12 Giugno _ San Giovànni da san Facóndo, dell'Ordine degli Eremitàni di sant'Agostino, Confessore, che volò al cielo nel giorno precedente. A Roma, sulla via Aurélia, il natale dei santi Martiri Basilide, Cirino, Nàbore e Nazàrio soldati; i quali, nella persecuzione di Diocleziàno e Massimiàno, sotto il Prefetto Aurélio, per la confessione del nome Cristiano, gettati in carcere e lacerati cogli scorpioni, furono finalmente decapitati. A Nicéa, nella Bitinia, sant'Antonina Martire, la quale, nella stessa persecuzione, per ordine del Preside Priscilliàno fu percossa con bastoni, sospesa nell'eculeo, lacerata e abbruciata nei fianchi, e finalmente uccisa con la spada. A Roma, nella Basilica Vaticana, san Leóne terzo. Papa, al quale Iddio mirabilmente restituì gli occhi e la lingua, che gli erano stati tolti dagli empi. In Tràcia sant'Olimpio Vescovo, che dagli Ariani fu cacciato dalla sua sede, e morì Confessore. In Cilicia sant'Anfióne Vescovo, che fu egregio Confessore al tempo di Galério Massimiàno. In Egitto sant'Onófrio Anacoreta, il quale passò religiosamente la vita per sessant'anni in un vasto deserto, e, illustre per grandi virtù e per meriti, volò al cielo. Le sue opere insigni furono narrate dall'Abate Pafnùzio.