S. Pauli a Cruce Confessoris ~ Duplex
Scriptura: Feria Tertia infra Hebdomadam III post Octavam Paschæ

Divinum Officium Tridentine - 1888

04-28-2015

Ad Matutinum

Ante Divinum officium
Incipit
secreto
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris: et ne nos indúcas in tentatiónem: sed líbera nos a malo. Amen.
Ave María, grátia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui Jesus. Sancta María, Mater Dei, ora pro nobis peccatóribus, nunc et in hora mortis nostræ. Amen.
Credo in Deum, Patrem omnipoténtem, Creatórem cæli et terræ. Et in Jesum Christum, Fílium ejus únicum, Dóminum nostrum: qui concéptus est de Spíritu Sancto, natus ex María Vírgine,
passus sub Póntio Piláto, crucifíxus, mórtuus, et sepúltus: descéndit ad ínferos; tértia die resurréxit a mórtuis; ascéndit ad cælos; sedet ad déxteram Dei Patris omnipoténtis: inde ventúrus est judicáre vivos et mórtuos. Credo in Spíritum Sanctum, sanctam Ecclésiam cathólicam,
Sanctórum communiónem, remissiónem peccatórum, carnis resurrectiónem, vitam ætérnam. Amen.

Deinde, clara voce, dicitur Versus:
℣. Dómine, lábia + mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Deus in adjutórium meum inténde.
℟. Dómine, ad adjuvándum me festína.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Allelúja.
Inizio
in silenzio
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Io Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Poi, con voce udibile, si dice il Versetto:
℣. Signore, + tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Provvedi, o Dio, al mio soccorso.
℟. Signore, affrettati ad aiutarmi.
Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia.
Invitatorium {Antiphona ex Commune aut Festo}
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Veníte, exsultémus Dómino, jubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem ejus in confessióne, et in psalmis jubilémus ei.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu ejus sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Veníte, adorémus, allelúja.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus ejus (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus ejus, et oves páscuæ ejus.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Hódie, si vocem ejus audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Veníte, adorémus, allelúja.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus jurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Veníte, adorémus, allelúja.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Invitatorio {Antifona dal Comune o Festa}
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. venite, adoriamo, alleluia.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. venite, adoriamo, alleluia.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. venite, adoriamo, alleluia.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Hymnus {ex Commune aut Festo}
Iste Conféssor Dómini, coléntes
Quem pie laudant pópuli per orbem,
Hac die lætus méruit suprémos
Laudis honóres.

Qui pius, prudens, húmilis, pudícus,
Sóbriam duxit sine labe vitam,
Donec humános animávit auræ
Spíritus artus.

Cujus ob præstans méritum, frequénter,
Ægra quæ passim jacuére membra,
Víribus morbi dómitis, salúti
Restituúntur.

Noster hinc illi chorus obsequéntem
Cóncinit laudem celebrésque palmas,
Ut piis ejus précibus juvémur
Omne per ævum.

Sit salus illi, decus atque virtus,
Qui, super cæli sólio corúscans,
Tótius mundi sériem gubérnat,
Trinus et unus.
Amen.
Inno {dal Comune o Festa}
Questo Confessore del Signore, che i popoli
venerano e lodano per tutto il mondo,
in questo giorno meritò i supremi
onori di lode.

Egli pio, prudente, umile, pudico,
visse sobrio e senza macchia,
finché lo spirito vitale
animò il suo corpo mortale.

Per i suoi grandi meriti
spesso membra che giacevano inferme,
vinta la violenza del male,
vengono restituite alla sanità.

Per questo il coro delle nostre voci
canta la lode che gli è dovuta
e celebra i suoi trionfi affinché, per le sue pie preghiere,
veniamo soccorsi in ogni tempo.

