28 Agosto _ A Ippóna, in Africa, il natale di sant'Agostino Vescovo, Confessore e Dottore esimio della Chiesa, il quale, convertito alla fede cattolica e battezzato per opera del beato Vescovo Ambrogio, la difese propugnatore acerrimo contro i Manichèi ed altri eretici, e dopo aver sostenuto molte altre fatiche per la Chiesa di Dio, passò al cielo per il premio. Le sue reliquie, prima trasportate dalla sua città in Sardègna per paura dei barbari, e poi da Liutpràndo, Re dei Longobardi, trasferite a Pavia, ivi furono onorevolmente riposte. Così pure a Roma il natale di sant'Ermète, uomo illustre, il quale (come si legge negli Atti del beato Alessandro Papa), posto prima in prigione, quindi insieme a moltissimi altri ucciso colla spada, compì il martirio sotto il Giudice Aureliano. A Venósa, nelle Puglie, la passione dei santi Settimino, Gennaro e Felice, i quali, figli dei santi Bonifacio e Tecla, furono fatti decapitare dal Giudice Valeriàno, sotto l'Imperatore Massimiano. La festa di essi e degli altri nove fratelli si celebra il primo Settembre. Così pure a Brioude, nell'Alvèrnia, la passione dì san Giuliano Martire, il quale, essendo compagno del beato Ferrèolo Tribuno e servendo Cristo di nascosto in abito militare, nella persecuzione di Diocleziano fu preso dai soldati, e, dopo avergli segata la gola, fu orribilmente ucciso. A Costanza, in Germania, san Pelagio Martire, il quale, sotto l'Imperatore Numeriàno ed il Giudice Evilàsio, colla decapitazione ricevette la corona del martirio. A Salèrno i santi Martiri Fortunato, Càio ed Antes, decapitati sotto l'Imperatore Diocleziàno e il Proconsole Leonzio. A Costantinopoli sant'Alessàndro Vescovo, vecchio glorioso, per la cui preghiera Ario, riprovato per divino giudizio, crepò per mezzo, e si sparsero le sue viscere. A Saintes, in Frància, san Viviàno, Vescovo e Confessore. Così pure san Mosè Etiope, il quale da famoso ladrone divenuto famoso Anacorèta, convertì molti ladroni e con sé li condusse al monastero.