Feria Sexta Quattuor Temporum Pentecostes ~ Dies Octavæ I. classis

Divinum Officium Rubrics 1960 - 1960

05-25-2018

Ad Matutinum

Incipit
℣. Dómine, lábia + mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Deus in adiutórium meum inténde.
℟. Dómine, ad adiuvándum me festína.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Allelúia.
Inizio
℣. Signore, + tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Provvedi, o Dio, al mio soccorso.
℟. Signore, affrettati ad aiutarmi.
Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia.
Invitatorium {Antiphona ex Commune aut Festo}
Ant. Allelúia, Spíritus Dómini replévit orbem terrárum: * Veníte, adorémus, allelúia.
Ant. Allelúia, Spíritus Dómini replévit orbem terrárum: * Veníte, adorémus, allelúia.
Veníte, exsultémus Dómino, iubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem eius in confessióne, et in psalmis iubilémus ei.
Ant. Allelúia, Spíritus Dómini replévit orbem terrárum: * Veníte, adorémus, allelúia.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu eius sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Veníte, adorémus, allelúia.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus eius (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus eius, et oves páscuæ eius.
Ant. Allelúia, Spíritus Dómini replévit orbem terrárum: * Veníte, adorémus, allelúia.
Hódie, si vocem eius audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Veníte, adorémus, allelúia.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus iurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Allelúia, Spíritus Dómini replévit orbem terrárum: * Veníte, adorémus, allelúia.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Veníte, adorémus, allelúia.
Ant. Allelúia, Spíritus Dómini replévit orbem terrárum: * Veníte, adorémus, allelúia.
Invitatorio {Antifona dal Comune o Festa}
Ant. Alleluia, lo Spirito del Signore ha riempito tutto il mondo: * Venite, adoriamolo, alleluia.
Ant. Alleluia, lo Spirito del Signore ha riempito tutto il mondo: * Venite, adoriamolo, alleluia.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Alleluia, lo Spirito del Signore ha riempito tutto il mondo: * Venite, adoriamolo, alleluia.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. Venite, adoriamolo, alleluia.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Alleluia, lo Spirito del Signore ha riempito tutto il mondo: * Venite, adoriamolo, alleluia.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. Venite, adoriamolo, alleluia.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Alleluia, lo Spirito del Signore ha riempito tutto il mondo: * Venite, adoriamolo, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Venite, adoriamolo, alleluia.
Ant. Alleluia, lo Spirito del Signore ha riempito tutto il mondo: * Venite, adoriamolo, alleluia.
Hymnus {ex Commune aut Festo}
Iam Christus astra ascénderat,
Revérsus unde vénerat,
Patris fruéndum múnere,
Sanctum datúrus Spíritum.

Solémnis urgébat dies,
Quo mýstico septémplici
Orbis volútus sépties,
Signat beáta témpora.

Cum lucis hora tértia
Repénte mundus íntonat,
Apóstolis orántibus
Deum veníre núntiat.

De Patris ergo lúmine
Decórus ignis almus est,
Qui fida Christi péctora
Calóre Verbi cómpleat.

Impléta gaudent víscera,
Affláta Sancto Spíritu,
Vocésque divérsas sonant,
Fantur Dei magnália.

Notíque cunctis Géntibus,
Græcis, Latínis, Bárbaris,
Simúlque demirántibus,
Linguis loquúntur ómnium.

Iudǽa tunc incrédula,
Vesána torvo spíritu,
Madére musto sóbrios
Christi fidéles íncrepat.

Sed éditis miráculis
Occúrrit, et docet Petrus,
Falsum profári pérfidos,
Ioéle teste cómprobans.

Deo Patri sit glória,
Et Fílio, qui a mórtuis
Surréxit, ac Paráclito,
In sæculórum sǽcula.
Amen.
Inno {dal Comune o Festa}
Già Cristo al cielo era asceso,
reduce là dond'era venuto,
per mandarci e farci godere il dono del Padre,
lo Spirito Santo.

Era il dì solenne,
che il mistico sette compiendo
sette volte il suo giro,
segnava il beato istante.

Quando all'ora terza del giorno,
un improvviso fragore il mondo introna,
e agli Apostoli oranti annunzia
la venuta di Dio.

Dalla luce dunque del Padre
scende splendido fuoco eletto,
che i cuori dei fedeli di Cristo
riempie del calore del Verbo.

