S. Paschalis Baylon Confessoris ~ Duplex
Scriptura: Feria V infra Hebdomadam post Ascensionem

Divinum Officium Reduced - 1955

05-17-2018

Ad Matutinum

Incipit
℣. Dómine, lábia +︎ mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Deus in adjutórium meum inténde.
℟. Dómine, ad adjuvándum me festína.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Allelúja.
Inizio
℣. Signore, +︎ tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Provvedi, o Dio, al mio soccorso.
℟. Signore, affrettati ad aiutarmi.
Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia.
Invitatorium {Antiphona ex Commune aut Festo}
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Veníte, exsultémus Dómino, jubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem ejus in confessióne, et in psalmis jubilémus ei.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu ejus sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Veníte, adorémus, allelúja.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus ejus (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus ejus, et oves páscuæ ejus.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Hódie, si vocem ejus audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Veníte, adorémus, allelúja.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus jurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Veníte, adorémus, allelúja.
Ant. Regem Confessórum Dóminum, * Veníte, adorémus, allelúja.
Invitatorio {Antifona dal Comune o Festa}
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. venite, adoriamo, alleluia.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. venite, adoriamo, alleluia.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. venite, adoriamo, alleluia.
Ant. Il Signore, re dei confessori, * venite, adoriamo, alleluia.
Hymnus {ex Commune aut Festo}
Iste Conféssor Dómini, coléntes
Quem pie laudant pópuli per orbem,
Hac die lætus méruit suprémos
Laudis honóres.

Qui pius, prudens, húmilis, pudícus,
Sóbriam duxit sine labe vitam,
Donec humános animávit auræ
Spíritus artus.

Cujus ob præstans méritum, frequénter,
Ægra quæ passim jacuére membra,
Víribus morbi dómitis, salúti
Restituúntur.

Noster hinc illi chorus obsequéntem
Cóncinit laudem celebrésque palmas,
Ut piis ejus précibus juvémur
Omne per ævum.

Sit salus illi, decus atque virtus,
Qui, super cæli sólio corúscans,
Tótius mundi sériem gubérnat,
Trinus et unus.
Amen.
Inno {dal Comune o Festa}
Questo Confessore del Signore, che i popoli
venerano e lodano per tutto il mondo,
in questo giorno meritò i supremi
onori di lode.

Egli pio, prudente, umile, pudico,
visse sobrio e senza macchia,
finché lo spirito vitale
animò il suo corpo mortale.

Per i suoi grandi meriti
spesso membra che giacevano inferme,
vinta la violenza del male,
vengono restituite alla sanità.

Per questo il coro delle nostre voci
canta la lode che gli è dovuta
e celebra i suoi trionfi affinché, per le sue pie preghiere,
veniamo soccorsi in ogni tempo.

