22 Gennaio _ A Valènza, nella Spagna Tarragonése, san Vincénzo, Levita e Martire, il quale sotto l'empissimo Preside Baciano, avendo sofferto prigione, fame, eculeo, storcimento di membra, lastre ardenti, graticola di ferro infuocata ed altri generi di tormenti, se ne volò al cielo a ricevere il premio del martirio. Il nobile trionfo della sua passione fu molto bene descritto in versi da Prudénzio e celebrato con somme lodi dal beato Agostino e da san Leone Papa. Presso Betsàloe, nell'Assiria, sant'Anastasio, Monaco Persiano, il quale, dopo molti tormenti di prigione, battiture e catene, sofferti in Cesarèa di Palestina, afflitto con molte pene da Cósroe, re di Pèrsia, infine fu decollato, avendo prima mandati innanzi nel martirio settanta Compagni sommersi nel fiume. Il suo capo fu trasportato a Roma, alle Acque Sàlvie, insieme con la sua venerabile immagine, al cui cospetto, come attestano gli atti del secondo Concilio Nicéno, vengono scacciati i demoni e guarite molte malattie. Ad Embrun, in Frància, i santi Martiri Vincénzo, Orónzio e Vittóre; i quali, nella persecuzione di Diocleziano, furono coronati col martirio. A Novara san Gaudénzio, Vescovo e Confessore. A Sora san Domènico Abate, celebre per miracoli.