Sia gloria a Dio Padre
e al Figlio che risuscitò da morte
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ et Psalmi ex Commune aut Festo}
Nocturn I.
Ant. Beátus vir, * qui in lege Dómini meditátur: volúntas ejus pérmanet die ac nocte, et ómnia quæcúmque fáciet, semper prosperabúntur, allelúja.
Psalmus 1 [1]
1:1 Beátus vir, qui non ábiit in consílio impiórum, et in via peccatórum non stetit, * et in cáthedra pestiléntiæ non sedit:
1:2 Sed in lege Dómini volúntas ejus, * et in lege ejus meditábitur die ac nocte.
1:3 Et erit tamquam lignum, quod plantátum est secus decúrsus aquárum, * quod fructum suum dabit in témpore suo:
1:3 Et fólium ejus non défluet: * et ómnia quæcúmque fáciet, prosperabúntur.
1:4 Non sic ímpii, non sic: * sed tamquam pulvis, quem proícit ventus a fácie terræ.
1:5 Ídeo non resúrgent ímpii in judício: * neque peccatóres in concílio justórum.
1:6 Quóniam novit Dóminus viam justórum: * et iter impiórum períbit.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmi con letture {Antifone e salmi dal Comune o Festa}
Notturno I.
Ant. Beato l'uomo * che medita la legge del Signore: la sua volontà vi persevera giorno e notte, e tutto quello che farà avrà sempre prospero effetto, alleluia.
Salmo 1 [1]
1:1 Beato l'uomo che non permane nel consiglio degli empi, e non si ferma nella via dei peccatori, * né si pone a sedere sulla cattedra di pestilenza:
1:2 Ma il suo diletto è nella legge del Signore, * e nella legge di lui medita giorno e notte.
1:3 Egli sarà come un albero piantato lungo correnti d'acqua, * che darà il suo frutto a suo tempo;
1:3 E la cui foglia non avvizzirà, * e tutto quello che egli farà prospererà.
1:4 Non così gli empi, non cosi: * ma saranno come la pula che il vento disperde dalla superficie della terra.
1:5 Perciò gli empi, non risorgeranno nel giudizio, * né i peccatori nel consesso dei giusti;
1:6 Poiché il Signore conosce la via dei giusti; * e la via degli empi finirà nella perdizione.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 2 [2]
2:1 Quare fremuérunt gentes: * et pópuli meditáti sunt inánia?
2:2 Astitérunt reges terræ, et príncipes convenérunt in unum * advérsus Dóminum, et advérsus Christum ejus.
2:3 Dirumpámus víncula eórum: * et proiciámus a nobis jugum ipsórum.
2:4 Qui hábitat in cælis, irridébit eos: * et Dóminus subsannábit eos.
2:5 Tunc loquétur ad eos in ira sua, * et in furóre suo conturbábit eos.
2:6 Ego autem constitútus sum Rex ab eo super Sion montem sanctum ejus, * prǽdicans præcéptum ejus.
2:7 Dóminus dixit ad me: * Fílius meus es tu, ego hódie génui te.
2:8 Póstula a me, et dabo tibi gentes hereditátem tuam, * et possessiónem tuam términos terræ.
2:9 Reges eos in virga férrea, * et tamquam vas fíguli confrínges eos.
2:10 Et nunc, reges, intellégite: * erudímini, qui judicátis terram.
2:11 Servíte Dómino in timóre: * et exsultáte ei cum tremóre.
2:12 Apprehéndite disciplínam, nequándo irascátur Dóminus, * et pereátis de via justa.
2:13 Cum exárserit in brevi ira ejus: * beáti omnes qui confídunt in eo.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 2 [2]
2:1 Perché fremono le genti, * e i popoli tramano vani disegni?
2:2 I re della terra si levano e i principi si collegano insieme * contro il Signore e contro il suo Cristo.
2:3 Rompiamo i loro legami, * e scrolliamo da noi il loro giogo.
2:4 Colui che abita nei cieli ne ride * e il Signore si beffa di loro.
2:5 Poi parla loro nella sua ira, * e li atterrisce nel suo furore.
2:6 Ma io sono stato da lui costituito re sopra Sion, il suo santo monte, * e promulgo il suo decreto.
2:7 Il Signore mi ha detto: * Tu sei il mio Figlio; Io oggi ti ho generato.
2:8 Chiedimi, e io ti darò in tua eredità le genti, * e in tuo dominio i confini della terra.
2:9 Li governerai con uno scettro di ferro, * e li stritolerai come un vaso di creta.
2:10 Or dunque, o re, fate senno, * ravvedetevi, o giudici della terra.
2:11 Servite al Signore con timore, * ed esultate in lui con tremore.
2:12 Abbracciate la dottrina, affinché il Signore non si adiri, * e voi non periate fuori della retta via.
2:13 Allorché quando avvamperà la sua ira, * beati tutti coloro che confidano in lui.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 3 [3]
3:2 Dómine, quid multiplicáti sunt qui tríbulant me? * multi insúrgunt advérsum me.
3:3 Multi dicunt ánimæ meæ: * Non est salus ipsi in Deo ejus.
3:4 Tu autem, Dómine, suscéptor meus es, * glória mea, et exáltans caput meum.
3:5 Voce mea ad Dóminum clamávi: * et exaudívit me de monte sancto suo.
3:6 Ego dormívi, et soporátus sum: * et exsurréxi, quia Dóminus suscépit me.
3:7 Non timébo míllia pópuli circumdántis me: * exsúrge, Dómine, salvum me fac, Deus meus.
3:8 Quóniam tu percussísti omnes adversántes mihi sine causa: * dentes peccatórum contrivísti.
3:9 Dómini est salus: * et super pópulum tuum benedíctio tua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Beátus vir, qui in lege Dómini meditátur: volúntas ejus pérmanet die ac nocte, et ómnia quæcúmque fáciet, semper prosperabúntur, allelúja.
Salmo 3 [3]
3:2 Signore, perché si sono moltiplicati quelli che mi perseguitano? * Sono molti quelli che insorgono contro di me.
3:3 Molti dicono all'anima mia: * Per lui non vi è salute nel suo Dio.
3:4 Ma tu, o Signore, tu sei il mio scudo, * la mia gloria, e colui che rialza il mio capo.
3:5 Gridai con la mia voce al Signore, * ed egli mi esaudì dal suo monte santo.
3:6 Io dormii, e presi sonno, * e mi svegliai, perchè il Signore mi sostenne.
3:7 Non temerò le migliaia del popolo che mi circonda: * Levati, o Signore, salvami, o Dio mio.
3:8 Poiché tu hai percosso tutti coloro che senza ragione mi sono avversi: * hai spezzati i denti dei peccatori.
3:9 Del Signore è la salvezza: * e sul tuo popolo la tua benedizione.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Beato l'uomo che medita la legge del Signore: la sua volontà vi persevera giorno e notte, e tutto quello che farà avrà sempre prospero effetto, alleluia.
℣. Deus regeneravit nos in spem vivam, allelúja.
℟. Per resurrectiónem Jesu Christi ex mórtuis, allelúja.
℣. Dio ci ha rigenerati ad una viva speranza, alleluia.
℟. Con la risurrezione di Gesù Cristo da morte, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Exáudi, Dómine Jesu Christe, preces servórum tuórum, et miserére nobis: Qui cum Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Esaudisci, Signore Gesù Cristo, le preghiere dei tuoi servi, ed abbi pietà di noi: tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Benedictióne perpétua benedícat nos Pater ætérnus. Amen.

Lectio 1
De libro Apocalýpsis beáti Joánnis Apóstoli
Apo 4:1-5
1 Post hæc vidi: et ecce óstium apértum in cælo, et vox prima, quam audívi tamquam tubæ loquéntis mecum, dicens: Ascénde huc, et osténdam tibi quæ opórtet fíeri post hæc.
2 Et statim fui in spíritu: et ecce sedes pósita erat in cælo, et supra sedem sedens.
3 Et qui sedébat símilis erat aspéctui lápidis iáspidis, et sárdinis: et iris erat in circúitu sedis símilis visióni smarágdinæ.
4 Et in circúitu sedis sedília vigínti quátuor: et super thronos vigínti quátuor senióres sedéntes, circumamícti vestiméntis albis, et in capítibus eórum corónæ áureæ.
5 Et de throno procedébant fúlgura, et voces, et tonítrua: et septem lámpades ardéntes ante thronum, qui sunt septem spíritus Dei.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Vidi Jerúsalem descendéntem de cælo, ornátam auro mundo, et lapídibus pretiósis intéxtam:
* Allelúja, allelúja.
℣. Et erat structúra muri ejus ex lápide jáspide; ipsa vero aurum mundum, símile vitro mundo.
℟. Allelúja, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Con una benedizione perpetua ci benedica l'eterno Padre. Amen.

Lettura 1
Dal libro dell'Apocalisse dell'Apostolo san Giovanni.
Apo 4:1-5
1 Dopo ciò guardai: ed ecco una porta aperta nel cielo, e quella prima voce che avevo udito come di tromba che parlava con me, disse: Sali quassù, e ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito.
2 E subito fui (rapito) in spirito: ed ecco un trono alzato nel cielo, e sul trono uno seduto.
3 E colui che vi sedeva era simile nell'aspetto a una pietra di diaspro e di sardio, e intorno al trono c'era un'iride simile nell'aspetto a uno smeraldo.
4 E intorno al trono ventiquattro sedie: e sulle sedie c'erano seduti ventiquattro seniori, ravvolti in bianche vesti, con sulle loro teste delle corone di oro.
5 E dal trono partivano lampi e voci e tuoni: e dinanzi al trono erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Vidi Gerusalemme discendere dal cielo ornata di oro puro, inghirlandata di pietre preziose :
* Alleluia, alleluia.
℣. E il suo muro era costrutto di pietra di diaspro; la città stessa poi era di oro puro simile al vetro puro.
℟. Alleluia, alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Unigénitus Dei Fílius nos benedícere et adjuváre dignétur. Amen.

