[Rank] Dominica in Sexagesima;;Semiduplex;;5.6 [Rank] (rubrica 1960) Dominica in Sexagesima;;Semiduplex;;5 [Rule] 9 lectiones Invit2 [Capitulum Vespera] !2 Cor 11:19-20 v. Fratelli: Voi sopportate volentieri gli stolti, assennati come siete: infatti voi sopportate chi vi rende schiavi, chi vi spolpa, chi vi ruba, chi vi tratta con arroganza, chi vi piglia a schiaffi. $Deo gratias [Ant 1] Il Signore disse * a Noè: Per me è venuta la fine di tutti gli uomini: fatti un'arca di legni piallati per salvarvi la razza di ciascuna specie. [Versum 1] V. La preghiera della sera salga a te, o Signore. R. E discenda su di noi la tua misericordia. [Oratio] O Dio, che vedi come noi non abbiamo fiducia in nessuna delle nostre risorse: concedi benigno, che siamo difesi contro tutte le avversità dalla protezione del Dottore delle Genti. $Per Dominum [Invit] Presentiamoci al cospetto del Signore: * e con inni a lui plaudiamo. [Lectio1] Dal libro del Genesi !Gen 5:31; 6:1-4 31 Noè poi, quand'era di cinquant'anni, ebbe Sem, Cam e Jafet. 1 Ora quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra, e ad avere delle figlie, 2 i figli di Dio vedendo che le figlie degli uomini erano belle, presero per loro mogli quelle fra esse che loro piacquero. 3 Allora Dio disse: Il mio spirito non durerà nell'uomo per sempre, perch'egli non è che di carne: e i suoi giorni saranno centoventi anni. 4 Ora in quel tempo c'erano i giganti sulla terra. Perché quando i figli di Dio si sposarono colle figlie degli uomini ed ebbero figli, sorsero i famosi eroi dei tempi antichi. [Responsory1] R. Il Signore disse a Noè: Per me è venuta la fine di tutti gli uomini: la terra è ripiena delle loro iniquità, * Ed io li sterminerò insiem colla terra. V. Fatti un'arca di legni piallati, e ci farai delle celle. R. Ed io li sterminerò insiem colla terra. [Lectio2] !Gen 6:5-8 5 Ma Dio, vedendo che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che ogni pensiero del loro cuore era rivolto in ogni tempo al male, 6 si pentì d'aver fatto l'uomo sulla terra. E tocco in cuore da profondo dolore: 7 Sterminerò, disse, dalla faccia della terra l'uomo che ho creato, e, con l'uomo, anche gli animali, dai rettili fino agli uccelli dell'aria. Perché son pentito d'averli fatti. 8 Ma Noè trovò grazia dinanzi al Signore. [Responsory2] R. Noè, uomo giusto e perfetto, camminò con Dio: * E fece tutto quanto Dio gli aveva comandato. V. Si fece un'arca per salvare la razza di ciascuna specie. R. E fece tutto quanto Dio gli aveva comandato. [Lectio3] !Gen 6:9-15 9 Questi sono i figli di Noè: Noè fu uomo giusto e perfetto fra i suoi contemporanei, e camminò con Dio. 10 Ed ebbe tre figli, Sem, Cam e Jafet. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio, e piena d'iniquità. 12 E Dio, vedendo che la terra era corrotta (ché ogni uomo teneva sulla terra una condotta depravata), 13 disse a Noè : Per me è venuta la fine di tutti gli uomini: la terra per opera loro è piena d'iniquità, e io li sterminerò insiem colla terra. 14 Fatti un'arca di legni piallati; nell'arca farai delle celle, e la spalmerai di bitume dentro e fuori. 15 E la farai così: La lunghezza dell'arca sarà di trecento cubiti, la larghezza di cinquanta, e l'altezza di trenta cubiti. [Responsory3] R. Per quaranta giorni e notti furono aperti i cieli, ed ogni specie di animali aventi vita entrarono nell'arca: * E il Signore ne chiuse la porta dal di fuori. V. In quel giorno stesso Noè entrò nell'arca coi suoi figli, e la moglie sua, e le mogli dei suoi figli. R. E il Signore ne chiuse la porta dal di fuori. &Gloria R. E il Signore ne chiuse la porta dal di fuori. [Lectio4] Dal libro di sant'Ambrogio Vescovo su Noè e l'arca !Cap. 4 circa la metà Si legge che il Signore si adirò: perché sebbene avesse pensato, o meglio, sapesse che l'uomo, posto in questa terra sotto il peso della carne, non possa essere senza peccato (ché la terra è come un luogo di tentazione e la carne un incentivo di corruzione), tuttavia, pur essendo dotati di ragione e pur avendo la forza dell'anima per governare il corpo, senza ritegno alcuno precipitaron nell'abisso da cui non volevano risollevarsi. Dio non la pensa