Pieni i cuori esultano
al soffio dello Spirito Santo,
si odono favelle diverse
ed annunziano le grandezze di Dio.

Essi sono compresi da ogni Gente,
da Greci, Latini e Barbari,
e, con stupore di tutti,
parlano nello stesso tempo la lingua d'ognuno.

Allora la Giudea sola incredula,
traviata dal suo stolto odio,
accusa ebbri di vino
i sobri discepoli di Cristo.

Ma colla virtù dei miracoli
ecco risponde Pietro,
e mostra che i perfidi mentiscono,
lo mostra colla testimonianza di Gioele (Joël. 2, 28).

A Dio Padre sia gloria,
e al Figlio, che risuscitò
da morte, e al Paraclito,
per i secoli dei secoli.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ et Psalmi ex Proprio de Tempore}
Nocturn I.
Ant. Factus est * repénte de cælo sonus adveniéntis spíritus veheméntis, allelúia, allelúia.
Psalmus 47 [1]
47:2 Magnus Dóminus, et laudábilis nimis * in civitáte Dei nostri, in monte sancto eius.
47:3 Fundátur exsultatióne univérsæ terræ mons Sion, * látera Aquilónis, cívitas Regis magni.
47:4 Deus in dómibus eius cognoscétur: * cum suscípiet eam.
47:5 Quóniam ecce reges terræ congregáti sunt: * convenérunt in unum.
47:6 Ipsi vidéntes sic admiráti sunt, conturbáti sunt, commóti sunt: * tremor apprehéndit eos.
47:7 Ibi dolóres ut parturiéntis: * in spíritu veheménti cónteres naves Tharsis.
47:9 Sicut audívimus, sic vídimus in civitáte Dómini virtútum, in civitáte Dei nostri: * Deus fundávit eam in ætérnum.
47:10 Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam, * in médio templi tui.
47:11 Secúndum nomen tuum, Deus, sic et laus tua in fines terræ: * iustítia plena est déxtera tua.
47:12 Lætétur mons Sion, et exsúltent fíliæ Iudæ: * propter iudícia tua, Dómine.
47:13 Circúmdate Sion, et complectímini eam: * narráte in túrribus eius.
47:14 Pónite corda vestra in virtúte eius: * et distribúite domos eius, ut enarrétis in progénie áltera.
47:15 Quóniam hic est Deus, Deus noster in ætérnum et in sǽculum sǽculi: * ipse reget nos in sǽcula.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Factus est repénte de cælo sonus adveniéntis spíritus veheméntis, allelúia, allelúia.
Salmi con letture {Antifone e salmi dal Proprio del tempo}
Notturno I.
Ant. All'improvviso * venne dal cielo un rumore di vento che si avanza impetuoso, alleluia, alleluia.
Salmo 47 [1]
47:2 Grande è il Signore, e sommamente lodevole * nella città del nostro Dio, nel suo monte santo.
47:3 Per la letizia di tutta la terra è fondato il monte di Sion; * dal lato di settentrione [è] la città del gran Re.
47:4 Dio si farà conoscere nelle case di essa, * quando ne prenderà la difesa.
47:5 Ecco infatti che i re della terra si collegarono, * avanzarono uniti.
47:6 Essi stessi al vederla restarono stupiti, si turbarono, si commossero. * Un tremore li prese,
47:7 Ivi [furono] doglie, come di partoriente. * Con un vento impetuoso fracasserai le navi di Tharsis.
47:9 Quello che avevamo inteso dire, lo abbiamo veduto nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio: * Dio l'ha fondata per l'eternità.
47:10 Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia, * in mezzo al tuo tempio.
47:11 Come il tuo nome, o Dio, cosi la tua lode [va] sino ai confini della terra: * la tua destra è piena di giustizia.
47:12 Si rallegri il monte di Sion, ed esultino le figlie di Giuda * a motivo dei tuoi giudizi, o Signore.
47:13 Fate il giro di Sion e abbracciatela: * contate le sue torri.
47:14 Ponete mente alla sua forza: * numerate distintamente le sue case: onde lo narriate alla futura generazione.
47:15 Perché questi è Dio, il nostro Dio in eterno e nei secoli dei secoli, * egli ci governerà in perpetuo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. All'improvviso venne dal cielo un rumore di vento che si avanza impetuoso, alleluia, alleluia.
Ant. Confírma hoc, Deus, * quod operátus es in nobis: a templo sancto tuo, quod est in Ierúsalem, allelúia, allelúia.
Psalmus 67 [2]
67:2 Exsúrgat Deus, et dissipéntur inimíci eius, * et fúgiant qui odérunt eum, a fácie eius.
67:3 Sicut déficit fumus, defíciant: * sicut fluit cera a fácie ignis, sic péreant peccatóres a fácie Dei.
67:4 Et iusti epuléntur, et exsúltent in conspéctu Dei: * et delecténtur in lætítia.
67:5 Cantáte Deo, psalmum dícite nómini eius: * iter fácite ei, qui ascéndit super occásum: (fit reverentia) Dóminus nomen illi.
67:5 Exsultáte in conspéctu eius: * turbabúntur a fácie eius, patris orphanórum et iúdicis viduárum.
67:6 Deus in loco sancto suo: * Deus, qui inhabitáre facit uníus moris in domo:
67:7 Qui edúcit vinctos in fortitúdine, * simíliter eos qui exásperant, qui hábitant in sepúlcris.
67:8 Deus, cum egrederéris in conspéctu pópuli tui, * cum pertransíres in desérto:
67:9 Terra mota est, étenim cæli distillavérunt a fácie Dei Sínai, * a fácie Dei Israël.
