26 (27 nell'anno bisestile) Febbraio _ A Perge, in Panfilia, il natale del beato Nèstore Vescovo, il quale nella persecuzione di Décio, mentre giorno e notte insistentemente pregava, chiedendo che fosse salvo il gregge di Cristo, fu preso, e confessando con mirabile libertà e coraggio il nome del Signore, per ordine del Preside Pollióne fu crudelissimamente tormentato coll'eculeo, e da ultimo, protestando con fermezza di voler sempre restare unito con Cristo col supplizio della croce, se ne volò vincitore al cielo. Nello stesso luogo la passione dei santi Pàpia, Diodóro, Conóne e Claudiàno, che precedettero san Nèstore nel martirio. Così pure i santi Martiri Fortunato, Felice ed altri ventisette. Ad Alessandria sant'Alessandro Vescovo, vecchio glorioso, il quale, dopo il beato Piétro Vescovo di quella città, acceso di zelo per la fede, scacciò dalla Chiesa Ario, suo Prete, depravato dalla eretica empietà e convinto d'essersi allontanato dalla verità divina. In seguito con i trecentodiciotto Padri del Concilio di Nicéa lo condannò. A Bológna san Faustiniàno Vescovo, il quale colla sua predicazione confermò ed accrebbe quella Chiesa, danneggiata dalla persecuzione di Diocleziàno. A Gaza, in Palestina, san Porfirio Vescovo, che al tempo dell'Imperatore Arcàdio distrusse l'idolo Marna e il suo tempio, e dopo aver molto sofferto si riposò nel Signore. A Firénze sant'Andréa, Vescovo e Confessore. Nel territorio di Arcis, in Frància, san Vittóre Confessore, i cui pregi sono descritti da san Bernàrdo.