[Rank] Sabbato Sancto;;Feria privilegiata Duplex I classis;;7 [Rule] Full text Prefatio=Pasch; [Prelude] !!Benedizione del fuoco ! Tutto cosi disposto, il celebrante procede alla benedizione del nuovo fuoco, cantando col tono feriale: &DominusVobiscum v. Preghiamo. O Dio, che per mezzo del tuo Figlio, pietra angolare, procurasti ai fedeli il fuoco del tuo splendore, + santifica questo novello fuoco, estratto dalla pietra e destinato ai nostri usi; fa che attraverso queste feste pasquali siamo accesi di celesti desideri, onde possiamo giungere con animo puro alle feste dell'eterna luce. Per lo stesso Cristo nostro Signore. R. Amen. ! Poi asperge il fuoco tre volte in silenzio. ! Celebrante asperge con l'acqua benedetta per tre volte il fuoco, e lo Incensa. Indi un accolito porta il grande CERO PASQUALE dinnanzi al Celebrante, che vi incide con uno stiletto: una Croce, le lettere A e O (alfa e omega, prima ed ultima lettera dell'alfabeto greco) e la data dell'anno corrente (Gesù è il padrone dei secoli. Principio e Fine di ogni cosa), in questo modo:Compiendo questo rito dice: _ _ !! Benedizione del Cero pasquale r. Cristo ieri e oggi, (incidendo l'asta verticale della croce) r. Principio e Fine, (incidendo l'asta trasversale) r. Alfa (incidendo la lettera Α) r. ed Omega; (incidendo la lettera Ω) r. Suoi sono i tempi (incidendo il primo numero dell'anno) r. ed i secoli. (incidendo il secondo) r. A Lui gloria e potere (incidendo il terzo) r. per tutti i secoli dell'eternità. Amen. (incidendo il quarto) _ ! Indi nei cinque punti della Croce il Celebrante infigge altrettanti grani di incenso (a ricordo delle cinque Piaghe del Cristo), dicendo: r. Per le sue sante piaghe r. gloriose r. ci custodisca r. e ci conservi r. il Cristo Signore. Amen. _ ! Con una piccola candela, accesa al nuovo fuoco, il Celebrante accende il grande Cero, dicendo: v. La luce di Cristo, che glorioso risorge, dissipi le tenebre del cuore e della mente. ! Quindi benedice il Cero: &DominusVobiscum v. Preghiamo. Ti supplichiamo, o Dio onnipotente : venga copiosa l'effusione della tua benedizione + su questo cero acceso, e accendi, o invisibile rigeneratore, la luce che deve illuminare questa notte, affinché non solo il sacrificio offerto in questa notte splenda della tua arcana luce, ma ovunque sia recato il mistero di questa benedizione, siano sventate le astuzie della malizia diabolica, e trionfi la potenza della maestà tua. Per nostro Signore Gesù Cristo. R. Amen. _ ! Si spengono intanto le luci in chiesa. _ _ !! Processione solenne ! Portando il Cero acceso, il Diacono entra processionalmente in Chiesa, seguito dal Clero e dai fedeli, che tengono in mano una candela spenta (come ancora spente devono essere tutte le luci della Chiesa). Appena in Chiesa, il Diacono, elevando il Cero benedetto canta, mentre tutti genuflettono: V. Luce del Cristo! R. Siano rese grazie a Dio. V. Luce del Cristo! R. Siano rese grazie a Dio. V. Luce del Cristo! R. Siano rese grazie a Dio. ! Il Celebrante accende la propria candela. Indi la processione prosegue fino al centro della Chiesa e poi al centro del coro, ripetendo la medesima cerimonia, mentre il Clero alla seconda fermata e i Fedeli alla terza accendono la propria candela e la Chiesa viene totalmente illuminata. Il Diacono, ricevuta dal Celebrante la seguente benedizione: _ _ !! Preconio pasquale Padre, vogliate benedirmi. ! ed il sacerdote dice: Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, perché tu possa degnamente e convenientemente annunciare il suo Preconio pasquale: nel nome del Padre, del Figlio + e dello Spirito Santo. ! Il diacono risponde: Amen. _` ! e, incensati Libro e Cero, canta il giocondo ANNUNZIO della RISURREZIONE: v. Esulti ormai l'angelico coro degli Angeli: vibrino di gioia i divini misteri; risuoni la tromba sacra per la vittoria del Gran Re. S'allieti la terra irradiata dagli splendori di sì grande trionfo e, illustrata dai fulgori dell'Eterno Re, si senta libera dalla caligine del mondo intero. Si rallegri la Chiesa, nostra Madre, adornata dei raggi di tanta gran luce, ed echeggi questo tempio delle più sonore voci dei popoli. Perciò, o fratelli dilettissimi, qui presenti allo splendore mirabile di questa luce santa, vi supplico di unirvi a me per invocare la misericordia di Dio onnipotente; affinché dopo avermi accolto nel numero dei suoi Leviti, senza alcun mio merito, mi doni un raggio della sua luce e mi dia la grazia di cantare degnamente le lodi di questo Cero. Per nostro Signore Gesù Cristo Figlio suo, che con Lui vive per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito. V. In alto i cuori. R. Li abbiamo innalzati al Signore. V. Rendiamo grazie al Signore Dio nostro. R. È cosa degna e giusta. v. È veramente degno e giusto che, a voce spiegata, con tutto il cuore e con tutta la nostra anima, noi celebriamo l'invisibile Iddio, Padre onnipotente, ed il suo Figlio Unigenito Gesù Cristo, nostro Signore. Egli per noi pagò all'Eterno Padre il debito d'Adamo e con le sue sante sofferenze cancellò la pena del peccato antico. Queste infatti sono le feste pasquali, durante le quali è stato immolato il vero Agnello, dal cui sangue sono consacrate le porte dei fedeli. Questa è la notte, nella quale facesti passare a piedi asciutti il Mar Rosso ai padri nostri, i figli d'Israele, quando uscirono dall'Egitto. Questa è dunque la notte. che, mediante la colonna di fuoco, ha spazzato le tenebre dei peccati. Questa è la notte, che sottraendo ai vizi del mondo e alla caligine del peccato quanti credono in Cristo, in tutto l'orbe li rende alla grazia e li riunisce ai Santi. Questa è la notte, nella quale, rotti i vincoli della morte, Cristo vincitore sorge dagli inferi. Che a nulla sarebbe giovato il nascere, se non fossimo stati redenti. O quanto mirabile la tua bontà verso di noi! O incomprensibile forza di amore, per cui sacrificasti il Figlio per riscattare lo schiavo! O certamente necessario peccato di Adamo, cancellato dalla morte del Cristo! O felice colpa che ci procurò un tale e tanto Redentore! O notte veramente beata, che, sola, vide il tempo e l'ora, in cui il Cristo risorse dagli inferi! Di questa notte è scritto: La notte sarà illuminata come giorno; e la notte mi è luce nelle mie delizie. Pertanto la santità di questa notte cancella i delitti, purifica le colpe, ridona l'innocenza ai colpevoli, la gioia , agli afflitti; fa svanire gli odi, rimette la concordia, sottomette gli imperi. In questa notte di grazia, ricevi, o Padre santo, il sacrificio vespertino di questo incenso, che la Santa Chiesa ti presenta, per le mani dei suoi ministri, nell'offerta solenne di questo Cero, opera delle api. Ma già conosciamo la gloria di questa colonna di cera, che sta per accendere una fiamma brillante in onore di Dio. Mentre questo lume viene diviso in parti, non è tuttavia diminuito comunicandosi agli altri; è infatti alimentato dalla cera, che l'ape madre ha prodotto a formare la sostanza preziosa di questa lampada. O notte davvero felice, che ha spogliato gli Egizi per arricchire gli Ebrei; notte, nella quale il cielo è congiunto alla terra, e le cose divine sono legate alle umane! Ti preghiamo perciò, o Signore, perché questo Cero consacrato ad onore del tuo nome per dissipare le tenebre di questa notte, bruci senza sosta. La sua luce, accolta come profumo soave, si mescoli alle luci celesti. Ritrovi ancora le sue fiamme l'Astro del mattino, l'Astro che ignora il tramonto e che uscito dagli inferi brillò sereno al genere umano. Ti