67:10 Plúviam voluntáriam segregábis, Deus, hereditáti tuæ: * et infirmáta est, tu vero perfecísti eam.
67:11 Animália tua habitábunt in ea: * parásti in dulcédine tua páuperi, Deus.
67:12 Dóminus dabit verbum evangelizántibus, * virtúte multa.
67:13 Rex virtútum dilécti dilécti: * et speciéi domus divídere spólia.
67:14 Si dormiátis inter médios cleros, pennæ colúmbæ deargentátæ, * et posterióra dorsi eius in pallóre auri.
67:15 Dum discérnit cæléstis reges super eam, nive dealbabúntur in Selmon: * mons Dei, mons pinguis.
67:16 Mons coagulátus, mons pinguis: * ut quid suspicámini montes coagulátos?
67:17 Mons, in quo beneplácitum est Deo habitáre in eo: * étenim Dóminus habitábit in finem.
67:18 Currus Dei decem míllibus múltiplex, míllia lætántium: * Dóminus in eis in Sina in sancto.
67:19 Ascendísti in altum, cepísti captivitátem: * accepísti dona in homínibus.
67:19 Étenim non credéntes, * inhabitáre Dóminum Deum.
67:20 Benedíctus Dóminus die cotídie: * prósperum iter fáciet nobis Deus salutárium nostrórum.
67:21 Deus noster, Deus salvos faciéndi: * et Dómini Dómini éxitus mortis.
67:22 Verúmtamen Deus confrínget cápita inimicórum suórum: * vérticem capílli perambulántium in delíctis suis.
67:23 Dixit Dóminus: Ex Basan convértam, * convértam in profúndum maris:
67:24 Ut intingátur pes tuus in sánguine: * lingua canum tuórum ex inimícis, ab ipso.
67:25 Vidérunt ingréssus tuos, Deus: * ingréssus Dei mei: regis mei qui est in sancto.
67:26 Prævenérunt príncipes coniúncti psalléntibus: * in médio iuvenculárum tympanistriárum.
67:27 In ecclésiis benedícite Deo Dómino, * de fóntibus Israël.
67:28 Ibi Béniamin adolescéntulus: * in mentis excéssu.
67:28 Príncipes Iuda, duces eórum: * príncipes Zábulon, príncipes Néphtali.
67:29 Manda, Deus, virtúti tuæ: * confírma hoc, Deus, quod operátus es in nobis.
67:30 A templo tuo in Ierúsalem, * tibi ófferent reges múnera.
67:31 Íncrepa feras arúndinis, congregátio taurórum in vaccis populórum: * ut exclúdant eos, qui probáti sunt argénto.
67:32 Díssipa gentes, quæ bella volunt: vénient legáti ex Ægýpto: * Æthiópia prævéniet manus eius Deo.
67:33 Regna terræ, cantáte Deo: * psállite Dómino.
67:34 Psállite Deo, qui ascéndit super cælum cæli, * ad Oriéntem.
67:35 Ecce dabit voci suæ vocem virtútis, date glóriam Deo super Israël, * magnificéntia eius, et virtus eius in núbibus.
67:36 Mirábilis Deus in sanctis suis, Deus Israël ipse dabit virtútem, et fortitúdinem plebi suæ, * benedíctus Deus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Confírma hoc, Deus, quod operátus es in nobis: a templo sancto tuo, quod est in Ierúsalem, allelúia, allelúia.
Ant. Conferma, o Dio, * ciò che hai operato in noi dal tuo tempio santo in Gerusalemme, alleluia, alleluia.
Salmo 67 [2]
67:2 Sorga Dio, e siano dispersi i suoi nemici, * e fuggano dal suo cospetto quelli che lo odiano.
67:3 Svaniscano, come svanisce il fumo: * come si fonde la cera al fuoco, cosi periscano i peccatori dinanzi alla faccia di Dio.
67:4 E i giusti banchettino ed esultino alla presenza di Dio: * e si dilettino nell'allegrezza.
67:5 (chiniamo il capo) Cantate a Dio, inneggiate al suo nome: * preparate la strada a colui che sale sopra l'occaso: il Signore è il suo nome.
67:5 Esultate davanti a lui; * [i nemici] resteranno sbigottiti alla sua presenza. Egli è il padre degli orfani, e il giudice delle vedove.
67:6 Dio sta nel suo luogo santo; * Dio fa abitare nella sua casa quelli che hanno uno stesso spirito:
67:7 Libera con la sua potenza i prigionieri * e parimenti quelli che lo irritano e abitano nei sepolcri.
67:8 O Dio, quando uscivi innanzi al tuo popolo, * quando passavi per il deserto:
67:9 La terra si scosse, i cieli anch'essi si sciolsero al cospetto del Dio del Sinai, * del Dio d'Israele.
67:10 Una pioggia generosa mettesti a parte, o Dio, per la tua eredità: * questa era indebolita, ma tu l'hai ristorata.
67:11 I tuoi animali abiteranno in essa: * nella tua bontà, o Dio, hai provveduto al povero.
67:12 Il Signore darà la parola a quelli che annunziano la buona novella * con grande forza.
67:13 Il re delle armate sarà del diletto, del diletto, * e all'ornamento della casa apparterrà il dividere le spoglie.
67:14 Quando voi dormite in mezzo alle vostre eredità, siete come ali di una colomba argentata, * le estremità del dorso della quale hanno il pallor dell'oro.
67:15 Mentre il re del cielo disperde i re sopra il paese, diverranno bianchi per la neve che è sul Selmon. * Il monte di Dio è un monte grasso.
67:16 Un monte massiccio, un monte grasso. * Perché guardate voi con gelosia i monti massicci ?
67:17 Esso è un monte, in cui Dio si è compiaciuto di abitare: * e il Signore vi abiterà per sempre.
67:18 Il cocchio di Dio è circondato da molte decine di migliaia di [angeli] festanti: * il Signore è in mezzo ad essi al Sinai e nel [suo] santuario.
