[Rank] Feria Quinta in Coena Domini;;Feria privilegiata Duplex I classis;;7 [Rule] Gloria Credo Prefatio=Quad5 Communicantes Post Missam [Introitus] !Gal 6:14. v. Quanto a noi non sia mai che ci gloriamo d'altro se non della croce del Signor nostro Gesù Cristo; in Lui è la salvezza, la vita e la resurrezione nostra; per mezzo suo siamo stati salvati e liberati. !Ps 66:2 Dio abbia pietà di noi e ci benedica; faccia splendere su di noi il suo sguardo e ci usi pietà. v. Quanto a noi non sia mai che ci gloriamo d'altro se non della croce del Signor nostro Gesù Cristo; in Lui è la salvezza, la vita e la resurrezione nostra; per mezzo suo siamo stati salvati e liberati. [Oratio] Dio, da cui Giuda ricevette il castigo del suo delitto e il ladrone il premio del suo pentimento, fa a noi sentire l'effetto della tua pietà, affinché, come nella sua Passione Gesù Cristo Signor nostro diede all'uno e all'altro il dovuto trattamento, cosi tolte da noi le aberrazioni dell'uomo vecchio, ci dia la grazia della sua risurrezione. $Qui tecum [Lectio] Lettura del'Epistola del B. Paolo Apostolo ai Corinzi. !1 Cor 11:20-32. Fratelli; quando vi adunate in sacra adunanza, non vi comportate come chi deve prepararsi a mangiare la Cena del Signore, poiché  ciascuno  pensa  a consumare la propria cena tanto che uno patisce la fame e l'altro si ubriaca. Ma non avete le vostre case per mangiare e bere? O avete in disprezzo l'assemblea di Dio e desiderate far arrossire coloro che non hanno nulla? Che " devo dirvi? forse lodarvi? In questo certamente no, Quello infatti che io vi ho insegnato me l'ha comunicato il Signore, e cioè: II Signore Gesù la notte in cui fu tradito, prese il pane e, dopo aver reso le grazie a Dio [di qui il nome di «Eucaristia»], lo spezzò e disse: «Prendete e mangiate: questo è il mio Corpo, che sarà dato a morte per voi; fate questo in memoria di me». E similmente, dopo aver cenato, prese anche il Calice, dicendo: «Questo Calice è il nuovo Patto nel mio Sangue: fate questo tutte le volte che ne berrete in mio ricordo», Quindi ogni qualvolta mangerete questo Pane e berrete questo Calice annunzierete la morte del Signore, finché Egli non venga [per il Giudizio]. Chiunque dunque mangerà questo Pane o berrà il Calice del Signore indegnamente sarà reo del Sangue e del Corpo del Signore. Ognuno pertanto esamini se stesso e poi mangi di quel Pane e beva di quel Calice; perché chi ne mangia e ne beve indegnamente, non pensando che quello è il Corpo del Signore, mangia e beve la sua condanna. -Ecco perché tra voi ci sono molti malati e deboli [spiritualmente], e parecchi ne muoiono. Se ci esaminassimo bene da noi stessi, non saremmo condannati; invece se siamo giudicati dal Signore, Egli deve castigarci [con castighi materiali] per non condannarci col mondo [ma per farci ravvedere]. [Graduale] !Phil 2:8-9 Il Cristo si è fatto per noi obbediente fino alla morte e morte di croce. V. Perciò Dio lo ha esaltato e gli ha dato un nome, che è sopra ogni altro nome. [Evangelium] Séguito ++ del S. Vangelo secondo Giovanni. !Joann 13:1-15 Prima della festa di Pasqua, Gesù sapendo che per lui era venuta l'ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine: e fatta la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figliuolo di Simone Iscariota, il disegno di tradirlo: sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani, e ch'era venuto da Dio e a Dio se ne tornava: si leva da tavola, depone il mantello e, preso un asciugatoio, se Io cinge. Poi versa dell'acqua nel bacino, e si mette a lavare i piedi ai discepoli e a rasciugarli con l'asciugatoio. Viene dunque a Simon Pietro; e Pietro gli dice: Signore, tu lavare i piedi a me? Gesù gli rispose: «Quel che io faccio, tu adesso non lo sai; ma lo capirai dopo». Pietro gli dice: Tu non mi laverai i piedi, mai! E Gesù gli risponde: «Se io non ti laverò, non avrai parte con me». E Simon Pietro gli dice: Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo! E