Lectio 2
Apo 4:6-8
6 Et in conspéctu sedis tamquam mare vítreum símile crystállo: et in médio sedis, et in circúitu sedis quátuor animália plena óculis ante et retro.
7 Et ánimal primum símile leóni, et secúndum ánimal símile vítulo, et tértium ánimal habens fáciem quasi hóminis, et quartum ánimal símile áquilæ volánti.
8 Et quátuor animália, síngula eórum habébant alas senas: et in circúitu, et intus plena sunt óculis: et réquiem non habébant die ac nocte, dicéntia: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus omnípotens, qui erat, et qui est, et qui ventúrus est.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. In diadémate cápitis Aaron magnificéntia Dómini sculpta erat:
* Dum perficerétur opus Dei, allelúja, allelúja, allelúja.
℣. In veste enim podéris quam habébat, totus erat orbis terrárum, et paréntum magnália in quátuor ordínibus lápidum sculpta erant.
℟. Dum perficerétur opus Dei, allelúja, allelúja, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci. Amen.

Lettura 2
Apo 4:6-8
6 E in faccia al trono come un mare di vetro simile al cristallo: e in mezzo al trono ed intorno al trono quattro animali pieni di occhi davanti e di dietro.
7 E il primo animale era simile al leone, e il secondo animale simile al vitello, e il terzo animale aveva la faccia come di uomo, e il quarto animale simile ad aquila volante.
8 Questi quattro animali avevano ciascuno sei ali: e all'intorno e di dentro sono pieni d'occhi: e non si davano posa giorno e notte, dicendo: Santo, santo, santo il Signore Dio onnipotente, che era, che è e che verrà.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. La magnificenza del Signore era scolpita sul diadema che Aronne portava in testa :
* Mentre esercitava il ministero di Dio, alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Infatti sulla veste talare che portava, era rappresentato tutto il globo terrestre, e nelle quattro fila di pietre erano scolpiti i gloriosi nomi dei padri.
℟. Mentre esercitava il ministero di Dio, alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Spíritus Sancti grátia illúminet sensus et corda nostra. Amen.

Lectio 3
Apo 4:9-11
9 Et cum darent illa animália glóriam, et honórem, et benedictiónem sedénti super thronum, vivénti in sǽcula sæculórum,
10 Procidébant vigínti quátuor senióres ante sedéntem in throno, et adorábant vivéntem in sǽcula sæculórum, et mittébant corónas suas ante thronum, dicéntes:
11 Dignus es, Dómine, Deus noster, accípere glóriam, et honórem, et virtútem: quia tu creásti ómnia, et propter voluntátem tuam erant, et creáta sunt.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Véniens a Líbano quam pulchra facta est, allelúja:
* Et odor vestimentórum ejus super ómnia arómata, allelúja, allelúja.
℣. Favus distíllans lábia ejus, mel et lac sub lingua ejus.
℟. Et odor vestimentórum ejus super ómnia arómata, allelúja, allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et odor vestimentórum ejus super ómnia arómata, allelúja, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori. Amen.

