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Ci benedica colui che vive e regna senza fine. Amen.

Lettura 10
Lettura del santo Vangelo secondo Luca
Luc 1:41-50
In quel tempo, Elisabetta fu piena di Spirito santo, e a gran voce esclamò: «Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo Seno». (continua nella Messa del giorno)

Omelia di s. Pier Canisio presbitero
Su Maria Madre di Dio e Vergine, lib. 5, c. 6
La Chiesa celebra frequentemente e con devozione le feste sacre alla Madre di Dio, perché festeggiando spesso in certi tempi dell'anno e con pubbliche cerimonie, fra tutti i beati e beate, la beatissima Madre del Signore e Dio nostro, ella sa certo di compiere un dovere grato a Dio e degno dei fedeli. Però tra le feste che in tanti secoli si rispettano religiosamente fino ad oggi, quella dell'Assunta è considerata la più grande e tiene il primo posto. In verità nessun giorno fu per Maria più lieto e giocondo; basti pensare che in esso le fu conferita solennemente la felicità dell'anima e del corpo. Perciò mai così come allora ella esultò grandemente e in modo mirabile nel Dio vivo, con lo spirito, con l'anima e con il corpo e poté dire con sommo diritto: «Ha guardato all'umiltà della sua ancella, per questo tutte le generazioni mi chiameranno beata: poiché grandi cose ha fatto in me colui che è potente».
Abbiamo udito leggere dal santo Vangelo, che una pia donna, per nome Marta, diede ospitalità al Signore. E mentr'ella era occupata in servirlo, Maria, sua sorella, stava seduta ai piedi del Signore e ascoltava la sua parola. Quella faticava, questa riposava; l'una dava, l'altra riceveva copiosamente. Marta tutta affaccendata nell'occuparsi della cura del servizio, interpellò il Signore, lamentandosi che sua sorella non l'aiutasse punto nel lavoro.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Beata sei tu, Vergine Maria, Madre di Dio, che hai creduto al Signore: si sono adempite le cose che ti furono dette: ecco sei stata esaltata sui cori degli Angeli:
* Intercedi per noi presso il Signore Dio nostro.
℣. Salve, o Maria, piena di grazia; il Signore è con te.
℟. Intercedi per noi presso il Signore Dio nostro.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Cuius festum cólimus, ipsa Virgo vírginum intercédat pro nobis ad Dóminum. Amen.

Lectio 11
Quare nos étiam, qui te Filiúmque tuum amámus, o ter beáta et vere augústa Mater, non póssumus huic præcláræ et incomparábili felicitáti tuæ non ex ánimo gratulári, quandóquidem quæcúmque a Dómino tibi et de te dicta sunt, tam pulchro éxitu concludúntur, ac omni ex parte tandem perficiúntur. Beáta quæ non modo credidísti, sed fídei étiam omnísque virtútis fructum et finem hódie consecúta es, et eius quem tantópere amásti atque desiderásti, iucundíssimo conspéctu nunc demum pérfrui meruísti. Emmanuélem in castéllum mundi huius intrántem, tamquam hóspitem, hóspita excepísti: hódie ab illo vicíssim in regále suum palátium excíperis, et tamquam mater tali Salomóne digna magnífice primum honoráris.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Hódie María virgo cælos ascéndit: gaudéte
* Quia cum Christo regnat in ætérnum.
℣. Assúmpta est María in cælum: † gaudent Angeli laudántes benedícunt Dóminum.
℟. Quia cum Christo regnat in ætérnum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La stessa Vergine delle vergini, di cui celebriamo la festa, interceda per noi presso il Signore. Amen.