preghiamo dunque affinché concessa la pace dei tempi, durante questi gaudi pasquali, ti degni di reggere, governare e conservare con perenne protezione noi tuoi servi, il clero tutto, il popolo tuo devotissimo, insieme col beatissimo Papa nostro N. e col nostro Vescovo N. Volgi pure il tuo sguardo sui nostri governanti e, con ineffabile pietà e misericordia, fa convergere le loro decisioni sulle linee della giustizia e della pace, affinché dalle fatiche terrene, possano arrivare alla Patria Celeste con tutti i fedeli. - Per lo stesso nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e con Te vive e regna nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. _ _ !! Le lezioni ! Si spengono le candele. ! Terminata la preghiera, il Diacono, deposta la dalmatica bianca, riprende i paramenti violacei, e assiste il celebrante, mentre si leggono le Profezie. ! Prima lezione !Gen. 1:1-31; 2:1-2 In principio Dio creò il cielo e la terra. Or la terra era solitudine e caos, e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, ma lo Spirito di Dio si librava sopra le acque. Allora Dio disse: «Sia la luce». E luce fu. E Dio vide che la luce era buona, e separò la luce dalle tenebre. E diede il nome di Giorno alla luce e di Notte alle tenebre. Così si fece sera e poi mattina: primo giorno. Poi Dio disse: «Ci sia uno strato in mezzo alle acque, e separi le acque dalle acque». E Dio fece lo strato, e separò le acque che erano sotto da quelle che erano sopra lo strato. E così fu. E Dio chiamò Cielo lo strato. Intanto si fece sera e poi mattina: secondo giorno. Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si radunino in un solo luogo, e appaia l'asciutto». E così fu. E Dio chiamò Terra l'asciutto, e Mare l'ammasso delle acque. E Dio vide che ciò era ben fatto. Quindi disse: «Produca la terra erba verdeggiante che faccia seme, e piante fruttifere che diano frutto secondo la loro specie ed abbiano in se stesse la propria semenza sopra la terra». E così fu. E la terra produsse verdura, erba che fa seme della sua specie, e piante che danno frutto ed hanno ciascuna la semenza secondo la propria specie. E Dio vide che ciò era ben fatto. Intanto si fece sera e poi mattino: terzo giorno. Dio disse ancora: «Vi siano dei luminari nella volta del cielo per distinguere il giorno dalla notte e siano segni dei tempi, dei giorni e degli anni, e risplendano nel firmamento del cielo per far luce sulla terra». E così fu. E Dio fece i due grandi luminari: il luminare maggiore, affinché presiedesse al giorno: il luminare minore, affinché presiedesse alla notte; e fece pure le stelle. E le mise nella volta del cielo, perché dessero luce alla terra e regolassero il giorno e la notte, e separassero la luce dalle tenebre. E Dio vide che ciò era ben fatto. Intanto si fece sera e poi mattino: quarto giorno. Disse poi Dio: «Brulichino le acque di animali e gli uccelli volino sopra la terra, sotto la volta del cielo». E Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli animali viventi striscianti, di cui si popolarono le acque, secondo le loro specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E Dio vide che ciò era ben fatto. E li benedisse, dicendo: «Crescete e moltiplicatevi, e popolate le acque del mare, e si moltiplichino gli uccelli sopra la terra». E intanto si fece sera e poi mattino: quinto giorno. Disse ancora Dio: «Produca la terra animali viventi secondo la loro specie, animali domestici, e rettili e bestie selvatiche della terra, secondo la loro specie». E così fu. E Dio fece le fiere terrestri, secondo la loro specie, e gli animali domestici, e tutti i rettili della terra, secondo la loro specie. E Dio vide che ciò era ben fatto. Poi Dio disse: «Facciamo l'Uomo a nostra immagine e somiglianza, che domini i pesci del mare, i volatili del cielo, le bestie, e tutta la terra, e tutti i rettili che strisciano sopra la terra». Dio creò l'uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. E Dio li benedì dicendo: «Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare, e sui volatili del cielo, e sopra tutti gli animali che si muovono sulla terra». E Dio disse: «Ecco io vi do tutte le erbe che fanno seme sulla terra e tutte le piante che hanno in se stesse semenza della loro specie, perché servano di cibo a voi; e a tutti gli animali della terra, e a tutti gli uccelli del cielo e a quanto si muove sulla terra ed ha in sé anima vivente, affinché abbiano da mangiare». E così fu. E Dio vide tutte le cose che aveva fatte; ed esse erano molto buone. Intanto si fece sera e poi mattino: sesto giorno. Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto il loro assetto. E Dio nel settimo giorno finì l'opera che aveva fatta e nel settimo giorno si riposò da tutte le opere che aveva compiute. _` v. Preghiamo. V. Pieghiamo le ginocchia. R. Alzatevi. O Dio, che mirabilmente creasti l'uomo e ancor più mirabilmente lo hai redento; concedici, te ne supplichiamo, di resistere alle attrattive del peccato, seguendo la retta ragione, onde meritiamo di raggiungere le gioie celesti. $Per Dominum _ _ ! Seconda lezione !Exod 14:24-31; 15:1 In quei giorni, era già la vigilia del mattino, e il Signore da una nuvola di fuoco guardò verso il campo degli Egiziani e lo scompigliò. Fece rovesciare le ruote dei cocchi, che erano trascinati nel profondo. Dissero allora gli Egiziani: «Fuggiamo Israele, perché il Signore combatte per loro contro di noi!». E il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano sopra il mare, affinché le acque si rovescino sugli Egiziani, sopra i loro cocchi e i loro cavalieri». E avendo Mosè stesa la mano verso il mare, sul far della mattina, il mare tornò al suo posto di prima, e le acque piombarono addosso agli Egiziani che fuggivano: così il Signore li travolse in mezzo ai flutti. E le acque, ritornando, coprirono i cocchi e i cavalieri di tutto l'esercito del Faraone, che per inseguire erano entrati nel mare: né un solo di loro scampò. Ma i figli d'Israele camminarono sull'asciutto nel mezzo del mare, e le acque erano per loro come un muro a destra e a sinistra. Così in quel giorno il Signore liberò Israele dalle mani degli Egiziani. E gli Israeliti videro sul lido del mare gli Egiziani morti e la grande potenza che il Signore aveva dispiegato contro di essi. E il popolo temé il Signore e credettero al Signore e a Mosè, suo servo. E allora Mosè cantò coi figli d'Israele questo cantico al Signore, dicendo: _` ! Cantico !Exod 15:1-2 Cantiamo al Signore perché si è maestosamente glorificato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere. Il Signore è la mia forza ed il mio cantico; V. Egli è il mio Dio e lo glorificherò; il Dio di mio padre e Lo esalterò. V. Il Signore debella le guerre: il suo nome è l'Onnipotente. _` v. Preghiamo. V. Pieghiamo le ginocchia. R. Alzatevi. O Dio, le cui passate meraviglie vediamo risplendere ancora oggi, poiché per mezzo dell'acqua della rigenerazione compi a favore di ogni popolo quanto con la tua potenza compisti un tempo a favore di un solo; fa che tutti i popoli della terra diventino figli d'Abramo ed eredi della grandezza del popolo d'Israele. $Per Dominum _ _ ! Terza lezione !Isa 4:2-6 n quel giorno il «Germoglio del Signore (Il Cristo) sarà in magnificenza e gloria, e il «Frutto della terra» (Il Salvatore) sarà il sublime vanto e la gioia dei salvati d'Israele. Tutti quelli restati in Sion, quelli rimasti in Gerusalemme, saranno chiamati santi, tutti quelli inscritti per la vita saranno in Gerusalemme (la