Lettura 3
Apo 4:9-11
9 E mentre quegli animali rendevano gloria, onore e grazie a colui che sedeva sul trono e che vive per i secoli dei secoli,
10 I ventiquattro seniori, si prostravano davanti a colui che sedeva sul trono, e adoravano colui che vive per i secoli dei secoli, e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo:
11 Tu sei degno, o Signore Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché tu hai creato il tutto, e per tuo volere esso sussiste ed è stato creato.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Quanto è bella (questa sposa) che viene dal Libano, alleluia:
* E la fragranza delle sue vesti sorpassa tutti gli aromi, alleluia, alleluia.
℣. Un favo stillante son le sue labbra, miele e latte sono sotto la sua lingua.
℟. E la fragranza delle sue vesti sorpassa tutti gli aromi, alleluia, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. E la fragranza delle sue vesti sorpassa tutti gli aromi, alleluia, alleluia.
Nocturn II.
Ant. Invocántem * exaudívit Dóminus Sanctum suum; Dóminus exaudívit eum, et constítuit eum in pace, allelúja.
Psalmus 4 [4]
4:2 Cum invocárem exaudívit me Deus justítiæ meæ: * in tribulatióne dilatásti mihi.
4:2 Miserére mei, * et exáudi oratiónem meam.
4:3 Fílii hóminum, úsquequo gravi corde? * ut quid dilígitis vanitátem, et quǽritis mendácium?
4:4 Et scitóte quóniam mirificávit Dóminus sanctum suum: * Dóminus exáudiet me cum clamávero ad eum.
4:5 Irascímini, et nolíte peccáre: * quæ dícitis in córdibus vestris, in cubílibus vestris compungímini.
4:6 Sacrificáte sacrifícium justítiæ, et speráte in Dómino. * Multi dicunt: Quis osténdit nobis bona?
4:7 Signátum est super nos lumen vultus tui, Dómine: * dedísti lætítiam in corde meo.
4:8 A fructu fruménti, vini, et ólei sui * multiplicáti sunt.
4:9 In pace in idípsum * dórmiam, et requiéscam;
4:10 Quóniam tu, Dómine, singuláriter in spe * constituísti me.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Notturno II.
Ant. Il Signore ha esaudito il suo santo che lo invocava; * il Signore lo ha esaudito e lo ha stabilito nella pace, alleluia.
Salmo 4 [4]
4:2 Allorché lo invocai, mi esaudì il Dio della mia giustizia: * nella tribolazione mi traesti al largo.
4:2 Abbi pietà di me, * ed ascolta la mia preghiera.
4:3 Figli degli uomini, e fino a quando avrete duro il cuore? * perchè amate la vanità, e cercate la menzogna?
4:4 Or sappiate che il Signore ha reso mirabile il suo santo; * il Signore mi esaudirà quando io lo invocherò.
4:5 Adiratevi [pure], ma non vogliate peccare; * le cose che dite nei vostri cuori, riandatele [respingetele] con compunzione nei vostri letti.
4:6 Sacrificate un sacrificio di giustizia, e sperate nel Signore: * molti dicono: Chi ci farà vedere il bene?
4:7 La luce del tuo volto è impressa sopra di noi, o Signore, * tu infondesti nel mio cuore la gioia.
4:8 Si sono moltiplicati * per l'abbondanza del loro frumento del loro vino e del loro olio.
4:9 In pace insieme * io dormirò, e mi riposerò.
4:10 Perché tu solo, o Signore, nella speranza * mi hai fondato.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 5 [5]
5:2 Verba mea áuribus pércipe, Dómine, * intéllege clamórem meum.
5:3 Inténde voci oratiónis meæ, * Rex meus et Deus meus.
5:4 Quóniam ad te orábo: * Dómine, mane exáudies vocem meam.
5:5 Mane astábo tibi et vidébo: * quóniam non Deus volens iniquitátem tu es.
5:6 Neque habitábit juxta te malígnus: * neque permanébunt injústi ante óculos tuos.
5:7 Odísti omnes, qui operántur iniquitátem: * perdes omnes, qui loquúntur mendácium.
5:7 Virum sánguinum et dolósum abominábitur Dóminus: * ego autem in multitúdine misericórdiæ tuæ.
5:8 Introíbo in domum tuam: * adorábo ad templum sanctum tuum in timóre tuo.
5:9 Dómine, deduc me in justítia tua: * propter inimícos meos dírige in conspéctu tuo viam meam.
5:10 Quóniam non est in ore eórum véritas: * cor eórum vanum est.
5:11 Sepúlcrum patens est guttur eórum, linguis suis dolóse agébant, * júdica illos, Deus.
5:11 Décidant a cogitatiónibus suis, secúndum multitúdinem impietátum eórum expélle eos, * quóniam irritavérunt te, Dómine.
5:12 Et læténtur omnes, qui sperant in te, * in ætérnum exsultábunt: et habitábis in eis.
5:12 Et gloriabúntur in te omnes, qui díligunt nomen tuum, * quóniam tu benedíces justo.
5:13 Dómine, ut scuto bonæ voluntátis tuæ * coronásti nos.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 5 [5]
5:2 Porgi orecchio, o Signore, * alle mie parole, intendi le mie grida.
5:3 Ascolta la voce della mia orazione, * o mio Re e mio Dio.
5:4 Poiché a te volgerò la mia preghiera, * o Signore, al mattino ascolterai la mia voce.
5:5 Al mattino mi porrò dinanzi a te, e vedrò: * Poiché tu non sei un Dio che ami l'iniquità.
5:6 Né il malvagio abiterà presso di te: * né gli ingiusti reggeranno dinanzi ai tuoi occhi.
5:7 Tu odii tutti coloro che operano l'iniquità: * tu disperderai tutti coloro che proferiscono menzogne.
5:7 L'uomo sanguinario e fraudolento lo abbominerà il Signore. * Ma io nella grandezza della tua misericordia,
5:8 Entrerò nella tua casa, * mi prostrerò nel tuo santo tempio nel tuo timore.
5:9 Signore, guidami nella tua giustizia: * a causa dei miei nemici fa diritta dinanzi a te la mia via.
5:10 Perché non c'è verità nella loro bocca; * il loro cuore è pravo [perverso].
5:11 La loro gola è un sepolcro aperto, con le loro lingue tessevano inganni: * giudicali, o Dio.
5:11 Siano delusi nei loro disegni, scacciali per tante loro empietà, * perché essi ti hanno irritato, o Signore.
5:12 Ma si rallegrino quanti sperano in te, * esulteranno in eterno e tu abiterai in essi.
5:12 E si glorieranno in te quanti amano il tuo nome, * perché tu benedirai il giusto.
5:13 O Signore, della tua benevolenza come di uno scudo * ci hai recinto.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 8 [6]
8:2 Dómine, Dóminus noster, * quam admirábile est nomen tuum in univérsa terra!
8:2 Quóniam eleváta est magnificéntia tua, * super cælos.
8:3 Ex ore infántium et lacténtium perfecísti laudem propter inimícos tuos, * ut déstruas inimícum et ultórem.
8:4 Quóniam vidébo cælos tuos, ópera digitórum tuórum: * lunam et stellas, quæ tu fundásti.
8:5 Quid est homo quod memor es ejus? * aut fílius hóminis, quóniam vísitas eum?
8:6 Minuísti eum paulo minus ab Ángelis, glória et honóre coronásti eum: * et constituísti eum super ópera mánuum tuárum.
8:8 Ómnia subjecísti sub pédibus ejus, * oves et boves univérsas: ínsuper et pécora campi.
8:9 Vólucres cæli, et pisces maris, * qui perámbulant sémitas maris.
8:10 Dómine, Dóminus noster, * quam admirábile est nomen tuum in univérsa terra!
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Invocántem exaudívit Dóminus Sanctum suum; Dóminus exaudívit eum, et constítuit eum in pace, allelúja.
Salmo 8 [6]
8:2 Signore, Signor nostro, * quanto è ammirabile il tuo nome su tutta la terra!
8:2 Poiché la tua maestà si eleva * sopra dei cieli.
8:3 Dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti cavi perfetta lode contro i tuoi nemici, * per distruggere il nemico e il vendicativo.
8:4 Or io contemplo i tuoi cieli, opera delle tue dita, * la luna e le stelle che vi hai disposto.
8:5 Che cosa è l'uomo che tu ti ricordi di lui? * o il figlio dell'uomo, che tu lo visiti?
8:6 Lo hai fatto per poco inferiore agli angeli, lo hai coronato di gloria e di onore: * E lo hai costituito sopra le opere delle tue mani.
8:8 Hai posto tutte le cose sotto i suoi piedi; * le pecore e i buoi tutti quanti e anche gli animali del campo;
8:9 Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, * che percorrono i sentieri del mare.
8:10 O Signore, Signor nostro, * quanto è ammirabile il tuo nome su tutta la terra!
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Il Signore ha esaudito il suo santo che lo invocava; il Signore lo ha esaudito e lo ha stabilito nella pace, alleluia.
℣. Deus suscitávit Christum a mórtuis, allelúja.
℟. Ut fides nostra et spes esset in Deo, allelúja.
℣. Dio risuscitò il Cristo da morte, alleluia.
℟. Affinché fosse in Dio la nostra fede e speranza, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádjuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Deus Pater omnípotens sit nobis propítius et clemens. Amen.