Gesù gli dice : «Chi è stato lavato, non ha bisogno di lavarsi, se non i piedi, ma è interamente mondo. E voi siete mondi, ma non tutti». Siccome sapeva chi era colui che l'avrebbe tradito, per questo disse: «Non tutti siete mondi». Come dunque ebbe loro lavato i piedi, ed ebbe ripreso il mantello, rimessosi a tavola, disse loro: « Lo capite quel che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. Orbene, se io, che sono il Signore e il Maestro , vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi l'uno all'altro. Poiché vi ho dato un esempio, affinché cosi come ho fatto io, facciate anche voi». [Offertorium] !Ps 117:16 et 17. La destra del Signore ha mostrato la sua potenza; la destra del Signore mi ha esaltato: non morrò, ma vivrò e narrerò le opere del Signore. [Secreta] O Signore santo, Padre onnipotente, eterno Dio, ti renda accetto questo nostro sacrificio quegli stesso, che con l'odierna istituzione insegnò ai suoi discepoli di offrirlo in sua memoria, Gesù Cristo, Figlio tuo, Signore nostro; il quale con te vive e regna. $Qui tecum [Communicantes] Uniti in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo nel quale nostro Signore Gesù Cristo fu consegnato per noi; e veneriamo anzitutto la memoria della stessa gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo nostro Dio e Signore Gesù Cristo: e di quella dei tuoi beati Apostoli e Martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio, Cipriano, Lorenzo, Crisógono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i tuoi Santi; per i meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa siamo assistiti dall'aiuto della tua protezione. (Congiunge le mani) Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen. _ _ ! tiene le mani allargate sulle offerte Ti preghiamo, dunque, o Signore, di accettare placato questa offerta di noi tuoi servi e di tutta la tua famiglia, che ti offriamo per il giorno in cui nostro Signore Gesù Cristo affidò ai suoi discepoli di celebrare i misteri del Corpo e del Sangue: ti preghiamo, o Signore, fa che i nostri giorni scorrano nella tua pace e che noi veniamo liberati dall’eterna dannazione e annoverati nel gregge dei tuoi eletti. (Congiunge le mani) Per Cristo nostro Signore. Amen. _ _ La quale offerta Tu, o Dio, dégnati, te ne supplichiamo, di rendere in tutto e per tutto (fa tre segni di croce sopra le offerte) bene + detta, ascrit + ta, ratifi + cata, ragionevole e accettabile (fa un segno di croce sull'ostia) affinché diventi per noi il Cor + po (e uno sul calice) e il San + gue del tuo dilettissimo Figlio (congiunge le mani) nostro Signore Gesù Cristo. _ _ Il Quale nella vigilia della Passione, cioè oggi, prende l'ostia) preso del pane nelle sue sante e venerabili mani (alza gli occhi al cielo), alzati gli occhi al cielo, a Te Dio Padre suo onnipotente (china il capo) rendendoti grazie, (fa un segno di croce sull'ostia) lo bene + disse, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: Prendete e mangiatene tutti: [Communio] !Joann 13:12, 13 et 15. Il Signore Gesù, come ebbe cenato con i suoi discepoli, lavò loro i piedi, e disse: comprendete quel che io, Signore e maestro ho fatto a voi? Io vi ho dato l'esempio, perché cosi facciate anche voi. [Postcommunio] O Signore Dio nostro, ristorati da questi vitali alimenti, concedici di conseguire, col dono della tua immortalità, ciò che celebriamo durante la nostra vita mortale. $Per Dominum [Post Missam] !!Pange Lingua ! Missa expleta, statim proceditur ad~ ! solemnem translationem et repositionem ~ ! Sacramenti, quod ad Communionem sequenti~ ! die faciendam in pyxide asservatur. _ ! Pro solemni Sacramenti repositione~ ! paretur locus aptus in aliquo sacello vel altari~ ! ecclesiæ, ac decenter, quoad fieri potest,~ ! ornetur velis et luminaribus; atque, servatis~ ! Sacræ Rituum Congregationis decretis~ ! de vitandis vel tollendis abusibus in hoc~ ! loco parando, plane commendatur severitas~ ! quæ liturgiæ horum dierum convenit. _ ! In translatione et repositione vero~ ! Sacramenti proceditur hoc modo:~ ! Accenduntur intorticia, et fit processio~ ! more solito.