A Noménto, in Sabina, il natale dei santi Martiri Primo e Feliciàno fratelli, sotto Diocleziano e Massimiàno Imperatori. Questi gloriosi martiri, avendo condotto nel Signore una lunga vita, ed avendo sofferto tormenti, ora eguali insieme, ora diversi e spietati separatamente, alla fine ambedue percossi con la spada da Promóto, Preside di Noménto, compirono il corso del felice combattimento. I loro corpi poi trasportati a Roma, furono con onore sepolti nella chiesa di santo Stéfano Protomartire, sul monte Célio. Ad Agen, in Frància, la passione di san Vincénzo, Levita e Martire, il quale, per la fede di Cristo, fu acerbissimamente flagellato e decapitato. Presso Antiochia santa Pelàgia, Vergine e Martire, la quale con grandi lodi è celebrata dai santi Ambrogio e Giovànni Crisostomo. A Siracusa, in Sicilia, san Massimiàno Vescovo, del quale spesso fa menzione san Gregorio Papa. Ad Andria, nelle Puglie, san Riccàrdo, primo Vescovo di quella città, celebre per miracoli. In Iona, isola della Scòzia, san Colùmba, Prete e Abate. Ad Edéssa, nella Siria, san Giuliàno Monaco, le cui opere illustri furono descritte da sant'Efrem Diacono.