Lectio 4
Paulus a Cruce, Uvádæ in Liguria natus, sed a Castellátio prope Alexandríam Statiellórum nobili genere oriundus, qua futurus esset sanctitáte clarus, innotuit miro splendore, qui noctu implévit pariéntis matris cubiculum, et insígni augustæ cæli Reginæ beneficio, quæ púerum in flumen delapsum a certo naufragio illæsum erípuit. A primo ratiónis usu Jesu Christi crucifixi amóre flagrans, ejus contemplatióni prolixius vacare cœpit, et carnem innocentíssimam vigiliis, flagellis, jejuniis, potu in sexta feria ex acéto cum felle mixto, ac dura quavis castigatióne contérere. Martyrii desidério incénsus, exercitui se adjunxit, qui Venetiis, ad bellum Turcis inferéndum, comparabátur; cógnita vero inter orándum Dei voluntáte, arma ultro réddidit, præstantiori milítiæ operam datúrus, quæ Ecclésiæ præsidio esse ætérnamque hóminum salútem procurare totis viribus niterétur. Reversus in pátriam, honestíssimis nuptiis sibique deláta patrui hereditáte recusatis, arctiórem inire crucis sémitam ac rudi túnica a suo episcopo indui vóluit. Tum ejus jussu, ob eminentem vitæ sanctimóniam et rerum divinárum sciéntiam, nondum clericus, Dominicum agrum, máximo cum animárum fructu, divini verbi prædicatióne excoluit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Honestum fecit illum Dóminus, et custodívit eum ab inimícis, et a seductóribus tutávit illum:
* Et dedit illi claritátem æternam, allelúja.
℣. Justum dedúxit Dóminus per vias rectas, et osténdit illi regnum Dei.
℟. Et dedit illi claritátem æternam, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio Padre onnipotente ci sia benigno e clemente. Amen.

Lettura 4
Paolo della Croce, nato in Ovada nella Liguria, ma oriundo di una nobile famiglia di Castellazzo presso Alessandria, quale sarebbe stata in avvenire la grandezza della sua santità lo fece conoscere un meraviglioso splendore, che la notte in cui nacque riempì la camera della madre, e l'insigne beneficio dell'augusta Regina del cielo, la quale, fanciullo, lo salvò illeso da certo naufragio per una caduta in un fiume. Fin dal primo uso di ragione infiammato d'amore per Gesù Cristo crocifisso, cominciò ad abbandonarsi lungamente alla contemplazione di lui, e a martoriare la sua innocentissima carne con veglie, discipline, digiuni, e altre dure penitenze, non bevendo il venerdì che aceto misto con fiele. Acceso dal desiderio del martirio, si unì all'armata che si concentrava a Venezia per combattere i Turchi; ma conosciuta nella preghiera la volontà di Dio, lasciò tosto le armi, per consacrarsi a formare una milizia più eccellente, che lavorasse con tutte le forze a difendere la Chiesa e a procurare agli uomini l'eterna salvezza. Ritornato in patria, rifiutate onorevolissime nozze, e l'eredità di uno zio offertagli, volle entrare nella via stretta della croce ed essere rivestito dal suo vescovo d'una tonaca grossolana. Allora per ordine di questo, in grazia dell'eminente santità di vita e scienza delle cose divine, si mise, benché non ancora chierico, a coltivare il campo del Signore colla predicazione della divina parola, con grandissimo, frutto delle anime.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il Signore lo fece ricco, lo guardò dai nemici e lo protesse da coloro che lo insidiavano
* e gli procurò eterna gloria. Alleluia.
℣. Il Signore condusse il giusto per le vie diritte e gli mostrò il regno di Dio.
℟. E gli procurò eterna gloria. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Christus perpétuæ det nobis gáudia vitæ. Amen.

Lectio 5
Romam profectus, theologicis disciplinis rite imbutus, a summo Pontifice Benedicto décimo tertio ex obediéntia sacerdotio auctus est. Facta sibi ab eodem potestate aggregándi socios, in solitúdinem recéssit Argentarii montis, quo eum beáta Virgo jamprídem invitaverat, veste illi simul ostensa atri coloris, passiónis Fílii sui insígnibus, decorata, ibique fundaménta jecit novæ congregatiónis. Quæ brevi, plurimis ab eo tolerátis labóribus, præcláris aucta viris, cum Dei benedictióne valde succrevit; a Sede apostolica non semel confirmáta, una cum regulis, quas orando ipse a Deo acceperat, et quarto addito voto, pergratam Dominicæ passiónis memóriam promovendi. Sacras vírgines quoque instituit, quæ excéssum caritátis divini Sponsi sedulo meditaréntur. Hæc inter, animárum inexhausta aviditate ab Evangélii prædicatióne numquam deficiens, hómines pene innumeros, étiam perditíssimos aut in hæresim lapsos, in salútis trámitem adduxit. Præsertim Christi enárranda passióne, mirífica ejus oratiónis vis erat, qua una cum astántibus in fletum effúsus, quælibet obduráta corda ad pœniténtiam scindebat.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Amávit eum Dóminus, et ornávit eum: stolam glóriæ induit eum,
* Et ad portas paradisi coronávit eum, allelúja.
℣. Induit eum Dóminus lorícam fidei, et ornávit eum.
℟. Et ad portas paradisi coronávit eum, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Cristo ci doni le gioie della vita eterna. Amen.

Lettura 5
Andato a Roma ed istruitosi regolarmente nelle discipline teologiche, fu dal sommo Pontefice Benedetto XIII innalzato per obbedienza al sacerdozio. Ricevuta dal medesimo potestà di riunire dei compagni, si ritirò nella solitudine del monte Argentario, dove già da tempo l'aveva invitato la beata Vergine mostrandogli insieme una veste nera, ornata delle insegne della passione del suo Figlio, dove gettò le prime fondamenta della nuova congregazione. La quale in breve, dopo ch'egli se n'ebbe affaticato moltissimo, accresciuta di scelti uomini, colla benedizione di Dio prese un grande sviluppo; confermata più volte dalla Sede apostolica insieme colle regole ch'egli aveva ricevute da Dio nella preghiera, coll'aggiunta di un quarto voto, di promuovere il benedetto ricordo della passione del Signore. Istituì pure delle religiose consacrate a meditare l'eccesso d'amore dello Sposo divino. In mezzo a tante cose, non tralasciò mai di predicare il Vangelo con uno zelo avido delle anime, riconducendo nella via della salvezza un numero d'uomini pressoché innumerevole, anche scelleratissimi o caduti nell'eresia. La forza del suo dire era meravigliosa, Specie nel raccontare la passione di Cristo, onde si scioglieva in lagrima insieme coi presenti, costringendo a penitenza i cuori più induriti.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il Signore l'ha amato ed onorato: l'ha rivestito con un manto di gloria,
* e l'ha incoronato alle porte del paradiso. Alleluia.
℣. Il Signore lo ha rivestito dello scudo della fede e lo ha onorato.
℟. E l'ha incoronato alle porte del paradiso. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Ignem sui amóris accéndat Deus in córdibus nostris. Amen.

Lectio 6
Tanta in ejus péctore alebátur divinæ caritátis flamma, ut indusium quod erat cordi propius, sæpe véluti igne adustum, et binæ cóstulæ elátæ apparúerint. Sacrum præsertim fáciens non poterat a lácrimis temperare: frequénti quoque éxtasi cum mira intérdum corporis elevatióne frui, vultúque superna luce radiante conspiciebátur. Quandoque, dum concionarétur, cæléstis vox verba ei suggerentis audíta fuit, aut sermo ejus ad plura míllia passuum intónuit. Prophetíæ et linguárum dono, cordium scrutatióne, potestate in dæmones, in morbos, in eleménta enituit. Cumque ipsis summis Pontificibus carus ac venerandus esset, servum inutilem, peccatórem nequíssimum, a dæmóniis quoque conculcándum se judicábat. Tandem, asperrimi vitæ generis ad longam usque senectútem tenacíssimus, anno millesimo septingentésimo septuagesimo quinto, cum præclára mónita, véluti sui spíritus transmissa hereditáte, alumnis tradidísset, Ecclésiæ sacramentis ac cælésti visióne recreatus, Romæ, qua prædixerat die, migrávit in cælum. Eum Pius nonus Pontifex maximus in Beatórum, novisque deínde fulgentem signis, in Sanctórum númerum retulit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Iste homo perfécit ómnia quæ locútus est ei Deus, et dixit ad eum: Ingrédere in requiem meam:
* Quia te vidi justum coram me ex ómnibus géntibus, allelúja.
℣. Iste est, qui contempsit vitam mundi, et pervenit ad cæléstia regna.
℟. Quia te vidi justum coram me ex ómnibus géntibus, allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Quia te vidi justum coram me ex ómnibus géntibus, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio accenda nei nostri cuori il fuoco del suo amore. Amen.

Lettura 6
Il suo petto ardeva di tale fiamma d'amor divino, che la parte di veste più vicina al cuore pareva sovente come bruciata dal fuoco, e che due costole si sollevassero. Nell'offrire, il santo sacrificio non poteva contenere le lacrime: e frequentemente lo si vedeva in estasi talvolta col corpo miracolosamente sollevato, e col volto irradiato da luce soprannaturale. A volte, mentre predicava, fu udita una voce celeste suggerirgli le parole, e fu inteso il suo dire lontano molte miglia. Risplendé per il dono di profezia, delle lingue, della penetrazione dei cuori, del potere sui demoni, sulle malattie, sugli elementi. Benché caro agli stessi sommi Pontefici e da loro venerato, egli però si stimava servo inutile, il più miserabile peccatore, degno d'essere calpestato finanche dai demoni. Infine, rimasto fedelissimo al suo asprissimo genere di vita fino ad estrema vecchiezza, nell'anno 1775, dopo aver dati ai suoi discepoli mirabili avvisi, come per trasmettere loro in eredità il suo spirito, confortato dai sacramenti della Chiesa e da una celeste visione, se ne andò al cielo, in Roma, il giorno che aveva predetto. Il sommo Pontefice Pio IX l'inserì nel novero dei Beati e poi dei Santi a causa di nuovi e illustri miracoli operati.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Quest'uomo fece tutto ciò che Dio gli aveva ordinato e Dio gli disse: Entra nel mio riposo,
* perché ti ho trovato giusto dinanzi a me in mezzo a tutte le genti. Alleluia.
℣. Questi è colui che disprezzò la vita del mondo e giunse al regno dei cieli.
℟. Perché ti ho trovato giusto dinanzi a me in mezzo a tutte le genti. Alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Perché ti ho trovato giusto dinanzi a me in mezzo a tutte le genti. Alleluia.
Nocturn III.
Ant. Dómine, * iste Sanctus habitábit in tabernáculo tuo, operátus est justítiam, requiéscet in monte sancto tuo, allelúja.
Psalmus 14 [7]
14:1 Dómine, quis habitábit in tabernáculo tuo? * aut quis requiéscet in monte sancto tuo?
14:2 Qui ingréditur sine mácula, * et operátur justítiam:
14:3 Qui lóquitur veritátem in corde suo, * qui non egit dolum in lingua sua:
14:3 Nec fecit próximo suo malum, * et oppróbrium non accépit advérsus próximos suos.
14:4 Ad níhilum dedúctus est in conspéctu ejus malígnus: * timéntes autem Dóminum gloríficat:
14:5 Qui jurat próximo suo, et non décipit, * qui pecúniam suam non dedit ad usúram, et múnera super innocéntem non accépit.
14:5 Qui facit hæc: * non movébitur in ætérnum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Notturno III.
Ant. O Signore, * questo santo abiterà nel tuo tabernacolo: operò con giustizia e riposerà sul tuo santo monte, alleluia.
Salmo 14 [7]
14:1 Signore, chi abiterà nel tuo tabernacolo * o chi riposerà sul tuo santo monte?
14:2 Colui che vive senza macchia, * e pratica la giustizia:
14:3 Colui che dice la verità nel suo cuore, * e non ha ordito frode con la sua lingua:
14:3 Non ha fatto del male al suo prossimo * e non ha accolto maldicenza contro i suoi simili.
14:4 Ai suoi occhi il maligno è un niente, * ma egli onora quelli che temono il Signore.
14:5 Colui che giura al suo prossimo e non lo inganna. * Non dà il suo denaro ad usura, e non riceve regali contro l'innocente:
14:5 Chi fa tali cose * non sarà smosso in eterno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 20 [8]
20:2 Dómine, in virtúte tua lætábitur rex: * et super salutáre tuum exsultábit veheménter.
20:3 Desidérium cordis ejus tribuísti ei: * et voluntáte labiórum ejus non fraudásti eum.
20:4 Quóniam prævenísti eum in benedictiónibus dulcédinis: * posuísti in cápite ejus corónam de lápide pretióso.
20:5 Vitam pétiit a te: * et tribuísti ei longitúdinem diérum in sǽculum, et in sǽculum sǽculi.
20:6 Magna est glória ejus in salutári tuo: * glóriam et magnum decórem impónes super eum.
20:7 Quóniam dabis eum in benedictiónem in sǽculum sǽculi: * lætificábis eum in gáudio cum vultu tuo.
20:8 Quóniam rex sperat in Dómino: * et in misericórdia Altíssimi non commovébitur.
20:9 Inveniátur manus tua ómnibus inimícis tuis: * déxtera tua invéniat omnes, qui te odérunt.
20:10 Pones eos ut clíbanum ignis in témpore vultus tui: * Dóminus in ira sua conturbábit eos, et devorábit eos ignis.
20:11 Fructum eórum de terra perdes: * et semen eórum a fíliis hóminum.
20:12 Quóniam declinavérunt in te mala: * cogitavérunt consília, quæ non potuérunt stabilíre.
20:13 Quóniam pones eos dorsum: * in relíquiis tuis præparábis vultum eórum.
20:14 Exaltáre, Dómine, in virtúte tua: * cantábimus et psallémus virtútes tuas.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 20 [8]
20:2 Signore, della tua potenza si rallegrerà il re * ed esulterà grandemente per la salvezza accordatagli.
20:3 Tu hai adempiuto il desiderio del suo cuore, * e non hai resi vani i voti delle sue labbra.
20:4 Poiché lo hai prevenuto con le più dolci benedizioni: * gli hai posto in capo una corona di pietre preziose.
20:5 Ti domandò la vita, * e gli hai dato lunghezza di giorni per i secoli e per i secoli dei secoli.
20:6 Grande è la sua gloria per la salvezza da te avuta, * lo ammanterai di gloria e di grande splendore.
20:7 Poiché lo farai benedizione per tutti i secoli, * lo riempirai di gioia con la tua presenza.
20:8 Perché il re spera nel Signore, * e per la misericordia dell'Altissimo non vacillerà.
20:9 La tua mano raggiunga tutti i tuoi nemici: * la tua destra raggiunga tutti coloro che ti odiano.
20:10 Li renderai come fornace ardente nel tempo che apparirà il tuo volto: * il Signore nell'ira sua li conquiderà [soggiogherà], il fuoco li divorerà.
20:11 Sterminerai il loro frutto dalla terra: * e il loro seme di mezzo ai figli degli uomini.
20:12 Perché tramarono mali contro di te: * ordirono disegni che non poterono eseguire.
20:13 Poiché tu farai loro voltare le spalle: * e a quelli che restano preparerai la faccia [alle tue saette].
20:14 Innalzati, o Signore, con la tua potenza, * noi canteremo e celebreremo con inni le tue meraviglie.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 23 [9]
23:1 Dómini est terra, et plenitúdo ejus: * orbis terrárum, et univérsi qui hábitant in eo.
23:2 Quia ipse super mária fundávit eum: * et super flúmina præparávit eum.
23:3 Quis ascéndet in montem Dómini? * aut quis stabit in loco sancto ejus?
23:4 Ínnocens mánibus et mundo corde, * qui non accépit in vano ánimam suam, nec jurávit in dolo próximo suo.
23:5 Hic accípiet benedictiónem a Dómino: * et misericórdiam a Deo, salutári suo.
23:6 Hæc est generátio quæréntium eum, * quæréntium fáciem Dei Jacob.
23:7 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:8 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus fortis et potens: Dóminus potens in prǽlio.
23:9 Attóllite portas, príncipes, vestras, et elevámini, portæ æternáles: * et introíbit Rex glóriæ.
23:10 Quis est iste Rex glóriæ? * Dóminus virtútum ipse est Rex glóriæ.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Dómine, iste Sanctus habitábit in tabernáculo tuo, operátus est justítiam, requiéscet in monte sancto tuo, allelúja.
Salmo 23 [9]
23:1 Del Signore è la terra e quanto essa contiene: * il mondo e tutti i suoi abitatori.
23:2 Poiché egli la fondò sui mari, * e la stabilì sui fiumi.
23:3 Chi salirà al monte del Signore, * o chi starà nel suo luogo santo?
23:4 Chi ha mani innocenti e il cuore puro, * e chi non ha ricevuta invano l'anima sua, né ha giurato con inganno al suo prossimo.
23:5 Questi riceverà benedizione dal Signore, * e misericordia da Dio, suo Salvatore.
23:6 Tale è la generazione di quelli che lo cercano, * di quelli che cercano la faccia del Dio di Giacobbe.
23:7 Alzate, o principi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:8 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore forte e potente, il Signore potente nelle battaglie.
23:9 Alzate, o prìncipi, le vostre porte, e alzatevi voi, o porte eterne; * ed entrerà il Re della gloria.
23:10 Chi è questo Re della gloria? * Il Signore degli eserciti egli è il Re della gloria.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. O Signore, questo santo abiterà nel tuo tabernacolo: operò con giustizia e riposerà sul tuo santo monte, alleluia.
℣. Deus et Dóminum suscitávit, allelúja.
℟. Et nos suscitábit per virtútem suam, allelúja.
℣. Iddio e risuscitò il Signore, Alleluia.
℟. E risusciterà noi pure colla sua potenza, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. A vínculis peccatórum nostrórum absólvat nos omnípotens et miséricors Dóminus. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Il Signore onnipotente e misericordioso ci sciolga dal legame dei nostri peccati. Amen.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 7
Léctio sancti Evangélii secúndum Lucam
Luc 10:1-9
In illo témpore: Designávit Dóminus et álios septuagínta duos: et misit illos binos ante fáciem suam, in omnem civitátem et locum, quo erat ipse ventúrus. Et réliqua.

Homilía sancti Gregórii Papæ
Homilia 17 in Evangelia
Dóminus et Salvátor noster, fratres caríssimi, aliquándo nos sermónibus, aliquándo vero opéribus ádmonet. Ipsa étenim facta ejus præcépta sunt: quia dum áliquid tácitus facit, quid ágere debeámus innotéscit. Ecce enim binos in prædicatiónem discípulos mittit: quia duo sunt præcépta caritátis, Dei vidélicet amor, et próximi: et minus quam inter duos cáritas habéri non potest. Nemo enim próprie ad semetípsum habére caritátem dícitur: sed diléctio in álterum tendit, ut cáritas esse possit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Iste est, qui ante Deum magnas virtútes operátus est, et de omni corde suo laudávit Dóminum:
* Ipse intercedat pro peccátis ómnium populórum, allelúja.
℣. Ecce homo sine querela, verus Dei cultor, ábstinens se ab omni opere malo, et pérmanens in innocéntia sua.
℟. Ipse intercedat pro peccátis ómnium populórum, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 7
Dal Vangelo secondo Luca
Luca 10:1-9
In quel tempo il Signore designò altri settanta due discepoli e li mandò a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dove egli stava per andare. (continua nella Messa del giorno)

