##RENDIMENTO DI GRAZIE DOPO LA S. MESSA _ !Qualsiasi Sacerdote, per concessione di Leone XIII il 20/12/1884, può lucrare un Indulgenza di una anno, se dopo la celebrazione della Messa, detto il Cantico dei tre giovani ed il Salmo 150 con l'annessa Antifona, Versetti ed Oremus, come sotto, reciti l'Orazione di S. Tommaso D'Aquino e l'Orazione di S. Bonaventura. Ant. Cantiamo l’inno che i tre santi giovani cantarono nella fornace ardente, benedicendo il Signore. (T. P.: Allelúia). !Tale Antifona si duplica solo in feste doppie. !Cantico dei tre giovani !Dan. 3, 57-88 et 56 v. Benedite, opere tutte del Signore, il Signore: lodàtelo e superesaltàtelo nei secoli. v. Benedite, Angeli del Signore, il Signore: benedite, cieli, il Signore. v. Benedite, acque tutte che siete sopra i cieli, il Signore: benedite, eserciti tutti del Signore, il Signore. v. Benedite, sole e luna, il Signore: benedite, stelle del cielo, il Signore. v. Benedite, nembi e rugiade tutte il Signore: benedite, venti tutti, il Signore. v. Benedite, fuochi e calori, il Signore: benedite, freddo e fresco, il Signore. v. Benedite, rugiade e piogge, il Signore: benedite, ghiacci e gelo, il Signore. v. Benedite, brine e nevi, il Signore: benedite, notti e giorni, il Signore. v. Benedite, luce e tenebre, il Signore: benedite, fòlgori e nubi, il Signore. v. Benedica, la terra, il Signore: lo lodi e lo superesalti nei secoli. v. Benedite, monti e colli, il Signore: benedite, o germinanti nella terra, il Signore. v. Benedite, fonti, il Signore: benedite, mari e fiumi, il Signore. v. Benedite, cetacei e tutto quanto si muove nelle acque, il Signore: benedite, volàtili tutti del cielo, il Signore. v. Benedite, bestie e greggi tutte, il Signore: lodatelo e superesaltàtelo nei secoli. v. Benedite, figli degli uomini, il Signore: benedite, Israele, il Signore. v. Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore: benedite, servi del Signore, il Signore. v. Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore: benedite, santi e umili di cuore, il Signore. v. Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore: lodatelo e superesaltàtelo nei secoli. v. Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo: lodiamolo e superesaltiàmolo nei secoli. v. Benedetto sei tu, o Signore, nel firmamento del cielo: degno di lode e superesaltato nei secoli. ! non si dice il Gloria Patri, né l’Amen _ !Salmo 150 v. Lodate il Signore nel suo santuario: lodàtelo nel suo augusto firmamento; v. Lodàtelo per le sue opere grandiose: lodàtelo per la sua somma maestà. v. Lodàtelo con lo squillo di tromba: lodàtelo col salterio e con la cetra. v. Lodàtelo col timpano e col coro: lodàtelo con le corde e con i fiati. v. Lodàtelo con cémbali sonanti, lodatelo con cémbali crepitanti: tutto ciò che respira, lodi il Signore. &Gloria _ Ant. Cantiamo l’inno che i tre santi giovani cantarono nella fornace ardente, benedicendo il Signore. (T. P.: Allelúia). !Poi il Sacerdote dice: Signore, abbi pietà. Cristo, abbi pietà. Signore, abbi pietà v. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non c'indurre in tentazione. R. ma liberaci dal male. V. Ti diano lode, o Signore, tutte le tue opere. R. E ti benedicano i tuoi santi. V. I santi esulteranno nella gloria. R. Gioiranno nei loro giacigli. V. Non a noi, o Signore, non a noi. R. Ma al tuo nome dà gloria. V. Signore, esaudisci la mia preghiera. R. E il mio grido giunga fino a Te. V. Il Signore sia con voi. R. E con lo spirito tuo. v. Preghiamo. v. O Dio, che mitigasti ai tre giovani la fiamma del fuoco: concedi propizio; affinché noi, tuoi servi, non siamo consumati dalla fiamma dei vizi. O Signore, Te ne preghiamo, previeni le nostre azioni con l’ispirazione e accompàgnale col tuo aiuto: affinché ogni nostra preghiera ed opera cominci da Te e finisca per Te. v. O Signore, Te ne preghiamo, concedici di estinguere in noi l’ardore dei vizi: Tu che hai concesso al beato Lorenzo di superare il fuoco dei suoi tormenti. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. _ ## SECONDO L'OPPORTUNITÀ DEL SACERDOTE #Orazione di San Tommaso d'Aquino v. Ti ringrazio, o Signore santo, Padre onnipotente, eterno Iddio, di esserti degnato di saziare con i preziosi Corpo e Sangue del tuo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo me peccatore e tuo servo indegno, senza alcun merito, ma solo per la tua misericordia. E Ti prego affinché questa Comunione non sia per me causa di pena, ma salutare garanzia di perdono. Sia per me armatura della fede e scudo di buona volontà. Sia liberazione dai miei vizi, sterminio della concupiscenza e della libidine, aumento della carità e della pazienza, dell’umiltà, dell’obbedienza e di tutte le virtù; sia ferma difesa contro le insidie di tutti i nemici, sia visibili sia invisibili; sia perfetta quiete dei miei moti, sia carnali sia spirituali; sia ferma adesione a Te unico e vero Dio e felice conseguimento del mio ultimo fine. Ti prego, perché ti degni di far giungere me, peccatore, a quel convito ineffabile dove, con il Figlio tuo e con lo Spirito Santo, dai ai tuoi Santi luce vera, sazietà piena, gaudio sempiterno, completa letizia e perfetta felicità. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen. _ #Orazione di San Bonaventura v. Trafiggi, o dolcissimo Gesù, la parte più intima dell’anima mia con la soavissima e salutare ferita del tuo amore, con vera, pura, santissima, apostolica carità, affinché continuamente languisca e si strugga l’anima mia per amore e il desiderio solo di Te; Fa’ che l’anima mia sia assetata di Te, pane degli angeli, ristoro delle anime sante, pane nostro quotidiano, pane soprannaturale, che hai ogni dolcezza e ogni sapore e procuri la gioia più dolce. Di te, che gli angeli desiderano contemplare incessantemente, abbia fame e si sazi il mio cuore, e la parte più intima dell’anima mia siano ricolmati dalla dolcezza della tuo sapore: abbia sempre sete di te, fonte della vita, fonte della sapienza e della scienza, fonte della eterna luce, torrente della letizia, delizia della casa di Dio. Che io ambisca sempre Te, Te cerchi, Te trovi, e mi prefigga solo te come meta, a te giunga, a te pensi, di te parli e faccia tutte le cose a onore e gloria del tuo nome, con umiltà e discrezione, con amore e con piacere, con facilità e con affetto, con perseveranza che duri sino alla fine. Perché Tu solo sei sempre la mia speranza, la mia fiducia, la mia ricchezza, il mio diletto, la mia allegrezza, la mia gioia, il mio riposo e la mia tranquillità, la mia pace, la mia soavità, il mio profumo, la mia dolcezza, il mio cibo, il mio ristoro, il mio rifugio, il mio aiuto, la mia sapienza, la mia parte di eredità, il mio possesso, il mio tesoro, nel quale rimangono sempre fissi e fermi, con salde radici, la mia mente e il mio cuore. Amen. _ #Inno di San Tommaso d'Aquino !Indulgenza di 100 giorni una volta al giorno Leone PP. XIII, 20/12/1884 v. Ti adoro devotamente, o nascosta Deità, Che invero sei nascosta sotto questi simboli: Tutto il mio cuore Ti si sottomette, Perché, contemplando Te, tutto langue. _ Vista, tatto e gusto con Te falliscono, Solo con l’udito credo tutto: Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio, Nulla di più vero che il Verbo della Verità. _ Sulla Croce stava nascosta la sola Deità, Qui si nasconde anche l’umanità: Eppure le credo entrambe e le confesso, Chiedo ciò che chiese il ladro penitente. _ Non tocco, come Tommaso, le piaghe, Eppure Ti confesso come mio Dio: Fa che io Ti creda sempre di più, Che in Te abbia la speranza, e Te ami. _ O memoriale della morte del Signore, Pane vivo e vivificante gli uomini: Concedi all’anima mia di vivere di Te, E che trovi in Te ogni dolcezza. _ Pio pellicano, Signore Gesù, Me immondo, monda col tuo Sangue: Di cui una sola stilla rende salvi, E tutto il mondo libera da ogni delitto. _ Gesù, che contemplo così velato, Ti prego, sia ciò a cui tanto bramo: Che un dì contemplandoti senza veli, Sia beato per la visione della tua gloria. Amen.