11 Marzo _ A Sardi sant'Eutimio Vescovo, il quale, per il culto delle sante immagini, da Michèle, Imperatore iconoclasta, fu mandato in esilio, ed in fine, sotto l'impero di Teófìlo, flagellato barbaramente con nervi di bue, compi il martirio. A Cordova, nella Spagna, sant'Eulogio, Prete e Martire, che nella persecuzione dei Saracèni, per la magnifica ed intrepida confessione di Cristo, colpito con verghe e schiaffi e decapitato con la spada, meritò di esser congiunto ai Martiri della medesima città, i cui combattimenti per la fede aveva emulato con gli scritti. A Cartagine i santi Martiri Eraclio e Zósimo. Ad Alessàndria la passione dei santi Càndido, Piperióne ed altri venti. A Laodicèa, nella Siria, i santi Martiri Trófimo e Talo, i quali nella persecuzione di Diocleziàno, dopo molti e crudeli tormenti, conseguirono le corone della gloria. Ad Antiochia la commemorazione di moltissimi santi Martiri, alcuni dei quali per ordine dell'Imperatore Massimiano furono posti sopra graticole infuocate, ed arrostiti in modo che non morissero subito, ma soffrissero lungamente; altri tormentati con diversi crudelissimi supplizi giunsero alla palma del martirio. Così pure i santi Martiri Gorgónio e Fermo. A Gerusalémme san Sofrónio Vescovo. A Milano san Benedétto Vescovo. Nel territorio d'Amiens san Firmino Abate. A Cartagine san Costantino Confessore. A Bàuco, nel Lazio, san Piétro Confessore, illustre per la gloria dei miracoli.