12 Maggio _ A Roma, sulla via Ardeatina, i santi Martiri Néreo ed Achilleo fratelli, i quali prima con Flavia Domitilla, di cui erano eunuchi, soffrirono per Cristo un lungo esilio nell'isola Ponza; ma poi furono tormentati con gravissime battiture; quindi, essendo da Minùzio Rufo Consolare coll'eculeo e colle fiamme stimolati a sacrificare agli idoli, e rispondendo che, battezzati dal beato Piétro Apostolo, non potevano in alcun modo acconsentire, furono decapitati. Le loro sacre reliquie, assieme a quelle di Flavia Domitilla, dalla Diaconia di sant'Adriano furono solennemente trasferite, nel giorno precedente, al loro antico Titolo di nuovo restaurato, dove un volta riposte si conservavano, per ordine del Papa Clemènte ottavo, il quale poi stabilì che oggi si celebrasse pure la festa della stessa beata Domitilla Vergine, la cui passione si commemora il sette di questo mese. Così pure a Roma, sulla via Aurèlia, san Pancrazio Martire, che all'età di quattordici anni, sotto Diocleziàno, con la decapitazione compì il martirio. A Salamina, in Cipro, sant'Epifànio Vescovo, il quale, illustre per la svariata erudizione e per la scienza delle sacre lettere, fu pure meraviglioso per la santità della vita, per lo zelo della fede cattolica, per la liberalità verso i poveri e per il dono dei miracoli. A Costantinopoli san Germano Vescovo, insigne per virtù e per dottrina, che con gran coraggio riprese Leone Isàurico per la promulgazione di un editto contro le sacre immagini. A Trèviri san Modoàldo Vescovo. A Roma san Dionigi, zio di san Pancràzio Martire. Ad Argino, in Sicilia, san Filippo Prete, il quale, mandato dal Romano Pontefice in quell'isola, ne convertì gran parte a Cristo. La sua santità si manifesta specialmente nel liberare gli energumeni. Nella città di Calzàda, nella Spagna, san Domènico Confessore.