~ ! Si haberi potest, alius subdiaconus paratus~ ! ferat crucem; secus unus ex clericis vel~ ! ministrantibus.~ ! Celebrans, stans ante altare, imponit~ ! incensum in duobus thuribulis, absque~ ! benedictione. Deinde, in medio genuflexus, ter~ ! incensat Sacramentum.~ ! Tune assumit velum humerale albi~ ! coloris, et ascendens altare in medio, facta~ ! genuflexione, stans, accipit pyxidem, quam~ ! diaconus ei porrigit, et extremitatibus veli~ ! cooperit.~ ! Deinde, de altari descendens, procedit~ ! sub baldachino, duobus acolythis, vel~ ! ministrantibus, Sacramentum continue~ ! incensantibus, usque ad locum paratum.~ ! Ministri sacri, vel ministrantes, comitantur~ ! celebrantem, a dextris et a sinistris~ ! procedentes.~ ! Dum fit processio, cantatur hymnus Pange,~ ! lingua, gloriosi Corporis mysterium,~ ! usque ad verba Tantum ergo; si vero opus~ ! sit, idem hymnus repetitur. v. Canta, o lingua, il mistero del Corpo glorioso e del Sangue prezioso, che in prezzo del mondo ha versato il frutto d'un seno generoso il Re delle genti. _ Dato a noi e nato per noi da intatta Vergine, dopo d'esser vissuto nel mondo e sparso il seme della parola, chiuse la fine del suo pellegrinaggio con una meravigliosa istituzione. _ Nella notte dell'ultima cena, sedendo a mensa coi fratelli, pienamente osservata la legge sui cibi prescritti, al collegio dei dodici in cibo dà se stesso colle sue mani. _ Il Verbo incarnato, con una parola, di vero pane fa sua carne; e il vino diventa sangue di Cristo; e se i sensi ciò non comprendono, a persuadere un cuor sincero basta la sola fede. _ Quindi un tanto Sacramento prostrati veneriamo; e l'antico sacrificio ceda il posto al nuovo rito; la fede poi supplisca al difetto dei sensi. _ Al Padre e al Figlio sia lode e giubilo, salute, onore, potenza e benedizione; a Colui che procede da ambedue sia pari lode. Amen. ! Una volta arrivati al luogo designato, il diacono genuflessa riceve dal sacerdote in piedi il calice col Sacramento, e lo pone prima sull'altare, dove viene incensato dal sacerdote genuflesso, come sopra. Quindi lo ripone nella capsula. _ _ !!Denudazione dell'altare ! Poi si dicono in coro i Vespri senza canto. Finiti i quali, il sacerdote, vestito di alba e stola violacea, con i ministri denuda gli altari, leggendo l'antifona !Antifona !Ps 21:19 Ant. Si sono divise tra loro le mie vesti, e sulla mia veste [tunica] han gettato la sorte. ~(21:1) Dio, Dio mio, volgiti a me: * perché tu mi hai abbandonato? mi allontana dalla salvezza, la voce dei miei delitti. (ci si mette in ginocchio durante questa strofa) ~(21:2) Mio Dio, grido di giorno, e non mi esaudisci: * [grido] la notte, e non per mia follia. ~(21:3) Eppure tu abiti nel santuario, * o gloria d'Israele. ~(21:4) In te sperarono i padri nostri: * sperarono e tu li liberasti. ~(21:5) Gridarono a te e furono salvati: * in te sperarono, e non restarono confusi. ~(21:6) Ma io sono un verme, e non un uomo: * l'obbrobrio degli uomini, e il rifiuto della plebe. ~(21:7) Quanti mi vedono mi scherniscono, * parlottano [sogghignano] colle labbra e scuotono la testa. ~(21:8) Ha sperato nel Signore: egli lo liberi. * Lo salvi, giacché lo ama. ~(21:9) Sì, sei tu, che mi traesti dal seno, * mia speranza fin dalle poppe materne. ~(21:10) Su te fui gettato dal grembo materno: dal seno di mia madre tu sei il mio Dio. * Non ti allontanare da me, ~(21:11) Poiché la tribolazione è vicina, * poiché non c'è chi soccorra. ~(21:12) Mi hanno circondato molti giovenchi: * mi hanno accerchiato grassi tori. ~(21:13) Hanno spalancato contro di me la loro bocca, * come un leone che sbrana, e ruggisce. ~(21:14) Mi sono disciolto come acqua, * e si sono slogate le mie ossa. ~(21:15) Il mio cuore è diventato come cera, che si liquefa * in mezzo alle mie viscere. ~(21:16) Il mio vigore è inaridito come un coccio, e