7 Settembre _ A Troyes, in Frància, san Nemòrio Diacono e Compagni Martiri, uccisi da Attila, Re degli Unni. A Nicomédia il natale del beato Giovànni Martire, il quale, vedendo affissi nel foro i crudeli editti contro i Cristiani, acceso di zelo per la fede, stesa la mano, li staccò e stracciò. Questo fatto essendo stato riferito a Diocleziano e Massimiàno Augusti, i quali si trovavano nella medesima città, comandarono che contro di lui si adoperassero tutti i generi di supplizi, sopportati dal nobilissimo uomo con tanta allegrezza di volto e di spirito, che non apparve in lui neppure un segno di tristezza. A Cesarèa, in Cappadócia, sant'Eupsichio Martire, il quale, sotto l'Imperatore Adriàno, essendo stato accusato di esser Cristiano, fu imprigionato, e, poco dopo, liberato, vendette subito il suo patrimonio, e ne distribuì il prezzo, parte ai poveri, parte a quelli che lo avevano accusato, come a suoi benefattori. Ma, preso di nuovo, e perchè non voleva sacrificare agli idoli, crudelissimamente lacerato e trafitto con la spada, sotto il Giudice Saprizio compì il martirio. A Pompeiópoli, in Cilicia, san Sozònte Martire, il quale, sotto l'Imperatore Massimiàno, fu gettato nel fuoco, e così rese lo spirito. Ad Aquilèia sant'Anastasio Martire. Presso Alise, nel territorio di Autun, santa Regina, Vergine e Martire, la quale, sotto il Proconsole Olibrio, avendo patito i tormenti del carcere, dell'eculeo e delle fiaccole, finalmente, condannata con sentenza capitale, se ne andò allo Sposo. Ad Orléans, in Frància, la deposizione di sant'Evórzio Vescovo, il quale prima fu Suddiacono della Chiesa Romana, quindi per divina disposizione col segno di una colomba fu designato Vescovo della detta città. In Frància sant'Augustàle, Vescovo e Confessore. A Càpua san Pànfilo Vescovo. Nel territorio di Parigi san Clodoàldo, Prete e Confessore.