24 Gennaio _ Presso Efeso san Timòteo, discepolo del beato Pàolo Apostolo, e dal medesimo ordinato Vescovo di Efeso. Ivi, dopo molti combattimenti sostenuti per Cristo, mentre rimproverava quelli che sacrificavano a Diana, fu sopraffatto con sassate, e poco dopo si addormentò nel Signore. Ad Antiòchia san Bàbila Vescovo, il quale, nella persecuzione di Décio, dopo avere spesso glorificato Dio con i suoi patimenti e strazi, finì la vita gloriosa fra le catene, con le quali ancora ordinò che fosse seppellito il suo corpo. Con lui si dice che abbiano pure subito il martirio tre fanciulli, vale a dire. Urbano, Prilidiàno ed Epolónio, che egli aveva ammaestrati nella fede di Cristo. A Foligno, nell'Umbria, san Feliciàno, il quale, ordinato Vescovo della medesima città dal Papa san Vittóre primo, ivi, dopo molte fatiche, nell'estrema vecchiezza, sotto l'Imperatore Décio, fu coronato col martirio. A Neocesaréa, nella Mauritania, i santi Martiri Mardónio, Musónio, Eugénio e Metéllo, i quali tutti furono dati al fuoco, e le loro reliquie vennero disperse nel fiume. Così pure i santi Martiri Tirso e Proiètto. A Cingoli, nel Picèno, sant'Esuperànzio Confessore, Vescovo della medesima città, illustre per la fama dei miracoli. A Bologna san Zama, il quale, ordinato primo Vescovo della stessa città dal Romano Pontefice san Dionisio, quivi meravigliosamente propagò la fede cristiana. Così pure il beato Suràno Abate, il quale, al tempo dei Longobardi, fiorì per santità.