come gli uomini, così che un giudizio nuovo abbia a succedere in lui a uno precedente, né si adira quasi soggetto a cambiamento: ma perciò si leggono di lui queste cose, per far intendere la gravezza dei nostri peccati, che meritò la disgrazia divina: come se le colpe fossero giunte a tale eccesso che lo stesso Dio, il quale per sua natura non è mosso né da ira, né da odio, né da alcun'altra passione, ne sembri provocato a sdegno. [Responsory4] R. Noè edificò un altare al Signore, e offrì su di esso un olocausto: e il Signore ne odorò la soave fragranza, e benedisse Noè, dicendo: * Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra. V. Ecco che io stabilirò il mio patto con voi, e colla vostra discendenza dopo di voi. R. Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra. [Lectio5] Di più egli minacciò di sterminare l'uomo. «Sterminerò, disse, dall'uomo fino agli armenti, e dai rettili fino ai volatili» (Gen. 6,7). In che avevano mancato gli esseri irragionevoli? Ma siccome essi erano stati fatti per l'uomo, distrutto colui per il quale erano stati fatti, ne conseguiva che anch'essi fossero distrutti, non essendoci più chi se ne sarebbe servito. In un senso più alto ciò prova questo: che l'uomo possiede una mente capace di ragionare. L'uomo infatti si definisce un animale vivo, mortale, ragionevole. Spento in lui il meglio, si spegne ancora ogni senso: perché non gli rimane più nulla che possa salvarlo una volta che sia venuto meno il fondamento della salvezza, la virtù. [Responsory5] R. Porrò il mio arcobaleno nelle nuvole del cielo, disse il Signore a Noè: * E mi ricorderò della mia alleanza che ho fatto con te. V. E quando avrò coperto il cielo di nuvole, comparirà il mio arcobaleno nelle nuvole. R. E mi ricorderò della mia alleanza che ho fatto con te. [Lectio6] A condanna poi degli altri uomini e ad esprimere la divina bontà, si dice che Noè trovò grazia presso Dio. Con ciò si mostra ancora che le colpe degli altri non offuscano quest'uomo giusto, perché egli è conservato per essere il padre di tutto il genere umano. Ed egli non è lodato per la nobiltà dei natali, ma per il merito della sua giustizia e santità. Infatti la nobiltà d'un uomo dabbene, è il numero delle sue virtù: perché come la nobiltà degli uomini viene dagli uomini, così quella delle anime viene dalle virtù. Infatti una famiglia è illustre per lo splendore della stirpe, ma ciò che rende illustri le anime è lo splendore delle virtù. [Responsory6] R. Ho giurato su me stesso, dice il Signore, di non mandare più il diluvio sulla terra: mi ricorderò del mio patto, * Per non distruggere più colle acque del diluvio ogni essere. V. Porrò il mio arcobaleno nelle nuvole, e sarà il segno dell'alleanza tra me e la terra. R. Per non distruggere più colle acque del diluvio ogni essere. &Gloria R. Per non distruggere più colle acque del diluvio ogni essere. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Luca !Luca 8:4-15 In quell'occasione: Radunandosi e accorrendo a Gesù d'ogni città grandissima folla, egli disse questa parabola: Uscì il seminatore a seminare la sua semenza. Eccetera. _ Omelia di san Gregorio Papa !Omelia 15 sul Vangelo La lettura del santo Vangelo che ora avete udita, fratelli carissimi, non ha bisogno di spiegazione, ma di esortazione. Perché l'umana debolezza non può presumere di discutere questa parabola che la Verità stessa ci ha esposto. Tuttavia in questa stessa spiegazione del Signore c'è una cosa che noi dobbiamo meditare: perché se noi vi dicessimo che la semente significa la parola di Dio, il campo il mondo, gli uccelli i demoni, le spine le ricchezze, la vostra mente forse esiterebbe a crederci. Perciò lo stesso Signore si degnò di spiegare ciò che diceva, affinché voi impariate a cercare ciò che significano le cose che non ci volle spiegare per se stesso. [Responsory7] R. Iddio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: * Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra. V. Ecco che io stabilirò il mio patto con voi e colla vostra discendenza dopo di voi. R. Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra. [Lectio8] Spiegando pertanto ciò che disse, egli ci fece conoscere che parlava figuratamente, per farci degni di fede allorché la nostra debolezza vi scoprisse le figure contenute nelle sue parole. Chi mai infatti mi avrebbe creduto se avessi detto che le spine significano le ricchezze? tanto più che quelle pungono e queste dilettano. E pure sono spine, perché colle punture dei pensieri che dànno, lacerano lo spirito: e allorché ci trascinano fino al peccato, ci fanno, per così dire, una ferita sanguinante. Onde a ragione il Signore in questo luogo, come attesta un altro Evangelista, non le chiama ricchezze, ma «fallaci ricchezze » (Matth. 13,22). [Responsory8] R. Ecco che io stabilirò il mio patto con voi e colla vostra discendenza dopo di voi: * E non vi sarà più diluvio a disertare la terra. V. Porrò il mio arcobaleno nelle nuvole, e sarà il segno dell'alleanza tra me e la terra. R. E non vi sarà più diluvio a disertare la terra. [Lectio9] Sono infatti fallaci, perché non possono rimanere a lungo con noi sono fallaci, perché non bandiscono dall'anima la sua indigenza. Vere ricchezze sono quelle soltanto che ci fanno ricchi di virtù. Se dunque, fratelli carissimi, desiderate di essere ricchi, amate le vere ricchezze. Se cercate il colmo del vero onore, aspirate al regno celeste. Se amate la gloria delle dignità, lavorate senza indugio per essere ammessi nella superna curia degli Angeli. Scolpite nel vostro spirito le parole del Signore che ascoltate. Dacché cibo dell'anima è la parola di Dio: e se la parola non rimane nella memoria quando l'abbiamo intesa, è come l'alimento che uno stomaco malato rigetta. E certo si dispera della vita di colui che non ritiene alcun alimento. [Responsory9] R. Radunandosi e accorrendo a Gesù d'ogni città grandissima folla, egli disse questa parabola: * Uscì il seminatore a seminare la sua semenza. V. E nel seminarla parte cadde su buon terreno e, cresciuta, fruttò il cento per uno. R. Uscì il seminatore a seminare la sua semenza. &Gloria R. Uscì il seminatore a seminare la sua semenza. [Ant Laudes] Per la grande misericordia * tua, abbi pietà di me, o Dio. Se il Signore * sarà la mia salvezza, non temerò di quanto possa farmi l'uomo. All'ombra [delle tue ali] * gridai fin dal primo mattino: Dio, Dio mio, a te dalla prima luce io veglio. Sciogliamo un inno * al Signore Dio nostro. Lassù nell'alto * lodate il Signore. (sed rubrica tridentina aut rubrica monastica) Col timpano * e in coro, sugli strumenti a corda e a fiato, lodate il Signore. [Capitulum Laudes] !2 Cor 11:19-20 v. Fratelli: Voi sopportate volentieri gli stolti, assennati come siete: infatti voi sopportate chi vi rende schiavi, chi vi spolpa, chi vi ruba, chi vi tratta con arroganza, chi vi piglia a schiaffi. $Deo gratias [Ant 2] Radunandosi * e accostandosi a Gesù d'ogni città grandissima folla, egli disse questa parabola: Uscì il seminatore a seminare la sua semenza. [Versum 2] V. Signore, tu sei stato il nostro rifugio. R. Di generazione in generazione. [Ant Prima] La semenza cadde * su buon terreno, e diede frutto mercé la perseveranza. [Ant Tertia] Quelli che * conservano la parola di Dio con cuore ottimo e ben disposto, perseverando, producono frutto. [Capitulum Tertia] !2 Cor 11:19-20 v. Fratelli: Voi sopportate volentieri gli stolti, assennati come siete: infatti voi sopportate chi vi rende schiavi, chi vi spolpa, chi vi ruba, chi vi tratta con arroganza, chi vi piglia a schiaffi. $Deo gratias [Ant Sexta] La semenza cadde * in buon terreno, e dove fruttò il cento, dove il sessanta per uno. [Capitulum Sexta] !2 Cor 11:25 v. Tre volte fui battuto con verghe, una volta fui lapidato, tre volte feci naufragio, una notte e un giorno stetti nel profondo del mare. $Deo gratias [Ant Nona] Se, o fratelli, * desiderate di essere veramente ricchi, amate le vere ricchezze. [Capitulum Nona] !2 Cor 12:9 v. Ecco perché io mi glorio volentieri delle mie debolezze, affinché risieda in me la forza di Cristo. $Deo gratias [Ant 3] A voi è concesso * di conoscere i secreti del regno di Dio, ma a tutti gli altri se ne parla per via di parabole, disse Gesù ai suoi discepoli. [Versum 3] V. Salga, Signore, la mia preghiera. R. Come incenso al tuo cospetto.