26 Dicembre _ A Gerusalémme il natale di santo Stéfano Protomartire, il quale fu lapidato dai Giudèi non molto dopo l'Ascensione del Signore. A Roma san Marino, uomo dell'ordine Senatorio, il quale, sotto l'Imperatore Numeriàno e il Prefetto Marciano, per causa della religione cristiana fu preso, tormentato coll'eculeo e cogli uncini come schiavo, quindi gettato in una padella, ma, mutatosi il fuoco in rugiada, liberato, esposto ancora alle fiere e da esse lasciato illeso; finalmente, condotto di nuovo all'ara, ed essendo caduti gli idoli per la sua preghiera, percosso colla spada, conquistò il trionfo del martirio. Nello stesso luogo, sulla via Appia, la deposizione di san Dionisio Papa, il quale, avendo sofferto molti disagi per la Chiesa, fu illustre per i documenti della fede. Così pure a Roma san Zósimo, Papa e Confessore. Nella Mesopotàmia sant'Archelao Vescovo, celebre per dottrina e santità. A Maiùma, in Palestina, san Zenóne Vescovo. A Roma san Teodoro, Mansionario della chiesa di san Piétro; di lui fa menzione il beato Gregório Papa.