27 (28 nell'anno bisestile) Febbraio _ Ad Isola, in Abruzzo, san Gabriéle della Vergine Addolorata, Chierico della Congregazione della Croce e Passione del Signore, Confessore, il quale, illustre durante la sua breve vita per grandi meriti e dopo la morte per miracoli, dal Papa Benedétto decimoquinto fu ascritto nel catalogo dei Santi. A Roma il natale dei santi Martiri Alessàndro, Abbóndio, Antigono e Fortunato. Ad Alessàndria la passione di san Giuliàno Martire, il quale, essendo tanto malato di gotta da non poter nè camminare nè stare in piedi, fu presentato al Giudice insieme con i due servi, che lo portavano in sedia. Di questi uno rinnegò la fede, l'altro, di nome Euno, perseverò insieme col suo padrone nella confessione. Giuliàno poi ed Euno, posti sopra cammelli, furono fatti girare per tutta la città e straziati con flagelli, finché acceso un rogo, vennero bruciati alla presenza del popolo. Nello stesso luogo san Besa soldato, il quale fu accusato al Giudice, perchè cercava di frenare quelli che insultavano i Martiri sopra ricordati, ma rimanendo costante nella fede, fu decapitato. A Siviglia, in Spagna, il natale di san Leandro, Vescovo della stessa città, fratello di sant'Isidoro Vescovo e di santa Fiorentina Vergine, Egli, con la sua predicazione e col suo zelo, coadiuvato dal loro Re Riccardo, convertì i Visigòti dall'empietà Ariana alla fede cattolica. A Costantinopoli i santi Confessori Basilio e Procópio, i quali al tempo dell'Imperatore Leone combatterono valorosamente per il culto delle sante immagini. A Lione, in Frància, san Baldoméro Suddiacono, uomo tutto di Dio, il cui sepolcro è reso illustre da frequenti miracoli.