67:19 Sei salito in alto: hai preso prigionieri, * hai ricevuto doni tra gli uomini:
67:19 Anche da quelli che non credevano * che il Signore Dio abiti con noi.
67:20 Benedetto il Signore per tutti i giorni: * il Dio della nostra salvezza farà prospero il nostro viaggio.
67:21 Il nostro Dio è un Dio che salva: * e del Signore, del Signore sono le uscite della morte.
67:22 Ma Dio schiaccerà le teste dei suoi nemici: * la fronte chiomata di quelli che camminano nei loro delitti.
67:23 Il Signore ha detto: Ti farò tornare da Basan: * ti farò tornare dal profondo del mare:
67:24 Affinché il tuo piede sia tinto nel sangue dei nemici: * e nel medesimo [sia tinta] la lingua dei tuoi cani.
67:25 Hanno veduto, o Dio, i tuoi passi, * i passi del mio Dio, del mio re, che sta nel santuario.
67:26 Precedettero i principi uniti ai cantori, * in mezzo alle fanciulle suonanti il cembalo.
67:27 Benedite, nelle Chiese Iddio; * il Signore, voi, che discendete da Israele.
67:28 Là è Beniamin il più giovane, * rapito fuori di sé.
67:28 I principi di Giuda, loro capi: * i principi di Zabulon, i principi di Nephtali.
67:29 Comanda, o Dio, alla tua potenza: * conferma, o Dio, quello che hai operato in noi.
67:30 Dal tuo tempio in Gerusalemme * i re ti offriranno doni.
67:31 Minaccia le fiere del canneto, la torma dei tori in mezzo alle vacche dei popoli: * per scacciare coloro che sono provati come l'argento.
67:32 Dissipa le nazioni, che vogliono la guerra. Verranno ambasciatori dall'Egitto: * l'Etiopia si affretterà a stendere le sue mani a Dio.
67:33 Regni della terra, cantate a Dio: * inneggiate al Signore,
67:34 Inneggiate a Dio, che è salito sul cielo più alto, * verso oriente.
67:35 Ecco che dà alla sua voce un suono potente. Date gloria a Dio sopra di Israele * la sua magnificenza e la sua potenza va fino alle nubi.
67:36 Dio è ammirabile nei suoi santi: il Dio d'Israele darà egli stesso potenza e forza al suo popolo, * Benedetto Dio.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Conferma, o Dio, ciò che hai operato in noi dal tuo tempio santo in Gerusalemme, alleluia, alleluia.
Ant. Emítte Spíritum tuum, * et creabúntur: et renovábis fáciem terræ, allelúia, allelúia.
Psalmus 103 [3]
103:1 Bénedic, ánima mea, Dómino: * Dómine, Deus meus, magnificátus es veheménter.
103:1 Confessiónem, et decórem induísti: * amíctus lúmine sicut vestiménto:
103:2 Exténdens cælum sicut pellem: * qui tegis aquis superióra eius.
103:3 Qui ponis nubem ascénsum tuum: * qui ámbulas super pennas ventórum.
103:4 Qui facis ángelos tuos, spíritus: * et minístros tuos ignem uréntem.
103:5 Qui fundásti terram super stabilitátem suam: * non inclinábitur in sǽculum sǽculi.
103:6 Abýssus, sicut vestiméntum, amíctus eius: * super montes stabunt aquæ.
103:7 Ab increpatióne tua fúgient: * a voce tonítrui tui formidábunt.
103:8 Ascéndunt montes: et descéndunt campi * in locum, quem fundásti eis.
103:9 Términum posuísti, quem non transgrediéntur: * neque converténtur operíre terram.
103:10 Qui emíttis fontes in convállibus: * inter médium móntium pertransíbunt aquæ.
103:11 Potábunt omnes béstiæ agri: * exspectábunt ónagri in siti sua.
103:12 Super ea vólucres cæli habitábunt: * de médio petrárum dabunt voces.
103:13 Rigans montes de superióribus suis: * de fructu óperum tuórum satiábitur terra:
103:14 Prodúcens fænum iuméntis, * et herbam servitúti hóminum:
103:14 Ut edúcas panem de terra: * et vinum lætíficet cor hóminis:
103:15 Ut exhílaret fáciem in óleo: * et panis cor hóminis confírmet.
103:16 Saturabúntur ligna campi, et cedri Líbani, quas plantávit: * illic pásseres nidificábunt.
103:17 Heródii domus dux est eórum: * montes excélsi cervis: petra refúgium herináciis.
103:19 Fecit lunam in témpora: * sol cognóvit occásum suum.
103:20 Posuísti ténebras, et facta est nox: * in ipsa pertransíbunt omnes béstiæ silvæ.
103:21 Cátuli leónum rugiéntes, ut rápiant, * et quǽrant a Deo escam sibi.
103:22 Ortus est sol, et congregáti sunt: * et in cubílibus suis collocabúntur.
103:23 Exíbit homo ad opus suum: * et ad operatiónem suam usque ad vésperum.
103:24 Quam magnificáta sunt ópera tua, Dómine! * ómnia in sapiéntia fecísti: impléta est terra possessióne tua.
103:25 Hoc mare magnum, et spatiósum mánibus: * illic reptília, quorum non est númerus.
103:26 Animália pusílla cum magnis: * illic naves pertransíbunt.
103:27 Draco iste, quem formásti ad illudéndum ei: * ómnia a te exspéctant ut des illis escam in témpore.
103:28 Dante te illis, cólligent: * aperiénte te manum tuam, ómnia implebúntur bonitáte.
103:29 Averténte autem te fáciem, turbabúntur: * áuferes spíritum eórum, et defícient, et in púlverem suum reverténtur.
103:30 Emíttes spíritum tuum, et creabúntur: * et renovábis fáciem terræ.
103:31 Sit glória Dómini in sǽculum: * lætábitur Dóminus in opéribus suis:
