9 Novembre _ A Roma, nel Lateràno, la Dedicazione della Basilica del santissimo Salvatore, la quale è madre e capo di tutte le Chiese di Roma e del mondo. Ad Amaséa, nel Ponto, il natale di san Teodoro soldato, il quale, al tempo dell'Imperatore Massimiàno, per la confessione della fede cristiana, fu crudelmente percosso e messo in prigione; quindi, essendogli apparso il Signore che lo esortò ad agire con costanza e coraggio, rimase confortato; da ultimo, dopo essere stato sospeso sull'eculeo e scarnificato, tanto che gli si vedevano le viscere, fu gettato nel fuoco per essere bruciato. Le sue Lodi furono con uno splendido elogio celebrate da san Gregòrio Nisséno. A Tiàna, nella Cappadócia, la passione di sant'Orèste, sotto l'Imperatore Diocleziàno. A Salonicco sant'Alessàndro Martire, sotto il Principe Massimiàno. A Bourges, in Aquitània, sant'Orsino Confessore, il quale, ordinato in Roma dai successori degli Apostoli, fu destinato primo Vescovo di quella stessa città. A Nàpoli, in Campània, sant'Agrippino Vescovo, illustre per miracoli. A Costantinopoli le sante Vergini Eustólia Romana e Sópatra, figlia dell'Imperatore Maurizio. A Beyrut, in Siria, la Commemorazione dell'Immagine del Salvatore, la quale, crocifissa dai Giudei, mandò fuori tanta copia di sangue, che le Chiese dell'Oriente e dell'Occidente ne ebbero in abbondanza.