[Adv] !dell'Avvento È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: per Cristo nostro Signore. Il quale Salvatore Tu hai promesso al genero umano perdute: affinché la verità del quale instruisse gli ignoranti, la santità giustificassi gli empi, la virtù aiutasse gli infermi. Mentre dunque è vicino che venga chi Tu stai per mandare, ed albeggia il giorno della nostra liberazione, in questa fede nelle tue promesse, esultiamo con pii guadi. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Nat] !di Natale v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Poiché mediante il mistero del Verbo incarnato rifulse alla nostra mente un nuovo raggio del tuo splendore, cosí che mentre visibilmente conosciamo Dio, per esso veniamo rapiti all’amore delle cose invisibili. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Epi] !dell'Epifania v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Poiché quando il tuo Unigénito apparve nella nostra natura mortale, ci riparò con la luce nuova della sua immortalità. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Quad] !della Quaresima v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che col digiuno corporale raffreni i vizii, sollevi la mente, largisci virtú e premii: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtú celesti e i beati Serafini la célebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: [Sacramento] !del Santissimo Sacramento È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: per Cristo nostro Signore. Il quale, allontanate le vane ombre delle vittime carnali, ci raccomandò il suo Corpo e Sangue in sacrificio: affinché in ogni luogo sia offerto al tuo nome, un'oblazione monda, che sola ti compiacque. Dunque in questo mistero di inscrutabile sapienza e immensa carità, non smette meravigliosamente di operare lo stesso che completò una volta sulla Croce, egli stesso che offre, ed egli stesso l'oblazione. E noi invita, resi una sola ostia con Lui, al sacro convito, nel quale si riceve Egli stesso come nostro cibo, si innova la memoria della sua passione; l'anima è ricolma di grazia; e a noi si dà il pegno della gloria futura. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, c on i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Quad5] !della Passione e della Santa Croce v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che hai procurato la salvezza del genere umano col legno della Croce: cosí che da dove venne la morte, di là risorgesse la vita, e chi col legno vinse, dal legno fosse vinto: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtú celesti e i beati Serafini la célebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: [Pasch] !di Pasqua v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor piú gloriosamente~ in questo tempo~ (sed tempore Passionis) in questa notte~ (sed octava Paschæ) in questo giorno~ in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilí la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Asc] !dell’Ascensione v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: per Cristo nostro Signore. Il quale dopo la sua resurrezione apparve manifestamente a tutti i suoi discepoli, alla cui vista salí al cielo, per farci partécipi della sua divinità. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Cord] !del Sacro Cuore di Gesù v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che hai voluto che il tuo Unigénito, pendente dalla croce, fosse trafitto dalla lancia del soldato, cosí che quel cuore aperto, sacrario della divina clemenza, effondesse su di noi torrenti di misericordia e di grazia; e che esso, che mai ha cessato di ardere d’amore per noi, fosse pace per le ànime pie e aperto rifugio di salvezza per le ànime penitenti. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Regis] !di Cristo Re, Sommo Sacerdote v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che il tuo Figlio unigénito, Gesú Cristo nostro Signore, hai consacrato con l’olio dell’esultanza: Sacerdote eterno e Re dell’universo: affinché, offrendosi egli stesso sull’altare della croce, vittima immacolata e pacífica, compisse il mistero dell’umana redenzione; e, assoggettate al suo dominio tutte le creature, consegnasse all’immensa tua Maestà un Regno eterno e universale, regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Spiritu] !dello Spirito Santo v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: per Cristo nostro Signore. Che, salito sopra tutti cieli e assiso alla tua destra * * effonde sui figli di adozione lo Spirito Santo promesso. Per la qual cosa, aperto il varco della gioia, tutto il mondo esulta. Cosí come le superne Virtú e le angeliche Potestà cantano l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Trinitate] !della SS. Trinità v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: che col Figlio tuo unigénito e con lo Spirito Santo, sei un Dio solo ed un solo Signore, non