11 Dicembre _ A Roma san Dàmaso primo. Papa e Confessore, il quale condannò l'eresiarca Apollinare, e ripose nella sua sede Piètro, Vescovo d'Alessandria, che ne era stato scacciato. Ritrovò ancora molti corpi di santi Martiri, e con versi adornò i loro sepolcri. Così pure a Roma la passione di san Trasóne, il quale sostentando coi suoi averi i Cristiani, che lavoravano nelle terme, quelli che erano affaticati in altre opere pubbliche, e quelli che erano in prigione, per ordine di Massimiàno fu preso, e insieme con altri due, cioè Ponziàno e Pretestàto, fu coronato col martirio. Ad Amiens, in Frància, i santi Martiri Vittórico e Fusciàno, sotto il medesimo Imperatore, ai quali il Preside Riziovàro fece conficcare lesine di ferro nelle narici e nelle orecchie, trafiggere le tempia con chiodi infuocati, quindi cavare gli occhi, e finalmente saettare i loro corpi; e così, insieme con san Genziàno, loro ospite, decapitati, passarono al Signore. In Pèrsia san Bàrsaba Martire. In Spagna sant'Eutichio Martire. A Piacènza san Savino Vescovo, illustre per miracoli. A Costantinópoli san Danièle Stilita.