Sia gloria a te, o Gesù,
che vittorioso ritorni al cielo
insieme con il Padre e con lo Spirito Santo
per tutti i secoli.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ ex Psalterio secundum tempora}
Nocturn I.
Ant. Allelúja, * allelúja, allelúja.
Psalmus 61 [1]
61:2 Nonne Deo subjécta erit ánima mea? * ab ipso enim salutáre meum.
61:3 Nam et ipse Deus meus, et salutáris meus: * suscéptor meus, non movébor ámplius.
61:4 Quoúsque irrúitis in hóminem? * interfícitis univérsi vos: tamquam paríeti inclináto et macériæ depúlsæ?
61:5 Verúmtamen prétium meum cogitavérunt repéllere, cucúrri in siti: * ore suo benedicébant, et corde suo maledicébant.
61:6 Verúmtamen Deo subjécta esto, ánima mea: * quóniam ab ipso patiéntia mea.
61:7 Quia ipse Deus meus, et salvátor meus: * adjútor meus, non emigrábo.
61:8 In Deo salutáre meum, et glória mea: * Deus auxílii mei, et spes mea in Deo est.
61:9 Speráte in eo omnis congregátio pópuli, effúndite coram illo corda vestra: * Deus adjútor noster in ætérnum.
61:10 Verúmtamen vani fílii hóminum, mendáces fílii hóminum in statéris: * ut decípiant ipsi de vanitáte in idípsum.
61:11 Nolíte speráre in iniquitáte, et rapínas nolíte concupíscere: * divítiæ si áffluant, nolíte cor appónere.
61:12 Semel locútus est Deus, duo hæc audívi, quia potéstas Dei est, et tibi, Dómine, misericórdia: * quia tu reddes unicuíque juxta ópera sua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmi con letture {Antifone dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Nocturn I.
Ant. Alleluia, * alleluia, alleluia.
Salmo 61 [1]
61:2 L'anima mia non sarà essa soggetta a Dio, * mentre da lui viene la mia salute?
61:3 Egli infatti è il mio Dio e il mio Salvatore: * il mio sostegno, io non vacillerò più.
61:4 Fino a quando vi avventerete contro un uomo? * tutti assieme cercherete di abbatterlo, come un muro cadente, e una macerie che crolla?
61:5 Tuttavia pensarono di spogliarmi della mia dignità: corsi sitibondo: * con la bocca benedicevano, e in cuor loro maledicevano.
61:6 Ma tu, anima mia, sii soggetta a Dio: * perché da lui [viene] la mia pazienza.
61:7 Egli è il mio Dio e il mio salvatore, * il mio difensore, non vacillerò.
61:8 In Dio sta la salvezza e la gloria mia; * in Dio il mio aiuto; in lui, la mia fiducia.
61:9 Sperate in lui, voi tutti, del suo popolo, effondete i vostri cuori al suo cospetto; * Dio è il nostro sostegno per sempre.
61:10 Oh sì, vanità sono gli uomini! I figli degli uomini hanno false bilance * per ingannarsi a vicenda nel male.
61:11 Non sperate niente dall'ingiustizia; badate a non desiderar le rapine; * se le ricchezze abbondano, non vi attaccate il cuore.
61:12 V'è una cosa che Dio ha detto; l'ho intesa più d'una volta, e cioè: che la potenza appartiene a Dio, e a te, Signore, la misericordia, * e che ricompenserai ciascuno secondo le sue opere.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 65(1-12) [2]
65:1 Jubiláte Deo, omnis terra, psalmum dícite nómini ejus: * date glóriam laudi ejus.
65:3 Dícite Deo: Quam terribília sunt ópera tua, Dómine! * in multitúdine virtútis tuæ mentiéntur tibi inimíci tui.
65:4 Omnis terra adóret te, et psallat tibi: * psalmum dicat nómini tuo.
65:5 Veníte, et vidéte ópera Dei: * terríbilis in consíliis super fílios hóminum.
65:6 Qui convértit mare in áridam, in flúmine pertransíbunt pede: * ibi lætábimur in ipso.
65:7 Qui dominátur in virtúte sua in ætérnum, óculi ejus super gentes respíciunt: * qui exásperant non exalténtur in semetípsis.
65:8 Benedícite, gentes, Deum nostrum: * et audítam fácite vocem laudis ejus,
65:9 Qui pósuit ánimam meam ad vitam: * et non dedit in commotiónem pedes meos.
65:10 Quóniam probásti nos, Deus: * igne nos examinásti, sicut examinátur argéntum.
65:11 Induxísti nos in láqueum, posuísti tribulatiónes in dorso nostro: * imposuísti hómines super cápita nostra.
65:12 Transívimus per ignem et aquam: * et eduxísti nos in refrigérium.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 65(1-12) [2]
65:1 Alza a Dio voci di giubilo, o terra tutta; cantate salmi al suo nome; * date gloria alla sua lode.
65:3 Dite a Dio: Come sono terribili, o Signore, le opere tue! * Per la grandezza della tua potenza i tuoi nemici fingeranno essere per te.
65:4 Tutta la terra ti adori e a te inneggi: * canti salmi al tuo nome.
65:5 Venite, e mirate le opere di Dio: * Egli è terribile nei suoi consigli sui figli degli uomini.
65:6 Egli cambiò il mare in terra asciutta, a piedi passarono il fiume: * là ci rallegrammo in lui.
65:7 Egli domina in eterno con la sua potenza; i suoi occhi sono aperti sopra le nazioni: * coloro che lo irritano, non si innalzino in se stessi.
65:8 Benedite, o nazioni, il nostro Dio: * e fate udire la voce della sua lode.
65:9 Egli ha posto in salvo la mia vita: * e non lasciò vacillare i miei piedi.
65:10 Perché tu, o Dio, ci hai provati, * ci hai saggiati col fuoco, come si fa dell'argento.
65:11 Ci hai condotti al laccio, hai aggravate di tribolazioni le nostre spalle. * Hai messo uomini sopra le nostre teste.
65:12 Siam passati per il fuoco e per l'acqua: * e ci hai condotti in luogo di ristoro.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 65(13-20) [3]
65:13 Introíbo in domum tuam in holocáustis: * reddam tibi vota mea, quæ distinxérunt lábia mea.
65:14 Et locútum est os meum, * in tribulatióne mea.
65:15 Holocáusta medulláta ófferam tibi cum incénso aríetum: * ófferam tibi boves cum hircis.
65:16 Veníte, audíte, et narrábo, omnes, qui timétis Deum: * quanta fecit ánimæ meæ.
65:17 Ad ipsum ore meo clamávi, * et exaltávi sub lingua mea.
65:18 Iniquitátem si aspéxi in corde meo, * non exáudiet Dóminus.
65:19 Proptérea exaudívit Deus, * et atténdit voci deprecatiónis meæ.
65:20 Benedíctus Deus, * qui non amóvit oratiónem meam, et misericórdiam suam a me.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Allelúja, allelúja, allelúja.
Salmo 65(13-20) [3]
65:13 Entrerò nella tua casa con olocausti: * ti scioglierò i miei voti, che le mie labbra hanno pronunziato,
65:14 E la mia bocca ha proferito * nella mia tribolazione.
65:15 Ti offrirò pingui olocausti con profumo di arieti; * ti offrirò buoi e montoni.
65:16 Venite, udite, voi tutti, che temete Dio, * e racconterò quanto egli ha fatto per l'anima mia.
65:17 Gridai a lui con la mia bocca, * e l'esaltai con la mia lingua.
65:18 Se avessi veduto nel mio cuore l'iniquità, * il Signore non mi avrebbe esaudito.
65:19 Ma Dio mi ha esaudito, * e ha dato ascolto alla voce della mia supplica.
65:20 Benedetto Dio * che non ha respinto la mia preghiera, né [allontanato] da me la sua misericordia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Deus regeneravit nos in spem vivam, allelúja.
℟. Per resurrectiónem Jesu Christi ex mórtuis, allelúja.
℣. Dio ci ha rigenerati ad una viva speranza, alleluia.
℟. Con la risurrezione di Gesù Cristo da morte, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Exáudi, Dómine Jesu Christe, preces servórum tuórum, et miserére nobis: Qui cum Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Esaudisci, Signore Gesù Cristo, le preghiere dei tuoi servi, ed abbi pietà di noi: tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Benedictióne perpétua benedícat nos Pater ætérnus. Amen.

Lectio 1
Incipit Epístola tértia beáti Joánnis Apóstoli
3 Joannes 1:1-4
1 Sénior Gaio caríssimo, quem ego díligo in veritáte.
2 Caríssime, de ómnibus oratiónem fácio próspere te íngredi, et valére sicut próspere agit ánima tua.
3 Gavísus sum valde veniéntibus frátribus, et testimónium perhibéntibus veritáti tuæ, sicut tu in veritáte ámbulas.
4 Maiórem horum non hábeo grátiam, quam ut áudiam fílios meos in veritáte ambuláre.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Post passiónem suam per dies quadragínta appárens eis, et loquens de regno Dei, allelúja:
* Et, vidéntibus illis, elevátus est, allelúja: et nubes suscépit eum ab óculis eórum, allelúja.
℣. Et convéscens, præcépit eis, ab Jerosólymis ne discéderent, sed exspectárent promissiónem Patris.
℟. Et, vidéntibus illis, elevátus est, allelúja: et nubes suscépit eum ab óculis eórum, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Con una benedizione perpetua ci benedica l'eterno Padre. Amen.

Lettura 1
Incipit Epistola tertia beati Joannis Apostoli.
3 Giov 1:1-4
1 I1 seniore a Gaio carissimo, il quale io amo nella verità.
2 Carissimo, io fo orazione, perché tu prosperi in tutte le cose, e sii sano, come prospera l'anima tua.
3 Mi sono rallegrato molto allorché sono arrivati dei fratelli e hanno reso testimonianza alla tua verità, siccome tu cammini nella verità.
4 Io non ho cosa più grata, che di sentire che i miei figli camminano nella verità.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Dopo la sua passione apparve loro per quaranta giorni e parlò del regno di Dio, alleluia:
* E sotto i loro sguardi, si levò in alto, alleluia: e una nube lo tolse ai loro occhi, alleluia.
℣. E trovandosi con essi a mensa, comandò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di aspettare ciò che il Padre aveva promesso.
℟. E sotto i loro sguardi, si levò in alto, alleluia: e una nube lo tolse ai loro occhi, alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Unigénitus Dei Fílius nos benedícere et adjuváre dignétur. Amen.