la mia lingua si è attaccata al mio palato, * e mi hai condotto nella polvere della morte. ~(21:17) Poiché numerosi cani mi han circondato: * un concilio di maligni mi ha accerchiato. ~(21:18) Hanno forato le mie mani e i miei piedi: * hanno contato tutte le mie ossa. ~(21:19) Essi poi mi hanno guardato e osservato attentamente. * Si sono divise tra loro le mie vesti, e sulla mia veste [tunica] han gettato la sorte. ~(21:20) Ma tu, o Signore, non allontanar da me il tuo soccorso: * accorri in mia difesa. ~(21:21) Libera dalla spada, o Dio, la mia anima: * e dalla violenza del cane [poiché è] la mia unica. ~(21:22) Salvami dalle fauci del leone, * e la mia debolezza dalle corna degli unicorni. ~(21:23) Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, * in mezzo alla Chiesa ti loderò. ~(21:24) O voi, che temete il Signore, lodatelo: * o intera discendenza di Giacobbe, glorificatelo. ~(21:25) Lo tema tutta la stirpe d'Israele, * perché non disdegnò, né disprezzò la supplica del povero: ~(21:26) Né rivolse da me la sua faccia * e quando alzai a lui le mie grida mi esaudì. ~(21:27) Da te la mia lode nella grande Chiesa, * scioglierò i miei voti in presenza di coloro che lo temono. ~(21:28) I poveri mangeranno, e saranno saziati e loderanno il Signore quei che lo cercano: * vivranno i loro cuori in eterno. ~(21:29) Si ricorderanno e si convertiranno al Signore * tutti i confini della terra: ~(21:30) E adoranti al suo cospetto, * tutte quante le famiglie delle genti. ~(21:31) Poiché del Signore è il regno, * ed egli dominerà sulle genti. ~(21:32) Tutti i potenti della terra hanno mangiato e hanno adorato; * dinanzi a lui si prostreranno tutti quelli che scendono nella terra. ~(21:33) E l'anima mia vivrà per lui, * e la mia stirpe a lui servirà. ~(21:34) Sarà annunziata al Signore la generazione avvenire, * e i cieli annunzieranno la giustizia di lui al popolo che nascerà, e che il Signore ha creato. Ant. Si sono divise tra loro le mie vesti, e sulla mia veste [tunica] hanno gettato la sorte. _ _ !!Lavanda dei piedi ! Dopo la spogliazione degli altari, all'ora fissata, fatto un segnale con la tavoletta, si radunano i chierici per fare il Mandato. Il prelato o superiore sopra l'amitto e l'alba si veste di stola e piviale violacei, e nel luogo ad esso deputato, col il diacono che lo serve (che lo assiste con il suddiacono ed è vestito come nella Messa con paramenti bianchi) impone l'incenso nel turibolo. Quindi il diacono tenendo l'evangelario davanti al petto e genuflesso davanti al superiore, richiede la benedizione: ricevutala, con tue accoliti attorno con le candele accese ed il suddiacono che tiene il libro, segna il libro e lo incesa e canto come di costume il Vangelo. &DominusVobiscum @:Evangelium ! Una volta finito, il suddiacono porta il libro aperto al superiore perché lo baci e il diacono lo incesa come solito. Poi il superiore si toglie il piviale e per mezzo del diacono e del suddiacono si cinge con un panno e così cinto, assistito dai medesimi diacono e suddiacono, va a lavare i piedi, e disposti per ordini quelli che vanno lavati, mentre i chierici porgono un catino e l'acqua, mentre il suddiacono tiene il piede destro di ciascuno, genuflettendo davanti a ciascuno, lava il loro piede, lo asciuga e lo bacia, mentre il diacono fornisce un panno per asciugarlo. Ed intanto si cantano le seguenti. _ _ !Antifona !Ps 13:34. v. Un nuovo precetto vi do: che vi amiate a vicenda, come io ho amato voi, dice il Signore. !Ps 118:1. Beati quanti sono di condotta immacolata; che vivono nella legge del Signore. v. Un nuovo precetto vi do: che vi amiate a vicenda, come io ho amato voi, dice il Signore. _ _ !Antifona !Ps 13:4, 5 et 15. v. Levatosi da tavola, il Signore mise dell'acqua in un bacino; e prese a lavare i piedi dei suoi discepoli; questo esempio diede a loro. !Ps 47:2. Grande è il Signore e di ogni lode degno nella città del nostro Dio, sul suo santo monte. v. Levatosi da tavola, il