6 Marzo _ Le sante Perpètua e Felicita Martiri, che nel giorno seguente ricevettero dal Signore la gloriosa corona del martirio. A Tortóna san Marciano, Vescovo e Martire, il quale fu coronato, ucciso per la gloria di Cristo, sotto Traiano. A Nicomèdia il natale dei santi Martiri Vittóre e Vittorino, che per tre anni, insieme a Claudiàno e a Bassa sua moglie, straziati con molti tormenti e chiusi in carcere, vi compirono il corso della loro vita. In Cipro san Conóne Martire, il quale, sotto l'Imperatore Décio, costretto a correre dinanzi ad un cocchio coi piedi trapassati da chiodi, cadde in ginocchio, e pregando rese lo spirito. In Siria la passione di quarantadue santi Martiri, i quali, presi e portati in Amório, dopo illustre combattimento, vincitori vi ricevettero la palma del martirio. A Costantinópoli sant'Evàgrio, il quale, eletto Vescovo dai Cattolici al tempo di Valènte, e dallo stesso Imperatore mandato in esilio. Confessore passò a Dio. A Bológna san Basilio Vescovo, il quale, ordinato dal Papa san Silvèstro, colla parola e coll'esempio santissimamente governò la Chiesa a lui affidata. A Barcellóna, nella Spagna, il beato Ollegàrio, prima Canonico e poi Vescovo di quella città e Arcivescovo di Tarragóna. A Vitèrbo la beata Rosa Vergine, del Terz'Ordine di san Francésco. A Gand, in Fiandra, santa Golétta Vergine, la quale, avendo prima professato la regola del Terz'Ordine Francescano, mossa poi dal divino Spirito ricondusse alla primitiva disciplina molti monasteri di Monache del Second'Ordine medesimo, e, ricca di celesti virtù e famosa per innumerevoli miracoli, dal Papa Pio settimo fu iscritta nel catalogo dei Santi.