[Rank] S. Matthaei Apostoli et Evangelistae;;Duplex II classis;;5.1;;ex C1a [Rank] (rubrica 196) S. Matthaei Apostoli et Evangelistae;;Duplex II classis;;5;;ex C1a [Oratio] Ci aiutino, o Signore, le preghiere del beato Apostolo ed Evangelista Matteo: affinché quel che non siamo nella possibilità di ottenere, ci sia accordato per la sua intercessione. $Per Dominum [Lectio4] L'Apostolo ed Evangelista Matteo, detto anche Levi, chiamato da Cristo mentre sedeva all'esattoria in Cafarnao, lo seguì all'istante; e lo ricevé anche a tavola insieme cogli altri discepoli. Dopo la risurrezione di Cristo, prima di lasciare la Giudea per la contrada che gli era toccata da evangelizzare, scrisse per il primo, in Ebraico, il Vangelo di Gesù Cristo per i Giudei convertiti. Quindi partì per l'Etiopia, dove predicò la buona novella confermando la sua dottrina con molti miracoli. [Lectio5] È da citare in primo luogo il miracolo onde risuscitò da morte la figlia del re, e convertì insieme alla fede di Cristo il re suo padre, la regina e tutta la contrada. Morto il re, Irtaco, suo successore, voleva sposare Ifigenia di stirpe reale; ma avendo ella votato a Dio la sua verginità per consiglio di Matteo, e perseverando nel santo proposito, lo fece trucidare all'altare mentre celebrava i santi misteri. La gloria del martirio coronò il suo ministero apostolico il 21 Settembre. Il suo corpo trasferito a Salerno, e poi riposto sotto il sommo Gregorio VII nella chiesa dedicata sotto il suo nome, vi riscuote da molti fedeli un culto di pia venerazione. [Lectio6] Dall'esposizione di s. Gregorio papa sul profeta Ezechiele !Omelia 3, Lib. 1. I quattro sacri animali che, con spirito profetico, sono previsti nel futuro, vengono accuratamente descritti quando si dice: ciascuno aveva quattro facce, ciascuno aveva quattro ali. Che cosa si intende con le facce se non la conoscenza, e con le ali se non il volo? Per mezzo della faccia uno è conosciuto, per mezzo delle ali invece gli uccelli si sollevano in alto. La faccia perciò riguarda la fede, le ali la contemplazione. Mediante la fede, siamo conosciuti dall'onnipotente Iddio come egli stesso dice riguardo alle sue pecore: «Io sono il buon pastore e conosco le mie pecore, come esse conoscono me». E ancora dice: «Io conosco quelli che ho scelto». Con la contemplazione invece, tramite la quale siamo innalzati al di sopra di noi stessi, veniamo quasi sollevati in alto. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Matteo !Matt 9:9-13 In quell'occasione: Gesù vide un uomo, di nome Matteo, seduto all'esattoria, e gli disse; Seguimi. Eccetera. _ Omelia di san Girolamo Prete !Libro I Commento al cap. 9 di Matteo Gli altri Evangelisti, per rispetto e onore a Matteo, si sono astenuti dal nominarlo col nome popolare, e l'han chiamato Levi; infatti egli ebbe questi due nomi. Lo stesso Matteo poi (secondo che dice Salomone: «Il giusto è il primo ad accusare se stesso» (Prov. 18,17); e in altro luogo: «Confessa i tuoi peccati, affin d'essere giustificato» (Eccli. 4,31) si chiama Matteo e pubblicano, per mostrare a chi lo leggerà, che nessuno deve disperare della salvezza, se si converte in meglio, essendo egli stato mutato tutto ad un tratto da pubblicano in Apostolo. [Lectio8] Porfirio e l'imperatore Giuliano oppongono qui o l'ignoranza dello storico o la follia di quelli che seguirono subito il Salvatore, come se avessero seguito inconsideratamente la chiamata del primo venuto; mentre invece egli aveva già operato tanti miracoli e sì grandi prodigi, che gli Apostoli avevano certamente visto prima di credere. Dall'altra parte lo stesso fulgore e maestà della Divinità nascosta in lui, e che riluceva fin nella sua faccia, poteva, di primo acchito, attrarre a se chi lo vedeva. Perché se si dice che la calamita e l'ambra hanno la proprietà d'attirare gli anelli di ferro, le pagliuzze e i pezzetti di legno; quanto più il Signore di tutte le cose poteva attirare a sé quelli che chiamava? [Lectio9] «E avvenne che mentr'egli era a tavola in casa, molti pubblicani e peccatori vennero a mettersi a tavola con Gesù» (Matth. 9,10). Vedevano che questo pubblicano, pressato dal peccato a una vita migliore, era stato ammesso alla penitenza; e perciò anch'essi non disperano della salvezza. E non vanno a Gesù. rimanendo nelle loro cattive abitudini, come mormoravano i farisei e gli scribi, ma facendo penitenza, come lo indica il Signore colle parole che seguono: «Voglio misericordia, e non sacrificio; perché non son venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori» (Matth. 9,13). Così il Signore andava ai pasti dei peccatori, per aver occasione d'istruirli e di servire, a quelli che l'invitavano, dei cibi spirituali. &teDeum