Lectio 2
3 Joannes 1:5-10
5 Caríssime, fidéliter facis quidquid operáris in fratres, et hoc in peregrínos,
6 Qui testimónium reddidérunt caritáti tuæ in conspéctu ecclésiæ: quos, benefáciens, dedúces digne Deo.
7 Pro nómine enim ejus profécti sunt, nihil accipiéntes a géntibus.
8 Nos ergo debémus suscípere huiúsmodi, ut cooperatóres simus veritátis.
9 Scripsíssem fórsitan ecclésiæ: sed is qui amat primátum gérere in eis, Diótrephes, non récipit nos:
10 Propter hoc si vénero, commonébo ejus ópera, quæ facit, verbis malígnis gárriens in nos: et quasi non ei ista suffíciant, neque ipse súscipit fratres: et eos qui suscípiunt, próhibet, et de ecclésia éicit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Omnis pulchritúdo Dómini exaltáta est super sídera:
* Spécies ejus in núbibus cæli, et nomen ejus in ætérnum pérmanet, allelúja.
℣. A summo cælo egréssio ejus, et occúrsus ejus usque ad summum ejus.
℟. Spécies ejus in núbibus cæli, et nomen ejus in ætérnum pérmanet, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci. Amen.

Lettura 2
3 Giov 1:5-10
5 Carissimo, tu agisci da fedele in tutto quello che operi verso i fratelli, e più verso i pellegrini,
6 I quali hanno renduta testimonianza alla tua carità davanti alla Chiesa : tu farai bene se provvederai al loro viaggio in modo degno di Dio.
7 Infatti sono partiti per il nome dì lui senza ricevere nulla dai Gentili.
8 Noi pertanto dobbiamo accogliere questi tali al fine di cooperare alla verità.
9 Avrei forse scritto alla Chiesa : ma Diotrefe, che ama di primeggiare tra loro, non ci riceve :
10 Per questo se io verrò, gli ricorderò le opere che egli fa, cianciando contro di noi con maligne parole : e quasi ciò non gli basti, non solo non dà ricetto ai fratelli, ma impedisce coloro che li ricettano, e li caccia dalla Chiesa.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Tutta la bellezza del Signore è stata esaltata sopra le stelle:
* Il suo splendore è sulle nubi del cielo, ed il suo nome rimane in eterno, alleluia.
℣. Nasce da un'estremità del cielo, e la sua corsa è fino all'altro estremo di esso.
℟. Il suo splendore è sulle nubi del cielo, ed il suo nome rimane in eterno, alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Spíritus Sancti grátia illúminet sensus et corda nostra. Amen.

Lectio 3
3 Joannes 1:11-14
11 Caríssime, noli imitári malum, sed quod bonum est. Qui benéfacit, ex Deo est: qui maléfacit, non vidit Deum.
12 Demétrio testimónium rédditur ab ómnibus, et ab ipsa veritáte, sed et nos testimónium perhibémus: et nosti quóniam testimónium nostrum verum est.
13 Multa hábui tibi scríbere: sed nólui per atraméntum et cálamum scríbere tibi.
14 Spero autem prótinus te vidére, et os ad os loquémur. Pax tibi. Salútant te amíci. Salúta amícos nominátim.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Exaltáre, Dómine, allelúja,
* In virtúte tua, allelúja.
℣. Eleváta est, magnificéntia tua super cælos, Deus.
℟. In virtúte tua, allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. In virtúte tua, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori. Amen.