Signore mise dell'acqua in un bacino; e prese a lavare i piedi dei suoi discepoli; questo esempio diede a loro. _ _ !Antifona !Ps 13:12, 13 et 15. v. Il Signore Gesù, dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli, disse loro: Capite che vi ho fatto io, Signore e Maestro? Vi ho dato l'esempio perché così anche voi facciate. !Ps 84:2. Signore, hai benedetto la tua terra. liberasti Giacobbe dalla schiavitù. v. Il Signore Gesù, dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli, disse loro: Capite che vi ho fatto io, Signore e Maestro? Vi ho dato l'esempio perché così anche voi facciate. _ _ !Antifona !Ps 13:6-7 et 8. v. O Signore, a me tu lavi i piedi? Rispose Gesù a Pietro: Se non ti laverò i piedi non avrai parte con me. V. Venne dunque a Simon Pietro, e Pietro gli disse: v. Signore, a me tu lavi i piedi? Rispose Gesù a Pietro: Se non ti laverò i piedi non avrai parte con me. V. Ora non sai ciò che io faccio, lo saprai poi. v. Signore, a me tu lavi i piedi? Rispose Gesù a Pietro: Se non ti laverò i piedi non avrai parte con me. _ _ !Antifona. v. Se io, vostro Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, quanto più dovrete lavarveli a vicenda? !Ps 48:2 Genti tutte, udite; porgete l'orecchio, abitatori tutti della terra. v. Se io, vostro Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, quanto più dovrete lavarveli a vicenda? _ _ !Antifona !Ps 13:35. v. Da ciò capiranno tutti che siete miei discepoli, se vi amerete a vicenda. V. Disse Gesù ai suoi discepoli: v. Da ciò capiranno tutti che siete miei discepoli, se vi amerete a vicenda. _ _ !Antifona !Ps 13:13 v. Restino in voi queste tre cose: fede, speranza e carità; di queste la carità è la maggiore. V. Rimangono ora la fede, la speranza, la carità, queste tre virtù; la più grande di esse è la carità. v. Restino in voi queste tre cose: fede, speranza e carità; di queste la carità è la maggiore. _ _ !Antifona. v. Sia benedetta la Santa Trinità e Unità indivisa: celebriamo le sue lodi poiché ci ha concesso la sua misericordia. V. Benediciamo il Padre, il Figlio con lo Spirito Santo. !Ps 83:2-3. Quanto sono amabili, o Signore degli eserciti, i tuoi tabernacoli: la mia anima viene meno e brama di entrare nell’abitazione del Signore. v. Sia benedetta la Santa Trinità e Unità indivisa: celebriamo le sue lodi poiché ci ha concesso la sua misericordia. _ _ !Antifona. !1 Joann. 2; 3; 4. v. Dov'è carità ed amore, lì è Dio. V. L’amore di Cristo ci riunì in un solo corpo. V. Esultiamo e  rallegriamoci in Lui. V. Temiamo ed amiamo il Dio vivo. V. E amiamoci con cuore sincero. v. Dov'è carità ed amore, lì è Dio. V. Allora se ci uniamo tutti insieme, badiamo di non essere, divisi di cuore. V. Cessino le maligne contese, cessino le liti. V. E in mezzo a noi ci sia il Cristo Dio. v. Dov'è carità ed amore, lì è Dio. V. In un coi beati possiamo noi vedere nella gloria il volto tuo, o Cristo Dio. V. Vero ed immenso gaudio. V. Per gli infiniti secoli dei secoli. Amen. _ _ ! Dopo la lavanda, il superiore o colui che lava i piedi, si lava le mani, e si asciuga con un altro panno: quindi ritorno al posto dove era prende il piviale ed in piedi a capo scoperto dice: _ $Pater noster V. Tu, o Signore, ordinasti che i tuoi comandi, R. Siano bene eseguiti. V. Tu lavasti i piedi dei tuoi discepoli. R. Non aver in dispregio le opere delle tue mani. V. Esaudisci, o Signore, la mia preghiera. R. Il mio grido salga sino a te. V. Il Signore sia con voi. R. E con lo spirito tuo. v. Preghiamo. Noi ti preghiamo, o Signore, a favorire gli umili doveri della nostra servitù, e giacché tu ti sei degnato di lavare i piedi dei tuoi discepoli, non rigettare le opere delle tue mani, che ci comandasti di imitare; affinché, come qui da noi e a noi scambievolmente si lavano le esteriori sozzure, così da te siano lavate tutte le macchie interne dei nostri peccati. Il che ti degnerai di concederci tu stesso che vivi e regni Dio per tutti ì secoli dei secoli. R. Amen.