27 Luglio _ A Nicomédia la passione di san Pantaleóne medico, il quale, per la fede di Cristo, dall'Imperatore Massimiano fu preso e straziato colla pena dell'eculeo e con fiaccole accese, ma in mezzo a queste pene fu confortato da un'apparizione del Signore, e finalmente, percosso colla spada, compì il martirio. A Biscéglie, nelle Puglie, i santi Martiri Màuro Vescovo, Pantaleémone e Sérgio, che patirono sotto Traiàno. A Nicomédia sant'Ermolao Prete, per la cui dottrina il beato Pantaleóne si convertì alla fede; e così pure i santi Ermippo ed Ermócrate fratelli, i quali, dopo molte pene loro inflitte, dall'Imperatore Massimiàno furono puniti, per la confessione di Cristo, con sentenza capitale. A Córdova, nella Spagna, i santi Martiri Giórgio Diacono, Aurélio e sua moglie Natàlia, Felice e sua moglie Liliósa, nella persecuzione degli Arabi. A Nola, nella Campania, i santi Martiri Felice, Giulia e Giocónda. Presso gli Omeriti, in Arabia, la commemorazione dei santi Martiri, i quali, sotto il tiranno Dunaan, per la fede di Cristo furono dati alle fiamme. Ad Efeso il natale dei santi sette Dormienti, cioè Massimiàno, Malco, Martiniàno, Dionigi, Giovànni, Serapióne e Costantino. A Roma san Celestino primo. Papa, il quale condannò Nestório, Vescovo di Costantinópoli, e scacciò Pelàgio. Con la sua autorizzazione fu pure celebrato il sacro Concilio universale di Efeso contro lo stesso Nestório. Ad Auxerre la deposizione del beato Etério, Vescovo e Confessore. A Costantinópoli la beata Antusa Vergine, la quale, sotto Costantino Coprónimo, per il culto delle sante immagini, battuta con flagelli e mandata in esilio, si riposò nel Signore.