Chiesa). Quando il Signore avrà lavata dalle macchie la figlia di Sion, e Gerusalemme dal sangue che è in mezzo ad essa con lo spirito di giustizia e lo spirito di fuoco, il Signore allora creerà sopra tutto il monte di Sion, e dovunque sarà invocato, una nuvola di fumo durante il giorno, e lo splendore del fuoco fiammante nella notte, e sopra tutta la sua Gloria (la Chiesa) vi sarà protezione. Il Santuario farà ombra per il calore del giorno, e di difesa contro la bufera e la pioggia. _` ! Cantico !Isa 5:1-2 Il mio diletto aveva una vigna in un colle fertile. V. La circondò di mura e di fossati; vi piantò la vigna di Sorec ed edificò in mezzo di essa una torre. V. E vi scavò uno strettoio, perché la vigna del Signore degli Eserciti è la casa d'Israele (la Chiesa). _` v. Preghiamo. V. Pieghiamo le ginocchia. R. Alzatevi. O Dio, che per bocca dei santi profeti dichiarasti in tutti i luoghi del tuo dominio che nei figli della tua Chiesa, tu semini la buona semenza e che sei il coltivatore di piante elette; accorda ai tuoi popoli da te designati col nome di vigna e di messe, di sradicare lo squallore delle spine e dei triboli e diventare fecondi di buoni frutti. $Per Dominum _ _ ! Quarta lezione !Deut 31:22-30 In quei giorni Mosè scrisse un cantico e lo insegnò ai figli di Israele. E il Signore diede i suoi ordini a Giosuè figlio di Nun e gli disse: «Fatti coraggio e sii forte: tu introdurrai i figli d'Israele nella terra che ho loro promessa, io poi sarò con te». Or quando Mosè ebbe finito di scrivere le parole di questa legge in un libro, diede ordine ai leviti, che portavano l'arca del patto del Signore: «Prendete questo libro e mettetelo in un lato dell'arca del patto del Signore Dio vostro, che vi rimanga come testimonio contro di te, (o Israele); perché ben conosco la tua ostinazione e la tua durezza di testa. Se, mentre sono ancor vivo e cammino con voi, siete stati sempre ribelli contro il Signore; quanto più dopo la mia morte! Radunate presso di me tutti gli anziani di ciascuna delle vostre tribù, e i vostri prefetti, che pronunzierò dinanzi a loro queste parole, chiamando a testimonio contro di loro il cielo e la terra. Poiché so bene che dopo la mia morte agirete iniquamente, uscendo ben presto dalla strada che vi ho prescritta; e vi cadranno addosso i mali negli ultimi tempi, allorché avrete fatto il male nel cospetto del Signore, provocandolo a sdegno colle opere vostre». Mosè quindi pronunciò e recitò sino alla fine le parole di questo cantico mentre tutto Israele stava ad ascoltarlo. _` ! Cantico !Deut. 32:1-4 Udite, o cieli, quello che io dico, ascolti la terra le parole della mia bocca. V. Si aspetti come pioggia la mia dottrina, stilli come rugiada la mia parola; V. Come acquazzone su una pianura verdeggiante, come scroscio d’acqua su l’erba nascente; poiché il nome del Signore io proclamo: V. Rendete onore al nostro Dio! Le opere di Dio sono perfette, tutte le sue vie sono giuste. V. Dio è fedele e senza iniquità, giusto e santo è il Signore! _` v. Preghiamo. D. Pieghiamo le ginocchia. R. Alzatevi. O Dio, grandezza degli umili e forza dei giusti, che per mezzo del tuo servo Mosè volesti insegnare al popolo il tuo santo cantico; affinché quella ripetizione della Legge fosse di istruzione anche a noi; fa brillare la tua potenza su tutte le nazioni, che hai giustificato e, alleviando il tuo rigore, donaci santa letizia così che, cancellati dalla tua misericordia i peccati di tutti, il minacciato castigo si volga in salvezza. $Per Dominum _ _ !! Parte delle Litanie dei Santi V. Signore, pietà. R. Signore, pietà. V. Cristo, pietà. R. Cristo, pietà. V. Signore, pietà. R. Signore, pietà. V. Padre celeste, Dio, R. abbi pietà di noi. V. Figlio, Redentore del mondo, Dio, R. abbi pietà di noi. V. Spirito Santo, Dio, R. abbi pietà di noi. V. Santa Trinità, unico Dio, R. abbi pietà di noi. V. Santa Maria, R. prega per noi. V. Santa Madre di Dio, R. prega per noi. V. Santa Vergine delle vergini, R. prega per noi. V. San Michele, R. prega per noi. V. San Gabriele, R. prega per noi. V. San Raffaele, R. prega per noi. V. Voi tutti, santi Angeli e Arcangeli, R. pregate per noi. V. Voi tutte, sante schiere degli Spiriti beati, R. pregate per noi. _ V. San Giovanni Battista, R. prega per noi. V. San Giuseppe, R. prega per noi. V. Voi tutti, santi Patriarchi e Profeti, R. prega per noi. _ V. San Pietro, R. prega per noi. V. San Paolo, R. prega per noi. V. Sant'Andrea, R. prega per noi. V. San Giovanni, R. prega per noi. V. Voi tutti, santi Apostoli ed Evangelisti, R. pregate per noi. V. Voi tutti, santi Discepoli del Signore, R. pregate per noi. _ V. Santo Stefano, R. prega per noi. V. San Lorenzo, R. prega per noi. V. San Vincenzo, R. prega per noi. V. Voi tutti, santi Martiri, R. pregate per noi. _ V. San Silvestro, R. prega per noi. V. San Gregorio, R. prega per noi. V. Sant'Agostino, R. prega per noi. V. Voi tutti, santi Pontefici e Confessori, R. pregate per noi. V. Voi tutti, santi Dottori, R. pregate per noi. _ V. Sant'Antonio, R. prega per noi. V. San Benedetto, R. prega per noi. V. San Bernardo, R. prega per noi. V. San Domenico, R. prega per noi. V. San Francesco, R. prega per noi. V. Voi tutti, santi Sacerdoti e Leviti, R. pregate per noi. V. Voi tutti, santi Monaci ed Eremiti, R. pregate per noi. _ V. Santa Maria Maddalena, R. prega per noi. V. Sant'Agnese, R. prega per noi. V. Santa Cecilia, R. prega per noi. V. Sant'Agata, R. prega per noi. V. Sant'Anastasia, R. prega per noi. V. Voi tutte, sante Vergini e Vedove, R. pregate per noi. V. Voi tutti, Santi e Sante di Dio, R. intercedete per noi. _ _ !! Benedizione del fonte battesimale &DominusVobiscum v. Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno, sii presente a questi misteri della tua grande bontà, assisti a questi sacramenti e a ricreare i popoli novelli, che il fonte battesimale ti genera, manda lo Spirito di adozione; onde per opera della tua potenza si attui, quanto sì compie dal nostro umile ministero. Per nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio, Egli che è Dio e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo ! v. Per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito. V. In alto i cuori. R. Li abbiamo innalzati al Signore. V. Rendiamo grazie al Signore nostro Dio. R. È cosa degna e giusta. v. mente cosa degna e giusta, equa e salutare che noi sempre ed ovunque ti rendiamo grazie, o Signore santo, Padre onnipotente, eterno Iddio. Il Quale con invisibile potenza mirabilmente raggiungi l'effetto dei tuoi sacramenti. Benché ministri indegni di così grandi misteri, Tu non abbandoni quelli che sono oggetto della tua grazia e chini l'orecchio della tua bontà anche alle nostre preghiere. O Dio, il cui Spirito, al principio del mondo, aleggiava sulle acque, affinché fin da allora l'acqua naturale ricevesse la virtù di santificare le anime. O Dio, che astergendo i crimini di un mondo colpevole mediante l'acqua, indicasti una figura della redenzione nella stessa inondazione del diluvio; così che da un medesimo elemento misteriosamente si avesse e fine dei peccati e principio delle virtù! Riguarda, o Signore, alla tua Chiesa ed in essa moltiplica le tue rigenerazioni, Tu che con l'effluvio della tua grazia rallegri la tua santa città e in tutto il mondo apri le fonti del Battesimo per rinnovare le nazioni; affinché, al comando della i tua maestà, essa riceva la grazia del tuo unico Figlio dallo Spirito Santo. ! Il Celebrante con la mano taglia l'acqua in forma di croce. v. Il