103:32 Qui réspicit terram, et facit eam trémere: * qui tangit montes, et fúmigant.
103:33 Cantábo Dómino in vita mea: * psallam Deo meo, quámdiu sum.
103:34 Iucúndum sit ei elóquium meum: * ego vero delectábor in Dómino.
103:35 Defíciant peccatóres a terra, et iníqui ita ut non sint: * bénedic, ánima mea, Dómino.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Emítte Spíritum tuum, et creabúntur: et renovábis fáciem terræ, allelúia, allelúia.
Ant. Manda il tuo Spirito * ed essi saranno ricreati: e rinnovellerai la faccia della terra, alleluia, alleluia.
Salmo 103 [3]
103:1 Benedici il Signore, o anima mia: * Signore, Dio mio, tu ti sei grandemente glorificato.
103:1 Ti sei rivestito di gloria e di splendore; * avvolto nella luce, come in un manto,
103:2 Stendi il cielo come una tenda, * copri di acqua la sua parte superiore;
103:3 Monti sopra le nuvole, * cammini sulle ali dei venti;
103:4 Fai i tuoi Angeli [come] venti: * e i tuoi ministri [come] fuoco fiammante.
103:5 Tu hai fondato la terra sulle sue basi: * essa non crollerà nei secoli dei secoli.
103:6 L'abisso, come una veste, la ricopre; * le acque sorpassano le montagne.
103:7 A tuo comando minaccioso esse fuggiranno: * al rombo del tuo tuono saranno prese da spavento.
103:8 Si alzano i monti, e si avvallano i piani * nel luogo che tu hai loro assegnalo.
103:9 Hai fissato un termine alle acque, che esse non oltrepasseranno: * e non torneranno a coprire la terra.
103:10 Tu fai scaturire le fontane nelle valli, * le acque scorreranno fra i monti.
103:11 Ne berranno tutte le bestie dei campi, * aneleranno ad esse gli onagri nella loro sete.
103:12 Sopra di esse abiteranno gli uccelli del cielo: * di mezzo alle roccie faranno udire le loro voci.
103:13 Dalle alte tue dimore tu [o Dio] irrighi i monti: * col frutto delle tue opere sarà saziata la terra.
103:14 Tu fai crescere il fieno per le bestie * e gli erbaggi per uso degli uomini:
103:14 Per trarre dalla terra il pane, * ed il vino, che rallegra il cuore dell'uomo:
103:15 E perché questi possa con l'olio far risplendere la sua faccia, * e il pane corrobori il cuore dell'uomo.
103:16 Avran nutrimento a sazietà gli alberi della campagna, e i cedri del Libano, che egli ha piantato. * Ivi gli uccelli faranno il loro nido.
103:17 La casa della cicogna domina le altre: * gli alti monti sono per i cervi: le roccie [sono] il rifugio dei ricci.
103:19 Egli fece la luna per segnare i tempi: * il sole conosce il suo tramonto.
103:20 Tu stendesti le tenebre e venne la notte; * in essa andranno attorno tutti gli animali della selva.
103:21 I leoncelli ruggiscono bramosi di preda, * e a Dio chiedono il loro nutrimento.
103:22 Spunta il sole ed essi si ritirano in branco: * e si accovacciano nelle loro tane.
103:23 L'uomo allora uscirà alle sue faccende; * e al suo lavoro fino alla sera.
103:24 Quanto sono grandi le opere tue, o Signore! * Tu hai fatto ogni cosa con sapienza: la terra è piena di tue ricchezze.
103:25 Ecco qui il mare grande, spazioso nelle sue braccia: * ivi sono rettili senza numero,
103:26 Animali piccoli e grandi. * Ivi scorreranno le navi,
103:27 E quel dragone che tu formasti, perché vi scherzi. * Tutti essi attendono da te, che tu dia loro il cibo a suo tempo.
103:28 Tu lo dai loro, ed essi lo raccolgono: * tu allarghi la mano, e tutti sono ricolmi di bene.
103:29 Ma se tu volgi altrove la faccia, restano turbati: * se ritiri da loro lo spirito, vengono meno, e ritornano nella loro polvere.
103:30 Manderai il tuo spirito, e saranno creati: * e rinnoverai la faccia della terra.
103:31 Sia celebrata in eterno la gloria del Signore, * il Signore si rallegrerà nelle sue opere:
103:32 Egli che mira la terra, e la fa tremare: * che tocca i monti, e gettan fumo.
103:33 Io canterò al Signore per tutta la mia vita: * inneggerò al mio Dio, finché sarò.
103:34 Gli siano gradite le mie parole: * quanto a me, porrò le mie delizie nel Signore.
103:35 Spariscano i peccatori dalla terra, e gli iniqui, sicché non esistano più. * Benedici, anima mia, il Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Manda il tuo Spirito ed essi saranno ricreati: e rinnovellerai la faccia della terra, alleluia, alleluia.
℣. Spíritus Paráclitus, allelúia.
℟. Docébit vos ómnia, allelúia.
℣. Lo Spirito Paraclito, alleluia.
℟. V'insegnerà ogni cosa, alleluia.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádiuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, Dómine, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 1
Léctio sancti Evangélii secúndum Lucam
Luc 5:17-26
In illo témpore: Factum est in una diérum, et Iesus sedébat docens. Et erant pharisǽi sedéntes, et legis doctóres, qui vénerant ex omni castéllo Galilǽæ et Iudǽæ, et Ierúsalem: et virtus Dómini erat ad sanándum eos. Et réliqua.

