5 Marzo _ In Antiochia il natale di san Foca Martire. Dopo molte ingiurie sofferte per il nome del Redentore, trionfò felicemente dell'antico serpente. Ciò è confermato ancora oggi ai popoli con questo miracolo, che, se alcuno è morso da un serpente, appena tocca con fede la porta della Basilica del Martire, subito, resa vana la forza del veleno, viene risanato. A Cesarèa, in Palestina, sant'Adriano Martire, il quale nella persecuzione dell'Imperatore Diocleziano, per ordine del Preside Firmiliàno, esposto prima ad un leone per la fede di Cristo, poi trafitto alla gola con la spada, ricevette la corona del martirio. Nello stesso giorno la passione dei santi Eusébio Palatino ed altri nove Martiri. A Cesarèa, in Palestina, san Teófilo Vescovo, il quale sotto il Principe Sevèro risplendette chiarissimo per dottrina e per integrità di vita. Così pure in Palestina, presso le rive del Giordano, san Geràsimo. Anacoreta ed Abate, il quale fiorì al tempo dell'Imperatore Zenone. A Nàpoli, in Campània, la deposizione di san Giovànni-Giusèppe della Croce, Sacerdote dell'Ordine dei Minori e Confessore, il quale, emulando lo zelo dei santi Francésco d'Assisi e Piétro d'Alcantara, aggiunse all'Ordine Serafico un insigne ornamento, e dal Papa Gregorio decimosesto fu ascritto nel catalogo dei Santi.