18 Agosto _ A Palestrina il natale di sant'Agapito Martire, il quale, essendo nell'età di quindici anni ed ardendo dell'amore di Cristo, per ordine dell'Imperatore Aureliàno, fu preso, e prima con duri nervi lunghissimamente battuto, quindi, sotto il Prefetto Antioco, fu sottoposto a più gravi supplizi; e poi, essendo stato gettato ai leoni per ordine dell'Imperatore e rimasto incolume, venne percosso colla spada dai carnefici, e così fu coronato. A Roma i beati Giovanni e Crispo Preti, i quali, nella persecuzione di Diocleziàno, seppellirono con grandissima carità molti corpi di Santi, e così poterono partecipare anch'essi ai loro meriti e acquistare le gioie della vita eterna. Così pure a Roma i santi Martiri Erma, Serapióne e Poliéno, i quali, trascinati per luoghi stretti, sassosi ed aspri, resero le anime a Dio. Nell'Illirico i santi Martiri Floro e Làuro tagliapietre, i quali, sotto il Preside Licióne, dopo che furono martirizzati i loro maestri Prócolo e Màssimo, ambedue, dopo molti tormenti, vennero gettati in un profondo pozzo. A Mira, nella Licia, i santi Martiri Leone e Giuliàna. A Metz, in Frància, san Firmino, Vescovo e Confessore. A Roma, sulla via Labicàna, sant'Elena, madre di Costantino Magno, piissimo Imperatore, il quale per il primo diede agli altri Principi il nobile esempio di difendere ed ampliare la Chiesa.