Lettura 3
3 Giov 1:11-14
11 Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio : chi fa il male, non ha veduto Dio.
12 Demetrio è renduta testimonianza da tutti, e dalla stessa verità, e noi pure gli rendiamo testimonianza : e tu sai che la nostra testimonianza è verace.
13 Io aveva molte cose da scriverti : ma non ho voluto scrivertele con penna e inchiostro.
14 Ma spero di vederti tosto, e parleremo faccia a faccia. Pace a te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici a uno a uno.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Innalzati, o Signore, alleluia,
* Colla tua potenza, alleluia.
℣. La tua magnificenza, o Dio, si eleva al di sopra dei cieli.
℟. Colla tua potenza, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Colla tua potenza, alleluia.
Nocturn II.
Ant. Allelúja, * allelúja, allelúja.
Psalmus 67(2-11) [4]
67:2 Exsúrgat Deus, et dissipéntur inimíci ejus, * et fúgiant qui odérunt eum, a fácie ejus.
67:3 Sicut déficit fumus, defíciant: * sicut fluit cera a fácie ignis, sic péreant peccatóres a fácie Dei.
67:4 Et justi epuléntur, et exsúltent in conspéctu Dei: * et delecténtur in lætítia.
67:5 Cantáte Deo, psalmum dícite nómini ejus: * iter fácite ei, qui ascéndit super occásum: (fit reverentia) Dóminus nomen illi.
67:5 Exsultáte in conspéctu ejus: * turbabúntur a fácie ejus, patris orphanórum et júdicis viduárum.
67:6 Deus in loco sancto suo: * Deus, qui inhabitáre facit uníus moris in domo:
67:7 Qui edúcit vinctos in fortitúdine, * simíliter eos qui exásperant, qui hábitant in sepúlcris.
67:8 Deus, cum egrederéris in conspéctu pópuli tui, * cum pertransíres in desérto:
67:9 Terra mota est, étenim cæli distillavérunt a fácie Dei Sínai, * a fácie Dei Israël.
67:10 Plúviam voluntáriam segregábis, Deus, hereditáti tuæ: * et infirmáta est, tu vero perfecísti eam.
67:11 Animália tua habitábunt in ea: * parásti in dulcédine tua páuperi, Deus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn II.
Ant. Alleluia, * alleluia, alleluia.
Salmo 67(2-11) [4]
67:2 Sorga Dio, e siano dispersi i suoi nemici, * e fuggano dal suo cospetto quelli che lo odiano.
67:3 Svaniscano, come svanisce il fumo: * come si fonde la cera al fuoco, cosi periscano i peccatori dinanzi alla faccia di Dio.
67:4 E i giusti banchettino ed esultino alla presenza di Dio: * e si dilettino nell'allegrezza.
67:5 (chiniamo il capo) Cantate a Dio, inneggiate al suo nome: * preparate la strada a colui che sale sopra l'occaso: il Signore è il suo nome.
67:5 Esultate davanti a lui; * [i nemici] resteranno sbigottiti alla sua presenza. Egli è il padre degli orfani, e il giudice delle vedove.
67:6 Dio sta nel suo luogo santo; * Dio fa abitare nella sua casa quelli che hanno uno stesso spirito:
67:7 Libera con la sua potenza i prigionieri * e parimenti quelli che lo irritano e abitano nei sepolcri.
67:8 O Dio, quando uscivi innanzi al tuo popolo, * quando passavi per il deserto:
67:9 La terra si scosse, i cieli anch'essi si sciolsero al cospetto del Dio del Sinai, * del Dio d'Israele.
67:10 Una pioggia generosa mettesti a parte, o Dio, per la tua eredità: * questa era indebolita, ma tu l'hai ristorata.
67:11 I tuoi animali abiteranno in essa: * nella tua bontà, o Dio, hai provveduto al povero.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 67(12-24) [5]
67:12 Dóminus dabit verbum evangelizántibus, * virtúte multa.
67:13 Rex virtútum dilécti dilécti: * et speciéi domus divídere spólia.
67:14 Si dormiátis inter médios cleros, pennæ colúmbæ deargentátæ, * et posterióra dorsi ejus in pallóre auri.
67:15 Dum discérnit cæléstis reges super eam, nive dealbabúntur in Selmon: * mons Dei, mons pinguis.
67:16 Mons coagulátus, mons pinguis: * ut quid suspicámini montes coagulátos?
67:17 Mons, in quo beneplácitum est Deo habitáre in eo: * étenim Dóminus habitábit in finem.
67:18 Currus Dei decem míllibus múltiplex, míllia lætántium: * Dóminus in eis in Sina in sancto.
67:19 Ascendísti in altum, cepísti captivitátem: * accepísti dona in homínibus.
67:19 Étenim non credéntes, * inhabitáre Dóminum Deum.
67:20 Benedíctus Dóminus die quotídie: * prósperum iter fáciet nobis Deus salutárium nostrórum.
67:21 Deus noster, Deus salvos faciéndi: * et Dómini Dómini éxitus mortis.
67:22 Verúmtamen Deus confrínget cápita inimicórum suórum: * vérticem capílli perambulántium in delíctis suis.
67:23 Dixit Dóminus: Ex Basan convértam, * convértam in profúndum maris:
67:24 Ut intingátur pes tuus in sánguine: * lingua canum tuórum ex inimícis, ab ipso.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 67(12-24) [5]
67:12 Il Signore darà la parola a quelli che annunziano la buona novella * con grande forza.
67:13 Il re delle armate sarà del diletto, del diletto, * e all'ornamento della casa apparterrà il dividere le spoglie.
67:14 Quando voi dormite in mezzo alle vostre eredità, siete come ali di una colomba argentata, * le estremità del dorso della quale hanno il pallor dell'oro.
67:15 Mentre il re del cielo disperde i re sopra il paese, diverranno bianchi per la neve che è sul Selmon. * Il monte di Dio è un monte grasso.
67:16 Un monte massiccio, un monte grasso. * Perché guardate voi con gelosia i monti massicci ?
67:17 Esso è un monte, in cui Dio si è compiaciuto di abitare: * e il Signore vi abiterà per sempre.
67:18 Il cocchio di Dio è circondato da molte decine di migliaia di [angeli] festanti: * il Signore è in mezzo ad essi al Sinai e nel [suo] santuario.
67:19 Sei salito in alto: hai preso prigionieri, * hai ricevuto doni tra gli uomini:
67:19 Anche da quelli che non credevano * che il Signore Dio abiti con noi.
67:20 Benedetto il Signore per tutti i giorni: * il Dio della nostra salvezza farà prospero il nostro viaggio.
67:21 Il nostro Dio è un Dio che salva: * e del Signore, del Signore sono le uscite della morte.
67:22 Ma Dio schiaccerà le teste dei suoi nemici: * la fronte chiomata di quelli che camminano nei loro delitti.
67:23 Il Signore ha detto: Ti farò tornare da Basan: * ti farò tornare dal profondo del mare:
67:24 Affinché il tuo piede sia tinto nel sangue dei nemici: * e nel medesimo [sia tinta] la lingua dei tuoi cani.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 67(25-36) [6]
67:25 Vidérunt ingréssus tuos, Deus: * ingréssus Dei mei: regis mei qui est in sancto.
67:26 Prævenérunt príncipes conjúncti psalléntibus: * in médio juvenculárum tympanistriárum.
67:27 In ecclésiis benedícite Deo Dómino, * de fóntibus Israël.
67:28 Ibi Bénjamin adolescéntulus: * in mentis excéssu.
67:28 Príncipes Juda, duces eórum: * príncipes Zábulon, príncipes Néphtali.
67:29 Manda, Deus, virtúti tuæ: * confírma hoc, Deus, quod operátus es in nobis.
67:30 A templo tuo in Jerúsalem, * tibi ófferent reges múnera.
67:31 Íncrepa feras arúndinis, congregátio taurórum in vaccis populórum: * ut exclúdant eos, qui probáti sunt argénto.
67:32 Díssipa gentes, quæ bella volunt: vénient legáti ex Ægýpto: * Æthiópia prævéniet manus ejus Deo.
67:33 Regna terræ, cantáte Deo: * psállite Dómino.
67:34 Psállite Deo, qui ascéndit super cælum cæli, * ad Oriéntem.
67:35 Ecce dabit voci suæ vocem virtútis, date glóriam Deo super Israël, * magnificéntia ejus, et virtus ejus in núbibus.
67:36 Mirábilis Deus in sanctis suis, Deus Israël ipse dabit virtútem, et fortitúdinem plebi suæ, * benedíctus Deus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Allelúja, allelúja, allelúja.
Salmo 67(25-36) [6]
67:25 Hanno veduto, o Dio, i tuoi passi, * i passi del mio Dio, del mio re, che sta nel santuario.
67:26 Precedettero i principi uniti ai cantori, * in mezzo alle fanciulle suonanti il cembalo.
67:27 Benedite, nelle Chiese Iddio; * il Signore, voi, che discendete da Israele.
67:28 Là è Beniamin il più giovane, * rapito fuori di sé.
67:28 I principi di Giuda, loro capi: * i principi di Zabulon, i principi di Nephtali.
67:29 Comanda, o Dio, alla tua potenza: * conferma, o Dio, quello che hai operato in noi.
67:30 Dal tuo tempio in Gerusalemme * i re ti offriranno doni.
67:31 Minaccia le fiere del canneto, la torma dei tori in mezzo alle vacche dei popoli: * per scacciare coloro che sono provati come l'argento.
67:32 Dissipa le nazioni, che vogliono la guerra. Verranno ambasciatori dall'Egitto: * l'Etiopia si affretterà a stendere le sue mani a Dio.
67:33 Regni della terra, cantate a Dio: * inneggiate al Signore,
67:34 Inneggiate a Dio, che è salito sul cielo più alto, * verso oriente.
67:35 Ecco che dà alla sua voce un suono potente. Date gloria a Dio sopra di Israele * la sua magnificenza e la sua potenza va fino alle nubi.
67:36 Dio è ammirabile nei suoi santi: il Dio d'Israele darà egli stesso potenza e forza al suo popolo, * Benedetto Dio.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Deus suscitávit Christum a mórtuis, allelúja.
℟. Ut fides nostra et spes esset in Deo, allelúja.
℣. Dio risuscitò il Cristo da morte, alleluia.
℟. Affinché fosse in Dio la nostra fede e speranza, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádjuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Deus Pater omnípotens sit nobis propítius et clemens. Amen.

