15 Aprile _ A Roma le sante Basilissa ed Anastasia, nobili donne, le quali essendo discepole degli Apostoli, e persistendo costanti nella confessione della fede, sotto l'Imperatore Nerone, dopo il taglio della lingua e dei piedi, percosse con la spada, si guadagnarono la corona del martirio. Nello stesso giorno i santi Martiri Maróne, Eutiche e Vittorino, i quali, per la confessione di Cristo, furono esiliati colla beata Flavia Domitilla nell'isola di Ponza, donde vennero liberati sotto l'Imperatore Nerva; finalmente, avendo convertito moltissimi alla fede, nella persecuzione di Traiano, dal Giudice Valeriàno furono fatti morire con diversi tormenti. In Pèrsia i santi Martiri Màssimo e Olimpiade, i quali, sotto l'Imperatore Décio, furono percossi con bastoni e flagelli piombati, e da ultimo fu loro pestato il capo con bastoni, finché ambedue non esalarono lo spirito. A Ferentino, nel Lazio, sant'Eutichio Martire. A Mira, nella Licia, san Crescènte, che compì il martirio per mezzo del fuoco. Nella Tràcia i santi Martiri Teodoro e Pausilippo, martirizzati sotto l'Imperatore Adriàno.