[Rank] Sabbato infra Hebdomadam III in Quadragesima;;Feria major;;2 [Rule] no Gloria Suffragium=Sanctorum;Vivis;; Super popul [Introitus] !Ps 5:2-3. v. Signore, ascolta le mie parole, bada alle mie grida; senti il mio gèmito supplichevole, o mio Re e mio Dio. !Ps 5:4 Fin dal mattino, o Signore, mi presento a te e sto in attesa. &Gloria v. Signore, ascolta le mie parole, bada alle mie grida; senti il mio gèmito supplichevole, o mio Re e mio Dio. [Oratio] Ti preghiamo, o Dio onnipotente, concedi, che quanti con la mortificazione della carne si astengono dai cibi, col fare il bene si astengano dalla colpa. $Per Dominum [Lectio] Dal libro del profeta Daniele. !Dan 9:15-17, 19-30, 33-62 In quei giorni dimorava in Babilonia un uomo chiamato Ioachim. Egli aveva sposato una donna chiamata Susanna, figlia di Elcia, bellissima e timorata di Dio, avendo i suoi genitori, che erano giusti, educata la figliuola secondo la legge di Mosè. Ioachim era molto ricco; aveva accanto alla sua casa un giardino, e da lui andavano in gran numero i Giudei, perché egli era il più ragguardevole di tutti. Or in quell'anno erano stati eletti giudici del popolo due anziani, di quelli dei quali disse il Signore: «L'iniquità, in Babilonia, è venuta da anziani giudici, che si reputavano rettori del popolo». Questi frequentavano la casa di Ioachim, e tutti quelli che avevano delle liti andavano da loro. Quando la gente, verso mezzogiorno, se ne andava, Susanna soleva andare a passeggiare nel giardino di suo marito. I due vecchi, standola a guardare ogni giorno quando andava a passeggio, concepirono per lei un'ardente passione, persero il lume dell'intelletto, chiusero gli occhi per non vedere il cielo e per non ricordarsi dei suoi severi giudizi. Or avvenne che mentre essi stavano ad aspettare il giorno più adatto, Susanna entrò secondo il solito con due sole ancelle nel giardino per fare un bagno, poiché faceva caldo. Li non restarono che i due anziani, nascosti, a contemplarla. Susanna disse alle ancelle: «Dopo avermi portato l'unguento e i profumi, chiudete le porte del giardino, perché possa fare il bagno». Partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio e corsero da lei, e dissero: «Ecco, le porte del giardino son chiuse; nessuno ci vede, noi ardiamo del desiderio di te, acconsenti, e abbandonati ai nostri desideri. Se ricusi, noi renderemo testimonianza contro di te che con te c'era un giovane, e che per questo avevi mandate via le ancelle». Susanna sospirò e disse: «Per me non vi è via di scampo: se faccio questo, per me è morte, se non lo faccio non potrò scampare dalle vostre mani. Ma per me è meglio cadere nelle mani vostre senza aver fatto il male, che peccare nel cospetto del Signore». Allora Susanna diede un gran grido, ed anche i due anziani alzarono la voce contro di lei. Uno corse alle porte del giardino e le aprì. I servitori di casa, avendo sentito rumore nel giardino, vi accorsero per la porta interna, per veder che fosse accaduto. Sentito quanto dicevano gli anziani, i servi restarono pieni di vergogna, perché tal cosa non era mai stata detta di Susanna. I! giorno dopo, tutto il popolo si adunò nella casa di Ioachim, marito di Susanna, e vi andarono anche i due anziani, pieni di cattive intenzioni contro Susanna, per farla morire. Essi dissero alla presenza del popolo: «Mandate a chiamare Susanna, figlia d'Elda, moglie di Ioachim». Mandarono subito a chiamarla, ed essa venne coi suoi genitori, coi figliuoli e con tutti i suoi parenti. I suoi, e quanti la conoscevano, piangevano; ma i due anziani, levatisi in mezzo al popolo, posero le mani sul capo di lei. Essa piangendo, alzò gli occhi al cielo, col cuore pieno di fiducia nel Signore. Gli anziani dissero: «Mentre noi passeggiavamo soli nel giardino, costei venne con due ancelle, fece chiudere le porte del giardino e licenziò le ancelle. Allora le si accostò un giovane, che era nascosto, e peccò con lei. Noi, essendo in un angolo del giardino, vedendo quell'iniquità, corremmo verso di loro e li vedemmo peccare. Il giovane non lo potemmo prendere, perché, essendo più forte di noi, aprì le porte e scappò. Prendemmo allora lei, e la interrogammo chi fosse il giovane; ma non ce lo volle dire. Di ciò noi siamo testimoni». La moltitudine prestò loro fede, perché erano anziani e giudici del popolo, e la condannarono a morte. Allora Susanna esclamò ad alta voce, e disse: «O Dio eterno, Tu che conosci le cose occulte, e sai le cose prima che avvengano, Tu sai che essi han detto falsa testimonianza contro di me; ed ecco io muoio non avendo fatto nulla di ciò che essi hanno inventato contro di me». II Signore ascoltò la sua preghiera. Mentre Susanna era condotta al supplizio, il Signore suscitò lo Spirito santo in un tenero giovinetto chiamato Daniele, il quale gridò ad alta voce: «Io non c'entro col sangue di lei!». Rivoltosi a lui tutto il popolo disse: «Che vorresti dire con le tue parole?». E Daniele, stando in mezzo ad essi, disse: «Siete così stolti, o figli d'Israele, da condannare una figlia d'Israele, senza esaminare, senza appurare la verità? Rifate il processo; perché essi han resa falsa testimonianza contro di lei». II popolo tornò subito indietro. Daniele disse ad essi: «Separateli l'uno dall'altro ed io li esaminerò». Separati che furono l'uno dall'altro ne chiamò uno e gli disse: «O invecchiato nel male, or cadono su di te i peccati che hai fatti per l'addietro, dando sentenze ingiuste, opprimendo gli innocenti e liberando i malvagi, mentre il Signore ha detto: “Non ucciderai l'innocente e il giusto”. Dunque, se tu l'hai veduta, di', sotto qual pianta li hai veduti parlare insieme?». L'altro rispose: «Sotto un lentisco». E Daniele a lui: «Senza dubbio tu hai mentito a tua rovina: infatti l'Angelo di Dio ha già da lui ricevuta la sentenza di dividerti pel mezzo». Rimandato questo, fece venir l'altro, e gli disse: «Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore. Cosi voi facevate alle figliuole d'Israele, e queste, per paura, parlavano con voi; ma una figliuola di Giuda non ha potuto soffrire la vostra iniquità. Or dunque, dimmi, sotto quale albero li hai sorpresi a discorrere insieme?». L'altro rispose: «Sotto un leccio». E Daniele a lui: «Senza dubbio anche tu hai mentito per tua rovina: già ti aspetta con la spada l'Angelo del Signore per tagliarti per mezzo e cosi vi farà morire». Allora tutta l'adunanza diede in un gran grido e benedisse Dio, il quale salva coloro che sperano in lui. Poi insorti contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca d'aver detto falsa testimonianza, fecero ad essi il male che avevano fatto al prossimo, e, applicando la legge di Mosè, li fecero morire. Cosi in quel giorno fu salvato il sangue innocente. [Graduale] !Ps 22:4 Quand'anche fossi per funerea valle non temo alcun male, perché Tu, o Signore, sei con me. V. La tua verga e il tuo vincastro; ecco i miei conforti. [Evangelium] Seguito ++ del Santo Vangelo secondo Giovanni. !Joann 8:1-11 In quel tempo Gesù se n'andò al monte degli Ulivi. Ma sul far del giorno tornò di nuovo nel tempio, e tutto il popolo accorse a lui ed egli, sedutosi, l'ammaestrava. Allora gli Scribi ed i Farisei gli condussero una donna colta in adulterio e, postala in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Or Mosè nella legge ci ha comandato di uccidere a colpi di pietra tali donne; e tu che ne dici?». E dicevan questo per metterlo alla prova e per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito in terra. E siccome continuavano ad interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli contro di lei la prima pietra». E di nuovo chinatosi, seguitò a scrivere in terra. Ma quelli udito ciò, uno dopo l'altro se ne andarono tutti, cominciando dai più vecchi, e Gesù restò solo con la donna là in mezzo. Allora, Gesù, alzatosi, le disse: « Dove sono, o donna, quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Nemmeno io ti condannerò: va' e d'ora in poi non peccare più». [Offertorium] !Ps 118:133. Dirigi i miei passi secondo la tua parola, o Signore, e non lasciarmi dominare da vizio alcuno. [Secreta] Ti supplichiamo, o Dio onnipotente, di concederci che l'offerta di questo sacrificio purifichi ognor più la nostra fragilità da ogni male e la fortifichi. $Per Dominum [Communio] !Joann 8:10, 11 Nessuno ti ha condannato, o donna? “Nessuno, Signore” Neppure io ti condannerò; va' e non peccare più. [Postcommunio] Fa', o Signore, che veniamo annoverati fra le membra di Colui, del cui Corpo e Sangue siamo fatti partecipi: $Qui tecum [Super populum] !Orazione sul popolo. v. Preghiamo. v. Inchinatevi davanti a Dio. v. Stendi, o Signore, la destra sui tuoi fedeli in celeste aiuto; affinché essi ti cerchino con tutto il cuore e ottengano quanto rettamente domandano. $Per Dominum