[Rank] Sabbato infra Octavam Ascensionis;;Semiduplex;;2;;ex Tempora/Pasc5-4 [Rank] (rubrica 1960) Sabbato post Ascensionem;;Feria;;1;;vide Tempora/Pasc5-4 [Rule] ex Tempora/Pasc5-4; 9 Lectiones Doxology=Asc Feria Te Deum [Lectio1] Dalla seconda Lettera dell'Apostolo san Pietro !2 Pet 3:1-7 1 Ecco che vi scrivo, o carissimi, questa seconda lettera per risvegliare, co' miei avvisi, il sincero animo vostro; 2 affinché vi ricordiate delle parole dei santi Profeti, di cui ho già parlato, e dei precetti del Signore e Salvatore (trasmessivi) dai vostri Apostoli. 3 E sappiate, prima di tutto, che verranno negli ultimi giorni degli schernitori beffardi, viventi a seconda delle loro passioni, 4 che diranno: «Dov'è la promessa della sua (seconda) venuta? perché dalla morte dei nostri padri, continua tutto allo stesso modo, come dal principio della creazione». 5 Ma essi ignorano, perché lo vogliono, che da principio per la parola di Dio furono i cieli, e la terra (uscita) dall'acqua e formata per mezzo dell'acqua: 6 e che per queste stesse cose il mondo d'allora perì inondato dall'acqua. 7 Ma i cieli e la terra che esistono adesso, sono conservati dalla stesa parola e riserbati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi. [Responsory1] @Tempora/Pasc5-4:Responsory1 [Lectio2] !2 Pet 3:8-13 8 Ma c'è una cosa che non dovete ignorare, o carissimi, che dinanzi a Dio un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno. 9 Il Signore non ritarda la sua promessa, come pensano taluni: ma usa pazienza per riguardo a voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti ritornino a penitenza. 10 Ma il giorno del Signore verrà come un ladro: e allora i cieli periranno con gran fracasso, e gli elementi saranno sciolti dal calore, e la terra e quanto è in essa sarà bruciato. 11 Poiché dunque tutte queste cose saranno distrutte, quali non dovete essere nel santo vivere e nella pietà, 12 attendendo e correndo incontro alla venuta del giorno del Signore, in cui i cieli incendiati si scioglieranno, e gli elementi si liqueferanno per l'ardore del fuoco? 13 Ma noi aspettiamo, secondo la sua promessa, nuovi cieli e nuova terra, in cui abiterà la giustizia. [Responsory2] @Tempora/Pasc5-4:Responsory2 [Lectio3] !2 Pet 3:14-18 14 Perciò, o carissimi, attendendo queste cose, fate di tutto per essere trovati da lui immacolati, puri e in pace. 15 E credete che la longanimità del Signore è per la (vostra) salvezza; come ve ne scrisse anche il carissimo nostro fratello Paolo secondo la sapienza datagli, 16 e come fa pure in tutte le sue lettere dove parla di ciò, nelle quali vi sono alcune cose difficili a capirsi, e che gli ignoranti e leggeri stravolgono, come anche tutte le altre Scritture, per loro perdizione. 17 Voi dunque, o fratelli, essendo prevenuti, state in guardia, affinché trascinati dall'errore degli empi, non cadiate dalla vostra fermezza. 18 Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A Lui gloria adesso, e fino al dì dell'eternità. Così sia. [Responsory3] @Tempora/Pasc5-4:Responsory3 [Lectio4] Dal Sermone di san Leone Papa !Sermone 2 sull'Ascensione del Signore Pertanto tutto ciò che fu visibile nel nostro Redentore è passato nell'ordine dei misteri: e affin di rendere la fede più eccellente e più ferma, la vista è stata sostituita da un insegnamento, la cui autorità circondata da fulgori celesti, potesse trascinare i cuori dei credenti. Questa fede, accresciuta coll'ascensione del Signore e corroborata coi doni dello Spirito Santo, non l'hanno spaventata né le catene, né le carceri, né gli esili, né la fame, né il fuoco, né gli strazi delle fiere, né gli squisiti supplizi inventati dalla crudeltà dei persecutori. Per questa fede nel mondo intero, non solo gli uomini, ma anche le donne; non solo i teneri fanciulli, ma anche le vergini delicate hanno combattuto fino all'effusione del loro sangue. Questa fede ha scacciato i demoni, guarito le infermità, risuscitato i morti. [Lectio5] Onde, agli stessi beati Apostoli, che, sebbene confermati da tanti miracoli ed ammaestrati da tanti discorsi, tuttavia s'erano lasciati spaventare dall'atrocità della passione del Signore e avevano accolto la verità della sua risurrezione non senza esitazione, l'ascensione del Signore fu di tanto profitto, che quel che prima li avea riempiti di terrore, divenne loro gioia. Tutta la forza dello sguardo della loro anima s'era rivolta verso la divinità di colui che siede alla destra del Padre: la vista del suo corpo non distoglieva più l'attenzione della loro intelligenza dalla considerazione di questo mistero che, discendendo egli (dal cielo) non s'era separato affatto dal (suo) Padre, più di quello che risalendovi non s'era separato dai suoi discepoli. Così dunque, o dilettissimi, il figlio dell'uomo s'è mostrato Figlio di Dio in maniera più alta e misteriosa, allorquando egli entrò nella gloria della maestà Paterna: e cominciò in maniera ineffabile ad essere maggiormente presente colla divinità allorché si allontanava di più colla sua umanità. [Lectio6] Allora la fede meglio istruita apprese ad elevarsi con un'ascensione spirituale sino al Figlio uguale al Padre, e a non aver più bisogno di toccare in Cristo questa sostanza corporale nella quale è minore del Padre: perché, la sostanza di questo corpo glorificato rimanendo la stessa, la fede dei credenti fu chiamata là dove l'Unigenito eguale al Genitore può essere raggiunto non con una mano di carne, ma coll'intelligenza spirituale. Perciò il Signore, dopo la sua risurrezione, allorché Maria Maddalena, che rappresentava la Chiesa, si affrettava ad avvicinarlo per toccarlo, le disse; «Non mi toccare, perché non sono ancora asceso al Padre mio» (Joann. 20,17); vale a dire: Non voglio più che tu cerchi la mia presenza corporale, non voglio più farmi riconoscere dai sensi carnali: ti chiamo più alto, ti preparo doni più grandi: quando sarò asceso al Padre, allora mi toccherai in maniera più perfetta e più vera, dovendo intendere quel che non tocchi e dovendo credere quel che non vedi. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Marco !Marc 16:14-20 In quell'occasione: Mentre gli undici discepoli erano a tavola apparve loro Gesù: e rimproverò la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Eccetera. _ Dall'Omelia di san Gregorio Papa !Dalla stessa Omelia 29 Or questi sono i miracoli che accompagneranno quelli che crederanno: «Nel nome mio essi scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, maneggeranno serpenti: e, se avranno bevuto qualche veleno, non nuocerà loro: imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno» (Marc. 16,17). Forseché, fratelli miei, perché non fate questi miracoli, voi non credete? Ma questi furono necessari al principio della Chiesa. Poiché per crescere nella fede la moltitudine dei credenti ebbe bisogno d'essere nutrita coi miracoli: così anche noi quando piantiamo gli arbusti continuiamo ad innaffiarli coll'acqua, finché non li vediamo aver ben ripreso, ma appena vi han messo le radici, cessiamo d'innaffiarli. Perciò Paolo dice: «Le lingue sono un segno non per i fedeli, ma per gl'infedeli» (1Cor. 4,22). [Lectio8] Riguardo a questi segni e miracoli, ci sono ancora altri punti che dobbiamo esaminare minuziosamente. Poiché la Santa Chiesa opera tutti i giorni spiritualmente quello che allora si faceva corporalmente dagli Apostoli. Difatti quando i suoi sacerdoti per la grazia degli esorcismi impongono la mano sui fedeli, e si oppongono agli spiriti maligni di dimorare nelle anime loro, che fanno altro se non scacciare i demoni? E tutti quei fedeli che rinunciano alle conversazioni mondane della vita passata, che fanno risuonare i divini misteri, e divulgano più che possono le lodi e la potenza del loro Creatore, che altro fanno, se non parlare lingue nuove? Ed essi maneggiano serpenti quando colle loro buone esortazioni tolgono la malizia dai cuori altrui. [Lectio9] E quando ascoltano consigli malvagi, ma tuttavia non si lasciano trascinare ad azioni cattive, è ben velenoso ciò che bevono, ma non nuocerà loro. E ogni volta che, vedendo il prossimo affievolirsi nel bene operare, lo soccorrono con tutte le loro forze e, coll'esempio delle loro buone azioni, sostengono quelli che vacillano, abbandonati alla loro azione personale, che altro fanno, se non imporre le mani agli infermi per guarirli? Questi miracoli sono tanto più grandi, in quanto che sono di ordine spirituale; sono tanto più grandi, in quanto che con essi si risuscitano non già i corpi, ma le anime. &teDeum