31 Gennaio _ A Torino san Giovànni Bosco, Confessore, Fondatore della Società Salesiana e dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, insigne per lo zelo delle anime e la propagazione della fede, ascritto dal Papa Pio undecimo nei fasti dei Santi. A Roma, sulla via Portuénse, i santi Martiri Ciro e Giovànni, i quali, per la confessione di Cristo, dopo molti tormenti, furono decollati. Ad Alessandria il natale di san Metràno Martire, il quale, sotto l'Imperatore Décio, non volendo, al comando dei pagani, proferire empie parole, fu da essi percosso in tutto il corpo con bastoni, e, dopo avergli forato la faccia e gli occhi con acutissime canne, venne a forza di tormenti spinto fuori della città ed ivi finito a furia di sassate. Nello stesso luogo i santi Martiri Saturnino, Tirso e Vittóre. Così pure al Alessandria i santi Martiri Tarcisio, Zòtico, Ciriaco e Compagni. A Cizico, nell'Ellesponto, santa Triféna Martire, la quale, superati molti tormenti, uccisa finalmente da un toro, meritò la palma del martirio. A Mòdena san Geminiàno Vescovo, illustre per i suoi miracoli. Nella provincia di Milano san Giulio, Prete e Confessore, al tempo dell'Imperatore Teodosio. A Nàpoli, san Francésco Saverio Maria Bianchi, Confessore, Chierico Regolare di San Paolo, illustre per miracoli, doni celesti e ammirabile pazienza, dal Papa Pio dodicesimo innalzato ai supremi onori dei Santi. A Roma santa Marcélla Vedova, le cui splendide lodi furono scritte dal beato Giròlamo. Così pure a Roma la Beata Lodovica Albertòni, Vedova Romana, del Terz'Ordine di san Francésco, illustre per le virtù. Nello stesso giorno la Traslazione di san Marco Evangelista, il cui corpo da Alessandria, invasa allora dai barbari, fu portato a Venézia ed ivi riposto con sommo onore nella chiesa principale, consacrata al suo nome.