nella singolarità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Cosí che quanto per tua rivelazione crediamo della tua gloria, il medesimo sentiamo, senza distinzione, e di tuo Figlio e dello Spirito Santo. Affinché nella professione della vera e sempiterna Divinità, si adori: e la proprietà nelle persone e l’unità nell’essenza e l’uguaglianza nella maestà. La quale lodano gli Angeli e gli Arcangeli, i Cherubini e i Serafini, che non cessano ogni giorno di acclamare, dicendo ad una voce: [Maria] !della Beata Vergine Maria v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nella *Festività* della Beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepí il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesú Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtú celesti e i beati Serafini la célebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: [Joseph] !di S. Giuseppe v. E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno: noi ti glorifichiamo, ti benediciamo e solennemente ti lodiamo * * * di S. Giuseppe. Egli, uomo giusto, da te fu prescelto come Sposo della Vergine Madre di Dio, e servo saggio e fedele fu posto a capo della tua famiglia, per custodire, come padre, il tuo unico Figlio, concepito per opera dello Spirito Santo, Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore. A te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell'inno di lode: [Apostolis] !degli Apostoli v. E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza innalzare a te, Signore, la nostra preghiera. Ti supplichiamo, Pastore eterno: non abbandonare il tuo gregge, ma per mezzo dei tuoi Santi Apostoli custodiscilo e proteggilo sempre. Continui ad essere governato da quelli che tu stesso hai eletto vicari dell'opera tua, e hai costituito pastori. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria: [Communis] !Comune v. E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore. A te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell'inno di lode: [Defunctorum] !dei Defunti v. E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. In lui rifulse a noi la speranza della beata risurrezione: e se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consoli la promessa dell'immortalità futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata: e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria: [Sanctis] !di Tutti i Santi e dei Ss. Patroni E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno: che sei glorificato nell'assemblea dei sAnti, e coronando i loro meriti, coroni i tuoi doni: che ci presenti sia con la loro frequentazione un esempio, sia con la loro comunione un consorzio, sia con la loro intercessione un sussidio: di mondo che avendo tanto grande nube di testimoni posta sopra, corriamo tramite la pazienza alla lotta a noi preposta, e con loro otteniamo la corona incorruttibile della gloria. Per Gesù Cristo nostro Signore, per il cui sangue viene a noi amministrato l'ingresso al regno eterno. Per mezzo di Lui la tua maestà lodano tremebondi gli Angeli, ed ogni coro degli spiriti celesti concelebra in associate esultazione. Con i quali, ti preghiamo di permettere che si aggiungano le nostre voci, che dicono in supplice confessione: [Dedicatione] !nella dedicazione di una chiesa E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno: che come elargitore di tutti i beni abiti quasta casa di preghiera, chje abbiamo edificato, e santifichi con incessabile operazione la Chiesa, che hai fondato Tu stesso. Infatti questa è veramente una casa di preghiera, adombrata da edifici visibili, tempio dell'abitazione della tua gloria, sede della verità immutabile, santuario della carità eterna. Questa è la vera arca, che ci conduce al porto della salvezza, strappati dal diluvio del mondo. Questa è la diletta ed unica sposa, che Cristo acquisì col suo sangue, che vivificò col suo Spirito, nel cui seno siamo rinati per la tua grazia, siamo nutriti col latte della parola, confortati col pane della vita, e ristorati dai sussidi della tua misericordia . Questa milita fedelmente sulla terra, coll'aiuto dello Sposo, e trionfa nel cielo, coronata da Egli stesso. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Baptista] !di S. Giovanni Battista E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno: e lodare insieme la tua magnificenza nel beato Giovanni Battista il Precursore, qui percepì la voce della Madre del Signore non ancora nato, ed ancora chiuso nel grembo, con una profetica esultazione, significò l'avvento della salvezza umana. Che concepito tolse la sterelità della madre, nato sciolse la lingua del padre, e solo di tutti i profeti mostrò il Redentore del mondo, che preannunziò. E affinché la natura delle acque ottenesse l'effetto della sacra purificazione, per quelli che dovevano essere santificati del Giordano che scorreva, lavò con in battesimo lo stesso autore del battesimo. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: [Chrismatis] !Propria E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, supplicare umilmente la tua clemenza, affinché tu confirmi il crisma creato in un sacramento di perfetta salvezza e vita per coloro che saranno rinnovati con il battesimo di lavacro spirituale ; affinché, infusa la santificazione dell'unzione, assorbita la corruzione della prima nascita, il santo tempio di ciascuno profumi dell'odore di innocenza di una vita accettabile ; affinché secondo il sacramento di tua costituzione, irrorati con un onore regio, sacerdotale e profetico, si vestano con l'indumento di un dono incorrotto: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtú celesti e i beati Serafini la célebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: [C-common] v. Uniti in una stessa comunione veneriamo anzitutto la memoria della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo: [C-Nat] !Nel Natale del Signore e per l'Ottava si dice: v. Uniti in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo nel quale l’intemerata verginità della beata Maria diede a questo mondo il Salvatore; e veneriamo anzitutto la memoria della stessa gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo nostro Dio e Signore Gesù Cristo: [C-Epi] !Nell'Epifania del Signore e per l'Ottava si dice: v. Uniti in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo nel quale il tuo Unigenito, a Te coeterno nella tua gloria, apparve con la stessa nostra carne visibilmente corporeo; e veneriamo anzitutto la memoria della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo nostro Dio e Signore Gesù Cristo: [C-Pasc] !Dal Sabato santo fino al Sabato in Albis si dice: v. Uniti in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo della Resurrezione corporea del Signore nostro Gesù Cristo; e veneriamo anzitutto la memoria della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo nostro Dio e Signore Gesù Cristo: [C-Asc] !Nell'Ascensione del Signore e per l'Ottava si dice: v. Uniti in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo nel quale il Signore nostro, Unigenito tuo Figlio, collocò nello splendore della tua gloria la fragile nostra natura a sé unita; e veneriamo anzitutto la memoria della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo nostro Dio e Signore Gesù Cristo: [C-Pent] !Dalla Vigilia di Pentecoste fino al Sabato seguente incluso si dice: v. Uniti in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo della Pentecoste, nel quale lo Spirito Santo apparve agli apostoli in molte lingue di fuoco; e veneriamo anzitutto la memoria della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo: [H-Pent] !Dal Sabato santo fino al Sabato in Albis incl. e dalla Vigilia di Pentecoste fino al Sabato seguente incluso si aggiunge: che a Te rivolgiamo per coloro che Ti sei degnato di rigenerare con l’acqua e con lo Spirito Santo, concedendo loro la remissione di tutti i peccati; [C-common1962] v. Uniti in comunione e venerando anche la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Genitrice del nostro Dio e Signore Gesú Cristo e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, [C-Nat1962] !Nel Natale del Signore e per l'Ottava si dice: v. Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo nel quale l’intemerata verginità della Beata Maria generò a questo mondo il Salvatore: di piú veneriamo la memoria, anzitutto della medesima gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesú Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, [C-Epi1962] !Nell'Epifania del Signore si dice: v. Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo in cui il tuo Unigénito, a Te coeterno nella tua gloria, apparve visibilmente uomo nella realtà della nostra carne: di piú veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesú Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, [C-Pasc1962] !Dal Sabato santo fino al Sabato in Albis si dice: v. Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo ella resurrezione secondo la carne di nostro Signore Gesú Cristo: di piú veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesú Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, [C-Asc1962] !Nell'Ascensione del Signore si dice: v. Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo in cui nostro Signore, Figlio tuo unigénito, collocò alla destra della tua gloria l’assunta natura della nostra umanità: di piú veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesú Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, [C-Pent1962] !Dalla Vigilia di Pentecoste fino al Sabato seguente incluso si dice: v. Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo della Pentecoste, nel quale lo Spírito Santo apparve agli Apostoli in molte lingue: di piú veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesú Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine,