5 Settembre _ San Lorènzo Giustiniàni, primo Patriarca di Venèzia e Confessore, il quale in questo giorno salì, contro sua voglia, la Cattedra pontificale, e l'otto Gennaio si riposò nel Signore. A Roma, nel suburbio, il beato Vittorino, Vescovo e Martire, il quale, anche per santità e per miracoli, fu fatto Vescovo della città di Amitèrno per elezione di tutto il popolo. Poi, sotto Nerva Traiàno, relegato con altri servi di Dio a Contigliàno, dove scaturiscono acque puzzolenti e sulfuree, dal Giudice Aureliàno fu fatto impiccare col capo all'ingiù; ed avendo ciò sopportato tre giorni per il nome di Cristo, in fine, gloriosamente coronato, vittorioso passò al Signore. Il suo corpo fu preso dai Cristiani, e onorevolmente sepolto ad Amitèrno, nell'Abruzzo. A Costantinopoli i santi Martiri Urbàno, Teodoro, Menedèmo e settantasette Compagni dell'ordine ecclesiastico, i quali dall'Imperatore Valènte, per la fede cattolica fatti salire su di una nave, furono fatti bruciare nel mare. A Porto Romàno, la passione di sant'Ercolàno soldato, il quale, sotto l'Imperatore Gallo, per la fede di Cristo fu battuto con flagelli e decapitato. A Càpua i santi Martiri Quinzio, Arcónzio e Donàto. Nello stesso giorno san Romolo, il quale, essendo maggiordomo di Traiano e detestando la crudeltà dell'Imperatore contro i Cristiani, fu flagellato con verghe e decapitato. A Melitina, nell'Arménia, la passione dei santi soldati Eudóssio, Zenone, Macario e millecentoquattro Compagni, i quali, avendo gettato via il cingolo militare, nella persecuzione di Diocleziano, per la confessione di Cristo furono uccisi. Nel contado di Thérouanne, nel monastero di Sithieu, in Frància, san Bertino Abate. A Tolédo, nella Spagna, santa Obdùlia Vergine.