Lectio 4
Paschalis Baylon, paupéribus piisque paréntibus in oppido Turris Formosæ, Seguntinæ diœcesis, in Aragónia natus, a téneris annis plura dedit futuræ sanctitátis indicia. Sortítus ánimam bonam ac rerum cæléstium appríme studiosam, puerítiam atque adolescéntiam in gregis custódia transegit; quam ille vivéndi ratiónem ideo præcipue diligebat, quod humilitáti fovendæ ac innocéntiæ conservandæ in primis utilem atque opportunam judicáret. Erat in victu modicus, in oratióne assiduus, tantáque apud coævos et socios florebat auctoritate et grátia, ut eórum lites compónens, erróres corrigens, ignorantiam erudiens ac desidiam éxcitans, velut ómnium parens et magister máximo studio colerétur ac amarétur: beátus étiam tum a plerisque appellatus.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Honestum fecit illum Dóminus, et custodívit eum ab inimícis, et a seductóribus tutávit illum:
* Et dedit illi claritátem æternam, allelúja.
℣. Justum dedúxit Dóminus per vias rectas, et osténdit illi regnum Dei.
℟. Et dedit illi claritátem æternam, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio Padre onnipotente ci sia benigno e clemente. Amen.

Lettura 4
Pasquale Baylon, nato da poveri ma pii parenti nella borgata di Torre-Hermosa in diocesi di Seguenza nell'Aragona, fin dai più teneri anni diede numerosi indizi della futura santità. Avendo sortito un'anima buona e piena di trasporto per le cose celesti, passò la puerizia e l'adolescenza nel guardare il gregge; egli amava particolarmente questo genere di vita, perché lo trovava molto adatto e favorevole alla pratica dell'umiltà e sopratutto a conservare la innocenza. Sobrio nel vitto, assiduo alla preghiera, aveva tanta autorità e possedeva tanto la confidenza dei coetanei e compagni, che ne componeva i litigi, ne correggeva i difetti, ne illuminava l'ignoranza e stimolava l'indolenza così che l'onoravano e amavano con trasporto come loro padre e maestro: e molti già fin d'allora lo chiamavano il beato.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il Signore lo fece ricco, lo guardò dai nemici e lo protesse da coloro che lo insidiavano
* e gli procurò eterna gloria. Alleluia.
℣. Il Signore condusse il giusto per le vie diritte e gli mostrò il regno di Dio.
℟. E gli procurò eterna gloria. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Christus perpétuæ det nobis gáudia vitæ. Amen.

Lectio 5
Qui vero in sæculo, terra nempe desérta et inaquósa, adeo feliciter adoléverat, flos convallium, plantátus in domo Dómini, mirum ubíque sparsit sanctitátis odórem. Igitur Paschalis arrepto vitæ severioris instituto, atque in ordine Minórum strictioris observantiæ Discalceatórum cooptatus, exsultávit ut gigas ad curréndam viam suam; totumque se Dómino excoléndum tradens, dies noctesque cogitabat, qua se ratióne magis ei magisque conformaret. Ita factum est brevi, ut eum, tamquam seraphicæ perfectiónis exemplar, ipsi quoque provectiores imitándum sibi propónerent. Ipse autem in humili serviéntium gradu constitútus, se velut ómnium peripséma réputans, ardua quæque et abjecta domus ministeria, véluti jure quodam peculiari sibi débita, summa cum hilaritate suscipiebat, et exercebat humilitate ac patiéntia pari. Carnem spiritui quandoque reluctari nitentem jugi maceratióne afflictávit, atque in servitútem redégit; spíritum vero assidua sui abnegatióne ferventiórem in dies ad anterióra extendebat.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Amávit eum Dóminus, et ornávit eum: stolam glóriæ induit eum,
* Et ad portas paradisi coronávit eum, allelúja.
℣. Induit eum Dóminus lorícam fidei, et ornávit eum.
℟. Et ad portas paradisi coronávit eum, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Cristo ci doni le gioie della vita eterna. Amen.

Lettura 5
Questo fiore delle valli cresciuto sì felicemente nella terra deserta e arida del secolo, trapiantato nella casa del Signore, esalò dappertutto un ammirabile profumo di santità. Pasquale avendo dunque abbracciato un genere di vita più austero, ed essendo stato ricevuto nell'ordine dei frati Minori Scalzi della stretta osservanza, si slanciò come un gigante a percorrere la sua via; e datosi interamente al culto del Signore, pensava giorno e notte in qual maniera poter divenire sempre più conforme a lui. Quindi bentosto gli stessi religiosi più anziani si proposero di imitarlo, come un modello di perfezione serafica. Ma egli posto nell'umile grado di converso, reputandosi come il rifiuto di tutti, riceveva colla più grande gioia i lavori più faticosi e vili della casa, come se toccassero proprio a lui, e li faceva con uguale umiltà e pazienza. Afflisse con una mortificazione continua la sua carne, che qualche volta aveva tentato di ribellarsi allo spirito, e la ridusse in soggezione; con una incessante abnegazione di sé accresceva poi di giorno in giorno il fervore dello spirito.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il Signore l'ha amato ed onorato: l'ha rivestito con un manto di gloria,
* e l'ha incoronato alle porte del paradiso. Alleluia.
℣. Il Signore lo ha rivestito dello scudo della fede e lo ha onorato.
℟. E l'ha incoronato alle porte del paradiso. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Ignem sui amóris accéndat Deus in córdibus nostris. Amen.

Lectio 6
Deíparam Vírginem, cujus clientelæ se ab ineunte ætate dicáverat, tamquam matrem quotidiánis colebat obsequiis atque filiali exorábat fiducia. Porro erga sanctíssimum Eucharistiæ sacraméntum difficile dictu est quam ardénti tenerétur devotiónis afféctu; quem defunctus étiam in cadávere retinére visus est, dum, jacens in féretro, ad sacræ Hostiæ elevatiónem bis óculos reserávit et clausit, magna ómnium, qui áderant, admiratióne. Ejusdem veritátem inter hæreticos publice palamque proféssus, multa et gravia ob eam causam perpéssus est; crebro étiam ad necem petítus, sed singulari Dei providéntia ab impiórum mánibus ereptus. Sæpe inter orándum ómnibus destituebátur sensibus, dulcique languebat amoris deliquio: quo témpore cælestem illam sciéntiam hausisse créditus est, qua, homo rudis et illiteratus, de mystériis fidei difficillimis respondére, atque áliquot étiam libros conscríbere pótuit. Denique meritis plenus, eádem qua prædixerat hora, feliciter migrávit ad Dóminum, anno salútis millesimo quingentésimo nonagesimo secundo, sexto décimo Kalendas Junii, eodem, quo natus fuerat, festo Pentecostes recurrente, annum agens secúndum supra quinquagesimum. Quibus aliisque virtútibus insignem, ac miraculis tam in vita quam post mortem clarum, Paulus quintus Pontifex maximus illum Beátum appellávit; Alexander autem octavus Sanctórum catálogo adscripsit; tandem Leo décimus tertius peculiarem cœtuum eucharisticórum, item societátum ómnium a sanctíssima Eucharistia, sive quæ in posterum futuræ sunt, patronum cælestem declarávit et constítuit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Iste homo perfécit ómnia quæ locútus est ei Deus, et dixit ad eum: Ingrédere in requiem meam:
* Quia te vidi justum coram me ex ómnibus géntibus, allelúja.
℣. Iste est, qui contempsit vitam mundi, et pervenit ad cæléstia regna.
℟. Quia te vidi justum coram me ex ómnibus géntibus, allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Quia te vidi justum coram me ex ómnibus géntibus, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio accenda nei nostri cuori il fuoco del suo amore. Amen.