Lettura 11
Perciò, o beata e augusta Madre, noi, che vogliamo bene a te e a tuo Figlio, non possiamo non essere profondamente contenti per codesta tua limpida e impensabile felicità. Infatti ciò che Dio disse a te e di te, si compie e si completa con una conclusione felicissima. Tu sei felice, non soltanto per la tua fede, ma anche perché oggi hai conseguito gli effetti e lo scopo della tua fede e delle tue opere; ora hai meritato di sperimentare la dolcissima visione di Colui che tu avevi amato e desiderato con tutta te stessa. Tu ospitasti l'Emmanuele che entrava nella città terrena come un forestiero; e ora lui ti restituisce l'ospitalità ricevendoti nella sua reggia; come la madre di Salomone, tu sei onorata dal tuo figlio, che è re.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Today the Virgin Mary ascends to heaven, rejoice
* Because she reigns with Christ forever.
℣. Mary is assumed into heaven. the angels rejoice, blessing and praising the Lord.
℟. Because she reigns with Christ forever.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 12
Felix dies, qui tam pretiósum munus de huius mundi desérto transmísit, et ad sanctam æternámque civitátem ita perdúxit, ut commúne et incredíbile gáudium, nec minor admirátio cælítibus ómnibus crearétur. Felix dies, qui sponsæ languéntis tam ardéntibus quam diutúrnis desidériis satisfécit, ut quod quæsíverat inveníret, quod petíverat accíperet, quod exspectárat secúra possidéret, nimírum in illa summi æterníque boni perfécta visióne atque fruitióne pénitus conquiéscens. Felix dies, qui ancíllam Dómini humíllimam eo usque provéxit ac éxtulit, ut præstantíssima cæli Regína, mundíque Dómina efficerétur, et ne áltius quidem posset assúrgere, quóniam in Regni sólio sublimáta, post Christum gloriósa resédit. Felix hic planéque venerándus dies est, qui Regínam et Matrem nobis poténtem simul et cleméntem in regno Dei constítuit ac confirmávit, ut eámdem, quæ Iúdicis mater assídue manet, matrem misericórdiæ nobis favéntem, apud Christum patrocinántem, nostrǽque salútis negótia fidéliter procurántem habeámus.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Felix namque es, sacra Virgo María, et omni laude digníssima:
* Quia ex te ortus est sol iustítiæ, Christus, Deus noster.
℣. Ora pro pópulo, intérveni pro clero, intercéde pro devóto femíneo sexu: séntiant omnes tuum iuvámen, quicúmque célebrant tuam sanctam festivitátem.
℟. Quia ex te ortus est sol iustítiæ, Christus, Deus noster.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Quia ex te ortus est sol iustítiæ, Christus, Deus noster.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 12
Giorno felice! Oggi dal deserto di questo mondo viene trasportato nella città santa del cielo un tesoro prezioso: gli abitanti del cielo ne hanno immensa gioia comune e immensa ammirazione. Giorno felice! Oggi la sposa, l'ardente e continuo desiderio della sposa viene soddisfatto: ella trovò quanto aveva cercato, ricevette ciò che aveva bramato, possedette quello che aveva atteso: ora è appagata dalla visione e dal gusto di quella gioia immensa e totale. Giorno felice! Oggi quella umilissima schiava del Signore fu così sublimata e innalzata da diventare regina del cielo, signora della terra; ella dopo il Cristo è posta nel trono tanto in alto da non poter salire più in su. Giorno felice e santo! Oggi nel regno di Dio essa venne costituita e confermata regina e madre potente e clemente per noi, affinché essa, che pur rimane sempre madre del giudice, sia madre di misericordia che ci protegge, intercedendo per noi presso il Cristo e procurandoci ciò che è necessario alla nostra salvezza.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Beata sei tu, santa vergine Maria, e molto degna di ogni lode:
* poiché da te è nato il sole di giustizia. Cristo, nostro Dio
℣. Prega per il popolo, intervieni per il clero, intercedi per il ceto femminile religioso: sentano il tuo aiuto tutti coloro che celebrano la tua santa commemorazione.
℟. Poiché da te è nato il sole di giustizia. Cristo, nostro Dio.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Poiché da te è nato il sole di giustizia. Cristo, nostro Dio.


Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:

(Fit reverentia) Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.

Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.

Fit reverentia
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.

Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.

Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.

Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.

Fit reverentia, secundum consuetudinem
Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.

Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.


Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:

(chiniamo il capo) Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.

I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.

Chiniamo il capo:
Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.

Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.

Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.

Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo.
E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.

Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Sequéntia +︎ sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 1:41-50
℟. Glória tibi, Dómine.
In illo témpore: Repléta est Spíritu Sancto Elísabeth et exclamávit voce magna, et dixit: Benedícta tu inter mulíeres, et benedíctus fructus ventris tui. Et unde hoc mihi ut véniat mater Dómini mei ad me? Ecce enim ut facta est vox salutatiónis tuæ in áuribus meis, exsultávit in gáudio infans in útero meo. Et beáta, quæ credidísti, quóniam perficiéntur ea, quæ dicta sunt tibi a Dómino. Et ait María: Magníficat ánima mea Dóminum; et exsultávit spíritus meus in Deo salutári meo; quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ, ecce enim ex hoc beátam me dicent omnes generatiónes. Quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen eius, et misericórdia eius a progénie in progénies timéntibus eum.
℟. Amen

Te decet laus, te decet hymnus: tibi glória Deo Patri, et Fílio, cum Spíritu Sancto in sǽcula sæculórum. Amen.
Séguito +︎ del S. Vangelo secondo Luca.
Luc 1:41-50
℟. Gloria a Te, o Signore!
In quel tempo: Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, e ad alta voce esclamò: Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno! Donde a me questo onore che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, infatti, che appena il tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bimbo ha trasalito nel mio seno. Beata te, che hai creduto che si compirebbero le cose che ti furono dette dal Signore! E Maria rispose: L’ànima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato all’umiltà della sua serva; ed ecco che da ora tutte le generazioni mi diranno beata. Perché grandi cose mi ha fatto colui che è potente, e santo è il suo nome, e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su chi lo teme.
℟. Amen

A Te si deve la lode, a Te l'inno, a Te la gloria o Dio Padre e Figlio, insieme allo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Oratio {ex Proprio Sanctorum}
Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, qui Immaculátam Vírginem Maríam, Fílii tui Genetrícem, córpore et ánima ad cæléstem glóriam assumpsísti: concéde, quǽsumus; ut ad supérna semper inténti, ipsíus glóriæ mereámur esse consórtes.
Per eúndem Dóminum nostrum Iesum Christum Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.

Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Orazione {dal Proprio dei Santi}
Preghiamo.
O Dio onnipotente ed eterno, che hai assunto in corpo ed anima alla gloria celeste l'Immacolata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio concedi a noi che ricercando sempre le cose del cielo, diventiamo partecipi della sua gloria.
Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen.

Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.

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Beatae Mariae Virginis
Officium parvum Beatae Mariae Virginis

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