7 Marzo _ Nel Monastero di Fossanóva, presso Terracina, nella Campania, san Tommaso d'Aquino, Confessore e Dottore della Chiesa, dell'Ordine dei Predicatori, assai illustre per la nobiltà del sangue, per la santità della vita e per la scienza della Teologia, dal Papa Leone decimoterzo dichiarato celeste Patrono di tutte le Scuole cattoliche. A Cartagine il natale delle sante Perpètua e Felicita Martiri: di esse. Felicita, essendo gravida (come racconta sant'Agostino) e aspettandosi, secondo le leggi, che partorisse, nei dolori del parto si lamentava, ma gettata alle fiere era lieta. Con esse patirono il martirio anche Sàtiro, Saturnino, Revocato e Secóndolo, l'ultimo dei quali morì in carcere, e tutti gli altri furono maltrattati da varie fiere, ed infine uccisi a colpi di spada sotto il Principe Sevèro. Ma la festa delle sante Perpètua e Felicita si celebra nel giorno precedente. A Cesarèa, nella Palestina, la passione di sant'Eùbolo, che fu compagno di sant'Adriano, e, due giorni dopo di lui, sbranato dai leoni e trapassato da spada, ultimo di tutti in quella città ricevette la corona del martirio. A Nicomèdia san Teófilo Vescovo, che mandato in esilio per il culto delle sante immagini, ivi finì la vita. A Pelùsio, nell'Egitto, san Pàolo Vescovo, che per la medesima causa morì in esilio. A Brèscia san Gaudióso, Vescovo e Confessore. Nella Tebàide san Pàolo, soprannominato il Semplice. A Firènze, in Toscàna, santa Terèsa Margherita Redi, Vergine, dell'Ordine delle Carmelitane Scalze, ammirabile per la purezza e la semplicità della vita, che il Papa Pio undecimo iscrisse nel catalogo delle sante Vergini.