[Rank] Dominica IV Post Epiphaniam;;Semiduplex;;5 [Rule] 9 lectiones Symbolum Athanasium [Oratio] A Dio, che conosci come noi, esposti a tanti pericoli, per l'umana fragilità non possiamo sostenerci: dacci la salute dell'anima e del corpo; affinché col tuo aiuto superiamo quanto soffriamo per i nostri peccati. $Per Dominum [Lectio1] Incomincia la Lettera dell'Apostolo san Paolo ai Filippesi !Phil 1:1-7 1 Paolo e Timoteo servi di Gesù Cristo, a tutti i fedeli in Cristo Gesù, che sono a Filippi, insieme coi Vescovi e Diaconi. 2 Grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo. 3 Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi, 4 pregando sempre con gioia per voi tutti in tutte le mie preghiere, 5 a motivo della vostra partecipazione al Vangelo di Cristo dal primo dì fino ad ora. 6 Essendo persuaso appunto di questo, che chi ha cominciato in voi l'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Gesù Cristo. 7 Ed è giusto che io pensi così di tutti voi perché vi porto nel cuore, voi che, e nelle mie catene, e nella difesa e conferma del Vangelo, siete tutti compagni della mia gioia. [Responsory1] @Tempora/Epi2-0:Responsory1 [Lectio2] !Phil 1:8-14 8 Poiché Dio m'è testimone com'io vi ami tutti nelle viscere di Gesù Cristo. 9 E ciò che gli domando, è che la vostra carità abbondi sempre più nella conoscenza e in ogni intelligenza 10 affinché distinguiate il meglio, affinché siate puri e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11 ripieni del frutto della giustizia per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio. 12 Ora voglio che sappiate, o fratelli, come ciò che m'è accaduto, è servito ancor più al progresso del Vangelo: 13 di modo che le mie catene per Cristo sono diventate celebri a tutto il pretorio e a tutti gli altri, 14 e molti dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, han preso maggior ardimento per annunziare senza timore la parola di Dio. [Responsory2] @Tempora/Epi2-0:Responsory2 [Lectio3] !Phil 1:15-18 15 Alcuni, è vero, per invidia e per spirito di contesa: altri invece con buona volontà predicano Cristo: 16 altri per amore, sapendo che io sono stato destinato alla difesa del Vangelo. 17 Altri poi annunziano Cristo per rivalità, non sinceramente, credendo d'aggiungere afflizione alle mie catene. 18 Ma che importa? Purché Cristo sia annunziato in qualsiasi modo, o per pretesto o con lealtà: anche di ciò io godo e godrò ancora. [Responsory3] @Tempora/Epi2-0:Responsory3 [Lectio4] Dal libro dei Morali di san Gregorio Papa !Libr. 4, cap. 30 Rifocilliamo il corpo con ristori, affinché, estenuato, non venga meno; lo estenuiamo coll'astinenza, affinché, ben nutrito, non ci opprima: ne manteniamo il vigore col moto, affinché, immobilizzato, non perisca; ma subito sostiamo per farlo riposare, onde non soccomba sotto lo stesso suo esercizio lo copriamo con vesti, affinché il freddo non lo uccida; e gettiam via le vesti già cercate, affinché il caldo non lo consumi. Provvedendo dunque a tante diverse necessità, che cosa facciamo noi se non vivere alla dipendenza della sua corruzione, e sostenere, con una moltitudine di cure, questo corpo che accasciano l'inquietudine, l'infermità e il cambiamento? [Responsory4] @Tempora/Epi2-0:Responsory4 [Lectio5] Onde con ragione Paolo dice: «La creatura è stata assoggettata alla vanità non per volontà sua, ma di colui che ve l'assoggettò, colla speranza che anch'essa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per aver parte alla gloriosa libertà dei figli di Dio» (Rom. 8, 