Lettura 6
Onorava come sua madre con quotidiani ossequi e invocava con figliale fiducia la Vergine Madre di Dio, sotto la cui protezione s'era messo fin dall'infanzia. È difficile poi ridire quale fosse l'ardore e la tenera devozione sua verso il santissimo sacramento dell'Eucaristia: e parve che anche morto esso perdurasse nel suo cadavere, perché, mentre giaceva sul cataletto, all'elevazione dell'Ostia aprì e richiuse gli occhi due volte, con grande ammirazione di tutti i presenti. Avendo professato pubblicamente e apertamente davanti agli eretici la credenza nella presenza reale, ebbe a soffrirne molti e gravi maltrattamenti; fu cercato anche più volte a morte, ma la speciale provvidenza di Dio lo sottrasse dalle mani degli empi. Spesso nell'orazione andava fuor dei sensi, e languiva in una dolce estasi d'amore; e si crede che in questi momenti egli, uomo semplice e illetterato, attingesse quella scienza celeste onde potè rispondere a difficilissimi misteri della fede e scrivere anche dei libri. Infine, pieno di meriti, se ne andò felicemente al Signore, l'ora stessa che aveva predetto, nell'anno della salute 1592, il 17 Maggio, festa di Pentecoste, lo stesso giorno della nascita, in età di 52 anni. Celebre per queste ed altre virtù, ed illustre per miracoli così in vita che dopo morte, il sommo Pontefice Paolo V lo dichiarò Beato; Alessandro VIII poi lo iscrisse nell'albo dei Santi; finalmente Leone XIII lo dichiarò e costituì speciale celeste patrono dei congressi eucaristici e di tutte le confraternite del santissimo Sacramento, sia di quelle già esistenti sia di quelle che sorgeranno nell'avvenire.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Quest'uomo fece tutto ciò che Dio gli aveva ordinato e Dio gli disse: Entra nel mio riposo,
* perché ti ho trovato giusto dinanzi a me in mezzo a tutte le genti. Alleluia.
℣. Questi è colui che disprezzò la vita del mondo e giunse al regno dei cieli.
℟. Perché ti ho trovato giusto dinanzi a me in mezzo a tutte le genti. Alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Perché ti ho trovato giusto dinanzi a me in mezzo a tutte le genti. Alleluia.
Nocturn III.
Ant. Allelúja, * allelúja, allelúja.
Psalmus 68(2-13) [7]
68:2 Salvum me fac, Deus: * quóniam intravérunt aquæ usque ad ánimam meam.
68:3 Infíxus sum in limo profúndi: * et non est substántia.
68:3 Veni in altitúdinem maris: * et tempéstas demérsit me.
68:4 Laborávi clamans, raucæ factæ sunt fauces meæ: * defecérunt óculi mei, dum spero in Deum meum.
68:5 Multiplicáti sunt super capíllos cápitis mei, * qui odérunt me gratis.
68:5 Confortáti sunt qui persecúti sunt me inimíci mei injúste: * quæ non rápui, tunc exsolvébam.
68:6 Deus, tu scis insipiéntiam meam: * et delícta mea a te non sunt abscóndita.
68:7 Non erubéscant in me qui exspéctant te, Dómine, * Dómine virtútum.
68:7 Non confundántur super me * qui quǽrunt te, Deus Israël.
68:8 Quóniam propter te sustínui oppróbrium: * opéruit confúsio fáciem meam.
68:9 Extráneus factus sum frátribus meis, * et peregrínus fíliis matris meæ.
68:10 Quóniam zelus domus tuæ comédit me: * et oppróbria exprobrántium tibi cecidérunt super me.
68:11 Et opérui in jejúnio ánimam meam: * et factum est in oppróbrium mihi.
68:12 Et pósui vestiméntum meum cilícium: * et factus sum illis in parábolam.
68:13 Advérsum me loquebántur, qui sedébant in porta: * et in me psallébant qui bibébant vinum.
68:13 Ego vero oratiónem meam ad te, Dómine: * tempus benepláciti, Deus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn III.
Ant. Alleluia, * alleluia, alleluia.
Salmo 68(2-13) [7]
68:2 Salvami, o Dio, * perché le acque sono penetrate sino all'anima mia.
68:3 Sono immerso in un profondo pantano, * che non ha consistenza.
68:3 Sono arrivato in fondo al mare, * e la tempesta mi ha sommerso.
68:4 Sono stanco di gridare, le mie fauci sono inaridite: * si sono consumati i miei occhi, mentre io spero nel mio Dio.
68:5 Sono divenuti più numerosi dei capelli della mia testa * coloro che mi odiano senza ragione.
68:5 Sono divenuti più forti i miei nemici che mi perseguitano ingiustamente: * io dovetti restituire ciò che non avevo rubato.
68:6 Dio, tu conosci la mia stoltezza: * e i miei peccati non ti sono nascosti.
68:7 Non abbiano ad arrossire per causa mia, quelli che sperano in te, o Signore * Dio degli eserciti.
68:7 Non siano confusi per causa mia * coloro che cercano te, o Dio d'Israele.
68:8 Poiché per causa tua ho sofferta ignominia; * e di confusione è stato coperto il mio volto.
68:9 Sono divenuto uno straniero per i miei fratelli, * e un ignoto per i figli di mia madre.
68:10 Perché lo zelo della tua casa mi ha divorato, * e gli insulti di quelli che ti oltraggiavano sono ricaduti sopra di me.
68:11 E col digiuno afflissi l'anima mia: * e questo si è volto per me in obbrobrio.
68:12 E presi per mia veste un cilicio, * e divenni la loro favola.
68:13 Parlavano contro di me quelli che sedevano alla porta: * e mi canzonavano i bevitori di vino.
68:13 Ma io, o Signore, rivolgo a te la mia preghiera. * È questo, o Dio, un tempo di favore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 68(14-29) [8]
68:14 In multitúdine misericórdiæ tuæ exáudi me, * in veritáte salútis tuæ:
68:15 Éripe me de luto, ut non infígar: * líbera me ab iis, qui odérunt me, et de profúndis aquárum.
68:16 Non me demérgat tempéstas aquæ, neque absórbeat me profúndum: * neque úrgeat super me púteus os suum.
68:17 Exáudi me, Dómine, quóniam benígna est misericórdia tua: * secúndum multitúdinem miseratiónum tuárum réspice in me.
68:18 Et ne avértas fáciem tuam a púero tuo: * quóniam tríbulor, velóciter exáudi me.
68:19 Inténde ánimæ meæ, et líbera eam: * propter inimícos meos éripe me.
68:20 Tu scis impropérium meum, et confusiónem meam, * et reveréntiam meam.
68:21 In conspéctu tuo sunt omnes qui tríbulant me: * impropérium exspectávit cor meum, et misériam.
68:21 Et sustínui qui simul contristarétur, et non fuit: * et qui consolarétur, et non invéni.
68:22 Et dedérunt in escam meam fel: * et in siti mea potavérunt me acéto.
68:23 Fiat mensa eórum coram ipsis in láqueum, * et in retributiónes, et in scándalum.
68:24 Obscuréntur óculi eórum ne vídeant: * et dorsum eórum semper incúrva.
68:25 Effúnde super eos iram tuam: * et furor iræ tuæ comprehéndat eos.
68:26 Fiat habitátio eórum desérta: * et in tabernáculis eórum non sit qui inhábitet.
68:27 Quóniam quem tu percussísti, persecúti sunt: * et super dolórem vúlnerum meórum addidérunt.
68:28 Appóne iniquitátem super iniquitátem eórum: * et non intrent in justítiam tuam.
68:29 Deleántur de libro vivéntium: * et cum justis non scribántur.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Salmo 68(14-29) [8]
68:14 Ascoltami nella grandezza della tua misericordia, * nella verità della tua salute.
68:15 Cavami dal fango affinché io non, vi affondi: * liberami da quelli che mi odiano, e dal profondo delle acque.
68:16 Non mi sommerga l'onda in tempesta, e non mi inghiotta l'abisso: * né il pozzo chiuda sopra di me la sua bocca.
68:17 Ascoltami, o Signore, perché la tua misericordia è benigna; * volgiti a me secondo la Tua molta pietà.
68:18 E non voltare la faccia dal tuo servo; * poiché sono tribolato, esaudiscimi presto.
68:19 Poni occhio all'anima mia, e salvala: * liberami a cagione dei miei nemici.
68:20 Tu conosci il mio obbrobrio, la mia confusione, * e la mia ignominia.
68:21 Sotto i tuoi occhi sono tutti quelli che mi tormentano: * il mio cuore si aspettò obbrobri e miserie.
68:21 E aspettai chi si rattristasse con me e non vi fu: * e chi mi consolasse, e non lo trovai.
68:22 E mi hanno dato per nutrimento del fiele, * e nella mia sete mi hanno abbeverato con aceto.
68:23 La loro mensa diventi per essi un laccio, * un giusto castigo, una pietra di inciampo.
68:24 Si offuschino i loro occhi, sicché non vedano: * e fa sempre incurvare il loro dorso.
68:25 Versa su di loro la tua ira, * e li colga il furore della tua collera.
68:26 La loro abitazione diventi deserta; * e non vi sia chi abiti nelle loro tende.
68:27 Poiché hanno perseguitato uno che tu avevi percosso: * e aggiunsero dolore al dolore delle mie piaghe.
68:28 Aggiungi iniquità alla loro iniquità; * e non entrino nella tua giustizia.
68:29 Siano cancellati dal libro dei viventi, * e non siano iscritti con i giusti.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Psalmus 68(30-37) [9]
68:30 Ego sum pauper et dolens: * salus tua, Deus, suscépit me.
68:31 Laudábo nomen Dei cum cántico: * et magnificábo eum in laude:
68:32 Et placébit Deo super vítulum novéllum: * córnua producéntem et úngulas.
68:33 Vídeant páuperes et læténtur: * quǽrite Deum, et vivet ánima vestra.
68:34 Quóniam exaudívit páuperes Dóminus: * et vinctos suos non despéxit.
68:35 Laudent illum cæli et terra, * mare et ómnia reptília in eis.
68:36 Quóniam Deus salvam fáciet Sion: * et ædificabúntur civitátes Juda.
68:36 Et inhabitábunt ibi, * et hereditáte acquírent eam.
68:37 Et semen servórum ejus possidébit eam: * et qui díligunt nomen ejus, habitábunt in ea.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Allelúja, allelúja, allelúja.
Salmo 68(30-37) [9]
68:30 Io per me sono povero e sofferente, * la tua salute, o Dio, mi ha sostenuto.
68:31 Loderò il nome di Dio con un cantico: * e lo glorificherò con un inno di lode.
68:32 E ciò sarà più gradito a Dio che un giovane vitello, * che butta le corna e le unghie.
68:33 Vedano ciò i poveri e si rallegrino: * Cercate Dio, e l'anima vostra vivrà.
68:34 Perché il Signore ha esaudito i poveri, * e non ha disprezzato i suoi in catene.
68:35 Gli diano lode i cieli e la terra: * e il mare e tutto ciò che in essi si muove.
68:36 Poiché Dio salverà Sion; * e saranno edificate le città di Giuda.
68:36 E vi abiteranno * e l'acquisteranno per eredità.
68:37 E la discendenza dei suoi servi l'avrà in retaggio, * e quelli che amano il suo nome vi abiteranno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Alleluia, alleluia, alleluia.
℣. Deus et Dóminum suscitávit, allelúja.
℟. Et nos suscitábit per virtútem suam, allelúja.
℣. Iddio e risuscitò il Signore, Alleluia.
℟. E risusciterà noi pure colla sua potenza, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. A vínculis peccatórum nostrórum absólvat nos omnípotens et miséricors Dóminus. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Il Signore onnipotente e misericordioso ci sciolga dal legame dei nostri peccati. Amen.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 7
Léctio sancti Evangélii secúndum Lucam
Luc 12:35-40
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Sint lumbi vestri præcincti, et lucernæ ardentes in mánibus vestris. Et réliqua.