Quale Spirito Santo, col suo arcano influsso, renda feconda quest'acqua preparata per la rigenerazione degli uomini; affinché avuta la benedizione, sorga dal seno immacolato di questo fonte divino una progenie celeste, una creatura rinata a nuova vita; e la Grazia, come madre, generi tutti alla medesima infanzia, senza distinzione di età e di sesso. Lontano di qui pertanto e per tuo comando, o Signore, se ne vada ogni spirito immondo; si allontani ogni malizia di diabolico inganno. Qui non possa immischiarsi alcuna potenza nemica, né insidiosa raggirarsi, né insinuante nascondersi, né col contatto infettare. ! Il sacerdote tocca l’acqua con la mano destra. v. Sia questa creatura santa ed innocente, libera da ogni assalto nemico e purificata con l'allontanamento di ogni malizia. Sia fonte vivo, acqua rigeneratrice, onda purificatrice; affinché quanti saranno lavati in questo bagno salutare, ricevano, per opera dello Spirito Santo, la grazia di una perfetta purificazione. ! Il Sacerdote fa tre Croci sull'acqua: v. Perciò ti benedico, o creatura dell'acqua, per il Dio + vivente, per il Dio + vero, per il Dio + Santo; per quel Dio che, nel principio, con una parola, ti separò dalla terra; e il cui Spirito aleggiava su di te. ! Il Sacerdote divide l’acqua con la mano destra, e la sparge verso le quattro parti del mondo. v. Per quel Dio che ti fece scaturire dal mezzo del Paradiso e divisa in quattro fiumi ti comandò di irrigare tutta la terra; che nel deserto da amara ti rese soave e potabile, e poi dalla pietra ti fece scaturire per dissetare il popolo. Ti benedico + anche per Gesù Cristo, Signor nostro, unico suo Piglio, che in Cana di Galilea, con segno mirabile ti convertì in vino. Che a piedi asciutti camminò su di te, e in te fu da Giovanni battezzato al Giordano, Per Gesù che, unitamente al sangue, ti fece uscire dal suo costato e comandò ai discepoli di battezzare in te i credenti, dicendo: «Andate, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». ! Prosegue in tono di lettura: Dio onnipotente, guarda propizio a quanto noi facciamo in obbedienza ai tuoi precetti; benigno invia il tuo Spirito. ! Soffia tre volte sull’acqua in forma di croce: v. E Tu stesso con la tua bocca benedici queste acque; affinché oltre la naturale efficacia di lavare i corpi, acquistino anche quella di purificare le anime. ! Immerge parzialmente il Cero e continua in tono del Prefazio: v. Discenda su tutta l'acqua di questo fonte la virtù dello Spirito Santo. ! Ripete una seconda e terza volta fino ad immergere il Cero fino al fondo; compie una triplice insufflazione. v. Discenda su tutta l'acqua di questo fonte la virtù dello Spirito Santo. v. Discenda su tutta l'acqua di questo fonte la virtù dello Spirito Santo. ! Tolto il Cero dal Fonte, prosegue: v. E tutta quest'acqua renda capace di conferire la Rigenerazione. v. E tutta quest'acqua renda capace di conferire la Rigenerazione. v. E tutta quest'acqua renda capace di conferire la Rigenerazione. ! Tolto il Cero dal Fonte , prosegue: v. Siano qui cancellate tutte le macchie dei peccati: qui la natura creata a tua immagine e restituita alla dignità originale, sia mondata da tutte le sozzure del passato; affinché ogni uomo entrato in questo sacramento  di rigenerazione rinasca alla vera innocenza di una nuova infanzia. ! In tono di lettura: Per nostro Signore Gesù Cristo, Figlio tuo, che deve venire a giudicare i vivi ed i morti e il mondo per mezzo del fuoco. _ _ ! Con l'acqua benedetta si asperge il popolo; e se ne mette pure in disparte per benedire le case. Indi versando nel fonte battesimale l'olio del Catecumeni: v. Sia santificato + e fecondato questo fonte con l'Olio della salute per donare la vita eterna a coloro che in esso saranno rigenerati. R. Amen. _ ! Versando il sacro Crisma: v. L'infusione del Crisma di Nostro Signore Gesù Cristo e dello Spirito Santo Paraclito sia fatta nel nome della Santa Trinità. R. Amen. _ ! Versando insieme Olio e Crisma: v. La miscela del Crisma di santificazione e dell'olio di unzione e dell'acqua di battesimo, sia ugualmente fatta nel nome del + Padre e del + Figlio e + dello Spirito Santo. R. Amen. _ ! Quindi si amministrano gli eventuali battesimi. Terminata la Benedizione, l'acqua battesimale viene portata processionalmente al S. Fonte mentre si canta: ! Cantico !Ps 41:2-4 v. Come il cervo brama una fonte d'acqua, così l'anima mia anela a te, o mio Signore. V. L'anima mia ha sete del Dio vivente: quando verrò e comparirò innanzi alla faccia di Dio? V. Le lacrime sono diventate mio cibo giorno e notte, mentre mi sento chiedere continuamente : dov'è il tuo Dio? ! Il celebrante dice: &DominusVobiscum v. Preghiamo Onnipotente e misericordioso Signore, riguarda propizio alla devozione del tuo popolo che sta per rinascere, e che, come cervo, brama la fonte delle tue acque e concedi benigno che la sete della sua fede, mediante il mistero del Battesimo, santifichi il corpo e l'anima. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. ! E incensa il fonte. _ _ !! Rinnovo delle promesse battesimali v. In questa santissima notte, o fratelli carissimi, la santa Madre Chiesa veglia, piena di amore, per celebrare la morte e la sepoltura di nostro Signore Gesù Cristo; e mentre attende la sua gloriosa Risurrezione, già ne pregusta la gioia. v. E poiché, come insegna San Paolo, morendo al peccato nel S. Battesimo, siamo stati consepolti con Cristo; così, come Cristo risuscitò da morte, noi pure dobbiamo camminare in una vita tutta nuova; ben sapendo che il nostro uomo vecchio (secondo l'Adamo peccatore) è stato crocefisso con Cristo, perché non abbiamo più ad essere servi del peccato. Reputiamoci quindi come dei morti al peccato, e ormai viventi a Dio in G. C. nostro Signore. v. Per tutto questo, o fratelli carissimi, terminata la spirituale palestra della Quaresima, rinnoviamo le promesse del santo Battesimo, con le quali un giorno già rinunciammo a Satana e alle sue opere, al mondo che è contrario a Dio e promettemmo di servire fedelmente a Dio nella S. Chiesa Cattolica. Quindi: S. Rinunciate a Satana? O. Rinunciamo. S. E a tutte le sue pompe? O. Rinunziamo. S. Credete in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra? O. Crediamo. S. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figliuolo, Signore nostro, che nacque e patì? O. Crediamo. S. Credete nello Spirito Santo, nella S. Chiesa Cattolica, nella comunione dei Santi, nella remissione dei peccati, nella risurrezione della carne e nella vita eterna? O. Crediamo. S. Ora preghiamo insieme  Iddio  con la preghiera che ci ha insegnato nostro Signore Gesù Cristo. O. Padre nostro, che sei nei cieli Sia santificato il tuo nome Venga il tuo regno Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non c'indurre in tentazione. Ma liberaci dal male. S. E Iddio Onnipotente Padre del Signore Nostro Gesù Cristo, che ci ha rigenerati nell'acqua e nello Spirito Santo (Battesimo), e ci ha dato la remissione dei peccati, ci custodisca con la Sua Grazia nel medesimo Cristo Gesù. Signor nostro, per la vita eterna. O. Amen. _ _ !! Seconda parte delle Litanie dei Santi V. Sii indulgente, R. perdonaci, o Signore. V. Sii indulgente, R. ascoltaci, o Signore. V. Da ogni male, R. liberaci, o Signore. V. Da ogni peccato, R. liberaci, o Signore. V. Dalla morte eterna, R. liberaci, o Signore. V. Per il mistero della tua santa incarnazione, R. liberaci, o Signore. V. Per la tua venuta, R. liberaci, o Signore. V. Per la tua nascita, R. liberaci, o Signore. V. Per