20). La creatura dunque è soggetta alla vanità contro suo volere perché l'uomo, che rinunziò volontariamente allo stato di immortalità che gli era connaturale, assoggettato giustamente al peso della mortalità, è costretto, sebbene contro voglia, a dipendere dalla sua mutabilità e corruzione. Ma questa creatura allora sarà affrancata dalla schiavitù della corruzione, quando, risorgendo incorrotta, sarà sollevata alla gloria dei figli di Dio. [Responsory5] @Tempora/Epi2-0:Responsory5 [Lectio6] Quaggiù dunque gli eletti sono incatenati nella sofferenza, perché sono ancora oppressi da questo penoso stato di corruzione: ma quando saremo spogliati di questa carne corruttibile, saremo liberati da questi molesti legami, che ora ci tengono schiavi. Noi già desideriamo di comparire alla presenza di Dio, ma ancora ne siamo impediti dall'ostacolo di questo corpo mortale. Con ragione pertanto possiamo dirci incatenati, perché noi non abbiamo ancora presso Dio il libero accesso che desideriamo. Onde rettamente Paolo, desiderando i beni eterni, ma carico ancora del fardello della mortalità e incatenato, esclama: «Bramo d'essere sciolto, ed essere con Cristo» (Philipp. 1, 23). Ora, non cercherebbe d'essere sciolto, se certamente non si vedesse legato. [Responsory6] @Tempora/Epi2-0:Responsory6 [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Matteo !Matt 8:23-27 In quell'occasione: Essendo Gesù montato nella barca, i suoi discepoli lo seguirono: quand'ecco si sollevò una gran tempesta nel mare, tanto che la barca era coperta dalle onde ma egli dormiva. Eccetera. _ Omelia di san Girolamo Prete !Libro l Comm. al cap. 8 di Matteo Gesù fece il quinto miracolo, quando, montato nella barca a Cafarnao, comandò ai venti e al mare. Il sesto, quando nella regione dei Geraseni, diede potere ai demoni sui porci. Il settimo quando, entrando nella sua città, guarì il secondo paralitico nel letto. Perché il primo paralitico guarito è il servo del centurione. [Responsory7] @Tempora/Epi2-0:Responsory7 [Lectio8] «Ma egli dormiva: allora (i discepoli) gli si accostarono, e lo svegliarono, dicendo: Signore, salvaci» (Matth. 8, 24). Una figura di questo prodigio l'abbiamo in Giona, quando, in mezzo al pericolo di tutti, egli dorme tranquillamente ed è svegliato: e colla potenza e il misterioso secreto della sua passione, libera quelli che lo svegliano. «Allora alzatosi, comandò ai venti e al mare» (Matth. 8, 26). Da ciò comprendiamo che tutte le creature riconoscono il loro Creatore. Perché o le riprenda o comandi loro, esse sentono il suo comando: non già perché condividiamo l'errore degli eretici, che credono tutti gli esseri animati, ma perché le creature, insensibili per noi, sono sensibili alla maestà del Creatore. [Responsory8] @Tempora/Pent01-0:Responsory8 [Lectio9] Ande gli uomini ne restarono ammirati, e dicevano: «Chi è mai costui, al quale ubbidiscono i venti e il mare?» (Matth. 8, 27). Non i discepoli, ma i marinai e gli altri che erano nella barca si meravigliavano. Che se qualcuno volesse contestare e pretendere che quelli che si meravigliavano erano i discepoli, noi risponderemo, che giustamente sono chiamati qui «gente» quelli che ancora non conoscevano la potenza del Salvatore. &teDeum [Versum 2] @Tempora/Pent21-0:Versum 2 [Ant 2] Montato Gesù * nella barca, ecco che si sollevò una gran tempesta nel mare: e i suoi discepoli lo svegliarono, dicendo: Signore, salvaci, siam perduti. [Versum 3] @Tempora/Pent21-0:Versum 3 [Ant 3] Signore, * salvaci, siam perduti: comanda, e fa, o Dio, bonaccia.