28 Luglio _ A Milàno il natale dei santi Martiri Nazàrio, e Celso fanciullo, i quali da Anolino, nella rabbiosa persecuzione mossa da Nerone, lungamente straziati ed afflitti in carcere, furono fatti uccidere colla spada. A Roma la passione di san Vittóre primo, Papa e Martire. Nello stesso giorno sant'Innocénzo primo. Papa e Confessore, il quale passò al Signore il dodici Marzo. Nella Tebàide, in Egitto, la commemorazione di moltissimi santi Martiri, i quali patirono nella persecuzione di Décio e Valeriàno, quando, desiderando i Cristiani di esser percossi colla spada pel nome di Cristo, lo scaltro nemico eleggendo supplizi, che ritardassero la morte, desiderava uccidere le anime, non i corpi. Uno di loro, dopo aver superato l'eculeo, le lastre e le padelle, unto di miele, colle mani legate dietro le spalle, fu esposto sotto il sole ardentissimo alle punture delle vespe e delle mosche; un altro, tra i fiori mollemente legato, essendo andata da lui un'impudicissima femmina per eccitarlo alla libidine, tagliatasi con i denti la lingua, la sputò in faccia a colei che lo accarezzava. Ad Ankara, nella Galàzia, sant'Eustàzio Martire, il quale, straziato con vari generi di tormenti, e sommerso nel fiume ma liberatone da un Angelo, finalmente, venendo una colomba dal cielo, fu chiamato ai premi eterni. A Miléto, nella Caria, sant'Acàzio Martire, il quale, sotto l'Imperatore Licinio, dopo diversi tormenti gettato in una fornace e con l'aiuto di Dio rimasto illeso, colla decapitazione compì il martirio. Nella Bretagna san Sansóne, Vescovo e Confessore. A Lióne, in Frància, san Pellegrino Prete, la cui celeste gloria è attestata dalla fama dei miracoli.