12 Ottobre _ A Roma i santi Martiri Evàgrio, Prisciàno e Compagni. In Africa i quattromilanovecentosessantasei santi Confessori e Martiri, nella persecuzione dei Vàndali, sotto Unnerico, Re Ariano. Tra essi alcuni erano Vescovi delle Chiese di Dio, altri Preti e Diaconi, ai quali si unì la moltitudine dei popoli fedeli: per la difesa della verità cattolica furono esiliati in un orribile deserto; moltissimi di loro, mentre erano crudelmente condotti dai Mori, con le punte delle aste furono spinti a correre e pesti con sassi; altri, coi piedi legati, come cadaveri vennero trascinati per luoghi sassosi ed aspri e straziati in tutte le membra; da ultimo, diversamente tormentati, celebrarono il martirio. Fra essi vi erano gl'insigni Sacerdoti del Signore, Felice e Cipriàno Vescovi. A Ravénna, sulla via Lauretina, il natale di sant'Edistio Martire. Nella Licia santa Donnina Martire, sotto l'Imperatore Diocleziàno. A Cilly, in Ungheria, san Massimiliàno, Vescovo di Lorch. A York, in Inghiltérra, san Valfrido, Vescovo e Confessore. A Milàno san Mona Vescovo, il quale, mentre si trattava di eleggere il Vescovo, circondato da lume celeste, per quel segno fu meravigliosamente eletto a Pontefice di quella Chiesa. A Verona san Salvino Vescovo. In Siria sant'Eustàchio, Prete e Confessore. Ad Ascoli, nel Picèno, san Serafino Confessore, dell'Ordine dei Minori Cappuccini, illustre per la santità della vita e per l'umiltà. Dal Sommo Pontefice Clemènte decimoterzo fu ascritto nel catalogo dei Santi.