Homilía sancti Ambrósii Epíscopi
Liber 5 in cap. 5 Lucæ, post initium
Non otiósa huius paralýtici, nec angústa medicína est, quando Dóminus et orásse præmíttitur; non útique propter suffrágium, sed propter exémplum. Imitándi enim spécimen dedit, non precándi ámbitum requisívit. Et conveniéntibus ex omni Galilǽa, et Iudǽa, et Ierúsalem, legis doctóribus, inter ceterórum remédia debílium, paralýtici istíus medicína descríbitur. Primum ómnium, quod ante díximus, unusquísque æger peténdæ precatóres salútis debet adhibére, per quos nostræ vitæ compágo resolúta, actuúmque nostrórum clauda vestígia, verbi cæléstis remédio reforméntur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Non vos me elegístis, sed ego elégi vos, et pósui vos:
* Ut eátis, et fructum afferátis, et fructus vester máneat, allelúia, allelúia.
℣. Sicut misit me Pater, et ego mitto vos.
℟. Ut eátis, et fructum afferátis, et fructus vester máneat, allelúia, allelúia.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 1
Lettura del santo Vangelo secondo Luca
Luc 5:17-26
In quell'occasione: Avvenne un giorno che Gesù stava insegnando. E c'erano attorno a lui seduti dei farisei e dottori della legge, venuti da ogni borgata della Galilea e della Giudea, e anche da Gerusalemme: e la potenza del Signore si manifestava con delle guarigioni. Eccetera.