il tuo battesimo e il tuo santo digiuno, R. liberaci, o Signore. V. Per la tua croce e la tua passione, R. liberaci, o Signore. V. Per la tua morte e la tua sepoltura, R. liberaci, o Signore. V. Per la tua santa risurrezione, R. liberaci, o Signore. V. Per la tua ammirabile ascensione, R. liberaci, o Signore. V. Per l'effusione dello Spirito Santo Paraclito, R. liberaci, o Signore. V. Nel giorno del giudizio, R. liberaci, o Signore. V. Noi peccatori, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Tu ci perdoni, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di reggere e governare la tua santa Chiesa, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di conservare il Papa e tutti gli ordini ecclesiastici nella santa religione, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di umiliare i nemici della santa Chiesa, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di donare pace e vera concordia ai re ed ai principi cristiani, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di confortare e conservare noi stessi nel tuo santo servizio, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Tu ricompensi tutti i nostri benefattori con i beni eterni, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di darci e conservarci i frutti della terra, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di donare l'eterno riposo a tutti i fedeli defunti, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Perché Ti degni di esaudirci, R. Ti preghiamo, ascoltaci. V. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, R. perdonaci, o Signore V. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, R. esaudiscici, Signore. V. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, R. Abbi pietà di noi. V. Cristo, ascoltaci. R. Cristo, esaudiscici. _ _ !! La S. Messa di "Gloria" ! Appena finite le Litanie, il coro Inizia il Kyrie eleison. Il Celebrante recita il Salmo 42 Judica... come nell'Ordinario e, fatta la Confessione, ascende all'Altare, che bacia ed incensa. Terminato il Kyrie, intona subito il Gloria, il canto pasquale per eccellenza sin dal primi tempi. ! Nella S. Messa solenne il sacerdote benedice l'incenso dicendo: v. Sii bene + detto da Colui in onore del quale sarai bruciato. Amen. _ _ !!Kyrie S.Signore, pietà. M. Signore, pietà. S. Signore, pietà. M. Cristo, pietà. S. Cristo, pietà. M. Cristo, pietà. S. Signore, pietà. M. Signore, pietà. S. Signore, pietà. _ _ !!Gloria v. Gloria a Dio nell'alto dei cieli. E pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi Ti lodiamo. Ti benediciamo. (chiniamo il capo) Ti adoriamo. Ti glorifichiamo. (chiniamo il capo) Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Iddio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, (chiniamo il capo) Gesù Cristo. Signore Iddio, Agnello di Dio, Figlio del Padre. Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Tu che togli i peccati del mondo, (chiniamo il capo) accogli la nostra supplica. Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Poiché Tu solo il Santo. Tu solo il Signore. Tu solo l'Altissimo, (chiniamo il capo) Gesù Cristo. Con lo Spirito Santo + (ci segniamo) nella gloria di Dio Padre. Amen. _ _ !!Oratio &DominusVobiscum v. Preghiamo. Dio, che fai risplendere questa notte della Risurrezione del Signore, conserva nei nuovi figli della tua famiglia, lo spirito di adozione loro donato affinché, rinnovati nel corpo e nello spirito, ti prestino un servizio immacolato. $Per eundem _ _ !! Epistola Lettura dell'Epistola del Beato Paolo Apostolo ai Colossesi. !Col 3:1-4 Fratelli: Se siete risuscitati con Cristo, cercate le realtà di lassù, ove è Cristo assiso alla destra del Padre; pensate alle cose di lassù e non a quelle della terra; perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta (agli occhi del mondo) con Cristo in Dio. Quando però il Cristo, vostra vita, si mostrerà, allora anche voi comparirete con lui nella gloria. $Deo gratias _ _ ! Finita l'Epistola, il sacerdote intona S. Allelúia. ! e lo canta tre volte a voce sempre più alta. Il coro risponde nello stesso tono. C. Allelúia. _` S. Allelúia. C. Allelúia. _` S. Allelúia. C. Allelúia. _` ! Il coro poi prosegue: ! Ps. 117, 1 V. Celebrate il Signore perché Egli è buono, perché eterna è la sua misericordia. ! Poi si dice !Ps. 116 V. Nazioni tutte lodate il Signore; popoli tutti, lodatelo! V. Poiché la sua misericordia è stata confermata sopra di noi; e la fedeltà del Signore dura in eterno. _ _ _ !! Vangelo ! Al Vangelo non si portano le candele ma solo l'incenso. v.Mondami il cuore e le labbra, o Dio onnipotente, che mondasti con acceso carbone le labbra del profeta Isaia; con la tua benigna misericordia degnati di mondarmi in modo che io possa annunziare degnamente il tuo santo Vangelo. Per il Cristo nostro Signore. Amen. ! Il diacono, preso l'Evangeliario dall'Altare, chiede la benedizione al sacerdote, sempre genuflesso sul gradino più alto dell'Altare. D. Degnati, signore, di benedirmi. ! Il sacerdote dice: S. Il Signore ti sia nel cuore e sulle labbra, affinché in modo degno e conveniente tu annunzi il suo Vangelo. Nel nome del Padre e del Figlio + e dello Spirito Santo. Amen. !Il diacono, baciata la mano del sacerdote, e preceduto dal turiferario e da due accoliti con i candelabri accesi, si reca col suddiacono - o col ministro - sulla sinistra del presbiterio, dal lato del Vangelo: qui, mentre il suddiacono - o il ministro - , posto in mezzo ai due accoliti con i candelabri accesi, tiene l'Evangeliario, dice: V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito. v. Seguito ++ del Santo Vangelo secondo San Matteo. R. Gloria a te, o Signore. !Matt, 28. 1-7 Dopo il sabato, mentre già albeggiava il primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria tornarono a visitare il sepolcro. Quand'ecco venire un gran terremoto; perché un Angelo del Signore sceso dal cielo si appressò al sepolcro e, ribaltatane la pietra, vi si mise a sedere sopra. Il suo aspetto era come la folgore e la sua veste candida come la neve. E per lo spavento che ebbero di lui tremarono le guardie e rimasero come morte. Ma l'Angelo prese a dire alle donne: «Voi non temete; so che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui; perché è risorto, come aveva detto: venite a vedere il luogo dove giaceva il Signore. Quindi, andate presto a dire ai suoi discepoli: - è risuscitato dai morti: ed ecco vi precede in Galilea, ivi lo vedrete. - Ecco vi ho avvertito. R. Lode a Te, o Cristo. S. Per questi evangelici detti siano perdonati i nostri peccati. _ _ ! Non si dice il Credo. &DominusVobiscum r. Preghiamo. ! Non si dice l'Offertorio. ! Il sacerdote prende la patena con l'ostia e tenendole alzate fino al petto con entrambe le mani, elevati gli occhi a Dio e subito riabbassandoli, dice: v. Accetta, Padre santo, onnipotente eterno Iddio, questa ostia immacolata, che io, indegno servo tuo, offro a Te Dio mio vivo e vero, per gli innumerevoli peccati, offese e negligenze mie, e per tutti i circostanti, come pure per tutti i fedeli cristiani vivi e defunti, affinché a me ed a loro torni di salvezza per la vita eterna. Amen. _ _ ! Fatto un segno di croce con la patena, il sacerdote depone l'ostia sul corporale. Il diacono - o il ministro - mesce il vino nel calice; il suddiacono - o il ministro - mesce l'acqua; quindi il sacerdote, li benedice con un segno di croce, e dice: v. O Dio, che in modo meraviglioso creasti la nobile natura dell'uomo, e più meravigliosamente ancora l'hai riformata, concedici di