[Rank] Dominica in Sexagesima;;Semiduplex;;5.6 [Rule] no Gloria Credo Prefatio=Trinitate [Introitus] !Ps 43:23-26 v. Risvégliati, perché dormi, o Signore? Déstati, e non rigettarci per sempre. Perché nascondi il tuo volto diméntico della nostra tribolazione? Giace a terra il nostro corpo: sorgi in nostro aiuto, o Signore, e líberaci. !Ps 43:2 O Dio, lo udimmo coi nostri orecchi: ce lo hanno raccontato i nostri padri. &Gloria v. Risvégliati, perché dormi, o Signore? Déstati, e non rigettarci per sempre. Perché nascondi il tuo volto diméntico della nostra tribolazione? Giace a terra il nostro corpo: sorgi in nostro aiuto, o Signore, e líberaci. [Oratio] O Dio, che vedi come noi non confidiamo in alcuna òpera nostra, concédici propizio d’esser difesi da ogni avversità, per intercessione del Dottore delle genti. $Per Dominum [Lectio] Lettura della Lettera del B. Paolo Ap. ai Corinti. !2 Cor 11:19-33; 12:1-9. Fratelli: Tollerate volentieri gli stolti, essendo saggi. Infatti sopportate chi vi fa schiavi, chi vi divora, chi vi ruba, chi si insuperbisce, chi vi schiaffeggia. Dico ciò con rossore: noi siamo stati troppo deboli da questo lato. Ma di checché si voglia menar vanto (parlo da insensato) anch’io me ne vanterò: Sono Ebrei? Lo sono anch’io. Sono Israeliti? Anch’io. Sono figli di Abramo? Anch’io. Sono ministri di Cristo? (Parlo da stolto) Io lo sono più di essi. Più nei travagli, più nelle prigionie, oltre modo nelle battiture, frequentemente in pericolo di morte. Dai Giudei cinque volte ricevetti trentanove colpi. Tre volte fui battuto con le verghe, una volta lapidato, tre volte naufragai, una notte e un giorno stetti in alto mare, spesso in viaggi, tra i perícoli dei fiumi, perícoli degli assassini, perícoli dai miei nazionali, perícoli dai gentili, perícoli nelle città, perícoli nei deserti, perícoli nel mare, perícoli dai falsi fratelli: nel lavoro e nella fatica, nelle molte vigilie, nella fame e nella sete, nei molti digiuni, nel freddo e nella nudità. E, senza parlare di tante altre cose, le quotidiane cure che pesano sopra di me, la sollecitúdine di tutte le Chiese. Chi è infermo che non sia io infermo? Chi è scandalizzato che io non arda? Se fa mestieri di gloriarsi, mi glorierò di quelle cose che riguardano la mia debolezza. Iddio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che è benedetto nei secoli, sa che io non mentisco. In Damasco, colui che governava la nazione a nome del re Areta, aveva poste guardie intorno alla città di Damasco per catturarmi: e per una finestra fui calato in una sporta dalle mura, e così gli sfuggii di mano. Fa duopo gloriarsi? Veramente ciò non è utile; nondimeno verrò pure alle visioni e rivelazioni del Signore. Conosco un uomo in Cristo, il quale quattordici anni fa (non so se col corpo, oppure fuori dal corpo, Dio lo sa) fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo (se nel corpo o fuori del corpo, io non lo so, lo sa Dio) fu rapito in Paradiso: e udì arcane parole, che non è lecito a uomo di proferire. Riguardo a quest’uomo mi glorierò: ma riguardo a me, di nulla mi glorierò, se non delle mie debolezze. Però, se volessi gloriarmi non sarei stolto, perché direi la verità: ma io me ne astengo, affinché nessuno mi stimi più di quello che vede in me o di quello che ode da me. E affinché la grandezza delle rivelazioni non mi levi in orgoglio, mi è stato dato lo stímolo nella mia carne, un angelo di sàtana che mi schiaffeggi. Al riguardo di che, tre volte pregai il Signore che da me fosse tolto: e mi disse: Basta a te la mia grazia: poiché la mia potenza arriva al suo fine per mezzo della debolezza. Volentieri adunque mi glorierò nelle mie debolezze, affinché àbiti in me la potenza di Cristo. [Graduale] !Ps 82:19; 82:14 Riconòscano le genti, o Dio, che tu solo sei l’Altissimo, sovrano di tutta la terra. V. Dio mio, ridúcili come grumolo rotante e paglia travolta dal vento. !Ps 59:4; 59:6 Hai scosso la terra, o Signore, l’hai sconquassata. V. Risana le sue ferite, perché minaccia rovina. V. Affinché sfuggano al tiro dell’arco e siano liberati i tuoi eletti. [GradualeF] !Ps 82:19; 82:14 Riconòscano le genti, o Dio, che tu solo sei l’Altissimo, sovrano di tutta la terra. V. Dio mio, ridúcili come grumolo rotante e paglia travolta dal vento. [Evangelium] Séguito ++ del S. Vangelo secondo Luca. !Luc 8:4-15 In quel tempo: radunandosi grandissima turba di popolo, e accorrendo gente a Gesù da tutte le città. Egli disse questa parabola: Andò il seminatore a seminare la sua semenza: e nel seminarla parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli dell’aria la divorarono; parte cadde sopra le pietre, e, nata che fu, seccò, perché non aveva umore; parte cadde fra le spine, e le spine che nacquero insieme la soffocarono; parte cadde in terra buona, e, nata, fruttò cento per uno. Detto questo esclamò: Chi ha orecchie per intendere, intenda. E i suoi discepoli gli domandavano che significasse questa parabola. Egli disse: A voi è concesso di intendere il mistero del regno di Dio, ma a tutti gli altri solo per via di parabola: onde, pur vedendo non vedano, e udendo non intendano. La parabola dunque significa questo: La semenza è la parola di Dio. Ora, quelli che sono lungo la strada, sono coloro che ascoltano: e poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, perché non si salvino col credere. Quelli caduti sopra la pietra, sono quelli che udita la parola l’accolgono con allegrezza, ma questi non hanno radice: essi credono per un tempo, ma nell’ora della tentazione si tirano indietro. Semenza caduta tra le spine sono coloro che hanno ascoltato, ma a lungo andare restano soffocati dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non portano il frutto a maturità. La semenza caduta in buona terra indica coloro che in un cuore buono e perfetto ritengono la parola ascoltata, e portano frutto mediante la pazienza. [Offertorium] !Ps 16:5; 16:6-7 Rendi fermi i miei passi nei tuoi sentieri, affinché i miei piedi non vacillino. Inclina l’orecchio verso di me, e ascolta le mie parole. Fa risplendere la tua misericordia, tu che salvi chi spera in Te, o Signore. [Secreta] Il sacrificio a Te offerto, o Signore, sempre ci vivifichi e custodisca. $Per Dominum [Communio] !Ps 42:4 Mi accosterò all’altare di Dio, a Dio che allieta la mia giovinezza. [Postcommunio] Ti supplichiamo, o Dio onnipotente, affinché quelli che nutri coi tuoi sacramenti, Ti servano degnamente con una condotta a Te gradita. $Per Dominum