Omelia di sant'Ambrogio Vescovo
Libro 5 al capo 5 di Luca, dopo il principio
La guarigione di questo paralitico non è inutile né d'una portata ristretta, perché vi vediamo che il Signore comincia a pregare; non già che avesse bisogno di qualche aiuto, ma per darcene l'esempio. Egli ci ha proposto un modello da imitare, non ha cercato l'ostentazione nella preghiera. Essendo presenti dei dottori della legge venuti d'ogni borgata della Galilea, della Giudea e anche da Gerusalemme, fra le guarigioni d'altri infermi, ci è descritta la guarigione di questo paralitico. Anzitutto, come già dicemmo, ogni infermo deve servirsi di intercessori per domandare la sua salute; affinché, in grazia loro, il rilassamento della nostra vita e la Condotta vacillante delle nostre azioni siano riformate dal rimedio della parola celeste.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Non avete voi eletto me, ma io ho eletto voi, e v'ho designati:
* Affinché andiate, e facciate frutto, e il frutto vostro sia durevole, alleluia, alleluia.
℣. Come il Padre mandò me, così io mando voi.
℟. Affinché andiate, e facciate frutto, e il frutto vostro sia durevole, alleluia, alleluia.
℣. Iube, Dómine, benedícere.
Benedictio. Divínum auxílium máneat semper nobíscum. Amen.