Homilía sancti Gregórii Papæ
Homilia 13 in Evang.
Sancti Evangélii, fratres caríssimi, apérta vobis est léctio recitata. Sed ne alíquibus ipsa ejus planíties alta fortásse videátur, eam sub brevitáte transcúrrimus, quátenus ejus exposítio ita nesciéntibus fiat cógnita, ut tamen sciéntibus non sit onerósa. Dóminus dicit: Sint lumbi vestri præcíncti. Lumbos enim præcíngimus, cum carnis luxúriam per continéntiam coarctámus. Sed quia minus est, mala non ágere, nisi étiam quisque stúdeat, et bonis opéribus insudáre, prótinus ádditur: Et lucérnæ ardéntes in mánibus vestris. Lucérnas quippe ardéntes in mánibus tenémus, cum per bona ópera próximis nostris lucis exémpla monstrámus. De quibus profécto opéribus Dóminus dicit: Lúceat lux vestra coram homínibus, ut vídeant ópera vestra bona, et gloríficent Patrem vestrum qui in cælis est.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Iste est, qui ante Deum magnas virtútes operátus est, et de omni corde suo laudávit Dóminum:
* Ipse intercedat pro peccátis ómnium populórum, allelúja.
℣. Ecce homo sine querela, verus Dei cultor, ábstinens se ab omni opere malo, et pérmanens in innocéntia sua.
℟. Ipse intercedat pro peccátis ómnium populórum, allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 7
Dal Vangelo secondo Luca
Luca 12:35-40
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Siano cinti i vostri fianchi e accese le lucerne nelle vostre mani". (continua nella Messa del giorno)