diventare, mediante il mistero di quest'acqua e di questo vino, consorti della divinità di Colui che si degnò farsi partecipe della nostra umanità, Gesù Cristo tuo Figlio, Nostro Signore, che è Dio e vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen. _ _ ! Il sacerdote prende il calice e dice: v. Ti offriamo, o Signore, questo calice di salvezza, e scongiuriamo la tua clemenza, affinché esso salga come odore soave al cospetto della tua divina maestà, per la salvezza nostra e del mondo intero. Amen. ! Quindi, fatto un segno di croce col calice, lo poggia sul corporale e lo copre con la palla; poi, congiunte le mani sopra l'Altare, un po' inchinato, dice sottovoce: v. Con spirito di umiltà e con animo contrito, possiamo noi, o Signore, esserti accetti, e il nostro sacrificio si compia oggi alla tua presenza in modo da piacere a Te, o Signore Dio. ! Il sacerdote si erge, eleva gli occhi al cielo, allarga le mani, le alza, le congiunge sul petto, e un po' curvato dice: v.Vieni, Dio eterno, onnipotente, santificatore, (benedice con la mano destra l'ostia e il calice insieme, mentre tiene la sinistra poggiata sull'Altare) e + benedici questo sacrificio preparato nel tuo santo nome. _ _ !!Incensamento ! Il sacerdote, congiunte le mani sul petto, va al lato dell'Epistola, e benedice l'incenso, dicendo: v. Per intercessione del beato Michele Arcangelo, che sta alla destra dell'altare dell'incenso, e per quella di tutti gli eletti suoi, il Signore si degni di bene + dire quest'incenso e di accettarlo come soave profumo. Per Cristo nostro Signore. Amen !e, ricevuto il turibolo dal diacono - o dal ministro -, incensa le offerte, dicendo: v. Quest'incenso da Te benedetto salga fino a Te, o Signore, e discenda su di noi la tua misericordia. !quindi incensa l'Altare, dicendo: !Ps. 140, 2-4. v. Salga, o Signore, la mia orazione come l'incenso al tuo cospetto; sia l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera. Custodisci, o Signore, la mia bocca e sorveglia le mie labbra: non permettere che il mio cuore trascenda a maliziose parole e a cercare scuse ai peccati. !Mentre restituisce il turibolo al diacono - o al ministro -, dice: v. Accenda in noi il Signore il fuoco del suo amore e la fiamma dell'eterna carità. Amen. !Il diacono - o il ministro - incensa il sacerdote, poi il clero nel presbiterio, quindi i fedeli. All'atto di essere incensati, i fedeli si alzano, poi si risiedono. _ _ !Intanto il sacerdote si lava le mani, dicendo: !Ps. 25, 6-12. v. Laverò fra gli innocenti le mie mani: ed andrò attorno al tuo altare, o Signore: Per udire voci di lode, e per narrare tutte quante le tue meraviglie. O Signore, ho amato lo splendore della tua casa, e il luogo ove abita la tua gloria. Non perdere insieme con gli empi, o Dio, l'anima mia, né la mia vita con gli uomini sanguinari: Nelle cui mani stanno le iniquità: e la cui destra è piena di regali. . Io invece ho camminato nella mia innocenza: riscàttami e abbi pietà di me. Il mio piede è rimasto sul retto sentiero: ti benedirò nelle adunanze, o Signore. &Gloria _ _ !Quindi, un po' inchinato in mezzo all'Altare, con le mani giunte poggiate su di esso, il sacerdote dice: v. Accetta, o Santissima Trinità, questa offerta che ti facciamo in memoria della passione, risurrezione e ascensione di nostro Signore Gesù Cristo, e in onore della beata sempre Vergine Maria, di san Giovanni Battista, dei santi Apostoli Pietro e Paolo, di questi [martiri le cui reliquie sono nell'Altare], e di tutti i Santi, affinché ad essi sia d'onore e a noi di salvezza, e si degnino d'intercedere per noi in Cielo, mentre noi facciamo memoria di loro in terra. Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen. _ _ !Il sacerdote bacia l'Altare, si volge verso i fedeli, allarga e congiunge le mani, e a voce alta dice: S. Pregate, fratelli, (e prosegue a voce bassa, volgendosi di nuovo all'Altare) affinché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre onnipotente. !Il ministro e i fedeli rispondono: M. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio, a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua Santa Chiesa. !Il Sacerdote dice a voce bassa: S. Amen. !Quindi, allargate le mani, senza dire Oremus, récita le orazioni segrete. _ !Secreta Ti supplichiamo o Signore, di accogliere le preghiere del tuo popolo insieme a questi doni; affinché essi, consacrati dai misteri pasquali, ci servano, per la tua grazia, di rimedio per l'eternità. $Per Dominum _ _ !! Prefazio V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito. V. In alto i cuori. R. Li abbiamo innalzati al Signore. V. Rendiamo grazie al Signore Dio nostro. R. È cosa degna e giusta. _ ! Prefazio di Pasqua v. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor piú gloriosamente in questa notte in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilí la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: _ v. Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli esérciti I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli. _ _ !! Canone v. Te dunque, o clementissimo Padre, per Gesù Cristo tuo Figlio nostro Signore, noi supplichiamo e preghiamo (bacia l'Altare e, congiunte le mani davanti al petto, prosegue) di aver grati e di benedire (fa tre segni di croce sull'Ostia e sul Calice, dicendo) questi + doni, questi + regali, questi + santi ed illibati sacrifici (allargate le mani, prosegue) che noi ti offriamo, anzitutto per la tua santa Chiesa Cattolica, affinché ti degni pacificarla, custodirla, riunirla e governarla in tutto il mondo, insieme con il tuo servo e Papa nostro N.p, e col nostro Vescovo N.b, e con tutti i veri credenti e seguaci della cattolica ed apostolica fede. _ _ ! Meménto dei vivi (díttici) v. Ricordati, o Signore, dei tuoi servi e delle tue serve N. e N. wait10 (congiunge le mani e prega un po’ per coloro per i quali intende pregare; quindi stende le mani e prosegue) e di tutti i circostanti, di cui conosci la fede e la devozione, pei quali ti offriamo (o che ti offrono) questo sacrificio di lode, per sé e per tutti i loro cari, a redenzione delle loro ànime, per la sperata salute e incolumità; e rendono i loro voti a Te, o eterno Iddio vivo e vero. _ _ ! Durante l'Azione v. Uniti in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo della Resurrezione corporea del Signore nostro Gesù Cristo; e veneriamo anzitutto la memoria della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo nostro Dio e Signore Gesù Cristo:~ (rubrica 1960) del beato Giuseppe, sposo della medesima Vergine,~ e di quella dei tuoi beati Apostoli e Martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio, Cipriano, Lorenzo, Crisógono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i tuoi Santi; per i meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa siamo assistiti dall'aiuto della tua protezione. (Congiunge le mani) Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen. _ _ ! tiene le mani allargate sulle offerte v. Ti preghiamo, dunque, o Signore, di accettare placato questa offerta di noi tuoi servi e di tutta la tua famiglia e anche per quelli che di sei degnato di rigenerare dall'acqua e dallo Spirito Santo, concedendo loro la remissione di tutti i peccati, fa che i nostri giorni scorrano nella tua pace e che noi veniamo liberati dall’eterna dannazione e annoverati nel gregge dei tuoi eletti. (Congiunge le mani) Per Cristo nostro Signore. Amen. _ _ v. La quale offerta Tu, o Dio, dégnati, te ne supplichiamo, di rendere in tutto e per tutto (fa tre