11 Agosto _ A Roma, tra i due Làuri, il natale di san Tibùrzio Martire, il quale, sotto il Giudice Fabiàno, nella persecuzione di Diocleziàno, poiché, camminando a piedi nudi sopra carboni ardenti, confessava Cristo con maggior costanza, fu fatto condurre fino a tre miglia fuori di Roma ed ivi uccidere colla spada. Così pure a Roma santa Susanna Vergine, la quale, essendo di nobile stirpe e nipote del beato Pontefice Càio, al tempo di Diocleziano, meritò colla decapitazione la palma del martirio. Ad Assisi, in Umbria, il natale di santa Chiara Vergine, prima pianta delle Povere Donne dell'Ordine dei Minori, la quale, celebre per la vita e per i miracoli, dal Papa Alessandro quarto fu ascritta nel numero delle sante Vergini. La sua festa si celebra nel giorno seguente. A Comana, nel Ponto, sant'Alessandro Vescovo, detto il Carbonaro, il quale, essendo prima eloquentissimo filosofo ed avendo acquistata la sublime scienza dell'umiltà cristiana, da san Gregorio Taumaturgo venne innalzato al trono di quella Chiesa, e fu illustre non solo per la predicazione, ma anche per il martirio compiuto col fuoco. Nello stesso giorno la passione dei santi Rufino, Vescovo de' Marsi, e suoi Compagni, sotto l'Imperatore Massimmo. Ad Evreux, in Frància, san Taurino Vescovo, il quale, ordinato Vescovo di quella città dal beato Papa Clemènte, colla predicazione del Vangelo propagò la fede cristiana, e, dopo molte fatiche per essa intraprese, chiarissimo per gloria di miracoli, si addormentò nel Signore. A Cambrai, in Frància, san Gaugerico, Vescovo e Confessore. Nella provincia di Valérla sant'Equizio Abate, la cui santità è attestata dalla testimonianza del beato Papa Gregorio. A Todi, in Umbria, santa Degna Vergine.