3 Giugno _ Ad Arèzzo, in Toscàna, i santi Martiri Pergentino e Laurentino fratelli, i quali, nella persecuzione di Décio, sotto il Preside Tibùrzio, ancora fanciulli, dopo aver tollerato crudeli supplizi e aver operato grandi miracoli, furono uccisi con la spada. A Costantinopoli i santi Martiri Lucilliàno e quattro fanciulli, cioè Claudio, Ipàzio, Pàolo e Dionigi. Insieme a questi fanciulli Lucilliàno, che da sacerdote degli idoli si era fatto Cristiano, dopo vari tormenti fu gettato in una fornace, ma, spento il fuoco dalla pioggia, tutti ne uscirono illesi; finalmente, sotto il Preside Silvano furono uccisi, egli confitto in croce e i fanciulli decapitati. A Cordova, nella Spagna, il beato Isàcco Monaco, ucciso con la spada per la fede di Cristo. A Costantinopoli santa Paola, Vergine e Martire, la quale, mentre raccoglieva il sangue dei predetti Martiri Lucilliàno e Compagni, fu presa, battuta colle verghe, e gettata nel fuoco; ma, rimasta illesa, finalmente anch'essa fu decapitata nello stesso luogo, dove era stato crocifisso san Lucilliàno. A Cartagine san Cecilio Prete, che convertì san Cipriano alla fede di Cristo. Nel territorio d'Orléans san Lifàrdo, Prete e Confessore. A Lucca, nella Toscana, san Davino Confessore. Ad Anàgni sant'Oliva Vergine. A Parigi santa Clotilde Regina, per le cui preghiere Clodovéo suo marito. Re dei Franchi, abbracciò la fede di Cristo.