Omelia di s. Gregorio papa
Omelia 17ma sui Vangeli.
Il Signore e Salvatore nostro, fratelli carissimi, ci avvisa ora con parole ed ora con opere. Infatti le sue opere sono precetti; e, quando fa qualche cosa, anche senza dir nulla, ci mostra quello che dobbiamo fare noi. Ecco, dunque, egli manda i discepoli a predicare a due a due, perché sono due i precetti della carità, cioè l'amor di Dio e l'amor del prossimo, e bisogna essere almeno in due per poter praticare la carità. Infatti propriamente parlando, non si esercita la carità verso se stessi; ma l'amore, perché possa essere carità, deve avere per oggetto un altro.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Questi ha praticato davanti a Dio grandi virtù e ha lodato il Signore con tutto il suo cuore:
* egli interceda per i peccati di tutti gli uomini. Alleluia.
℣. Ecco un uomo irreprensibile, vero cultore di Dio: si astenne da ogni malvagità e perseverò nella propria innocenza.
℟. Egli interceda per i peccati di tutti gli uomini. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Cujus festum cólimus, ipse intercédat pro nobis ad Dóminum. Amen.

Lectio 8
Ecce enim binos ad prædicándum discípulos Dóminus mittit: quátenus hoc nobis tácitus ínnuat, quia qui caritátem erga álterum non habet, prædicatiónis offícium suscípere nullátenus debet. Bene autem dícitur, quia misit eos ante fáciem suam in omnem civitátem et locum, quo erat ipse ventúrus. Prædicatóres enim suos Dóminus séquitur: quia prædicátio prǽvenit, et tunc ad mentis nostræ habitáculum Dóminus venit, quando verba exhortatiónis præcúrrunt: atque per hoc véritas in mente suscípitur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Sint lumbi vestri praecincti, et lucernae ardentes in manibus vestris:
* Et vos similes hominibus exspectantibus dominum suum, quando revertatur a nuptiis. Allelúja
℣. Vigilate ergo, quia nescitis qua hora Dominus vester venturus sit.
℟. Et vos similes hominibus exspectantibus dominum suum, quando revertatur a nuptiis. Allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et vos similes hominibus exspectantibus dominum suum, quando revertatur a nuptiis. Allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Colui del quale celebriamo la festa, interceda per noi presso il Signore. Amen.

Lettura 8
Ecco dunque che il Signore manda i discepoli a predicare a due a due, insinuandoci così tacitamente come, chi non ha carità verso gli altri, in nessun modo deve assumersi l'ufficio della predicazione. E con ragione si dice che li mandò davanti a sé in ogni città e luogo dove egli stava per andare. Infatti il Signore segue i suoi predicatori; la predicazione infatti precede, e allora il Signore viene ad abitare nell'anima nostra, quando è preceduto dalle parole di coloro che ci esortano; ed è così che la verità è ricevuta dallo spirito.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Siano cinti i vostri fianchi ed accese nelle vostre mani le lucerne,
* e siate come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze. Alleluia.
℣. Siate preparati, perché non sapete quando il Signore vostro verrà.
℟. E siate come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze. Alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. E siate come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 9
Commemoratio S. Vitalis Martyris
Vitalis miles, sanctórum Gervasii et Protasii pater, una cum Paulino judice Ravennam ingréssus, cum vidísset Ursicinum medicum, ob christianæ fidei confessiónem ductum ad supplícium, paululum in tormentis titubare, exclamávit: Ursicíne médice, qui alios curare sólitus es, cave ne te mortis ætérnæ jáculo conficias. Qua voce confirmátus Ursicinus, martyrium fortiter subívit. Quare Paulinus incénsus Vitalem comprehéndi jubet, et equuleo tortum atque in profúndam fóveam demersum, lapidibus obrui. Quo facto quidam Apollinis sacerdos, qui Paulinum in Vitalem incitarat, oppréssus a dæmone, clamáre cœpit: Tu me nimium, Vitalis, Christi Martyr, incéndis; et illo æstu jactatus, se præcipitávit in flumen.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:
Fit reverentia Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * majestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ majestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.
Fit reverentia Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Judex créderis * esse ventúrus.
Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.
Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.
Fit reverentia, secundum consuetudinem Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.
Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 9
Commemorazione di San Vitale Martire.
Vitale, militare, padre dei santi Gervasio e Protasio, entrando (un giorno) in Ravenna col giudice Paolino, nel vedere alquanto vacillare fra i tormenti il medico Ursicino condotto al supplizio per aver confessato la fede cristiana, esclamò: Medico Ursicino, tu che sei uso a guarire gli altri, bada di non darti il colpo della morte eterna. Ursicino confortato da questa voce, sostenne coraggiosamente il martirio. Quindi Paolino irritato ordinò di prendere Vitale, di tormentarlo sul cavalletto, e poi di gettarlo in una fossa profonda e coprirvelo di pietre. Ciò fatto, un certo sacerdote d'Apollo, che aveva incitato Paolino contro Vitale, oppresso dal demonio, si mise a gridare: Vitale, Martire di Cristo, tu mi bruci troppo; e agitato da quel fuoco, si precipitò nel fiume.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:
chiniamo il capo Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.
I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.
Chiniamo il capo: Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.
Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.
Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.
Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo. E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.
Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Dicto Hymno « Te Deum » aut nono vel tertio Responsorio ejus loco ponitur, statim inchoantur Laudes, præterquam in Nocte Nativitatis Domini; quia tunc dicitur Oratio, postea celebratur Missa, ut suo loco notatur.
Dopo aver recitato l'inno Te Deum laudamus o il nono o il terzo responsorio, si comincia direttamente con le Lodi, ad eccezione della notte di Natale: in questa si prega l'Oratio e poi si celebra la messa di Natale celebrato come indicato nel luogo opportuno.
Oratio {ex Proprio Sanctorum}
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
Orémus.
Dómine Jesu Christe, qui, ad mystérium crucis prædicándum, sanctum Paulum singulári caritáte donásti, et per eum novam in Ecclésia famíliam floréscere voluísti: ipsíus nobis intercessióne concéde; ut, passiónem tuam júgiter recoléntes in terris, ejúsdem fructum cónsequi mereámur in cælis:
Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.
Orazione {dal Proprio dei Santi}
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
Preghiamo.
Signore Gesù Cristo, che hai dotato san Paolo di un'unzione particolare per predicare il mistero della croce, e per suo mezzo hai voluto far fiorire nella Chiesa una nuova famiglia: concedici, per sua intercessione, che meditando continuamente la tua passione in terra, meritiamo di conseguirne il frutto nei cieli:
Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen
Post Divinum officium

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