7 Agosto _ A Nàpoli, in Campània, san Gaetàno Thiéne Confessore, Fondatore dei Chierici Regolari, il quale, per la sua singolare confidenza in Dio, diede a seguire ai suoi l'anticai forma di vita Apostolica; e, illustre per miracoli, dal Papa Clemènte decimo fu annoverato fra i Santi. Ad Arézzo, in Toscana, il natale di san Donàto, Vescovo e Martire, il quale, fra le altre opere miracolose (come scrive il beato Gregorio Papa), coll'orazione restaurò un sacro calice, spezzato dai pagani. Egli, nella persecuzione di Giuliàno l'Apòstata, fu preso da Quadraziàno Augustàle, e, avendo rifiutato di sacrificare agli idoli, fu percosso con la spada, e così compì il martirio. Insieme con lui patì anche il beato Hanno Monaco, la cui memoria si celebra il sedici Luglio, giorno nel quale il suo sacro corpo fu trasferito ad Ostia. A Roma i santi Martiri Piétro e Giuliàno, con altri diciotto. A Milàno san Fàusto soldato, il quale, sotto Aurélio Cómmodo, dopo molti combattimenti, conseguì la palma del martirio. A Como la passione dei santi Martiri Carpóforo, Esànto, Càssio, Severino, Secóndo e Licinio; i quali, nella confessione di Cristo, furono decapitati. A Nisibi, nella Mesopotàmia, san Domézio, Monaco Persiano, il quale fu lapidato, insieme con due discepoli, sotto Giuliàno l'Apòstata. A Rouen san Vittricio Vescovo, il quale, essendo ancora soldato, sotto lo stesso Giuliàno, gettando per amore di Cristo il cingolo militare, fu dal Tribuno con molti tormenti straziato, e condannato alla morte; ma, essendo stato colpito da cecità il carnefice, che era stato mandato ad ucciderlo, egli, scioltesi le catene, restò libero. Quindi, fatto Vescovo, colla predicazione della divina parola convertì alla fede di Cristo le indomite genti dei Morini e dei Nérvii, e finalmente Confessore si riposò in pace. A Chàlons, nella Frància, san Donaziàno Vescovo. A Messina, nella Sicilia, sant'Albérto Confessore, dell'Ordine dei Carmelitani, illustre per miracoli.