Lectio 2
Sint ígitur áliqui monitóres mentis, qui ánimum hóminis, quamvis exterióris córporis debilitáte torpéntem, ad superióra érigant. Quorum rursus adminículis et attóllere et humiliáre se fácilis ante Iesum locétur, Domínico vidéri dignus aspéctu. Humilitátem enim réspicit Dóminus: quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ. Quorum fidem ut vidit, dixit: Homo, remittúntur tibi peccáta tua. Magnus Dóminus, qui aliórum mérito ignóscit áliis: et dum álios probat, áliis reláxat erráta. Cur apud te, homo, colléga non váleat, cum apud Deum servus et interveniéndi méritum, et ius hábeat impetrándi?
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Spíritus Dómini replévit orbem terrárum:
* Et hoc quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis, allelúia, allelúia.
℣. Omnium est enim ártifex, omnem habens virtútem, ómnia prospíciens.
℟. Et hoc quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis, allelúia, allelúia.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et hoc quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis, allelúia, allelúia.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'aiuto divino sia sempre con noi.Amen.

Lettura 2
Ci siano dunque di quelli che, avvertendo lo spirito dell'uomo, ne elevino l'anima alle cose superiori, benché essa sia intorpidita dalla debolezza dell'indumento corporeo. Coll'aiuto dei quali sollevandosi di nuovo e umiliandosi, l'uomo sia posto facilmente dinanzi a Gesù, degno d'essere rimirato dallo sguardo Divino. Il Signore infatti riguarda all'umiltà: perché «riguardò all'umiltà della sua ancella» Luc. 1, 48. «Vista la loro fede, Gesù) disse: Uomo, ti sono rimessi i tuoi peccati» (Luc. 5, 20. Com'è grande il Signore che per il merito degli uni perdona agli altri; e mentre approva i primi, assolve gli errori dei secondi. Perché dunque, o uomo, la preghiera d'un collega non ha influenza su di te, mentre presso Dio anche uno schiavo possiede il merito che occorre per intercedere e il diritto d'impetrare?
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Lo Spirito del Signore ha riempito tutto il mondo:
* Ed egli, che contiene tutto, ha cognizione fin d'una voce, alleluia, alleluia.
℣. Poiché egli è l'artefice di tutto, può tutto, vede tutto.
℟. Ed egli, che contiene tutto, ha cognizione fin d'una voce, alleluia, alleluia.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Ed egli, che contiene tutto, ha cognizione fin d'una voce, alleluia, alleluia.
℣. Iube, Dómine, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 3
Disce, qui iúdicas, ignóscere: disce, qui æger es, impetráre. Si grávium peccatórum diffídis véniam, ádhibe precatóres, ádhibe Ecclésiam, quæ pro te precétur, cuius contemplatióne, quod tibi Dóminus negáre posset, ignóscat. Et quamvis históriæ fidem non debeámus omíttere, ut vere paralýtici istíus corpus credámus esse sanátum: cognósce tamen interióris hóminis sanitátem, cui peccáta donántur. Cum Iudǽi ásserunt peccáta a solo Deo posse concédi, Deum útique eum confiténtur; suóque iudício perfídiam suam produnt, qui opus ástruunt, ut persónam negent.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:
Fit reverentia Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.
Fit reverentia Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.
Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.
Fit reverentia, secundum consuetudinem Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.
Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 3
Tu che giudichi impara a perdonare; tu che sei infermo, impara ad impetrare. Se diffidi del perdono dei tuoi gravi peccati, serviti di intercessori, serviti della Chiesa che preghi per te, affinché in grazia di lei il Signore ti perdoni ciò che a te potrebbe negare. E sebbene non dobbiamo non tener conto della veridicità di questa storia, perché noi crediamo che il corpo di questo paralitico fu realmente guarito; riconosciamo però ancora in lui la guarigione dell'uomo interiore, cui vengono rimessi i peccati. Quando i Giudei affermano che il solo Dio può rimettere i peccati, certo con ciò lo confessano Dio; e proclamano col loro proprio giudizio la loro infedeltà, mentre riconoscono l'opera (divina), ma negano (la divinità) della persona.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:
chiniamo il capo Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.
I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.
Chiniamo il capo: Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.
Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.
Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.
Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo. E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.
Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Oratio {ex Proprio de Tempore}
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
Orémus.
Da, quǽsumus, Ecclésiæ tuæ, miséricors Deus: ut, Sancto Spíritu congregáta, hostíli nullátenus incursióne turbétur.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte eiúsdem Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.
Orazione {dal Proprio del tempo}
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
Preghiamo.
Concedi alla tua Chiesa, o Dio misericordioso, che riunita com'è dallo Spirito Santo, non sia mai turbata da verun assalto ostile.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen.
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.

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