[Rank] In Dedicatione Basilicarum Ss. Apostolorum Petri et Pauli;;Duplex maius;;4;;ex C8 [Oratio] O Dio, tu ogni anno rinnovi per noi la festa della dedicazione di questo tuo sacro tempio, e ci dai la grazia di partecipare ancora ai santi misteri: ascolta le preghiere del tuo popolo, e chiunque entra in questo tempio a pregarti abbia la gioia di ottenere i tuoi benefici. $Per Dominum [Lectio1] Dal libro dell'Apocalisse dell'Apostolo san Giovanni !Apo 21:18-20 18 E il suo muro era costruito di pietra di iaspide; la città stessa poi era d'oro puro simile al vetro puro. 19 E i fondamenti delle mura della città erano ornati d'ogni sorta di pietre preziose. Il primo fondamento di iaspide, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedonio, il quarto di smeraldo, 20 il quinto di sardoniche, il sesto di sardio, il settimo di crisolito, l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopraso, l'undecimo di giacinto, il duodecimo di ametisto. [Lectio4] Fra i santuari venerati altra volta dai cristiani, i più celebri e più frequentati erano quelli nei quali fossero stati sepolti corpi di Santi, o ci fosse vestigio o ricordo di Martiri. Fra questi santi luoghi fu sempre celebre sopra tutti quella parte del Vaticano, ch'è chiamata Confessione di san Pietro. Infatti i Cristiani vi accorrevano da tutte le parti del mondo, come alla pietra solida della fede e al fondamento della Chiesa, per venerarvi colla più grande religione e pietà il luogo consacrato dalla tomba del Principe degli Apostoli. [Lectio5] L'imperatore Costantino il Grande vi andò otto giorni dopo aver ricevuto il battesimo, e, deposto il diadema, e prostrato per terra, versò abbondanti lacrime. Quindi, presa zappa e bidente, si mise a scavar terra; e dopo averne portata via dodici corbe in onore dei dodici Apostoli, e designato il posto della basilica del Principe degli Apostoli, vi fece costruire una chiesa, Papa san Silvestro la dedicò il 18 Novembre alla stessa guisa che aveva consacrato il 9 pure di Novembre la chiesa del Laterano, erigendovi un altare di pietra dopo averlo unto col crisma; e ordinò che quindinnanzi non si costruissero più che altari di pietra. Il beato Silvestro dedicò ancora la basilica di san Paolo Apostolo innalzata colla più grande munificenza sulla via Ostiense dallo stesso imperatore Costantino. Il quale imperatore arricchì queste basiliche di molti poderi, e le adornò di splendidi doni. [Lectio6] Ora la basilica Vaticana minacciando rovina per effetto del tempo, e ricostruita dalle fondamenta su piano più vasto e magnifico, grazie alla pietà di molti Papi, Urbano VIII la consacrò solennemente nell'anno 1626, in questo medesimo giorno della sua primitiva erezione. La basilica Ostiense poi, quasi interamente distrutta da un terribile incendio nell'anno 1823, rifatta ancora più splendida di prima, e quasi vendicata dal disastro, grazie alla cura indefessa di quattro Pontefici, Pio IX colta la felicissima occasione della proclamazione del dogma dell'immacolata Concezione della beata Vergine Maria fatta dianzi da lui, e che aveva attratto a Roma un'ingente moltitudine di cardinali e di vescovi anche dalle più remote regioni dell'orbe cattolico, la dedicò solennemente il 10 Dicembre dell'anno 1854, circondato da quella corona di membri del sacro collegio e di vescovi, e fissò a questo giorno la memoria di sì solenne celebrazione. [Lectio94] Tra i santuari venerati fin dall'inizio dai cristiani, fu sempre celebre la basilica di san Pietro in Vaticano, resa sacra dalla tomba del Principe degli apostoli. Si dice che Costantino Magno, presa la zappa e il bidente, si sia messo a scavare la terra e, dopo aver designato il posto della basilica, l'abbia egli stesso fatta edificare con le sue elargizioni. Il papa san Silvestro la dedicò il 18 novembre; e ordinò che da allora in poi si costruissero soltanto altari in pietra. In seguito, minacciando di rovinarsi per effetto del tempo, fu ricostruita dalle fondamenta con più magnificenza, grazie alla pietà di molti papi, e Urbano VIII la consacrò solennemente nel 1626, nello stesso 18 novembre. Parimenti la basilica di san Paolo apostolo, innalzata con la più grande munificenza sulla via Ostiense dallo stesso imperatore Costantino e consacrata pure dal papa san Silvestro e in seguito distrutta da un terribile incendio, fu rifatta ancor più splendida di prima per l'interesse continuo di quattro pontefici. E Pio IX, colta la felicissima occasione della definizione dogmatica dell'immacolata concezione della vergine Maria, la consacrò, circondato da una solenne corona di vescovi. &teDeum [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Luca !Luc 19:1-10 In quell'occasione: Gesù entrato in Gerico, l'attraversava. Quand'ecco un uomo per nome Zaccheo, il quale era capo di pubblicani e facoltoso. Eccetera. _ Omelia di san Gregorio Papa ! Libro 27 dei Morali, cap. 27, dopo la metà Se bramiamo d'essere veramente saggi e di contemplare la stessa sapienza, riconosciamoci umilmente di essere stolti. Abbandoniamo una sapienza nociva e apprendiamo una stoltezza degna di lode. Poiché sta scritto: «Dio ha scelto le cose stolte del mondo per confondere i sapienti» (I Cor. I, 27). Onde si dice ancora: «Se alcuno tra di voi si tiene per sapiente in questo mondo, diventi stolto al fin d' essere sapiente» (1 Cor. 3, 18). Quindi le parole del racconto evangelico ci attestano che Zaccheo, non potendo veder niente a motivo della folla, montò su un albero di sicomoro per vedere il Signore che passava. Sicomoro. infatti significa fico stolto. [Lectio8] Il piccolo Zaccheo dunque montò sui sicomoro e vide il Signore : perché quelli che scelgono umilmente ciò che il mondo reputa stolto, contemplano chiaramente la sapienza di Dio. Ora la folla impedisce alla nostra piccolezza di vedere il Signore ; poiché il tumulto delle sollecitudini del secolo opprime l'infermità dello spirito umano così che non miri la luce della verità. Ma noi montiamo saggiamente sul sicomoro, se custodiamo con cura nel nostro spirito questa stoltezza che ci viene consigliata da Dio. Poiché che v'ha di più stolto in questo mondo che non ricercare i beni perduti, abbandonare al rapitori ciò che si possiede, non rendere alcuna ingiuria per le ingiurie ricevute, anzi non opporre che pazienza a un crescere di oltraggi? [Lectio9] Il Signore ci ordina di montare quasi sul sicomoro quando dice: «Non ridimandar nulla a chi ti prende il tuo» (Luc. 6, 30) ; e ancora: «Se uno ti percuoterà sulla guancia destra, porgigli anche la sinistra» (Luc. 6, 29) · Dall 'alto del sicomoro il Signore e veduto passare : poiché, mediante questa sapiente stoltezza, si vede la sapienza di Dio, sebbene non ancora perfettamente com'è, ma colla luce della contemplazione e come in passando, e che non possono vedere quelli che si credono di essere sapienti ; perché arrestati dalla folla dei loro orgogliosi pensieri, ancora non hanno trovato l'albero del sicomoro per vedere il Signore. &teDeum