Omelia di s. Gregorio papa
Omelia sui Vangeli.
La lettura del santo Vangelo, fratelli carissimi, è chiara. Ma affinché, per la sua stessa semplicità, non sembri a qualcuno troppo elevata, esaminiamola brevemente in modo che la sua esposizione sia chiara per quelli che la ignorano, senza essere gravosa per quelli che la conoscono. Il Signore dice: "Siano cinti i vostri fianchi". Noi cingiamo i fianchi, quando freniamo con la continenza i movimenti della carne. Ma poiché è poco astenersi dal male, se ciascuno non si applica ancora, e con assidui sforzi, a fare il bene, subito si aggiunge: "e le lucerne siano accese nelle vostre mani". Noi teniamo in mano le lucerne accese, quando diamo al nostro prossimo con le buone opere esempi che lo illuminano. A proposito di tali opere il Signore dice: "La vostra luce risplenda davanti agli uomini, affinché essi vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli".
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Questi ha praticato davanti a Dio grandi virtù e ha lodato il Signore con tutto il suo cuore:
* egli interceda per i peccati di tutti gli uomini. Alleluia.
℣. Ecco un uomo irreprensibile, vero cultore di Dio: si astenne da ogni malvagità e perseverò nella propria innocenza.
℟. Egli interceda per i peccati di tutti gli uomini. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Cujus festum cólimus, ipse intercédat pro nobis ad Dóminum. Amen.

Lectio 8
Duo autem sunt, quæ jubéntur, et lumbos restríngere, et lucérnas tenére: ut et mundítia sit castitátis in córpore, et lumen veritátis in operatióne. Redemptóri étenim nostro unum sine áltero placére nequáquam potest: si aut is qui bona agit, adhuc luxúriæ inquinaménta non déserit: aut is qui castitáte præéminet, necdum se per bona ópera exércet. Nec cástitas ergo magna est sine bono ópere, nec opus bonum est áliquod sine castitáte. Sed et si utrúmque ágitur, restat, ut quisquis ille est, spe ad supérnam pátriam tendat, et nequáquam se a vítiis pro mundi hujus honestáte contíneat.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Sint lumbi vestri praecincti, et lucernae ardentes in manibus vestris:
* Et vos similes hominibus exspectantibus dominum suum, quando revertatur a nuptiis. Allelúja
℣. Vigilate ergo, quia nescitis qua hora Dominus vester venturus sit.
℟. Et vos similes hominibus exspectantibus dominum suum, quando revertatur a nuptiis. Allelúja.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et vos similes hominibus exspectantibus dominum suum, quando revertatur a nuptiis. Allelúja.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Colui del quale celebriamo la festa, interceda per noi presso il Signore. Amen.

Lettura 8
Sono due quindi le cose che vengono comandate: cingere i fianchi e tenere le lucerne: cioè la castità deve risplendere nel nostro corpo e la luce della verità nelle nostre opere. Infatti l'una cosa senza l'altra non può assolutamente essere gradita al nostro Redentore; né colui che compie opere buone, finché non abbandoni le sozzure della lussuria, né colui che eccelle per la sua castità ma non si esercita nelle opere buone. Né la castità dunque è una grande virtù senza le opere buone, né le opere buone possono valere qualcosa senza la castità. Ma anche se si osservano i due comandamenti, rimane il dovere, per chiunque si tratti, di tendere con la speranza alla patria superna e di non star lontano in alcun modo dai vizi soltanto per l'onore di questo mondo.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Siano cinti i vostri fianchi ed accese nelle vostre mani le lucerne,
* e siate come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze. Alleluia.
℣. Siate preparati, perché non sapete quando il Signore vostro verrà.
℟. E siate come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze. Alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. E siate come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze. Alleluia.
℣. Jube, domne, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 9
Et vos símiles homínibus exspectántibus dóminum suum, quando revertátur a núptiis: ut cum vénerit et pulsáverit, conféstim apériant ei. Venit quippe Dóminus, cum ad judícium próperat: pulsat vero, cum jam per ægritúdinis moléstias esse mortem vicínam desígnat. Cui conféstim aperímus, si hunc cum amóre suscípimus. Aperíre enim júdici pulsánti non vult, qui exíre de córpore trépidat: et vidére eum, quem contempsísse se méminit, júdicem formídat. Qui autem de sua spe et operatióne secúrus est, pulsanti conféstim áperit, quia lætus júdicem sústinet; et, cum tempus propínquæ mortis advénerit, de glória retributiónis hilaréscit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:
Fit reverentia Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * majestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ majestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.
Fit reverentia Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Judex créderis * esse ventúrus.
Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.
Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.
Fit reverentia, secundum consuetudinem Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.
Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 9
"E voi siate come coloro che aspettano il loro padrone quando torni dalle nozze, per aprirgli subito appena giungerà e picchierà alla porta". Il Signore in verità viene quando si affretta al giudizio; picchia poi quando, con gli affanni della malattia, ci avverte che ormai la morte è vicina. Noi gli apriamo subito, se lo riceviamo con amore. Non vuole infatti aprire al giudice che picchia, colui che ha paura di uscire dal corpo e ha timore di vedere questo giudice, che ricorda di aver disprezzato. Ma chi è tranquillo per la sua speranza e per il suo modo di agire, apre subito a chi picchia, perché accoglie con gioia il giudice; e, quando è vicino il tempo della morte, egli si rallegra pensando ad una gloriosa retribuzione.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:
chiniamo il capo Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.
I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.
Chiniamo il capo: Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.
Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.
Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.
Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo. E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.
Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Oratio {ex Proprio Sanctorum}
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
Orémus.
Deus, qui beátum Paschálem Confessórem tuum mirífica erga Córporis et Sánguinis tui sacra mystéria dilectióne decorásti: concéde propítius; ut, quam ille ex hoc divíno convívio spíritus percépit pinguédinem, eándem et nos percípere mereámur:
Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.
Orazione {dal Proprio dei Santi}
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
Preghiamo.
Dio, che decorasti il tuo beato Confessore Pasquale d'un ammirabile affetto verso i sacri misteri del corpo e sangue tuo: concedi benigno, che anche noi meritiamo di ricevere da questo divino convito quello stesso fervore di spirito che ne riportò lui:
Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.

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