segni di croce sopra le offerte) bene + detta, ascrit + ta, ratifi + cata, ragionevole e accettabile (fa un segno di croce sull'ostia) affinché diventi per noi il Cor + po (e uno sul calice) e il San + gue del tuo dilettissimo Figlio (congiunge le mani) nostro Signore Gesù Cristo. _ _ v. Il Quale nella vigilia della Passione (prende l'ostia) preso del pane nelle sue sante e venerabili mani (alza gli occhi al cielo), alzati gli occhi al cielo, a Te Dio Padre suo onnipotente (china il capo) rendendoti grazie, (fa un segno di croce sull'ostia) lo bene + disse, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: Prendete e mangiatene tutti: _ _ ! Tenendo con ambo le mani l’ostia tra gli indici e i pollici, dice sull’ostia le parole della consacrazione: distintamente e accuratamente; così come sulle altre ostie, se ve ne sono da consacrare. _ !!!QUESTO È IL MIO CORPO. _ ! Dette queste parole, subito genuflette e adora l’Ostia consacrata: si rialza, La eleva per mostrarLa ai fedeli, La ripone sul corporale, e, genuflesso La adora ancora. Non disgiunge più gli indici dai pollici fino all’abluzione delle dita, tranne che non debba prendere l’Ostia. wait5 _ _ (Quindi, preso il calice, dice:)~ v. Nello stesso modo, dopo aver cenato (con ambo le mani prende il calice), preso nelle sue sante e venerabili mani anche questo glorioso calice: di nuovo (china il capo) rendendoti grazie, (tenendo con la sinistra il calice, vi traccia sopra un segno di croce) lo bene + disse, e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: Prendete e bevetene tutti: _ _ ! dice le parole della consacrazione sul calice: accuratamente e senza interruzione; tenendolo un po’ elevato _ !!!QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE, DELLA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA: MISTERO DI FEDE: IL QUALE PER VOI E PER MOLTI SARÀ SPARSO IN REMISSIONE DEI PECCATI. wait5 _ ! dette queste parole, depone il Calice sul corporale, e dice: v. Ogni qual volta farete questo, lo fate in memoria di me. !genuflesso adora il Calice: si rialza, Lo eleva per mostrarLo ai fedeli, Lo depone, Lo copre, e, genuflesso Lo adora ancora. _ _ ~(Quindi, allargate le mani, dice:) v. Onde anche noi tuoi servi, o Signore, come pure il tuo santo popolo, ricordando la beata Passione del medesimo Cristo tuo Figlio, nostro Signore, e certo anche la sua Risurrezione dagli inferi e la sua gloriosa Ascensione in cielo: offriamo all'eccelsa tua maestà, delle cose che ci hai donate e date (congiunge le mani e fa tre segni di croce sull'Ostia e sul Calice, e dice) l'Ostia + pura, l'Ostia + santa, l'Ostia + immacolata, (traccia un segno di croce sull'Ostia, e dice) il Pane + santo della vita eterna (e un segno di croce sul Calice, dicendo) e il Calice + della perpetua salvezza. _ _ ~(allargate le mani, prosegue:)~ v. Su questi doni, con propizio e sereno volto, dégnati di guardare e di gradirli, come ti degnasti gradire i doni del tuo giusto servo Abele e il sacrificio del nostro Patriarca Abramo e quello che ti offrì il tuo sommo sacerdote Melchisedech, santo sacrificio, immacolata ostia. _ _ ! molto inchinato, congiunge le mani, le poggia sull’Altare, e dice: v. Supplici ti preghiamo, o Dio onnipotente: comanda che questi doni, per le mani dell'Angelo tuo santo, vengano portati sul tuo sublime altare, al cospetto della tua divina maestà, affinché quanti (bacia l'Altare), partecipando a questo altare, riceveremo il sacrosanto (congiunge le mani e traccia un segno di croce prima sull'Ostia e poi sul Calice) Cor + po e San + gue del Figlio tuo, veniamo ricolmi (si segna) d'ogni celeste benedizione e grazia. (congiunge le mani) Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen. _ _ ! Memento dei morti (díttici) v. Ricordati anche, o Signore, dei tuoi servi e delle tue serve N. e N. che ci hanno preceduto col segno della fede e dormono il sonno di pace.wait10 (Congiunge le mani, prega un po’ per i defunti per i quali intende pregare, quindi, allargate le mani, prosegue:) Ad essi, o Signore, e a tutti quelli che riposano in Cristo, noi ti supplichiamo di concedere, benigno, il luogo del refrigerio, della luce e della pace. (congiunge le mani e china il capo) Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen. _ _ ! con la destra si percuote il petto, ed elevata un poco la voce, dice: v. E anche a noi peccatori (allarga le mani e sottovoce prosegue:) servi tuoi, che speriamo nella moltitudine delle tue misericordie, dégnati di dare qualche parte e società coi tuoi santi Apostoli e Martiri: con Giovanni, Stefano, Mattia, Bárnaba, Ignazio, Alessandro, Marcellino, Pietro, Felícita, Perpetua, Ágata, Lucia, Agnese, Cecilia, Anastasia, e con tutti i tuoi Santi; nel cui consorzio ti preghiamo di accoglierci, non guardando al merito, ma elargendoci la tua grazia. (congiunge le mani). Per Cristo nostro Signore. _ _ v. Per mezzo del quale, o Signore, Tu crei sempre tutti questi beni (fa tre croci sull'Ostia e sul Calice insieme, dicendo:) li santi + fichi, vivi + fichi, bene + dici e li procuri a noi. !scopre il Calice, genuflette, prende l’Ostia tra l’indice e il pollice della mano destra e, tenendo il Calice con la sinistra, con l’Ostia fa tre segni di croce sui bordi del Calice, dicendo: v.Per mezzo di + Lui e con + Lui e in + Lui, (con la stessa Ostia fa due segni di croce tra sé stesso e il Calice) viene a Te, Dio Padre + onnipotente, nell'unità dello Spirito + Santo !eleva un po’ il Calice con l'Ostia ogni onore e gloria. !ripone l’Ostia, copre il Calice con la palla, genuflette, si rialza, e a voce alta dice o canta: v. Per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. _ _ !! Preparazione della Comunione v. Preghiamo Esortati da salutari precetti e ammaestrati da un'istruzione divina, osiamo dire: (allarga le mani) v. Padre nostro, che sei nei cieli Sia santificato il tuo nome Venga il tuo regno Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non c'indurre in tentazione. R. Ma liberaci dal male. S. (sottovoce) Amen. _ _ !Il sacerdote prende la patena fra l'indice e il medio della destra, la tiene diritta sull’Altare, e dice sottovoce: v. Liberaci, te ne preghiamo, o Signore, da tutti i mali passati, presenti e futuri: e per intercessione della beata e gloriosa sempre Vergine Maria, Madre di Dio, e dei tuoi beati Apostoli Pietro e Paolo, e Andrea, e di tutti i Santi (si fa il segno di croce con la patena) concedi benigno la pace nei nostri giorni (bacia la patena): affinché, sostenuti dalla tua misericordia, noi siamo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento. !sottopone la patena all’Ostia, scopre il Calice, genuflette, si alza, prende l’Ostia e, tenendola sul Calice con due mani, la spezza per metà, dicendo: v. Per il medesimo Gesù Cristo nostro Signore, tuo Figlio !ripone sulla patena la metà dell’Ostia che ha nella destra, stacca una particella dall’altra metà che tiene con la sinistra, e dice: Che è Dio e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo !unisce la metà che ha nella sinistra con quella che si trova sulla patena, tiene con la destra la particella, sopra il Calice, che tiene con la sinistra, per il nodo sotto la coppa, e dice a voce alta o canta: V. Per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. !Il sacerdote, con la particella dell’Ostia, fa tre segni di croce sul Calice, e augura la pace ai fedeli: v. La pace + del Signore sia + sempre con + voi. R. E con il tuo spirito. _ _ ! lascia cadere la particella dell’Ostia nel Calice, e dice sottovoce: v. Questa mescolanza e consacrazione del Corpo e del Sangue di nostro Signore Gesù Cristo giovi per la vita eterna a noi che la riceviamo. Amen. !Il sacerdote copre il Calice, genuflette, si alza, e, inchinatosi al Sacramento _ _ v. Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, Tu che per volontà del Padre, con la cooperazione dello Spirito Santo, con la tua morte hai restituito al mondo la vita, liberami, mediante questo sacrosanto Corpo e Sangue tuo, da tutte le mie iniquità, e da tutti i mali: e rendimi sempre fedele ai tuoi comandamenti, e non permettere che io mai mi separi da Te, che sei Dio e vivi e regni con lo stesso Dio Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen. _ _ v. La comunione del tuo Corpo, Signore Gesù Cristo, ch'io indegno ardisco ricevere, non mi torni a delitto e condanna; ma per la tua bontà mi giovi a difesa dell'anima e del corpo e come spirituale medicina, Tu che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. _ _ ! Il sacerdote genuflette, si alza, e dice: v. Riceverò il pane del cielo e invocherò il nome del Signore !detto questo, con la mano destra prende dalla patena, con riverenza, le due parti dell’Ostia e le pone fra il pollice e l’indice della mano sinistra, e mette la patena fra lo stesso indice e il medio, tenendo la stessa mano sinistra tra il petto e il Calice, quindi, un po’ inchinato, si percuote tre volte il petto con la destra e per tre volte ripete a voce chiara: V. Signore, non son degno (e prosegue sottovoce) che Tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e l'anima mia sarà guarita. V. Signore, non son degno (e prosegue sottovoce) che Tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e l'anima mia sarà guarita. V. Signore, non son degno (e prosegue sottovoce) che Tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e l'anima mia sarà guarita. _ _ ! Poi, prende dalla mano sinistra, con l’indice e il pollice della mano destra, le parti dell’ Ostia e con esse si segna, sulla patena, e dice: v. Il Corpo di nostro Signore Gesù Cristo custodisca l'anima mia per la vita eterna. Amen. !e, inchinatosi, con i gomiti poggiati sull’Altare, consuma con riverenza entrambe le parti dell’Ostia, quindi depone la patena sul corporale, si alza, congiunge gli indici e i pollici, e, congiunte le mani davanti al viso, si sofferma un po’ nella meditazione del SS. Sacramento. _ _ ! Scoperto il Calice, genuflette, si rialza, prende la patena, esamina il corporale, e, se ve ne sono, raccoglie i frammenti con la patena, dicendo: v. Che renderò io al Signore per tutte le cose che ha dato a me? Prenderò il Calice della salute e invocherò il nome del Signore. Lodandolo invocherò il Signore e sarò salvo dai miei nemici. !prende il Calice con la destra e si segna con esso, dicendo: v. Il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo custodisca l'anima mia per la vita eterna. Amen. !poi, sottoponendo con la sinistra la patena al Calice, prende con riverenza tutto il Sangue unitamente alla particella. Assunto il quale, se ci sono fedeli da comunicare, li comunichi prima di purificarsi. _ _ !!Comunione dei fedeli wait16 { Anima di Cristo, santíficami. Corpo di Cristo, sàlvami. Sangue di Cristo, inébriami. Acqua del fianco di Cristo, làvami. Passione di Cristo, confòrtami. O buon Gesú, esaudíscimi. Nascòdimi fra le tue piaghe. Non perméttere che mi separi da Te. Diféndimi dal nemico maligno. Chiàmami nell’ora della mia morte. E comanda che io venga da Te. Affinché Ti lodi con i tuoi Santi. Nei secoli dei secoli. Amen } _ _ ! Poi dice: v. Ciò che con la bocca abbiamo ricevuto, fa, o Signore, che l'accogliamo con anima pura, e da dono temporaneo ci diventi rimedio sempiterno. !intanto, porge il Calice al ministro, che vi versa un po’ di vino, perché si purifichi, e prosegue: v. O Signore, il tuo Corpo che ho ricevuto e il tuo Sangue che ho bevuto, aderiscano all'intimo dell'ànima mia; e fa che non rimanga macchia alcuna di peccato in me, che questi puri e santi sacramenti hanno rinnovato, o Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. ! Il sacerdote lava ed asciuga le dita, e beve l’abluzione; poi si asciuga la bocca, deterge il Calice, che copre col corporale ripiegato, e lo colloca in mezzo all’Altare. Poi prosegue la Messa. _ _ !! Per le Lodi ! Dopo l'assunzione del Sacramento, per le Lodi si canta in coro l'antifona: Ant. Allelúia, allelúia, allelúia. !Psalmus 150. Lodate Dio nel suo santuario, * lodatelo nel firmamento della sua potenza; Lodatelo nelle sue opere sublimi, * lodatelo in tutta la sua grandezza! Lodatelo col suono del corno, * lodatelo sull’arpa e sulla cetra; Lodatelo con al danza ed il tamburo, * lodatelo con archi e flauti, Lodatelo con cembali sonori, * lodatelo con cembali di trionfo : ogni essere vivente lodi il Signore! Gloria al Padre, al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Ant. Allelúia, allelúia, allelúia. _ _ ! Non si dicono il capitolo, l'inno, il versetto ma il celebrante comincia l'antifona del Benedictus. Ant. Di buon mattino, alla domenica (le pie Donne) si recano al sepolcro a sole già levato, alleluia. ! Benedictus r. Sia benedetto + il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato il suo popolo ed ha operata la sua redenzione, r. ed ha suscitato fra noi un Salvatore potente, dalla stirpe del suo servo Davide, r. secondo la promessa fatta per bocca dei santi profeti, fin dai tempi antichi, r. di liberarci dai nemici e dalle mani di quelli che ci odiano, r. al fine d'usar misericordia coi nostri padri, e ricordarsi del suo santo patto. r. È il giuramento fatto a nostro padre Abramo, di concederci che, r. senza timore, liberati dalla tirannia dei nostri nemici, lo serviamo r. camminando al suo cospetto nella santità e nella giustizia, tutti i giorni della nostra vita. r. In quanto a te, fanciullo sarai chiamato il profeta dell'Altissimo; perché camminerai al cospetto del Signore, per preparargli la via, r. e dare al suo popolo la scienza della salvezza mediante la remissione dei peccati, r. grazie alla tenera misericordia del nostro Dio, con la quale ci ha visitato dall'alto, qual Sole che sorge, r. per illuminare quelli che sono nelle tenebre e nell'ombra della morte, per dirigere i nostri passi nella via della pace. r. Gloria al Padre, al Figlio, * e allo Spirito Santo. r. Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. r. Ant. Di buon mattino, alla domenica (le pie Donne) si recano al sepolcro a sole già levato, alleluia. _ _ ! Postcommunione &DominusVobiscum v. Preghiamo. O Signore, effondi in noi lo spirito della tua carità, affinché noi, che hai nutrito dei misteri pasquali, faccia, per la tua bontà, sempre concordi. $Per Dominum eiusdem _ _ !!Conclusione V. Andate, la Messa è finita, alleluia, alleluia. R. Rendiamo grazie a Dio, alleluia, alleluia. . O santa Trinità, Ti piaccia l'omaggio della mia servitù, e concedi che questo sacrificio, offerto da me, indegno, agli occhi della tua Maestà, a Te sia accetto, ed a me e a quelli per i quali l'ho offerto, torni giovevole, per tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen. _ ! Quindi, baciato l’Altare, alzati gli occhi al cielo, allarga ed eleva e congiunge le mani, china il capo alla Croce, e dice a voce alta: v. Vi benedica Dio onnipotente !a mani giunte, con gli occhi bassi, si volge verso i fedeli e, con la mano sinistra sul petto, alza la destra con le dita unite e benedice i fedeli, dicendo: v. Padre, Figlio + e Spirito Santo. R. Amen. ! Si omette Vangelo di S. Giovanni